Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 873 del 22 settembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 873/XVI - Interpellanza: "Interventi per il posizionamento di apposita segnaletica lungo il percorso della Via Francigena".

Bertin (Presidente) - Punto n. 33 dell'ordine del giorno. Illustra il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - La Via Francigena rappresenta insieme al Cammino di Santiago di Compostela e al Pellegrinaggio di Gerusalemme uno dei tre grandi pellegrinaggi della devozione cristiana e rappresenta la più famosa via d'accesso a Roma dall'Europa. È importante sottolineare che in questi ultimi anni la Via Francigena sta vivendo una sorta di rinascita con un grande numero di pellegrini che la percorrono, tant'è che dovrebbe e potrebbe rappresentare per la nostra Regione una vera e propria opportunità di crescita economica. Bisogna anche ricordare che attorno alla Via Francigena è in atto un lavoro finalizzato a inserire nella lista dei beni i patrimoni dell'Unesco, motivo in più per valorizzarla al meglio. Lo scopo di questa iniziativa però non è soltanto quello di sottolineare l'importanza della Via Francigena, cosa nota a tutti in quest'aula, ma soprattutto quello di evidenziarne le criticità, criticità legate soprattutto alla mancanza di una segnaletica efficiente lungo tutto o quasi il tratto della Via Francigena in territorio regionale. Infatti, da numerose segnalazioni, risulta che in molti tratti la segnaletica è pressoché assente. Bisogna ricordare che il primo tratto della Via Francigena nel territorio italiano passa appunto per la Valle d'Aosta, infatti la prima tappa del percorso parte dal Gran San Bernardo attraversando i borghi di Saint-Rhémy, Saint-Léonard, Saint-Oyen, Etroubles per terminare a Echevennoz. Sono infatti cinque le tappe che attraversano il territorio valdostano e, come già evidenziato, lungo il cammino la scarsa segnalazione del sentiero rende difficoltoso orientarsi.

Detto questo, posso, mio malgrado, abitando a due passi dalla summenzionata Via, evidenziare questa problematica e a renderla ancor più visibile è la presenza dei pellegrini che camminano lungo la Statale disorientati dal fatto che il percorso non è segnalato a dovere. Proprio pochi giorni fa, intenti a salire in macchina io e il collega Brunod, siamo stati avvicinati esattamente a Torille, frazione di Verrès, da un pellegrino in cerca di informazioni e proprio questo incontro fortuito, per modo di dire, è stato spunto per questa iniziativa al fine di portare all'attenzione del Consiglio regionale e della Giunta attuale le problematiche che persistono relative alla scarsa segnaletica e alle difficoltà riscontrate nel percorrere il tratto summenzionato da parte dei viaggiatori. Vorrei inoltre leggere la mail che la persona incontrata in un secondo momento mi ha inviato sempre inerente al percorso: "buongiorno da Roberto, sto percorrendo con altri due amici la Francigena. Qualche giorno fa vi ho incontrato a Verrès e mi avete chiesto di formulare qualche considerazione sul percorso. Sono partito dal Gran San Bernardo il 31 agosto fino a Echevennoz, una discesa di circa 17 chilometri, la prima criticità incontrata è quella di una segnaletica che non distingue la Francigena, infatti tutti i sentieri presentano la stessa cartellonistica e colore. La seconda tappa del 1° settembre che ci ha portato da Echevennoz a Nus, con dei veri e propri sentieri di montagna, per molti tratti abbastanza impegnativi, segnaletica scarsa all'interno di Aosta, idem per Châtillon. Quarta tappa a settembre da Verrès a Borgofranco d'Ivrea: anche qui fuori da Verrès mancanza di segnaletica per la Francigena. Noi stiamo percorrendo il Piemonte fino a Viverone per proseguire nel percorso fino a Santa Maria di Leuca. Sul Cammino di Santiago la presenza di stemmi e loghi, anche semplicemente verniciati, ha una frequenza che non supera mai i cento metri pertanto il suggerimento è di implementare la presenza di cartelli specifici e loghi in modo speciale nei paesi e città".

Concludo ricordando che Comuni come quello di Issogne e di Verrès hanno inviato una mail all'Associazione Vie Francigene chiedendo che il percorso posso transitare per il centro del paese al fine di poterli valorizzare al meglio e creare un po' di indotto per tutte le attività commerciali che vi orbitano attorno.

Evidenziato e rimarcato questo problema direi annoso, si interpella l'Assessore competente per sapere se sia a conoscenza dell'insufficiente presenza sul territorio valdostano della segnaletica che indichi il percorso della Via Francigena. In caso affermativo, quali siano le possibili soluzioni e con quale tempistica si intende intervenire anche in vista della stagione estiva 2023.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (PCP) - Grazie collega Ganis perché la sua iniziativa, tra l'altro, mette il focus su un tema che è utile sicuramente discutere e sul quale è utile aprire, come dicevo prima, un'attenzione e un dibattito per sensibilizzare chi di dovere e anche noi compresi, adesso poi le spiegherò sostanzialmente come funziona la questione della segnaletica. Anch'io come lei sono convintissimo della grande potenzialità della Via Francigena, in termini più generali di questi percorsi che sono legati tanto all'aspetto fisico turistico perché sono percorsi estremamente impegnativi quanto al profilo turistico come dicevo prima.

Riguardo alle sue domande: "se sia a conoscenza - quindi prima domanda - dell'insufficienza sul territorio valdostano, e più esattamente lungo tutto il territorio, della segnaletica che ne indichi il percorso", le condizioni di segnaletica e sicurezza dell'intero tracciato della Via Francigena sono verificate proprio dall'Associazione Europea delle Vie Francigene che lei ha citato, l'AEVF, sia raccogliendo le segnalazioni di coloro che percorrono il cammino, sia con iniziative specifiche. L'Associazione invia poi eventuali osservazioni sulla segnaletica della Via Francigena alle Amministrazioni territoriali competenti. Al momento, relativamente al tratto valdostano del percorso, non vi sono nuove segnalazioni ancora inevase pervenute dai fruitori del cammino, la sua è una segnalazione utile, poi le chiedo eventualmente se me la può inviare. Nei primi giorni dello scorso mese di agosto inoltre, solo a titolo di informazione, il tratto italiano della Via Francigena è stato percorso della staffetta Via Francigena "Road to Rome" organizzata dall'Associazione Europea delle Vie Francigene con il sostegno dell'Agenzia Italiana per il Turismo, l'ENIT. Uno degli obiettivi di questa marcia da Canterbury a Roma era proprio quello di verificare lo stato del percorso con particolare riferimento a segnaletica e sicurezza. In occasione del "Road to Rome", il referente dell'AEVF Luca Favanelli ha costatato che il percorso valdostano è ben segnalato, come lui stesso ha dichiarato in un'intervista trasmessa il 5 agosto 2021 dal TGR della Valle d'Aosta, cioè le stesse persone che dovrebbero farsi portatrici delle esigenze dei pellegrini, poi alla fine, nel corso delle loro iniziative non riportano o pare che non riportino... insomma noi non abbiamo segnalazioni di quel genere, siamo un po' noi il collettore.

Come le dicevo prima, le segnalazioni relative al tratto valdostano sono poi inoltrate, quando arrivano, dalla struttura del turismo alla struttura Foreste e sentieristica, che, dopo averle verificate, contatta, se necessario, l'Amministrazione comunale territorialmente competente. Infatti la responsabilità del tracciato della Via Francigena è in capo ai Comuni attraversati dal percorso. In questo modo negli anni sono state apportate migliorie, quando necessario, integrazioni alla segnaletica verticale e orizzontale del tratto valdostano della Via Francigena. Al momento però, come le dicevo, non risulta che siano necessari nuovi interventi perché non sono arrivate segnalazioni. Le posso dire che, essendo io un camminatore, ho avuto modo delle volte di verificare effettivamente la necessità di rinnovare o comunque di manutentare un pochettino questa segnaletica, che, le ripeto, dovrebbe essere in capo ai Comuni e segnalata direttamente dall'Associazione.

Per quanto riguarda noi, le posso dire che sulla Via Francigena abbiamo fatto parecchie operazioni di promozione diretta, sia attraverso servizi sui media cartacei, sia con particolare compartecipazione e sostegni a eventi televisivi, web o di altro genere e anche i libri, quindi a dimostrazione che il tema a noi interessa molto. Come dicevo, tra l'altro, in risposta a un'interpellanza fatta dal collega Rollandin, il tema del turismo religioso è un tema che ha un grandissimo potenziale ed è un tema sul quale stiamo lavorando e su questo posso rassicurarla.

Lascerei solo all'assessore Sapinet due chiarimenti essendo la Struttura Sentieristica quella che poi si interfaccia direttamente con i Comuni.

Presidente - Per il tempo restante ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Aggiungo due considerazioni. A differenza dell'Alta Via o del Cammino Balteo, che sono gestiti direttamente dall'Assessorato, come ha ben detto il collega Guichardaz, la Via Francigena prevede degli interventi da parte di cantieri forestali su segnalazione e su richiesta dei Comuni, interventi che spesso poi, oltre a essere interventi di lavoro, quindi delle sistemazioni... nella parte finale vedono coinvolta anche tutta quella che è sentieristica. Nel dettaglio per il 2021-2022-2023, quindi nel triennio, sono in previsione tredici interventi in sette comuni diversi, quindi da Châtillon all'Alta Valle, Saint-Oyen, Saint-Rhémy-en Bosses, Verrayes e altri ancora per un totale di circa sessanta giornate di lavoro. Ecco che poi nei confronti che abbiamo con le Amministrazioni comunali spesso queste richieste ci vengono proposte direttamente.

Per quello che è nello specifico, anche quel tratto tra Verrès, Champdepraz e Issogne, anche in seguito a una vostra iniziativa, una mozione del collega Brunod, se non ricordo male, siamo in contatto proprio con i Comuni per la loro esigenza di andare a mettere mano un po' su quel tragitto, nel tratto quindi che vede coinvolti questi tre comuni per riuscire appunto a risolvere anche questa criticità.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Una cosa alquanto strana e bizzarra è constatare che comunque il colore utilizzato sulla segnaletica che ne indica il percorso lungo tutto il tratto è rosso e bianco, ad eccezione fatta per la Valle d'Aosta dove la colorazione si differisce sostituendo il rosso con il giallo, chissà poi perché. Sarebbe anche opportuno optare magari per un solo colore. Comunque quello che voglio dire è che si ritiene doveroso e opportuno che per la prossima stazione estiva e - perché no? - in tempi brevi, la Regione possa definire finalmente e pianificare un lavoro volto a sistemare la segnaletica lungo tutto il tratto in modo pragmatico al fine che il pellegrino, il viandante o il camminatore possa percorrere tutto il tratto valdostano in tranquillità godendo appieno delle bellezze e dei paesaggi valdostani.