Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 834 del 22 luglio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 834/XVI - Approvazione di mozione: "Inserimento nei LEA aggiuntivi regionali dell'esenzione per le terapie farmacologiche delle pazienti affette da endometriosi negli stadi clinici di I e II grado".

Bertin (Presidente) - Proseguiamo con la mozione al punto n. 37 all'ordine del giorno. Comunico che alla fine dei lavori di questa mattina verrà convocata una Conferenza dei Capigruppo per organizzare i lavori della prossima settimana. Per l'illustrazione della mozione il collega Manfrin a cui passo la parola.

Manfrin (LEGA VDA) - L'endometriosi è una patologia che colpisce l'endometrio, cioè la mucosa che normalmente riveste la cavità uterina. Nelle donne che soffrono di tale patologia si ha la presenza di endometrio all'esterno dell'utero, perché questa mucosa esce dalle tube e può finire negli altri organi pelvici, come la vescica e l'intestino. In alcuni casi piuttosto gravi sono state rilevate tracce di endometrio nel fegato, nel diaframma, nella pleura e nel polmone. Tale patologia è una malattia altamente invalidante. Le donne che ne soffrono riferiscono dolore mestruale persistente e cronico, con un aggravamento durante il periodo del ciclo. Il dolore viene percepito anche durante i rapporti sessuali e, nei casi di endometriosi profonda e infiltrante, anche durante la defecazione.

In Italia sono affette da endometriosi il 10/15 percento delle donne in età riproduttiva e la patologia interessa circa il 30/50 percento delle donne infertili o che hanno difficoltà a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno tre milioni. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce di età più basse. La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna, che spesso non viene creduta nel momento in cui riferisce dolori mestruali costanti.

L'endometriosi è causa anche di subfertilità o infertilità nel 30 o 40 percento dei casi e l'impatto della malattia è alto ed è connesso alla riduzione della qualità della vita e ai costi diretti e indiretti. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni. Una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità della vita e prevenire l'infertilità.

L'endometriosi è inserita nell'elenco delle patologie croniche invalidanti solamente negli stadi clinici più avanzati, il moderato o terzo grado e il grave o quarto grado, riconoscendo a queste pazienti il diritto a usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche e di controllo. Ma anche le donne affette da tale patologia che rientrano nei primi due stadi clinici, che includono lesioni sottili di piccole dimensioni ma comunque fortemente dolorose, devono spesso affrontare spese non indifferenti.

Tra i trattamenti proposti per l'endometriosi abbiamo infatti l'uso dell'estroprogestinico o del solo progestinico che sono capaci di migliorare il quadro sintomatologico, in quanto aboliscono la stimolazione ormonale e la crescita degli impianti endometriosici. Tali farmaci di ultima generazione, che devono essere assunti a ciclo continuo, sono però altamente onerosi per le pazienti che sono affette da tali patologie e vengono assunti anche da pazienti che si trovano in stadi clinici considerati non severi. Il farmaco Visanne, ad esempio, uno degli ultimi progestinici in commercio, deve essere assunto a ciclo continuo dalle pazienti, ogni scatola costa 39 euro a cui si aggiungono i costi delle visite ginecologiche frequenti e degli esami del sangue per verificare l'andamento della malattia.

Per questo motivo oggi siamo qui in aula con questa mozione a chiedere alla Giunta regionale di valutare l'inserimento nei LEA aggiuntivi regionali dell'esenzione dal pagamento delle terapie farmacologiche necessarie a fermare la crescita degli impianti endometriosici nelle pazienti affette da endometriosi negli stadi clinici di primo e di secondo grado.

Presidente - La discussione generale sulla mozione è aperta. Qualcuno vuole intervenire? Se non c'è nessuno che vuole intervenire, chiudo la discussione generale. Per il Governo l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Con riferimento all'oggetto della mozione, si condivide l'importanza della patologia endometriosica, sia per l'elevata incidenza fra le donne giovani, sia per il rischio di infertilità e di dolore pelvico cronico che la medesima comporta. L'endometriosi è una malattia benigna cronica e ricorrente, caratterizzata dalla presenza e dalla proliferazione del tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Il tessuto endometriosico è estrogeno-dipendente, va incontro a processi infiammatori acuti e cronici che coinvolgono più organi, non solo pelvici.

Trattandosi di condizione cronica e progressiva, l'endometriosi richiede un management prolungato. La prevalenza dell'endometriosi nella popolazione nazionale si attesta intorno al 5/10 percento delle donne in età riproduttiva. Nel contesto valdostano si stima che la prevalenza, comprendente sia i casi accertati che misconosciuti, oscillino in un intervallo di 300 o 600 episodi. È tuttavia da precisare che, data la difficoltà clinica della diagnosi di tale patologia, vi è sicuramente una rilevante sottostima nella popolazione generale.

Il gold standard per la diagnosi rimane tutt'ora l'approccio chirurgico, che però presenta una notevole invasività, pertanto la diagnosi clinica o strumentale gioca un ruolo di rilievo nell'inquadramento di tale patologia. Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano fortemente l'uso della terapia medica soprattutto negli stadi iniziali, in quanto si ottiene un significativo controllo della sintomatologia algica. Non solo, la terapia medica è indicata anche per lunghi periodi dopo la chirurgia, in quanto permette di ridurre il rischio di recidiva ovarica a distanza.

In base ai dati della letteratura scientifica possiamo affermare che, data l'efficacia della terapia farmacologica progestinica ed estroprogestinica nella patologia endometriosica, l'erogazione nell'ambito dei LEA aggiuntivi regionali della terapia farmacologica in regime di esenzione può essere un'azione con una rilevante ricaduta in senso positivo sulla popolazione femminile valdostana. Per cui propongo alla maggioranza di approvare questa mozione.

Presidente - Qualcun altro vuole intervenire? Altrimenti mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti, votanti e favorevoli: 35

Il Consiglio approva all'unanimità la mozione.

C'è una richiesta di intervento, per mozione d'ordine? Il consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere una breve sospensione per una riunione di gruppo.

Presidente - Sospensione concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 11:15 alle ore 11:39.