Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 864 del 22 settembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 864/XVI - Interrogazione: "Interventi per garantire la libera scelta del pediatra in Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Con la presenza di 35 Consiglieri diamo avvio ai lavori del Consiglio regionale di questo pomeriggio. Punto n. 24. Ha chiesto la parola l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Nell'interrogazione si chiede se fossi a conoscenza della criticità evidenziata circa il problema della scelta del pediatra di base e "se siano stati previsti interventi che possano garantire un'effettiva scelta di un pediatra in Valle d'Aosta".

Con riferimento all'oggetto dell'interrogazione, informo di essere bene a conoscenza delle criticità che ormai, purtroppo, da parecchio tempo investono la medicina del territorio, per cui l'Assessorato, in coerenza con quelli che saranno gli indirizzi dell'elaborando piano della salute e del benessere sociale, ha già intrapreso una serie di azioni concrete per avviare una riorganizzazione e un potenziamento complessivo dell'assistenza territoriale.

Con particolare riferimento alla pediatria, rendo noto che ad oggi, sulla base di specifico accordo integrativo regionale del 2017, approvato con la DGR n. 1241, l'assetto a regime dovrebbe vedere la presenza di dodici pediatri di libera scelta nell'ambito 1, il quale ricomprende i distretti 1 e 2 e di cinque pediatri di libera scelta nell'ambito 2, il quale comprende i distretti 3 e 4. Quando si rende vacante un posto, l'Azienda USL, come da disposizioni contrattuali dell'accordo collettivo nazionale, procede con la pubblicazione della cosiddetta "zona carente". Purtroppo, ormai da qualche tempo non vi sono pediatri di libera scelta che concorrono all'assegnazione dei posti vacanti e questo produce ulteriori criticità a un sistema che, come premesso, è già in sofferenza.

Stante le suddette criticità in termini di carenza di pediatri di libera scelta, considerato che, secondo le disposizioni contrattuali nazionali, articolo 38, comma 1, dell'ACN 2005 e successive modificazioni e integrazioni, a un pediatra non possono essere assegnati più di ottocento assistiti di età compresa tra 0 e 6 anni, salvo alcune deroghe previste dallo stesso ACN: ad esempio nuovi nati, assistiti appartenenti a nuclei familiari di utenti già in carico a quel pediatra, oppure utenti in carico a tempo determinato, eccetera. Il medesimo ACN prevede che in ambito regionale possano essere disposte temporanee deroghe a tale massimale con specifici accordi integrativi regionali in materia. Il massimale regionale a determinate condizioni era stato portato da 800 a 1.100 scelte complessive. L'intervento ha così permesso per qualche tempo di garantire un sufficiente diritto di scelta alle famiglie.

Con le recenti dimissioni di un pediatra ad aprile 2021 e l'acquiescenza di un secondo pediatra ad agosto 2021, il sistema è nuovamente entrato in crisi. Alla pubblicazione delle relative zone carenti purtroppo non si hanno avuti riscontri, sicché l'Azienda USL, così come previsto dalle norme contrattuali, ha proceduto con ulteriore pubblicazione degli avvisi sul sito della Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati, cioè la SISAC. Al fine di dare ampia pubblicità, anche in ambito nazionale, e la necessità di pediatri sul territorio regionale, la scadenza era fissata al 17 settembre 2021 ma non vi è stato alcun riscontro.

Ciò premesso, al fine di far fronte alle criticità descritte, l'Assessorato, nella riunione del Comitato regionale dei pediatri libera scelta del 26 maggio, ha sottoposto all'attenzione del Comitato stesso un accordo integrativo regionale che, come consentito dall'ACN, articolo 38, comma 2, proponeva di innalzare temporaneamente il massimale individuale da 1.100 a 1.200 scelte per tutti i pediatri di libera scelta operanti in forme di aggregazione in Valle d'Aosta, chiedendo tuttavia in contropartita ai pediatri medesimi di garantire a livello di forma aggregativa, cioè per le aggregazioni, una copertura oraria, seppur minima, e utilizzando gratuitamente le strutture aziendali già esistenti presso i Comuni dell'ambito 1 di Courmayeur, Morgex, La Salle, Arvier, Saint-Pierre e Aymavilles e ciò per dare una concreta ed efficace risposta agli assistiti che facevano capo appunto al pediatra dimissionario ad aprile 2021.

La proposta purtroppo non è stata condivisa dai pediatri e quindi l'accordo non è stato firmato.

Gli ulteriori e recenti interventi, al fine di apportare deroga al massimale individuale dei pediatri di libera scelta, sono avvenuti con la deliberazione della Giunta regionale n. 1161 del 13 settembre 2021, con la quale si è dato corso alla disposizione contrattuale prevista dall'articolo 38, comma 3, dell'ACN, ovverosia la deroga autorizzata dalla Regione e disposta su richiesta dell'Azienda USL, sentito il Comitato aziendale dei pediatri di libera scelta il 27 agosto 2021. Questa soluzione tuttavia non dà ancora una risposta pienamente efficace alla necessità di garantire la piena libertà di scelta da parte delle famiglie poiché restringe gli interventi ai soli assistiti 0-6 della pediatra posta in quiescenza dal 26 agosto. Sono, quindi, stati portati a cento in più per ogni pediatra, ma solamente in relazione a questa quiescenza.

Stante quanto illustrato, informo che è intenzione dell'Assessorato, già nelle prossime settimane, riconvocare il Comitato regionale dei pediatri, - mentre con gli accordi presi a livello di comitato aziendale hanno dovuto rispettare la fascia 0-6 e la quiescenza del pediatra -, per addivenire a un nuovo accordo che possa trovare una più ampia condivisione delle parti.

Concludendo, a prescindere dagli interventi "tampone" per dare risposte tempestive alle criticità illustrate, informo che la competente struttura dell'Assessorato ha già intrapreso, in collaborazione con l'Azienda USL, la revisione complessiva dell'assetto della pediatria nell'ambito del territorio regionale e ciò anche in ragione del calo della natalità, della carenza di medici pediatri di libera scelta su tutto il territorio, anche quello ovviamente nazionale, delle peculiarità territoriali della nostra Regione che rendono necessario garantire l'assistenza anche nelle valli laterali con conseguente necessità di spostamento da parte del pediatra, dell'opportunità di evitare il continuo ricorso all'istituto della deroga temporanea sui massimali di scelta per far fronte all'evolversi degli scenari di assistenza, delle disposizioni che sono in fase di approvazione a livello nazionale per la riorganizzazione dell'assistenza territoriale in attuazione di quanto previsto dal piano nazionale di ripresa e resilienza.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta. Lei ha già evidenziato nel suo intervento le criticità della delibera che avete poi prodotto e quindi le limitazioni di questa delibera, mi permetto di far rilevare che l'iniziativa è stata depositata il 13 di settembre, quindi venerdì, e la delibera è uscita lunedì, quindi mi sembra una singolare coincidenza, avrò capacità divinatorie anch'io oltre al collega Ganis, ma, a prescindere da questo, effettivamente, come lei ha evidenziato, il problema non è da poco, perché anche aumentando, come giustamente avete fatto nella delibera, i numeri e quindi da 800 a 1012 come era già stato previsto e da 800 a 1.100 per i pazienti 0-6 e andando ad ampliare ulteriormente da 1.100 a 1.200 però soltanto chiaramente per i pazienti 0-6, che sono assistiti dal medico pediatra di libera scelta in quiescenza, significa che noi lasciamo scoperti i bambini che hanno più di 6 anni e che hanno il pediatra che va in quiescenza oppure che hanno un pediatra che non si può occupare di loro.

A questo proposito, Assessore, mi permetto perché, quando ho deciso di dare corpo alle segnalazioni che sono arrivate, il caso ha voluto che mi è stata trasmessa una segnalazione rispetto all'unico pediatra che in quel momento era a disposizione, un pediatra peraltro mi dicono neanche italiano, che appunto esercitava e le leggo testualmente, leggo a tutta quest'Aula, una segnalazione che è arrivata da parte di una mamma: "vi scrivo perché sono sconvolta. Ieri sono andata da un nuovo pediatra per la prima volta perché la pediatra che avevamo è andata in pensione. Questa è la situazione che abbiamo trovato: pavimento sporco pieno di macchie nere, cacca e pipì, bidone pieno con l'immondizia per terra, senza bilancia per pesare il bambino, bilancio di salute senza scrivere il peso sul libretto e controllo superficiale del bambino in cinque minuti, la pediatra di prima ci stava almeno quaranta minuti ed era minuziosa e professionale. Ho pensato che se non fa bene il bilancio di salute, come può aiutarmi quando il bimbo sta male? Non ha sanificato l'ambiente appena è uscito il paziente precedente, mani sporche perché non le ha lavate e sanificate. Il bambino è stato messo su una sedia da adulto reclinabile dove il bambino stava tutto storto. La carta sulla seduta era piena di deiezioni del bambino di prima e tutta la carta dei pazienti che aveva avuto in precedenza era a terra. Quando glielo ho detto, mi ha detto di toglierla io la carta. Tirava il bambino per le braccia in malo modo senza guanti. Io e il papà siamo rimasti sconvolti". Poi segnala che questo era l'unico pediatra disponibile.

Evidentemente, come abbiamo già detto prima, la soluzione con questa delibera purtroppo non si trova, peraltro segnalo che avere un solo pediatra come ho evidenziato, la scelta comunque non la permette, quindi ho una sola persona che peraltro lavora anche in questo modo, mi auguro, Assessore, che abbiate preso i necessari provvedimenti perché poi mi è stato detto che è stato segnalato più volte questo pediatra e quindi spero che gli venga impedito di operare nuovamente e di mettere le mani addosso a un bambino a una persona che lavora in queste condizioni.

Detto questo, è chiaro che, come dicevo prima, il problema rimane e il fatto che soprattutto in un periodo di crisi pandemica come quello che stiamo attraversando non venga permesso a un genitore di potersi occupare del bambino, di poterlo far visitare e di potersi occupare in prima persona della sua salute è chiaramente una criticità che va affrontata al più presto.

Io prendo le segnalazioni che le ha fornito, le dico che le modalità con le quali si sta gestendo questa situazione, secondo me, sono un po' ballerine, ho segnalazioni di genitori che hanno telefonato per prenotare e viene detto loro che appunto non c'è scelta però dicono che forse a breve quattro pediatri potrebbero liberarsi. Non si sa come facciano a saperlo, però si dice che forse possono liberarsi.

Alla richiesta di questi genitori di potersi iscrivere si dice: "no, ma lei deve mandare una mail con il nome del pediatra, se per caso si libera, glielo accreditiamo", però se io le telefono e le dico di mandare la mail e nel frattempo arriva una persona a sportello e mi chiede di occupare quel pediatra, io devo darlo per forza a questa persona prima che sia arrivata la mail e lei rimane fregata. Allora i genitori dicono: "ma io telefono prima", "eh no, può telefonare soltanto il pomeriggio, lei deve venire di persona al mattino", quindi non è che si dia una grande disponibilità appunto ai genitori.

Da questo punto di vista, Assessore, io la segnalazione credo di averla fatta, penso sia superfluo dire che monitorerò chiaramente l'evolversi di questa situazione. Mi auguro davvero che si arrivi a un accordo perché questa situazione è decisamente sconveniente, per non dire imbarazzante.