Oggetto del Consiglio n. 835 del 22 luglio 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 835/XVI - Ritiro di risoluzione: "Impegno del Governo regionale a ricomporre la Direzione Strategica dell'AUSL della Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Siamo al punto n. 37.1. Consigliere Chatrian, per mozione d'ordine.
Chatrian (AV-SA) - Solo per una breve sospensione di maggioranza.
Presidente - Accordata.
La seduta è sospesa dalle ore 11:40 alle ore 11:59.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo e possiamo passare all'illustrazione. Consigliere Baccega per l'illustrazione della risoluzione, ne ha facoltà.
Baccega (PA) - La risoluzione nasce dal fatto che ieri all'interrogazione con risposta immediata l'Assessore ci ha detto che avrebbe nominato in tempi brevi il nuovo direttore generale dell'azienda USL. In realtà è una risposta aleatoria che non ci ha soddisfatti e che certamente non sarà utile ad affrontare serenamente il percorso che ci porterà al dibattito conclusivo rispetto al progetto di legge n. 26, che abbiamo presentato proprio per la nomina della direzione strategica, in particolare del direttore generale dell'azienda USL.
Lei, Assessore, ci ha elencato una serie di provvedimenti, tra delibere e determinazioni dirigenziali, che già conoscevamo e che ritrova normalmente nelle premesse e nelle interrogazioni di ieri e anche nella risoluzione odierna, quindi può tranquillamente dire ai suoi uffici che preparano le risposte che per quanto possibile noi cerchiamo di prepararci e di documentarci.
Ci preme partire un po' da lontano, ovvero dal commissariamento lungo. Tra ricorsi, sentenze del TAR, impugnative e ricorsi ulteriori fino alla sentenza del Consiglio di Stato, la USL della Valle d'Aosta ha avuto un commissariamento che è durato fino al 31 gennaio 2021, ovvero dal 26 febbraio 2018 fino al 31 gennaio 2021, oltre tre anni.
Va detto che appena ricevuta la sentenza del Consiglio di Stato, la Giunta ha adottato la delibera n. 699 del 30 luglio 2020 che approvava, ai sensi del decreto legislativo 171 del 2016 e dell'articolo 13 della legge regionale n. 5 del 2000, le modalità per la procedura valutativa a carattere non comparativo degli aspiranti all'incarico di direttore generale dell'azienda USL, con tanto di avviso pubblico e schema di contratto.
Conseguentemente si è avviata la procedura che ha previsto l'avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni di interesse. Successivamente alla scadenza delle presentazioni delle domande è stata nominata la commissione esaminatrice per la prova preliminare di accertamento della lingua francese, si è provveduto alla costituzione della commissione incaricata di svolgere la procedura valutativa non comparativa delle candidature, fu fatta la verifica da parte degli uffici sulla regolarità formale delle domande presentate. Poi l'espletamento della prova di accertamento linguistico, la valutazione da parte della commissione nominata, con un approfondimento sui titoli e a seguito di colloquio, l'effettuazione da parte della struttura sanità ospedaliera e territoriale e gestione del personale sanitario dei controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese dai candidati che sono risultati nella rosa degli idonei. Ultimo atto formale è l'approvazione, con provvedimento dirigenziale, della rosa degli idonei: in questo caso ci riferiamo al provvedimento dirigenziale n. 7580 del 18 dicembre 2020. Tutto come previsto dal decreto legislativo 171 a cui facciamo riferimento anche nel progetto di legge che abbiamo presentato. Ed ecco che con la delibera 52 del 25 gennaio la Giunta regionale nomina il dottor Angelo Pescarmona, inserito nella lista degli idonei, quale direttore generale dell'USL dal primo febbraio 2021. Il 28 febbraio il dottor Pescarmona si dimette con effetto dal 30 maggio 2021 e questo prima che noi presentassimo il progetto di legge 26.
Dal primo giugno 2021 la direzione strategica opera in assenza del direttore generale, avendo un direttore sanitario appena nominato e un direttore amministrativo facente funzione da direttore generale. Crediamo che sia quantomeno opportuno fare in modo che la direzione strategica si ricomponga in tutti i suoi componenti. Tutto questo anche per dire che la procedura che si è avviata ai sensi del decreto legislativo 171 del 2016 vede ancora valida ed utilizzabile la lista degli idonei che hanno già superato i percorsi della norma e che uno di loro può essere nominato immediatamente; in realtà sono passati due mesi, e questo era un po' un dubbio che in V Commissione era venuto ed era stato palesato.
Ieri, lei Assessore, ci ha segnalato un passaggio del 171 nel quale secondo lei si può ipotizzare la nomina di un commissario. Io non lo so se è questa la strada che volete intraprendere. Fin da subito rabbrividiamo, perché sappiamo benissimo che l'amministrazione è già passata e su questo tema ha avuto ricorsi e controricorsi: ci sono stati non pochi problemi. Se sarà questo l'indirizzo siamo molto, molto preoccupati: vuol dire che amate il rischio, perché la nomina di un commissario, a meno che tutti gli idonei rinuncino, può generare pesanti contenziosi dal nostro punto di vista.
Mi preme ricordare, nel tempo che mi rimane, i commenti e gli interventi di molti consiglieri regionali, soprattutto nella passata legislatura, e particolarmente da parte del gruppo intersindacale dei sindacati di categoria della dirigenza medica, che lamentavano l'esigenza di poter dialogare con un direttore generale piuttosto che con un commissario. La stessa lettera che hanno fatto i sindacati, sappiamo bene non condivisa da molti, che sollecita la politica a non interferire per l'ennesima volta. Bisognerebbe far capire a quel sindacato che è la politica che alimenta le importanti risorse attraverso gli accordi che si siglano e poi si ritrovano in busta paga.
Su questo apro una parentesi. In questi giorni stanno arrivando delle lettere nelle quali si comunica che vengono trasferite le risorse assegnate come indennità Covid, suppongo sulla base della legge 8 del luglio 2020. L'impegno profuso e contrariamente a quanto deliberato dal Consiglio regionale, va detto che l'indennità Covid non va a tutti quelli che hanno operato in ambito Covid. Io le chiederei di far verificare ai suoi uffici; noi credo che alla ripresa su questo torneremo, perché in qualche modo bisogna capire: l'indirizzo del Consiglio era quello di dare a tutti, in realtà pare che non a tutti si possa dare.
Ritornando al progetto di legge 26 che abbiamo presentato e che è in itinere, riteniamo che essendo stato valutato positivamente dai sindacati tutti, dalla Giunta regionale per voce del Presidente e anche dell'assessore, valutato che su un punto riteniamo si possa andare in Commissione con una certezza, ovvero se è intenzione della Giunta nominare il direttore generale attraverso la lista degli idonei già approvata oppure, come si vocifera, se è intenzione di nominare un nuovo commissario. Questa è una cosa importante che in un percorso di programmazione come quello che lei ha in piedi ed è piuttosto significativo, credo che sia opportuno e necessario ricomporre tutta la direzione generale al completo, ma soprattutto anche nel fatto che qui siamo molto preoccupati in quanto la quarta ondata Covid con le varianti ovviamente non ci dà serenità per il futuro.
Era importante per noi portare questa risoluzione all'attenzione del Consiglio, perché non vorremmo che si dica che la presentazione del progetto di legge 26 ha interrotto il percorso di nomina, perché lo sappiamo bene, lo hanno anche affermato i dirigenti dell'Avvocatura e della Sanità in Commissione, la Giunta può nominare domani mattina il nuovo direttore generale, andando a individuarlo nella lista degli idonei che è presente.
Presidente - Ci sono altri interventi? Non vedo richieste. Chiudiamo la discussione generale. Per il Governo l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Consigliere Baccega, come ho già evidenziato in risposta alla interrogazione a risposta immediata nella giornata di ieri, sottolineo nuovamente che è mio obiettivo ripristinare in tempi rapidi nella sua completezza l'assetto di governo della direzione strategica dell'azienda USL. Questa è una priorità e su questo non ci sono dubbi, soprattutto anche per la situazione emergenziale in cui ci troviamo.
Ribadisco che sono in corso delle verifiche volte a individuare un candidato idoneo a ricoprire la carica di cui trattasi, nell'ambito della rosa dei candidati. Questo anche è in relazione all'importante riforma del sistema sanitario regionale che è nostra intenzione realizzare a seguito della futura approvazione del piano della salute e del benessere sociale, cioè i candidati vanno scelti in base a quelli che sono dei programmi.
Come ho già avuto modo di evidenziare, ai sensi dell'articolo, ma questo possiamo anche tralasciarlo, con le varie indicazioni che lei conosce meglio di me, è in capo alla discrezionalità dell'Amministrazione regionale la possibilità di utilizzare la rosa dei candidati per il conferimento di ulteriori incarichi di direzione generale nell'ipotesi di decadenza, eccetera. Pertanto, tale possibilità è una facoltà dell'Amministrazione, la può esercitare, quindi non siamo obbligati a scegliere in questo ambito, ma eventualmente si potrebbe anche non scegliere all'interno di questa rosa.
Io penso che al di là di questo la responsabilità di un assessore, come responsabile della sanità e della salute dei cittadini, sia quello di fare delle scelte che siano, almeno dal punto di vista della coscienza, le più corrette possibile. Quello che cerca di fare l'Assessorato e, anche la Giunta e il Governo, la maggioranza, è quello di scegliere la persona più idonea, alla luce anche della programmazione della sanità e della situazione di questo momento, per nominarla al governo dell'azienda. Questo è quello che sta facendo l'assessorato. La scelta sarà sicuramente ponderata e nell'interesse della nostra popolazione, dei nostri cittadini, quindi questo è quello che stiamo facendo noi come Governo, come Giunta e ribadisco come Assessorato. Creare in questo momento dei limiti non lo ritengo opportuno, perché non sono dei limiti per l'assessore ma sono dei limiti per i valdostani, per cui non ritengo personalmente di poter accettare questa risoluzione e propongo l'astensione da parte della maggioranza.
Presidente - Consigliere Baccega ne ha facoltà.
Baccega (PA) - Assessore, io torno a dire che il senso di responsabilità certamente è insito in tutti noi che quotidianamente ci apprestiamo a mettere in campo tutte le energie possibili per fare meglio secondo i nostri percorsi. Lei ci presenterà un nuovo atto aziendale a breve non condiviso con un nuovo direttore generale. Ci dovrà presentare il piano della salute e benessere sociale, l'abbiamo saputo questa mattina che in qualche modo nella prossima V Commissione sarà presentato, di questo siamo lieti, di cui il nuovo commissario dovrà solo prendere atto perché lo avranno fatto altri.
C'è il piano regionale delle liste di attesa, probabilmente ne parleremo nella prossima risoluzione, il piano della cronicità, si dovrà valutare le nuove strutture. Il nuovo direttore generale, non so quando sarà nominato; secondo noi aveva senso che fosse nominato in tempi brevi, brevissimi, non in tempi a venire. Credo che le preoccupazioni di tutti noi, siano ancora più significative rispetto a tanti abbandoni che stanno avvenendo purtroppo in ospedale e sul territorio e alle le problematiche del pronto soccorso. Ieri abbiamo letto su Il Tirreno, nella pagina di Viareggio, che il primario di urologia, il dottor Benvenuti, andrà a dirigere il reparto di urologia dell'Ospedale della Versilia e questo in qualche modo ci mette un pochino in affanno, ma lo dico non per fare polemica, bensì per dire che ci sono dei problemi in campo che forse è bene che il nuovo direttore generale riprenda in considerazione fin da subito, non fra un mese o due, perché diventa anche troppo tardi.
Questo è un atteggiamento nostro di buon senso. Non vogliamo andare al voto su questa roba qua, perché non ce ne frega niente: quello che avevamo da dire lo abbiamo detto, vogliamo ribadirlo, lo hanno sentito i valdostani, lo hanno sentito sicuramente i suoi colleghi. Quindi io la risoluzione la ritiro, non la porto al voto, perché i nostri sono tre voti che ci mettono in condizione di dire "No, le cose che dovevamo dire le abbiamo dette e rimangono!".
Presidente - Dunque la risoluzione è ritirata.