Oggetto del Consiglio n. 1011 del 4 novembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1011/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito al recupero dei ritardi previsti per le visite mediche specialistiche e per gli interventi chirurgici".
Bertin (Presidente) - Punto n. 61. Per l'illustrazione, consigliere Baccega.
Baccega (PA) - Altro argomento che certamente affronteremo nel confronto che ci sarà in Commissione mercoledì mattina in quanto iscritto all'ordine del giorno.
Certo che trattare il complesso tema delle liste d'attesa del nostro sistema sanitario regionale dopo le due ondate di pandemia che ci hanno colpiti è decisamente difficile, comunque riteniamo che la tematica vada affrontata con decisione, anche perché questo è un problema che viene da lontano ed è complicato anche risalire alle cause che non sono né mie né sue né di nessuno, ma di livello nazionale perché il dibattito è certamente a livello nazionale che si sta sviluppando ormai dal pre-Covid e quindi il Covid ha certamente acuito queste problematiche.
Quindi un piano nazionale per rendere accettabile le liste di attesa sicuramente è stato avviato dalla Commissione salute e sono certo che lei ne sarà al corrente.
Ad oggi sono da recuperare a livello nazionale 18 milioni di visite specialistiche, di analisi, di trattamenti terapeutici e di interventi non urgenti.
L'obiettivo è certamente assicurare a ogni cittadino prestazioni sanitarie adeguate sulla base dei problemi critici che ognuno deve affrontare nel rispetto del diritto alla persona e alla tutela della salute, garantendo equità nell'accesso delle prestazioni.
Le direttrici su cui ci si voleva muovere, si era pensato di muoversi, erano state individuate in domanda di prestazioni che riguardano soprattutto l'appropriatezza del tema, che solo i sanitari possono risolvere in un clima, auspichiamo vivamente, di ritrovata collaborazione.
L'offerta di assistenza dove la strategia... Ospedale, il territorio, medici di medicina generale e strutture private devono trovare il giusto equilibrio tra di loro, infine i sistemi di prenotazioni di erogazione delle prestazioni, direi, è il tema più caldo in assoluto che riguarda l'innovazione.
Per questo noi stiamo citando nelle premesse dell'interrogazione la delibera 503 del 19 aprile 2019, che approvava un documento chiamato Piano regionale per il governo delle liste di attesa, documento programmatico che era stato condiviso con tutte le strutture del dipartimento, l'azienda, i medici di medicina generale, insomma tutti coloro che ruotavano nell'ambito della tematica sanitaria.
Da parte del Ministero della Salute, previsto dal piano nazionale, anche per le Regioni autonome a statuto speciale - che non rientravano nella ripartizione del contributo - si andava in questa direzione.
Fu costituito l'Osservatorio regionale delle liste di attesa, che era composto da un certo numero di dirigenti con funzioni specifiche che andremo poi a dibattere nell'ambito della Commissione.
A seguito dell'intesa che fu raggiunta, proprio in Commissione salute, e nella riunione della conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, era il 31 luglio 2019, nel riparto furono assegnati alla Valle d'Aosta ben 4.895.856 euro per la riduzione dei tempi di attesa nell'erogazione delle prestazioni sanitarie, prevedendo investimenti destinati all'implementazione e all'ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l'accesso alle strutture.
Si costituì una cabina di regia per l'attuazione del progetto, ovviamente la Regione era coordinatrice del progetto, l'Azienda USL doveva individuare le necessità organizzative e ci si era rivolti a Inva che nel 2019 aveva già proposto uno studio preliminare che fu inviato al Ministero e che è stato considerato dal tavolo ministeriale efficace, performante, rispondente alle esigenze generali e che ha portato l'Azienda USL ad affidare a Inva l'incarico di progettazione definitiva, con delibera commissariale del 18 agosto del 2020.
Fatte queste premesse, noi chiediamo - sulla base della risoluzione anche del gruppo consiliare della Lega votata in questo Consiglio il 21 luglio 2021 che impegnava l'Assessore a riferire periodicamente alla V Commissione consiliare in merito allo sviluppo del piano di assestamento delle liste di attesa e della riapertura degli ambulatori - in che data la società Inva ha presentato il progetto e qual è lo stato dell'arte del cronoprogramma individuato, quali disposizioni sono state segnate alla USL da parte dell'Assessorato per recuperare i ritardi per visite ed esami per gli interventi chirurgici non urgenti, come sono state investite finora le risorse statali affidate alla USL per l'implementazione e l'ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche, parlo di questi 4 milioni e 895 che in qualche modo devono essere rendicontati al Ministero.
Poi chiedevamo anche della cabina di monitoraggio che doveva verificare l'attuazione del programma e dell'Osservatorio regionale per le liste d'attesa: quante volte è stato convocato in questo ultimo anno?
Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - "In che data la società Inva ha presentato il progetto e qual è lo stato dell'arte": con deliberazione della Giunta regionale n. 75 in data 17 febbraio 2020 è stata approvata l'assegnazione all'Azienda USL della Valle d'Aosta delle somme assegnate dallo Stato ai sensi dell'articolo 23 quater del decreto legge 119/2018 e dell'articolo 1 comma 510 della legge 145/2018 per l'attivazione d'interventi in conto capitale volti a ridurre i tempi di attesa nell'erogazione delle prestazioni sanitarie.
Il decreto 20 agosto 2019 del Ministero della Salute recante "Ripartizione tra le Regioni dei fondi per la riduzione dei tempi di attesa nell'erogazione delle prestazioni sanitarie" ha infatti assegnato alla Regione autonoma della Valle d'Aosta per l'attività di cui trattasi complessivi 4.895.856 euro per gli anni 2019 e 2021.
Si evidenzia che la medesima DGR 75/2020 indica come soggetto attuatore dell'attività per il raggiungimento di obiettivi Inva S.p.A. specificando chiaramente "ove ricorrano i presupposti di cui all'articolo 192 comma 2 del decreto legislativo 50/2016".
Inva ha, quindi, presentato all'Azienda USL della Valle d'Aosta il documento di progettazione dell'ecosistema il 15 gennaio 2021.
Al di là delle valutazioni strategiche sulla situazione proposta, viene prevista la creazione di una sovrastruttura informatica pure in presenza di un'unica azienda e si materializza uno scenario d'incremento dei costi di gestione non sovvenzionabili con il P.N.G.L.A.- Piano Nazionale per il Governo delle liste di attesa - le offerte economiche presentate sono al momento bloccate, perché fanno riferimento, in relazione ai criteri di congruità dei costi, ai prezzi applicati da Consip nell'accordo quadro sviluppi applicativi 1. Tale accordo non è più in vigore da tempo ed è stato sostituito dall'accordo Quadro Consip Sviluppi Applicativi 2 che ha un listino prezzi inferiore al precedente Sviluppi Applicativi 1.
Tornando all'argomento iniziale, si precisa che l'Azienda USL e l'Assessorato della sanità, anche con il supporto di Inva, hanno comunque sempre lavorato per raggiungere gli obiettivi di cui agli indicatori individuati dalla DGR 75/2020 e dal Decreto ministeriale 20 agosto 2019 del Ministero della Salute.
Le soglie previste dai quattro indicatori, come di seguito indicato, sono da raggiungersi nel corso del triennio 2019-2021.
Criterio 1: programma delle attività e relativo cronoprogramma coerente con il piano regionale per il Governo delle liste d'attesa da presentare entro il 30/10/2019.
Criterio 2: percentuale erogatori pubblici privati accreditati collegati dal sistema CUP interaziendale o regionale, al 31 marzo 2020 almeno il 15%, al 30 giugno almeno il 25%, al 31 ottobre almeno il 50%, al 31 maggio almeno il 75%, al 31 ottobre il 100%.
Criterio 3: percentuale agende pubbliche e private inserite nel sistema CUP interaziendale o regionale: al 31 marzo almeno il 50%, 30 giugno 2020 almeno il 60%, 31 ottobre 2020 il 65%, 31 maggio 2021 90%, al 31 ottobre 2021 100%.
Criterio 4: numero di canali di accesso digitalizzati: almeno 1 al 30 giugno 2020, 31 ottobre 2020 almeno 2, almeno 3 al 31 maggio 2021 e almeno quattro al 31 ottobre 2021, tra cui applicazione via web dall'utente.
Alla data odierna, tutti gli step sinora richiesti sono stati raggiunti e l'erogazione correlata dai fondi è stata assentita dal Ministero della Salute; rimane un ultimo step al 31 ottobre che dovrà essere rendicontato dall'Azienda USL della Valle d'Aosta.
Nello specifico i criteri 1, 2 e 3 sono stati già soddisfatti.
Il criterio n. 4, almeno quattro canali digitalizzati di accesso al CUP, è stato attuato attraverso la collocazione di postazioni CUP in strutture private accreditate.
L'obiettivo è da rendicontare entro il 12 novembre 2021 con la situazione raggiunta, come da indicazioni ministeriali, entro il 31/10/2021, a tal fine le strutture dell'Assessorato hanno richiesto la rendicontazione all'Azienda USL.
"Come sono state investite finora le risorse statali affidate alla USL per l'implementazione e l'ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica": le risorse sinora impegnate per il raggiungimento degli obiettivi e per l'implementazione dei sistemi tecnologici di prenotazione delle prestazioni ammontano complessivamente a euro 1.528.062; la realizzazione di piattaforma Covid: euro 69.632; appalto specifico Consip servizi di progettazione e sviluppo, reingenerizzazione, manutenzione applicativa e supporto gestione esercizio dei sistemi informativi: euro 719.145; realizzazione gestione consenso farmacie, informativa fascicolo sanitario Elettronico euro 48.593; realizzazione per la gestione SV delle agende CUP: euro 39.286; licenze aggiuntive Tracker euro 85.995; servizio di Project Management e direttore esecutivo dei contratti relativi a sistemi informativi ospedalieri euro 213.000; acquisto PC euro 255.000; installazione PC euro 32.940 e firma digitale remota euro 63.684.
Per la parte di risorse assegnate non ancora utilizzate, che ricordo sono in conto investimenti, sono in corso con l'Azienda USL delle valutazioni circa l'implementazione dei sistemi di monitoraggio e di valutazione in tempo reale dello stato dei tempi di attesa per l'accesso alle prestazioni che potranno essere utili per risolvere velocemente le criticità nascenti o riprogrammare l'offerta di prestazioni alla luce di variazione della domanda.
La domanda n. 3, "tenuto conto che è stata costituita una cabina di monitoraggio finalizzata a verificare l'attuazione del programma di attività per l'implementazione e l'ammodernamento delle infrastrutture e l'osservatorio regionale per le liste d'attesa, quante volte sono state convocate le due componenti dal 30 settembre a oggi?": la cabina di monitoraggio - finalizzata a verificare l'attuazione del programma di attività per l'implementazione e l'ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l'accesso alle strutture sanitarie - è stata istituita con provvedimento dirigenziale n. 1662 il 20 aprile 2020 e, dal 30 settembre a oggi, è stata riunita il 5 maggio 2021 per monitorare lo stato di raggiungimento degli indicatori e verificare il raggiungimento degli step previsti.
L'Osservatorio regionale liste d'attesa è stato costituito con la DGR 1530 del 20 settembre 2013, modificato DGR 503/2019, con la quale è stato recepito il piano nazionale di governo delle liste di attesa 2019-2021 e approvato il piano regionale di governo delle liste di attesa 2019-2021 e dei relativi atti d'indirizzo all'Azienda USL della Valle d'Aosta.
L'ultima riunione dell'Osservatorio risale al 15 gennaio 2020, non è più stato riunito a causa della pandemia.
A seguito della definizione dell'aggiornamento del piano operativo di recupero delle liste di attesa di cui al punto 4, l'Osservatorio potrà essere utilmente riunito per osservare le ricadute degli interventi intrapresi.
"Quali disposizioni l'Assessorato intende assegnare alla USL per recuperare i ritardi per visite ed esami per gli interventi chirurgici": l'articolo 29 del decreto legge del 14 agosto 2020 n. 104, convertito in legge con modificazioni all'articolo 1 comma 1 eccetera della legge 13 ottobre 2020 n. 126 ha recato disposizioni transitorie fino al 31 dicembre 2020 intese alla riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni ambulatoriali e di ricovero ospedaliero non erogate nel periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19, prevedendo interventi straordinari in deroga ai vincoli della legislazione vigente, assegnando alla Regione autonoma Valle d'Aosta risorse finanziarie per un ammontare di euro 1.400.000.
La norma per l'utilizzo di tali fondi richiedeva la presentazione di un piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa da presentare al Ministero della Salute e al Ministero dell'Economia e delle Finanze, il quale per la nostra Regione è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1070 in data 16 ottobre 2020 e trasmesso ai Ministeri competenti, come richiesto dalla norma nell'ambito degli adempimenti.
Successivamente, a seguito dell'approvazione del Decreto Legge 73 del 25 maggio poi convertito in legge è stato reso possibile l'utilizzo nel 2021 delle risorse non impiegate nell'anno 2020, previsto dall'articolo 29 comma 8, nonché quota parte delle economie di cui all'articolo 1 comma 427 della legge 178/2020, qualora tali economie non siano utilizzate per le finalità indicate nel medesimo comma, attraverso la rimodulazione del piano di cui alla DGR 1070/2020.
L'Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali, con la deliberazione n. 744 in data 21 giugno 2021 che dispone gli indirizzi e gli obiettivi di salute per l'anno 2021, ha quindi richiesto che l'Azienda USL della Valle d'Aosta rimodulasse il piano approvato con deliberazione della Giunta regionale 1070/2020, allegato 3, finalizzato al recupero delle liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero ospedaliero non erogate nel 2020 al fine di dettagliare le azioni e la programmazione dell'attività 2021.
Con nota in data 3 agosto 2021, l'Azienda USL della Valle d'Aosta ha formalizzato all'Assessorato della Sanità la rimodulazione del piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa, richiesto ai sensi della DGR 744/2021.
A seguito di incontri tra referenti aziendali e regionali, sono state richieste delle revisioni e integrazioni al piano medesimo al fine di attivare tutte le possibili soluzioni previste dal piano regionale liste di attesa, approvato con DGR 503/2019 del programma attuativo aziendale approvato con deliberazione del Commissario 312/2019 e successive modificazioni, per ampliare l'offerta di prestazioni alla luce della grave carenza di professionisti sanitari.
Il piano in parola è stato completamente revisionato dall'Azienda USL ed è stato presentato formalmente all'Assessorato il 18 ottobre e contiene delle linee d'intervento che proseguiranno anche oltre il 2021.
Preciso, inoltre, che il piano recupero liste di attesa sarà presentato ai Consiglieri componenti la V Commissione nella seduta di mercoledì 10 novembre.
Presidente - Per la replica, consigliere Baccega.
Baccega (PA) - Dieci minuti di lettura rapida e veloce per stare nei tempi non mi hanno consentito di prendere gli appunti necessari, quindi le chiederei gentilmente di farmi girare dai suoi uffici, prima della Commissione, questa risposta o se mi può dare una fotocopia.
Quello che voglio dire subito e che mi lascia quantomeno perplesso è che la nostra partecipata Inva ha predisposto un progetto, lo abbiamo presentato al Ministero, il Ministero lo ha ritenuto un progetto efficace, performante e rispondente alle esigenze e poi pare sia stato accantonato per una questione di Consip eccetera, era già probabilmente nell'aria, lei sa benissimo che tra le due strutture non corre buon sangue.
Ora, nell'esame che lei ha fatto rispetto agli impegni finanziari che sono stati assunti dalla USL, che riguardano il piano regionale delle liste d'attesa, ci sono i 70.760 euro della prima fase di progettazione, i 37.704,10 euro del progetto Farmacia dei servizi e 39.286,44 euro della realizzazione e gestione delle agende.
Tutti gli altri soldi investiti riguardano altre cose, la gara del SIO, l'acquisto della licenza di Tracker, 213 mila euro per PM. C'è qualcosa che non funziona e questo mi preoccupa.
Se noi dobbiamo prendere i nostri quattrini e farli investire fuori Regione, perché non si riesce a trovare un accordo economico con la nostra partecipata, credo che non sia così efficace come ritorno, questo è veramente molto grave e su questo andremo a fondo, questo glielo dico con chiarezza, perché è ora di capire bene come ci si comporta rispetto questi percorsi. La ringrazio intanto per la risposta.