Oggetto del Consiglio n. 878 del 22 settembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 878/XVI - Interpellanza: "Definizione delle progettualità e delle relative modalità di spesa dei fondi PNRR per la Regione Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 39. Per l'illustrazione dell'interpellanza, ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Questa interpellanza sostanzialmente ha tre obiettivi: il primo è cercare un po' di fare ordine nelle aspettative da pozzo di San Patrizio che ormai stanno pervadendo qualsiasi citazione o progettualità di natura pubblica e qualcuna anche privata del piano nazionale di ripresa e resilienza di cui tutti si dimenticano il fatto che comunque un piano che ha un quantitativo di risorse limitato, seppur ingente, e soprattutto ha delle limitazioni notevoli nei tempi di realizzazione dei progetti, di spendibilità e soprattutto anche nelle modalità di come questi progetti si concretizzeranno e soprattutto di come coinvolgeranno i vari enti ed è in parte anche questo l'obiettivo che si pone questa interpellanza.
Dall'altra parte appunto capire se ci sono state o se ci saranno dei contatti fattivi, chiari e reali su quelle che possono essere le prospettive, le occasioni che questo piano darà alla Regione Autonoma Valle d'Aosta e in ultimo, visto che è stato oggetto di tanto parlare, considerato che siamo appunto a settembre, capire se ci sono delle novità riguardo al futuro o, meglio, allo stato di avanzamento potremmo dire del progetto di elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea.
Sappiamo tutti che il cosiddetto "decreto semplificazioni" ha definito una governance, in particolare nei primi articoli, abbastanza caratterizzata dalla figura del Presidente del Consiglio se vogliamo conoscendo anche le derivazioni di natura bancaria della governance, si apprende dall'analisi appunto delle linee guida che il Governo si è dato di una centralizzazione della gestione delle progettualità, infatti la responsabilità di indirizzo del piano è incardinato in una cabina di regia che è presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri alla quale partecipano di volta in volta Ministri, Sottosegretari e soggetti coinvolti. La cabina di regia è quella struttura che dà indirizzo, impulso e coordinamento a tutta l'attività del piano nazionale.
I soggetti coinvolti, e qui entriamo nello step 2 della governance... si prevede che partecipi alle riunioni di questa cabina anche il Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome quando le questioni concernono più Regioni, ovvero Presidente di ANCI e Presidente dell'UPI quando sono appunto esaminate le questioni di interesse locale. Vi è poi la figura che è abbastanza importante del Ministro degli affari regionali e delle autonomie, anche per i rapporti che la nostra Regione ha, che può appunto presiedere la seduta su delega dello stesso Presidente del Consiglio dei ministri.
Vi è poi un altro elemento importante che è il Tavolo permanente all'interno del quale sono rappresentati parti sociali, Governo, Regioni, Enti locali, Roma capitale, che spesso è quasi vista più come una maledizione che come un ente io direi, con delle varie sedi e soprattutto convocazioni legate principalmente alle progettualità di cui si sta discutendo, cioè si cerca di efficientare le riunioni. È bene dire che poi ogni Amministrazione centrale titolare degli interventi deve andare a identificare o a costituire anche ex novo una struttura di coordinamento che agisca come punto di contatto con il servizio centrale del piano nazionale.
Tra l'altro, ricordo che lo stesso Comune di Aosta, forse in uno slancio di grande ottimismo, ha creato una struttura che potrebbe probabilmente legarsi a questo aspetto ma mi sembra che in questo Consiglio il Sindaco di Aosta sia stato investito di numerose attività anche magari di minore impatto per quello che riguarda la finanziabilità, ma sicuramente di maggiore impatto sulla cittadinanza, quindi lo invito a occuparsi forse più di quello prima poi di andare a pensare ai grandi sogni di gloria che molti si stanno portando avanti con il piano, che, secondo me, sarà una grande delusione per molti che pensano che arriveranno barcate di denaro libero da poter spendere in 3 anni. A fronte di questo - e vado su una parte un pochettino più di "opportunità" ma anche pericolosa - il principio prevede la spendibilità delle finanze, e quindi quell'effetto sostituzione nel momento in cui gli enti che sono titolari delle progettualità non agiscono e non operano nell'ottica appunto di attuare le progettualità e quindi sostanzialmente si parla di commissariamento, e ci sono dei forti poteri sostitutivi per il mancato rispetto delle tempistiche e delle previsioni nei confronti appunto di Regioni, città metropolitane, Province, diciamo gli enti che sono titolari di questi progetti. A fronte di questo l'interpellanza chiede se la Regione Autonoma sia stata ad oggi coinvolta nell'ambito della definizione delle modalità di spesa dei fondi del PNRR e, in caso positivo, per quali progettualità, in che termini e con quali prospettive. Sostanzialmente qualcuno ha bussato alla porta, che sia da Aosta a Roma o da Roma a Aosta per capire effettivamente se c'è qualcosa, cioè se qualcosa pur si muove. "Come intenda procedere l'Amministrazione regionale per la gestione delle incombenze amministrative e di spesa relativa alle progettualità eventualmente finanziate dal PNRR": ovviamente qui la concentrazione è più legata a quei progetti che riguarderanno, io spero tipicamente l'Amministrazione regionale ma so che l'Assessore che mi risponderà saprà sicuramente sintetizzare anche altre prospettive per altri enti. In ultimo quale sia lo stato appunto di conoscenza - sono stato gentile - delle Autorità regionali circa l'avvio delle procedure di finanziamento dell'opera di elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea e del deposito del relativo progetto di realizzazione, perché, come ci è stato spiegato, i soldi arrivano se ci sono i progetti e se poi questi progetti si rispettano.
Presidente - Risponde l'assessore Caveri.
Caveri (VdA Unie) - Le risponderò con grande sincerità rispetto a elementi di viva preoccupazione per i ritardi che si stanno accumulando rispetto a questo PNRR, che viene considerato una specie di Pozzo di San Patrizio, nel senso che non c'è convegno a cui io partecipi o videoconferenza in cui si evoca come un aspetto quasi biblico l'arrivo di questo insieme di soldi che dovrebbero risolvere la situazione. Il presidente Lavevaz potrebbe confermare come il mondo delle Regioni e Province autonome sia al momento abbastanza attonito degli avvenimenti che riguardano la possibilità di spendere questi soldi che, come lei ha ricordato, hanno, tra l'altro, un muro che ci aspetta, che è il 2026, cioè qualunque cosa debba essere fatta è sicuro che l'Unione europea sarà severa nel rispetto dei tempi, ci sarà la logica degli Italiani, poi ci sarà una proroga, ci sarà un condono, ci sarà chissà che cosa. Io devo dire che, come Presidente, ho partecipato a videoconferenze con tutti i colleghi di tutte le parti politiche preoccupatissime del fatto che il regionalismo per adesso è beatamente accantonato compreso il presidente dei Presidenti Fedriga, che più di una volta ha lanciato al Governo un ammonimento del fatto che al momento non si rispettano quei livelli costituzionali che vedono nelle Regioni evidenti protagoniste e questo è presente anche nei documenti europei, nei quali si cita sempre un coinvolgimento di quella che possiamo chiamare in senso generale la democrazia locale, quindi viene in mente: "l'Araba Fenice che ci sia ognun lo dice dove sia nessun lo sa".
Lei ha ripercorso, evito di nuovo di ripetere le premesse, il punto cardine, questo articolo 9 di questo decreto-legge convertito nel maggio scorso in cui c'è questa cooptazione delle Autorità regionali ma, da quel che sappiamo, la cabina di regia è strettamente gelosamente nelle mani della Presidenza del Consiglio dei ministri e da legami politici e di amicizia di persone che fanno parte di questo nucleo solido di tecnici, la preoccupazione è analoga, nel senso che non solo esiste al momento uno scarso coinvolgimento delle Regioni ma anche a livello nazionale per adesso si vaga nel buio. In passato abbiamo incontrato in videoconferenza tutti i Ministri che hanno detto molto spesso delle cose intelligenti, il ministro Giorgetti, che ha spiegato tutto quel che riguarda il suo settore, il ministro Brunetta, che ha spiegato come se non togliamo lacci e lacciuoli nessuno spenderà da qui al 2026. La stessa ministra Gelmini che con grande garbo ha sempre ripetuto dell'esistenza di una disponibilità al coinvolgimento delle Regioni. La logica però per adesso è centralizzata, la Conferenza delle Regioni ha di recente condiviso la richiesta di una convocazione di questa cabina di regia proprio per avere la voce delle Regioni all'interno, per adesso questa cabina di regia non è ancora stata convocata. L'articolo 15 del decreto-legge convertito con la legge n. 108 dice: "le procedure relative alla gestione finanziaria delle risorse previste nell'ambito del PNRR sono stabilite con appositi decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, sentite le Regioni e le Province autonome". Ora, un primo schema di decreto recante le procedure relative e la gestione finanziaria è stato trasmesso il 9 di settembre, la Valle d'Aosta ha partecipato agli aspetti di approfondimento e devo dire che le Regioni e le Province autonome hanno votato un documento di posizionamento esprimendo un parere favorevole come si dice condizionato all'accoglimento di modifiche profonde in questo decreto. È stata sollevata in particolare una questione in merito alla necessità di chiarire diversi ambiti di responsabilità fra Amministrazioni titolari, Amministrazioni centrali e soggetti attuatori Regione ed altri enti attuatori. Insomma, non si riesce ancora a capire come funzionerà questo meccanismo. La Conferenza Stato-Regioni ha avanzato la richiesta di un ulteriore approfondimento tecnico e questa riunione si è svolta il 13 settembre. Dal nuovo approfondimento tecnico è emersa la necessità di avere un accordo fra Governo e Regioni volto a superare le possibili criticità derivanti non solo dallo schema di decreto di cui ho detto ma anche quanto disposto dal recente decreto-legge del 10 settembre 2021, che riguarda: "Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale". In sostanza si è in una situazione di sovrapposizione di competenze che al momento risulta assolutamente poco chiara. L'altro decreto del Ministero dell'economia e delle finanze che ha già ottenuto la bollinatura della Ragioneria generale dello Stato ed è in attesa di pubblicazione è quello che contiene il piano di assegnazione delle risorse PNRR alle singole amministrazioni titolari degli interventi. Non si capisce se noi avremo dei fondi specifici, se verranno coperte delle progettualità che noi abbiamo inviato a Roma nel celebre elenco anche con la promessa di poter integrare, non si capisce se ci saranno elementi a bando perché la Valle d'Aosta ha già ottenuto un finanziamento a bando che riguarda il finanziamento di un depuratore e per il resto abbiamo ricevuto una richiesta gentile di Mariastella Gelmini, che ha detto: "nel frattempo diteci quali sono le vostre priorità" e noi abbiamo mandato due progetti: uno che riguarda il centro per l'idrogeno e uno sull'assetto idrogeologico, anche questi al momento sono spariti. Come si intende procedere al funzionamento quando la macchina si sbloccherà?
Da una parte, abbiamo creato la cabina di regia regionale per il PNRR, questa cabina di regia dal punto di vista tecnico può avvalersi del NUVAL e del NUVVOP, cioè del Nucleo di Valutazione dei Programmi a finalità strutturale e Nucleo di Valutazione e Verifica delle Opere Pubbliche. Alla cabina di regia sono dati tutta una serie di compiti e a fianco è nata la task force e cioè la parte più propriamente organizzativa dirigenziale con dirigenti di primo e secondo livello per avere dei tavoli tematici. Nei lavori della task force potranno essere coinvolti anche i componenti di quello che si chiama "Tavolo permanente per il confronto partenariale sulla politica regionale di sviluppo 2021-2027", che è l'unica cosa di cui abbiamo certezza, cioè quelli sono soldi cristallizzati, il FESR, Interreg e cose di questo genere. Ora, è del tutto evidente che in questo ambito c'è la questione, ma qui rispondo con una nota dei trasporti, l'elettrificazione della tratta Aosta/Ivrea risulta inserita nel PNRR nell'ambito del progetto sul potenziamento dei nodi delle direttrici ferroviarie e delle reti regionali. Sulla base delle informazioni in possesso della Regione, come voi sapete, il costo dovrebbe essere di 110 milioni, il finanziamento dovrebbe essere già disponibile per RFI ai sensi del decreto-legge 25 maggio 2021 convertito con la legge 23 luglio 2021 e con una successiva delibera. In realtà, scorrendo l'elenco, non risulta così chiaro se ci sia o non ci sia, ma non per cattiveria da parte nostra, ma per la scarsa leggibilità, per così dire, delle opere che in realtà sono finanziabili o meno. Sul progetto credo che si sappia tutto, il progetto prevede tre sottostazioni elettriche, alimentate a media tensione, l'adeguamento di attraversamento e gallerie, l'elettrificazione di tutti i binari di circolazione delle stazioni lungo la tratta. Rispetto al progetto preliminare, come voi sapete, c'è una riduzione delle sottostazioni elettriche e cose di questo genere.
L'intervento è assegnato a RFI. Il cronoprogramma - questa forse è la parte cardine - ad oggi fornito da RFI, che dovrà essere aggiornato quando sarà completato il progetto, prevede di concludere il progetto definitivo per la fine del 2021, di acquisire tutte le autorizzazioni di legge entro l'aprile 2022 e di adeguare il progetto alle stesse e farne la validazione entro settembre 2022 per poi procedere con l'appalto integrato. "I lavori - si dice in questa nota di RFI - dovrebbero iniziare a ottobre 2023 ed essere terminati per luglio 2026, poi ci saranno cinque mesi per la messa in servizio della linea elettrificata. Questi sono i dati a disposizione, ho un po' sintetizzato, quindi le lascio la risposta scritta.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, anche per la copia della risposta, in realtà la risposta vera e propria è che non sappiamo nulla di nuovo rispetto a quello che già sapevamo sul discorso della linea e neanch'io a suo tempo fui cattivo ma dissi semplicemente quello che era lo stato di evidenza della progettualità dell'inserimento nel PNRR, perché purtroppo in tanti si sono appassionati nella lettura delle missioni, dei capitoli, transizione ecologica, rivoluzione verde, "bla bla bla", però ci sono due pezzi del progetto definitivo del PNRR che andrebbero letti con attenzione. Il primo che riguarda le riforme, giustizia, fisco e soprattutto procedure per poter autorizzare i cantieri e non solo, e chi parla di rivoluzione verde e qui ha parlato anche di materia di rifiuti visto che parleremo anche del piano dei rifiuti, c'è da considerare che se uno va a leggere nelle righe, si parla anche di semplificazione delle procedure di autorizzazione di questi impianti, quindi occhio alla penna. Ovviamente queste riforme devono essere fatte per poter agire. Quello che io temo, ma non lo dico con una sorta di pessimismo cosmico alla Kierkegaard e non cito altri filosofi perché la filosofia non fa per me, sono per le cose pratiche, ma semplicemente per un vizio tutto italiano... andremo piano in questa fase, poi a un certo punto succederà che arriveranno dei decreti "draconiani" per fare efficienza e soprattutto poter spendere perché, come ci insegna il cronoprogramma di RFI, siamo al limite, tutti i progetti rischiano di essere al limite e, sapendo com'è stato concepito e costruito il PNRR anche dal punto di vista politico, cioè una transizione da un Governo all'altro e una difficoltà perché chi è arrivato non si è neanche trovato gli atti di Villa Pamphilj, si è trovato un abbozzato, cosa ha dovuto fare? Ha dovuto presentare un progetto. Tutta la parte di progettualità, laddove si va a leggere anche gli allegati, perché anche gli allegati del PNRR devono essere letti... non si trova un elenco di progetti, si trovano delle indicazioni. Alcuni sì, perché alcuni finanziamenti sono già stati assegnati e sono stati assegnati a dei grossi gruppi di natura razionale che per definizione e per struttura sicuramente andranno a spendere questi soldi, però questo rischierà, a mio giudizio, di andare a detrimento della regionalizzazione dei progetti, perché poi a un certo punto, come lei l'ha definito correttamente e farò uso di questa citazione, il 2026 è un muro e, di fronte al muro, neanche un treno elettrificato può andare oltre.
Presidente - Vista l'ora, i lavori del Consiglio regionale di questa giornata si interrompono qui. Riprenderanno domani alle ore 09:00. Buona serata.
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La seduta termina alle ore 19:53.