Oggetto del Consiglio n. 882 del 23 settembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 882/XVI - Interpellanza: "Risultanze dell'incontro tra Regione e Comune di Chamois sul tema dell'esternalizzazione della gestione della funivia Buisson-Chamois".
Bertin (Presidente) - Punto n. 43. Il consigliere Aggravi per l'illustrazione.
Aggravi (LEGA VDA) - L'interpellanza che ho presentato con i colleghi Planaz e Brunod parte in realtà dal DEFR 2020-2022, all'interno del quale si prevedeva - tra gli obiettivi tabellari che si era dato all'epoca il Governo - l'esternalizzazione della gestione della funivia e della telecabina Buisson-Chamois. L'obiettivo risultato atteso era quello di una gestione più snella ed efficace in relazione alle regole più dinamiche del mondo privato rispetto a quello pubblico e bla bla bla, tante intenzioni che ovviamente si scrivono nel DEFR.
Nel DEFR 21-23 non si trova nulla, non c'è traccia di che cosa si stia facendo e molto probabilmente abbiamo pensato che ci fosse un "effetto traslazione" dovuto anche al periodo.
Si arriva poi ai giorni nostri e l'oggetto dell'interpellanza si fa un pochettino più complicato, nel senso che una deliberazione del Consiglio comunale di Chamois esprime all'Amministrazione regionale la propria "disponibilità alla gestione della funivia per il trasporto passeggeri e della teleferica per il trasporto materiale da Buisson a Chamois alle condizioni di cui allegata bozza" e c'è una lettera predisposta dal Sindaco.
L'interpellanza ha quali obiettivi appunto di capire quali siano state le conclusioni sorte nel corso di un incontro citato nel giugno scorso e quale sia lo stato attuale della vicenda; quali siano le risultanze delle valutazioni degli studi condotti dalle Amministrazioni regionali in merito alle esternalizzazioni della gestione della funivia teleferica, questo perché nel DEFR che citavo precedentemente si diceva appunto che era in corso di espletamento uno studio per identificare la miglior soluzione gestionale per la funivia; quali saranno gli effetti in termini di bilancio e in materia gestionale per l'Amministrazione regionale, quali per il Comune di Chamois e, soprattutto, quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione regionale a fronte delle criticità emerse nel corso del dibattimento avvenuto nel luglio scorso al Consiglio comunale.
Perché è importante quello che è stato detto in sede di dibattimento del Consiglio comunale e su cui mi voglio concentrare? Perché se l'oggetto del Consiglio appunto è stato valutare di offrire all'Amministrazione regionale la possibilità che venga affidata al comune di Chamois la gestione della funivia e della teleferica, se uno va a leggere gli atti del Consiglio, ci sono alcuni passaggi meritevoli di particolare attenzione; in particolare sulla parte legata al parere di legittimità del provvedimento in cui ho trovato in particolare tre passaggi che vanno considerati, anche in senso lato, ovvero si riporta, e cito testualmente dall'atto pubblico: "Se l'atto spetta al Consiglio comunale" - viene detto che - "Sembrano però profilarsi alcuni aspetti tipici delle figure sintomatiche dell'eccesso di potere, nella fattispecie innanzitutto del travisamento ed erronea valutazione dei fatti", che non è una frase proprio leggera.
Vi è poi un passaggio più di natura economica che io ritengo il centro di questa delibera che dice: "La sproporzione tra il compito che si offre di svolgere la capacità organizzativa economica in essere del Comune è evidente già solo considerando che sommando al bilancio attuale gestito dal Comune, quello della gestione della funivia per trasporto passeggeri, si andrebbero quasi a raddoppiare gli importi di pareggio. Quindi di fatto probabilmente raddoppiando l'entità delle operazioni contabili necessarie e la dimensione dei flussi di cassa indispensabili per garantire la continuità del buon andamento dell'azione amministrativa". Si parla addirittura di fattispecie di sviamento di potere, cioè ci sono dei termini abbastanza forti.
Detto questo, nella parte finale di questa introduzione al deliberato, si dice che: "Anche altro aspetto che è opportuno considerare attiene poi alla irragionevolezza e illogicità dell'atto di offerta di disponibilità alla Regione rinvenibile innanzitutto nella non necessità del medesimo alla luce del fatto che l'Amministrazione regionale sta assicurando e continuerebbe ad assicurare comunque il servizio di trasporto passeggeri, seppur magari con modalità diverse ma sempre assolutamente rispettose del quadro normativo del settore risultando così del tutto superfluo l'intervento anche sostitutivo del Comune. Si esprimono pertanto forti dubbi e perplessità sulla legittimità del presente provvedimento con cui il Consiglio comunale offre all'Amministrazione regionale la propria disponibilità a vedersi affidata anche la gestione della funivia per trasporto passeggeri che da Buisson sale fino a Corgnolaz".
C'è poi un passaggio - e qui penso che l'Assessore sia bene che faccia, e farà sicuramente chiarezza - dove vi è l'intervento del Vicesindaco del Comune che, tra le altre cose, comunica che l'apparente premura di portare in Consiglio comunale la discussione di questo argomento deriva esclusivamente dalla fretta manifestata dalla Regione di fare passi avanti nella gestione dossier funivia.
Aggiungo, come se non bastasse, un altro aspetto: nella dichiarazione di voto contrario - ed è sempre agli atti - la minoranza giustamente argomenta dicendo che c'è un assioma di base: "non si vorrebbe arrivare a una gestione diretta ma il rischio di un appalto europeo in cui può arrivare chiunque è troppo alto".
Ora io non voglio entrare nel discorso delle logiche di mercato e non voglio soprattutto entrare nelle querelle interne al Comune di Chamois, però mi pongo un dubbio di questo genere: prima si parla nel DEFR di esternalizzazione, di bandi e quant'altro e lì capiremo quello che è stato fatto e quello che verrà fatto, dall'altra parte però mi dico anche: qual è il peso di questa gestione per l'Ente comune e per l'Ente regione? E, soprattutto, ancorché sia corretto, servizi di questo tipo - che siano dati a un ente pubblico o un ente privato - sono sostenibili dall'ente pubblico? Sono sostenibili dall'ente privato? Chiediamoci poi anche questo, perché sennò sembra che sono solo dalla parte del privato, perché altrimenti rischiamo, come spesso capita, di voler comunque cercare in tutte le maniere di mantenere una prassi o un servizio, rischiando che a lungo andare ci siano delle criticità non da poco.
E questo lo dico anche perché? Perché comunque l'utilizzo della funivia - della teleferica nel caso di Chamois - è sicuramente un esempio, un unicum, non soltanto per la nostra regione, ma anche in senso lato e se parliamo, tra l'altro, anche di altre tipologie di funicolari che collegano dei paesi, non sto parlando del collegamento Cime Bianche - lo dico per l'altra parte del tavolo - e non ci sono croci a Chamois - ci sono stato poco tempo fa e non ne ho viste - ma detto questo è bene considerare la sostenibilità delle cose, perché, altrimenti, "per paura dello straniero che può passare il Buthier", alla fine della fiera ci creiamo dei grossi problemi, e questo lo dico nell'interesse di tutti, perché spesso e volentieri vediamo un grande spauracchio, poi in realtà il fantasma ce l'abbiamo in casa, perché è inutile che poi si generi una gestione di uno-due anni, perché così deve essere, e poi il terzo anno dobbiamo tappare il buco.
Ecco, io l'ho semplificato visto che mi si dice che spesso parlo complicato, ma quando si parla di soldi è bene essere precisi, brutali e diretti. Grazie Assessore.
Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-SA) - Grazie a lei, consigliere Aggravi, a parti invertite avrei fatto la stessa interpellanza, perché il tema è ovviamente un tema che ha necessità di essere trattato con la massima trasparenza, con la massima prudenza e con l'intenzione di fare la migliore scelta.
La premessa è che la Regione gestisce una funivia ed è come se guidasse il pullman o i treni: non è il compito della Regione, soprattutto in una situazione dove per certi versi diventa controllore-controllato e quindi questo è il tema dal quale ha origine già dal 2016 un percorso che ci ha portato ad avvicinarci alla tappa che poi nel 2019 è diventata la tappa per procedere allo studio per l'esternalizzazione.
Le cose che chiede nell'interpellanza e anche le premesse della sua interpellanza sono assolutamente condivisibili, su queste bisogna confrontarci e trovare poi appunto il percorso giusto per dare un futuro sempre migliore, sostenibile e nell'interesse della comunità.
Quali sono le cose che tra il 19 e il 21 sono cambiate e che hanno portato a fare questa ulteriore valutazione? L'ordinaria amministrazione non ha permesso all'Amministrazione regionale di portare avanti tutta l'attività che si era immaginata di fare e, inoltre, nel settembre 2020 le elezioni comunali e regionali hanno determinato un nuovo quadro e un nuovo assetto istituzionale. Dopo queste lezioni, si è ripreso a discutere con la nuova Amministrazione comunale sul percorso che stiamo facendo, che è quello dello studio di esternalizzazione del servizio, chiedendo però all'Amministrazione comunale quale intenzione e quale interesse potesse avere rispetto a una eventuale gestione in convenzione dell'impianto.
Lo abbiamo chiesto in un paio di riunioni proprio per fare in modo che la scelta per andare all'esternalizzazione del servizio fosse una scelta prima di tutto condivisa dal territorio, in una logica che credo tutti condividiamo: si parte come sempre dai nostri comuni, cercando di non lasciare poi a loro, ovviamente, i problemi.
Non si tratta di fretta: le delibere poi ognuno le scrive come vuole, ma la nostra non era fretta, ma necessità di concludere un percorso per poterlo avviare in via definitiva.
Tra l'altro personalmente ritengo che il tentativo e lo sforzo per permettere al Comune di gestirsi la cosa più importante che ha, il suo collegamento con il territorio, sia uno sforzo meritevole e ringrazio l'Amministrazione comunale, per averlo voluto comunque approfondire, e il Sindaco per aver aperto questa fase di trattativa e di lavoro.
La scelta di farlo attraverso una delibera è una scelta che ha fatto l'Amministrazione comunale, che però condivido, perché ha permesso a tutti di portare in evidenza una proposta per poterla discutere.
Quindi, fatte queste premesse, per arrivare alle risposte alle sue richieste, dico anche che è in corso la revisione generale della funivia e la funivia potrà esercire fino al 2056, però ci sarà prima un'altra revisione ventennale e tutte le attività.
Quindi, per quanto riguarda quali siano le conclusioni sorte nel citato incontro del giugno scorso e quale sia lo stato attuale della vicenda ce li siamo già raccontati, nel senso che si è chiesto al Comune di valutare l'interesse per questa proposta, il Comune ha fatto le sue valutazioni e le ha espresse attraverso una lettera che contiene delle premesse e sei punti. I primi tre sicuramente sono di tipo politico, il quarto, il quinto e il sesto meritano invece un approfondimento di tipo tecnico-amministrativo perché si propongono delle cifre, dei canoni e su quello dovremo confrontarci.
Il tema è quello di ridare un'efficienza al sistema gestionale, sapendo bene che - oltre a essere nelle condizioni che ho già espresso - l'Amministrazione pubblica si trova nella rigida gestione dei problemi della gestione personale con la difficoltà a stabilizzare il personale formato, a fare della buona commercializzazione sul territorio... conflitto di interessi, le criticità nella gestione degli acquisti. Abbiamo dovuto in passato rincorrere anche solo il sistema delle manutenzioni, quindi c'è un tema che ci ha portato a fare questa proposta e che, evidentemente, non deve diventare lo stesso tema per una gestione da parte del Comune: o si è in grado di fare dei passi avanti in questa direzione o la strada dell'esternalizzazione deve essere vista come la strada migliore, ma in accordo con il Comune.
La seconda domanda, "quali siano le risultanze delle valutazioni e degli studi effettuati": nella visione dell'esternalizzazione si sono affrontati e si sono anche analizzati i modelli gestionali degli altri territori e si è trovata, come è normale che sia, molta attività sull'esternalizzazione dei contratti. Ci sono alcune grandi funivie che vengono gestite attraverso società pubbliche, direi che per noi non è il momento di insistere su quella strada, quindi la strada che abbiamo individuato - o quella della convenzione o quella dell'esternalizzazione - ci sembra la strada migliore.
Ovviamente poi possiamo fornire un po' di documentazione su quello che è stato fatto.
Sul terzo punto "quali saranno gli effetti in termini di bilancio in materia gestionale per l'Amministrazione regionale... comune di Chamois": a oggi non esiste un bilancio analitico della gestione della funivia, perché sta all'interno della nostra... C'è invece un bilancio della società in house perché i due impianti vanno visti in maniera differenziata, nel senso che la funivia è gestita dall'Amministrazione regionale, mentre la teleferica è gestita dall'Amministrazione comunale attraverso la sua società in house.
Per quanto riguarda la teleferica c'è un bilancio; per quanto riguarda noi, ci sono dei dati che io le indico: più o meno i costi sono intorno al milione di euro, una buona parte dei costi per il personale: 770 mila euro per l'ultimo bilancio, mentre i ricavi vanno intorno ai 460-470 mila euro, quindi già oggi c'è un intervento pubblico a compensazione dei ricavi che, evidentemente, vengono a mancare.
Quindi non si tratta tanto di un buco, ma di gestire un servizio pubblico, tant'è vero che l'esternalizzazione andrebbe fatta con un canone di gestione.
In tutto questo, ovviamente, rientrano i problemi di un servizio come questo, che, se è tutto commerciale, viene a mancare la parte pubblica, quindi il servizio notturno per il soccorso o le corse speciali per i residenti, mentre se è tutto pubblico crea le differenze che conosciamo.
Infine, "quali siano gli intendimenti dell'Amministrazione regionale a fronte delle criticità emerse nel corso del dibattimento": io ho letto con attenzione la delibera e devo dire che per quello che ci riguarda non abbiamo nessuna intenzione di creare un problema comune, anzi, le osservazioni andranno analizzate, le stiamo analizzando con le nostre strutture, perché nelle intenzioni non c'è proprio quella di creare al Comune di Chamois un problema, ma piuttosto di creare un'opportunità per uno sviluppo diverso.
Quindi c'è un tavolo di lavoro a livello regionale che si sta confrontando - personale e strutture, ovviamente degli impianti a fune - che ha concluso una prima fase di analisi delle richieste che il Comune ha fatto e si aprirà adesso un confronto con il Comune per capire quali siano eventualmente i problemi superabili e quali no.
Alla fine di questo lavoro si assumeranno le decisioni necessarie in piena trasparenza e con il coinvolgimento, ovviamente, di tutti i gruppi consiliari; oggi siamo anche qui per rispondere a questo.
Dovrà essere un buon accordo e un buon rapporto tra enti pubblici. Se ci saranno queste condizioni non aumenteranno i costi - perché anche l'Amministrazione regionale non deve presentare un aumento dei costi - e si potrà andare avanti, altrimenti avremo fatto tutto il possibile per fare la scelta migliore possibile nell'interesse dell'Amministrazione regionale, del Comune e dell'interesse ovviamente sociale economico di quel territorio e di tutta la Valle d'Aosta.
Presidente - Per la replica, il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la disponibilità e per la risposta.
Preciso una cosa: laddove con una battuta parlavo di "buco", ovviamente non intendevo il disavanzo attuale tra i costi dell'impianto e della gestione e i ricavi, perché il trasporto pubblico sappiamo che va sempre in perdita, ma parlavo in prospettiva della possibilità che quel disavanzo possa diventare maggiore, perché sappiamo che, quando si parla di un servizio pubblico, la sostenibilità sta laddove il disavanzo è sostenibile, perché altrimenti poi ci si avvicina ovviamente a una situazione d'insostenibilità e quindi bisognerà fare altre scelte.
Sicuramente, come anche su altre scelte, altre tematiche, condividiamo la necessità di una condivisione con l'ente locale, con la partecipata locale, sicuramente altrettanto non bisogna però poi sfociare - come ho già detto e come in parte riconosco anche dalla risposta - nel rischio di andare oltre, ovvero bisogna poi anche vedere conti alla mano se il servizio è sostenibile. Lei parlava anche dell'esercizio fino al 2056: è vero che c'è un'altra revisione, ma è un orizzonte di tempo sufficientemente ampio per comprendere effettivamente se i piani stanno in piedi.
Quindi io mi auguro che al di là degli aggettivi che ci sono nella delibera - e soprattutto in determinati passaggi - che il Comune al suo interno possa trovare una via che sia meno forte delle frasi contenute all'interno del deliberato, dall'altro lato che questo tavolo di confronto possa appunto dirimere le criticità presenti e - nel caso in cui si identificassero criticità non sostenibili per chi poi eserciterà la cosa - individuare una soluzione invece che possa consentire una sostenibilità.
Poi sappiamo che anche questi tentativi di assegnare all'esterno i servizi hanno delle ulteriori criticità, perché ovviamente chi partecipa alla gara deve anche valutare una sostenibilità dell'investimento privato, però ovviamente questo è un altro discorso.