Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1026 del 17 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1026/XVI - Interrogazione a risposta immediata: Azioni poste in essere per evitare la chiusura dell'asilo nido interaziendale Bibolo di Pollein.

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto 6.01 dell'ordine del girono. Per l'illustrazione consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (LEGA VDA) - A testimonianza del fatto che da questa parte ci interessano i problemi reali delle famiglie e dei lavoratori, che poi uomini o donne che siano, dipende dai settori, e ci interessano invece molto meno gli slogan ideologici, abbiamo ricevuto segnalazioni da molte famiglie valdostane, sono più di venti in questo caso, e segnalazioni anche preoccupate dalle lavoratrici del settore, riguardo la possibile chiusura dell'asilo interaziendale Bibolo di Pollein, a partire dal 23 dicembre. Questo, in corso d'anno, è una cosa che produrrebbe un'inevitabile riduzione della disponibilità dei posti che sono già limitati, sebbene guardando i dati la Valle d'Aosta su queste questioni ha una buona percentuale riguardo anche alle percentuali stabilite dall'Unione europea, oltre il 33 percento, ma rimangono delle criticità riguardo ai posti sugli asili nidi.

Chiediamo al Governo regionale per sapere se tali segnalazioni corrispondono al vero, in caso affermativo quali siano le azioni poste in essere dall'Amministrazione regionale per scongiurare la paventata chiusura della struttura e, aggiungo, se sia stata fatta una valutazione di tipo economico per quel che riguarda il mantenimento della struttura stessa.

Presidente - Per la risposta l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - La Regione negli ultimi anni ha contribuito a titolo sperimentale, attingendo a fondi statali, alle spese di funzionamento di Bibolo, tenuto conto della particolarità del servizio reso in favore dei bambini dei lavoratori operanti nelle aziende convenzionate, oltre che di commercianti e artigiani. Servizio caratterizzato in particolare per l'elevata flessibilità degli orari, in un'ottica di conciliazione tra tempi di cura e tempi di lavoro e per l'accesso anticipato rispetto alle strutture pubbliche di bambini a partire dai tre mesi di età. Tuttavia, il fondo nazionale politiche sociali in base al quale è stato finora concesso tale contributo non permette più, a partire dall'annualità in corso, il finanziamento di servizi per la prima infanzia, come comunicato alla cooperativa sociale Etnos per le vie brevi nei primi mesi dell'anno.

Nei primi giorni di novembre i responsabili della Cooperativa Sociale Etnos, ente gestore dell'asilo nido interaziendale Bibolo, hanno preso contatti con i dirigenti del dipartimento politiche sociali per comunicare, stanti le difficoltà economiche nel corso del corrente anno, anche a seguito delle maggiori spese sostenute per l'attuazione dei protocolli Covid, l'imminente chiusura della struttura.

L'Amministrazione regionale comunque, riconosciuto il ruolo che Bibolo ha esercitato in questi anni, anche per la peculiarità del servizio offerto, sta studiando soluzioni che siano legittime e percorribili per risolvere il problema relativo all'annualità 2021. Rispetto alle annualità future, stanti le prime risultanti della ricognizione relativa ai fabbisogni di posti asilo nido, che confermano quanto già rilevato in passato, ossia una insufficienza di posti rispetto alle richieste delle famiglie, occorrerà valutare nell'immediato l'ampliamento del numero di posti di asili nido finanziabili con risorse pubbliche, mediante convenzionamento tra enti pubblici gestori e strutture private, previo reperimento di adeguate risorse finanziarie aggiuntive rispetto agli attuali stanziamenti di bilancio.

A lungo termine inoltre, come previsto dall'obiettivo n. 4 dell'agenda ONU, entro il 2030 sarò necessario garantire a tutti i bambini l'accesso a un'istruzione e a una formazione adeguata alle loro esigenze e al contesto in cui vivono, riconducendo i nidi e i servizi integrativi per la prima infanzia alla sfera educativa, piuttosto che al comparto assistenziale, come previsto dalla legge n. 107 del 2015e dal decreto legislativo 65 del 2017.

In tale ottica anche la bozza del Piano salute e benessere sociale che prevede la transizione, secondo quanto previsto dalle linee guida pedagogiche per il sistema integrato 0-6 anni, approvate dalla Commissione nazionale del Ministero dell'Istruzione in data 30 marzo 2021, attraverso la concertazione delle diverse fasi di attuazione del modello con i vari attori coinvolti nell'ambito di tavoli di lavoro integrati, Regione, Sovraintendenza agli studi, sistema degli enti locali, organizzazioni sindacali, la definizione dei finanziamenti e destinazione delle relative risorse per l'ampliamento, consolidamento e qualificazione del sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni, per garantire le effettive condizioni di accessibilità ai servizi educativi, con l'obiettivo tendenziale di raggiungere il 75 percento di copertura dei comuni. La revisione della normativa regionale al fine dell'adattamento al sistema integrato di educazione e istruzione 0-6 anni.

Presidente - Consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - Se ho capito bene dalla risposta, si stanno valutando delle soluzioni per l'anno in corso, giusto? Quindi accogliamo favorevolmente questa risposta. La preoccupazione ovviamente è per l'anno già avviato: molte famiglie ci hanno segnalato che si trovano in evidenti problemi per la gestione dei bambini.

Tra l'altro, anche riguardo agli asili aziendali e interaziendali, una realtà come la nostra in Valle d'Aosta con piccole e microimprese, ha più difficoltà a garantirsi spazi di questo tipo, piuttosto che situazioni come il Piemonte o la Lombardia sui quali sono avanti. Quindi accogliamo con piacere la sua risposta, grazie.

Presidente - Consigliere Baccega.

Baccega (GM) - Trenta secondi soltanto per sottolineare che anche noi avevamo l'intenzione di presentare una interrogazione con risposta immediata, ma di fatto è successo che nel percorso tra gli uffici la cosa non è stata trasmessa al Consiglio, pertanto - so che nella Conferenza dei Capigruppo hanno approfondito questa tematica - avevamo fatto un'interrogazione dello stesso tenore. Ringrazio i colleghi della Lega che mi danno questo breve spazio.

Condivido quello che ha detto il collega Perron, nel senso che se c'è la volontà di andare nella direzione di sistemare l'anno scolastico e poi valutare in futuro anche una serie di interventi economici, per mantenere questo servizio che è fondamentale per le famiglie, per i lavoratori, per coloro che lavorano e quant'altro. Quindi ringrazio e siamo lieti di questa nuova apertura.

Presidente - Come anticipato alla Conferenza dei Capigruppo di ieri, l'Assessore Sapinet dalle ore 11:00 è collegato in videoconferenza con il Ministro, insieme agli altri assessori regionali, pertanto anticipiamo il punto n. 8 all'ordine del giorno e riprenderemo poi, quando l'assessore Sapinet sarà presente, il punto n. 7.