Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 944 del 25 ottobre 2021 - Resoconto

OBJET N° 944/XVI - Communications de Président du Conseil.

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 34 consiglieri, possiamo dare inizio ai lavori del Consiglio regionale. È pervenuta la richiesta da parte dei gruppi Lega e Pour l'Autonomie di una riunione della Conferenza dei Capigruppo, pertanto sospendiamo brevemente e riprendiamo dopo la riunione. Il Consiglio è sospeso.

La seduta è sospesa dalle ore 10:03 alle ore 10:16.

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere. Credo ci sia una richiesta da parte del consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Per porre una questione pregiudiziale rispetto alla prosecuzione del Consiglio, così come disciplinato dal Regolamento, e argomentare il perché questo Consiglio non dovrebbe avere luogo. Lo abbiamo anticipato poco fa ai capigruppo, lo abbiamo detto in comunicati stampa che sono susseguiti al Consiglio e alla II Commissione di venerdì. Quando abbiamo affrontato il Consiglio in sessione ordinaria la scorsa settimana, si è presentata all'interno di quest'aula una situazione che non si era mai evidentemente presentata nella storia, ovvero il fatto che un gruppo abbia dichiarato al contempo con alcuni membri di trovarsi in una condizione di maggioranza e allo stesso tempo di trovarsi in una condizione di opposizione, quindi evidentemente di non condividere più il governo di questa Regione, di questa Giunta.

È chiaro che, come dicevo prima, una situazione di questo tipo non si era mai verificata, sicuramente non in Valle d'Aosta, e a fronte di questo quest'aula ha convenuto, in maniera quasi unanime, sul fatto che non si potesse proseguire con i lavori, perché chiaramente non stiamo parlando di un dissidio, magari interno, di una crisi di coscienza di qualcuno, ma stiamo parlando di un pregiudizio rispetto al funzionamento degli organi. Banalmente, se andiamo a verificare quello che viene previsto dal Regolamento, possiamo osservare che è previsto che le Commissioni vengano composte in maniera proporzionale rispetto ai componenti di maggioranza e a quelli di opposizione. Ci troviamo, quindi, di fronte a un gruppo che dovrebbe indicare una parte dei suoi componenti nelle Commissioni in quota maggioranza e una parte dei suoi componenti in quota di minoranza, cosa che chiaramente si era già tendenzialmente posta con le dimissioni dell'assessore Minelli a maggio, con una modifica regolamentare che però non era stata ancora approvata, ovvero l'obbligo per ogni consigliere di partecipare a una Commissione. Questa era stata frutto di una decisione e deliberazione successiva del Consiglio, a fronte della modifica in Commissione per il Regolamento, ma mi pare da luglio a oggi nessuna modifica, nonostante vi sia un obbligo regolamentare, era stata poi chiaramente introdotta. Con questa situazione si produce un doppio negativo effetto. Abbiamo parlato delle Commissioni, ma chiaramente abbiamo ricordato che in questa aula, con il collega Sammaritani, che i gruppi consiliari sono organi di questo Consiglio e quindi non si può banalizzare una situazione che evidentemente è assolutamente critica.

Per queste motivazioni ci troviamo a dover porre la questione pregiudiziale, chiaramente con rammarico, perché avremmo voluto partecipare a questa seduta. Abbiamo contribuito a scrivere e a sostenere alcuni testi che verranno posti in votazione oggi, ma riteniamo che la coerenza e il funzionamento delle istituzioni sia una priorità da perseguire. A fronte di questa necessità di coerenza e di chiarezza di questo Consiglio, abbiamo voluto porre nella Conferenza dei Capigruppo una domanda molto semplice, ovvero abbiamo chiesto se la situazione all'interno del gruppo di PCP si fosse risolta, e quindi se le due componenti si fossero separate o avessero fatto chiarezza al loro interno. A fronte della mancanza di chiarezza, dobbiamo assolutamente continuare a sostenere e a evidenziare che questo Consiglio non ha i presupposti per potersi riunire e per poter deliberare. Questa è la questione pregiudiziale che poniamo a quest'aula, che appunto essendo stata sostenuta anche dalla maggioranza nella scorsa seduta, riteniamo debba essere deliberata da questo Consiglio.

Presidente - La questione pregiudiziale è posta. In Conferenza dei Capigruppo abbiamo stabilito che ci può essere un intervento per ogni gruppo consiliare e poi si procede alla votazione.

Si è prenotato il consigliere Cretier, ne ha facoltà.

Cretier (PCP) - Diciamo che il percorso è iniziato, ma è necessario procedere con cautela attraverso la predisposizione di un documento su cui ragionare assieme. È un impegno già preso la settimana scorsa e ci siamo già incontrati con le forze politiche. Intanto ringrazio anche per i toni pacati in questo momento e comprensivi che qualificano il dibattito consiliare. Quindi la strada è tracciata, si tratta solo di avere un po' di tempo per chiudere la questione e sicuramente per costituire probabilmente i nuovi gruppi.

Presidente - Consigliere Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Noi con i colleghi della Lega ovviamente abbiamo posto questa questione, in quanto purtroppo da mercoledì a oggi nulla è cambiato: abbiamo preso atto di questo già venerdì non partecipando alla Commissione e oggi speravamo di avere qualche notizia. A questo punto ci rimane solo da porre la questione e sperare che questa soluzione sia trovata entro il prossimo Consiglio di mercoledì, cioè fra dieci giorni, perché crediamo sia veramente necessario oggi ripartire con i lavori consiliari, non solo per approvare le leggi, ma anche perché abbiamo diverse iniziative che possono essere e devono essere dibattute adesso, perché abbiamo necessità di avere delle risposte e crediamo di poter portare il nostro contributo al dibattito consiliare.

Come abbiamo già ribadito, quelle che andrete ad approvare oggi sono delle leggi che ci hanno visti in prima persona impegnati a discutere articolo per articolo: alcune le abbiamo approvate in Commissione, altre abbiamo addirittura contribuito a scriverle. Ci dispiace di non poter partecipare alla discussione e al voto, però la situazione è questa ed è una situazione su cui abbiamo già dibattuto a lungo mercoledì: nulla è cambiato, quindi coerentemente con quanto deciso mercoledì, poniamo questa questione e, nel caso in cui non venga presa in considerazione dall'aula, poi di fatto decideremo di abbandonare l'aula. Ma ciò che credo sia importante sottolineare, e su cui chiedo un impegno dell'Ufficio di Presidenza e del Presidente, è di capire come si può andare ad agire già da domani, perché abbiamo delle Commissioni - ce lo ha detto il presidente della V Commissione in Conferenza dei Capigruppo - che non possono essere convocate in quanto mancano gli equilibri. Questo credo che sia un problema grande: stiamo parlando della V Commissione, quella che tratta anche di sanità e politiche sociali, quindi sicuramente una commissione molto, molto importante.

Chiederei l'impegno al Presidente e all'Ufficio di Presidenza di convocare, se necessario, anche una riunione della Commissione per il Regolamento immediatamente, per poter dirimere il problema; non che, ovviamente, non mi fidi del collega Cretier e credo che la strada che stanno intraprendendo possa portare dei buoni risultati, ma non possiamo più aspettare a breve o domani, dobbiamo assolutamente agire istituzionalmente e credo che questa possa essere una soluzione da perseguire. Quindi, chiedo che questo sia effettuato proprio per cercare di evitare che questo imbarazzo continui, prosegua nelle prossime settimane nelle Commissioni sino ad arrivare al Consiglio ordinario di mercoledì 3 e giovedì 4 novembre. Credo che questa sia una situazione che vada nell'interesse di tutti, che debba essere risolta per riprendere i lavori insieme e per poter portare ognuno il proprio contributo.

Presidente - Consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Credo che sia importante, da membro del gruppo Lega e soprattutto commissario della V Commissione, come già ha annunciato il collega Carrel che fa parte della II Commissione, puntualizzare un aspetto a cui siamo particolarmente legati e attenti: il fatto che, in particolare, un provvedimento che era all'ordine del giorno e che è stato iscritto all'ordine del giorno riguarda un lavoro, un percorso, che è stato fatto con tutti i gruppi consiliari e che ci ha visti promotori di questa iniziativa; un provvedimento che va a fare delle ulteriori sistemazioni al provvedimento della legge 15, che è stata votata da questo Consiglio e che ha consentito di dare una risposta alla pandemia. Lo abbiamo detto al termine, sia in seno alla II Commissione, sia poi con un comunicato stampa: la nostra intenzione non era assolutamente quella di bloccare il percorso di questo disegno di legge, però lo ritenevamo venerdì e lo riteniamo ancora oggi che non ci siano le condizioni, almeno per quello che ci riguarda, per poter partecipare e promuovere un provvedimento importantissimo, che ovviamente molti attendono e che soprattutto arriva anche in un momento, verso fine anno, dove anche il lavoro degli uffici è molto più ingolfato rispetto al bilancio.

Dico questo perché la situazione - mi perdoni, Presidente - ma a volte è un po' paradossale. Vorrei specificarlo, perché se io qualche volta ho chiesto e ho ricordato a lei, Presidente del Consiglio, di essere terzo ancora di più nelle parti, anche se in parte coinvolto, come avviene in questa situazione, perché membro del gruppo o del quasi gruppo che ha questo tipo di problema e che ha generato questo tipo di impasse, mi trovo nuovamente a chiedere un suo intervento, non sulla sua persona in questo caso, ma sul presidente della II Commissione, da cui vorrei avere delle precisazioni, almeno per evitare che questo clima di super partes e soprattutto di entente tra i gruppi non venga meno. A seguito della II Commissione, ripeto, dove noi abbiamo specificato, non soltanto ai commissari, ma anche al membro del Governo che è venuto in audizione, che la nostra volontà non era assolutamente strumentale o di blocco - ripeto e lo ripeto ancora - di un provvedimento che ci vedeva per la maggior parte favorevoli e promotori delle modifiche, leggere poi una comunicazione in cui si dice: "con l'approvazione di oggi", questo lo dice il presidente della II Commissione, "il disegno di legge sarà iscritto all'ordine del giorno del Consiglio che sarà convocato lunedì 25 ottobre, così come deciso nella Conferenza dei Capigruppo senza lasciare spazio a possibili azioni strumentali che avrebbero potuto bloccarne la discussione", è qualcosa che io ritengo molto grave. Molto grave, perché un presidente di Commissione, come il Presidente dell'aula, ma soprattutto il presidente di Commissione dovrebbe essere terzo nelle dichiarazioni che rilascia, perché rappresenta tutti i membri della Commissione, anche quelli che correttamente sono stati seri, hanno detto ai colleghi in Commissione qual era la posizione e soprattutto hanno rispettato un membro del Governo che è venuto in audizione con i tecnici e quindi non sono usciti senza giustificare. E leggere, poi successivamente, un comunicato dove si paventa la possibilità che da parte di qualche commissario ci sia stata la volontà di azioni strumentali per bloccare la discussione di un provvedimento importante, io lo ritengo davvero qualcosa di grave.

Vorrei, per correttezza di fronte a tutta l'aula, ai commissari della II Commissione, ma soprattutto anche ai cittadini che aspettano questi provvedimenti, che comunque qualcosa venga detto, perché non è assolutamente piacevole leggere poi successivamente, di fronte tra l'altro a un comunicato da parte di noi tre commissari, il sottoscritto, il collega Brunod e il collega Carrel, commissari della minoranza in II Commissione, dire ed esprimere delle considerazioni che hanno della correttezza, leggere questo genere di cose. Io non ho l'esperienza che hanno certi colleghi, ma c'è sempre stata una correttezza da parte dei presidenti, io parlo della II Commissione, perché di quella faccio parte, e ricordo che in più di un'occasione ci sono stati anche dei momenti di tensione e anche nella scorsa legislatura non proprio simpatici, ma c'è sempre stata una correttezza e un rispetto dei ruoli.

Io credo che in questa aula il rispetto del ruolo di ognuno di noi debba essere qualcosa di sacro nei confronti non soltanto dell'assemblea. ma di tutta la comunità valdostana, quindi sinceramente ritengo che dichiarazioni di questo tipo siano estremamente gravi, perché si confonde il ruolo politico e il ruolo istituzionale. Il presidente di II Commissione ha un ruolo istituzionale e deve rispettare la posizione di tutti i commissari, perché nessuno ha fatto ostruzionismo. Signori, penso che di ostruzionismo qualcuno se ne intenda molto bene, quindi se volevamo fare ostruzionismo lo avremmo fatto con ogni mezzo democraticamente perseguibile. Invece, qui c'è qualcuno che l'ostruzionismo lo sta facendo senza rendersene conto e occupando dei ruoli importanti e ogni tanto dovrebbe anche ricordarsi di essere terzo. Poi dopo si faccia il suo comunicato stampa come gruppo o semigruppo o quel che è e dica quello che pensa, ma nel ruolo di presidente di Commissione che, ripeto, non è un ruolo di parte, è un ruolo terzo, poi ognuno ha un suo colore e una sua posizione, credo che quello che è stato detto e scritto non sia corretto nei confronti della Commissione.

Io spero che situazioni di questo genere non avvengano, soprattutto quando si parla di provvedimenti che sono stati costruiti e che hanno avuto l'assenso di tutti i gruppi presenti in aula e al tavolo Covid.

Presidente - Ci sono altri? Assessore Bertschy.

Bertschy (AV-SA) - Semplicemente per testimoniare che il lavoro che è stato svolto fino adesso sulla legge 15 ha visto unito tutto il Consiglio regionale e, anche in questa fase di ulteriore modifica della legge, c'è stata la collaborazione da parte di tutti. Rispetto alle posizioni politiche, ovviamente, non entro in merito, perché sta nell'autonomia dei gruppi decidere come comportarsi e credo che anche come Governo la speranza sia che tutto questo si risolva nel più breve tempo possibile. Però il tavolo politico ha lavorato bene e dovrà ancora continuare a lavorare, perché la fase di attuazione continua, quindi l'obiettivo è quello di portare avanti, nello spirito che ha animato la nascita della legge e il lavoro che abbiamo fatto, l'approvazione della legge e questo momento ancora di lavoro; un lavoro che sia fatto nell'interesse di tutti e soprattutto dei cittadini e delle imprese.

Colgo l'occasione in aula per ribadire quello che abbiamo già condiviso al tavolo politico. C'è un articolo della legge che è molto importante oggi, che è l'articolo 16, quello degli investimenti, dove sappiamo che c'è una particolare attenzione da parte delle imprese. Oggi le risorse sono continuamente in fase di richiesta, abbiamo condiviso politicamente con tutti i gruppi di dare corso, alla conclusione delle richieste che avverrà venerdì prossimo, a un'ulteriore variazione di bilancio per utilizzare tutte le risorse previste dalla legge 15 e per dare la risposta alle domande che sono ancora in corso in questo momento.

Per quello che mi riguarda e per quello che riguarda il lavoro che abbiamo fatto rispetto a questa legge, al di là appunto delle posizioni politiche che i gruppi di opposizione assumeranno, la cosa più importante è che si possa continuare a lavorare con questa attenzione e con questa collaborazione reciproca, nell'interesse del lavoro che stiamo facendo su una legge di così grande importanza.

Presidente - Altre richieste di intervento? Non vedo altre richieste. Faccio soltanto una precisazione a quanto richiesto dal consigliere Carrel. Per quanto riguarda la ricomposizione delle Commissioni questa deve avvenire in Consiglio regionale. È il Consiglio regionale che ricompone le Commissioni, pertanto verrà messa all'ordine del giorno del prossimo Consiglio e, in quella sede, le Commissioni verranno ricomposte, come da impegno politico preso dal consigliere Cretier.

Se non vi sono altri interventi, mettiamo in votazione la questione pregiudiziale. Ricordo che la votazione si esplicita, nel senso che chi è d'accordo al rinvio vota sì, chi è contrario vota no o si astiene. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 34

Votanti : 34

Favorevoli: 14

Contrari: 20

La questione pregiudiziale non è approvata.

I consiglieri dei gruppi Lega e Pour l'Autonomie lasciano l'aula.