Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 822 del 21 luglio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 822/XVI - Interpellanza: "Verifica di eventuali economie sui trasferimenti regionali in favore della Cittadella dei Giovani per la mancata o limitata erogazione del servizio negli anni 2020 e 2021".

Bertin (Presidente) - Punto n. 26 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, il consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Purtroppo anche questa volta devo dire che torniamo su una vexata quaestio che riguarda la Cittadella dei Giovani; abbiamo trattato più volte della Cittadella in quest'aula, diciamo che io, in realtà, ho cominciato a parlare della Cittadella molto tempo fa, già quando ricoprivo l'incarico di Consigliere comunale presso il Comune di Aosta ed è da allora che ho avuto modo d'interessarmi di questa struttura, ho portato alcune iniziative in quest'aula, ne ho portate altre quando ero in Comune, ne ho portate altre ancora nella scorsa legislatura, ho visto veramente passare in quella Cittadella di tutto: dalla promozione degli alcolici all'affissione abusiva di volantini, la distribuzione di preservativi, la presentazione di libri sul gender, la serata di raccolta fondi per i migranti, le favole sui travestiti, insomma abbiamo visto davvero passare di tutto all'interno di quella struttura e l'ultimo in ordine cronologico è, da quello che ho potuto vedere, l'evento denominato "A braccia aperte dall'accoglienza all'autonomia" che si è svolto a Saint-Vincent, dove c'erano il gruppo territoriale dei "Refugees Welcome" - quello di cui abbiamo parlato questa mattina - e ovviamente anche qui, come sempre, non si capisce bene cosa c'entri la Cittadella, ma io penso che di questo avremo modo di parlare.

L'oggetto però di questa interpellanza è differente, come giustamente l'Assessore e quest'Aula possono immaginare, perché come ho già avuto modo di evidenziare - anche questo nella scorsa legislatura - la Cittadella dei Giovani era partita male, con una proroga, per quanto riguardava appunto l'affidamento della Cittadella, con una gara che era stata bandita dal solo Comune di Aosta, perché la Regione, giustamente, si era rifiutata di mettere la propria parte a fronte della mancanza di certezze che venivano poste in ordine appunto all'affidamento. La continuazione penso proprio che sia peggiorata, non certo per colpa, questa volta, della gestione della Cittadella ma bisogna evidenziare, in maniera che così sia chiaro per tutta quest'Aula, che quella struttura assorbe mezzo milione di euro, lo ripeto ancora: mezzo milione di euro.

Questo mezzo milione di euro che quella struttura assorbe non vede una contropartita di valore, nel senso che l'ultimo verbale su cui ho avuto modo di posare gli occhi - e la volta scorsa abbiamo scambiato qualche battuta con l'Assessore - evidenziava una perdita di gestione di 55 mila euro che, peraltro, la Cittadella chiedeva di ripianare così, non so per quale motivo, ma, a prescindere da questo, quello che ho voluto evidenziare in questa interpellanza è che sappiamo che, in realtà, tra i numerosi obblighi che la pandemia ci ha imposto c'è anche la cancellazione e la chiusura delle attività aggregative in presenza e, ovviamente, la Cittadella dei Giovani non ha fatto eccezione.

Ho voluto evidenziare appunto le delibere che ho richiamato all'interno del testo di questa interpellanza unitamente al Decreto legge di chiusura e i vari Dpcm che si sono susseguiti nel tempo e sappiamo, dai calcoli che ho fatto, che la struttura è rimasta chiusa sicuramente, in forza di quei decreti, per almeno undici mesi e mezzo, ma potenzialmente potrebbe esserlo stata anche di più. In ogni caso, indicativamente, la chiusura di questa struttura è arrivata praticamente a un anno dove bar, teatro, aule studio e di registrazione non hanno segnalato appunto attività.

A fronte di questo - ed è per questo che con un 116 ho chiesto di avere i verbali non soltanto perché giustamente mi era stato annunciato che sarebbero state assunte delle prese di posizione durante il gruppo interistituzionale da parte della Regione, ma anche per vedere effettivamente cosa veniva detto precedentemente nelle riunioni del gruppo interistituzionale , sono poi soltanto tre quelle che si sono tenute dal 2019 a oggi -ho voluto verificare se si fosse ventilata l'ipotesi che a fronte di queste chiusure il generosissimo contributo che la Regione eroga, quel mezzo milione di euro, per il 55% erogato dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, dai due Assessorati, l'Assessorato istruzione e l'Assessorato politiche giovanili... come sappiamo, in ogni caso, a fronte di questo fondo possiamo immaginare che i lavoratori assunti avranno senza dubbio lavorato meno, se non saranno stati messi in cassa integrazione, il bar senza dubbio non avrà fatto il carico delle bevande - peraltro il bar pare che sia la voce che pesa di più nel passivo della Cittadella dei Giovani - le utenze si saranno senza dubbio ridotte perché senza frequentare la Cittadella, le luci, le acque e quant'altro non vengono utilizzate, le pulizie saranno sicuramente state fatte con meno frequenza e quindi ci sarà stata tutta una serie di riduzioni di spesa a fronte di questo.

Noi abbiamo scansionato, visto, guardato, letto e riletto quello che dispone la varia documentazione sull'affido di questa struttura. All'articolo 14 del documento che disciplina i rapporti fra gli enti viene detto che i pagamenti verranno effettuati previa presentazione di regolari fatture con le modalità previste dal regolamento comunale contabilità - questo perché i pagamenti vengono effettuati dal Comune di Aosta - salvo che non siano pervenute delle segnalazioni o che non siano state constatate dall'amministrazione irregolarità o insufficienza delle prestazioni.

Io credo che la chiusura di quasi un anno della Cittadella possa essere tranquillamente una segnalazione; quindi una mancanza di erogazione certo non per colpa dei gestori della Cittadella, ma per colpa delle situazioni contingenti, e inevitabilmente una riduzione che comporta una riduzione anche delle spese e quindi, a fronte di queste riflessioni, abbiamo voluto presentare questa interpellanza sulla Cittadella, chiedendo: se siano state visionate dall'Amministrazione regionale o dal gruppo interistituzionale le fatture relative al servizio del concessionario della Cittadella dei Giovani del 2020/2021; se a fronte delle chiusure della mancata o limitata erogazione del servizio previsto sia stato disposto un risparmio nel trasferimento al concessionario e, in caso negativo, se sia intenzione dell'Amministrazione regionale chiedere approfondimenti del gruppo interistituzionale e/o al Comune di Aosta per verificare eventuali economie sui trasferimenti al Comune di Aosta a fronte della mancata o limitata erogazione del servizio.

Presidente - Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - Purtroppo non ho ancora il potere per far mettere un monumento equestre davanti alla Cittadella che illustri la sua attività ispettiva, ma credo che prima o poi ci si arriverà; dovrà dire quale tipo di cavallo scegliere, se un cavallo bianco o un cavallo nero. Scherzo per sdrammatizzare un po' la pesantezza del pomeriggio.

Assieme all'assessore Guichardaz, sono stato, assieme ai nostri funzionari, il 6 luglio a questa riunione di questo gruppo interistituzionale e devo dire - come lei avrà modo di vedere quando riceverà, appena l'avremo, il testo definitivo - che né l'assessore Guichardaz né il sottoscritto si sono nascosti dietro alle cose e hanno avuto nell'interlocuzione impedimenti nell'esprimere alcune riflessioni.

Vorrei però prima fare una premessa e la premessa è che il protocollo d'intesa, fra CELVA, Comune di Aosta, l'Assessorato del collega Guichardaz e quello di cui oggi ho la responsabilità, serve alla co-progettazione e alla compartecipazione economica a questa Cittadella e prevede all'articolo 4, comma 1 e comma 4 - lo dico solo per chiarezza di responsabilità - che: "il Comune di Aosta, individuato quale ente concedente e quindi incaricato della verifica della qualità del servizio fornito dall'operatore economico aggiudicatario della gestione degli adempimenti contrattuali." Altro comma: "Il Comune di Aosta, al fine di permettere il trasferimento a suo favore della quota degli enti co-finanziatori certifica agli enti stessi in qualità di ente deputato al controllo, verifica il monitoraggio della gestione dei servizi e delle attività del rispetto delle clausole contrattuali che la documentazione prodotta dal concessionario Cittadella dei Giovani di Aosta attesti la corrispondenza agli adempimenti contrattuali previsti anche per quanto attiene il dettaglio del finanziamento inerente alle attività culturali".

Proprio in virtù di quanto appena detto, spetta solo al Comune di Aosta, in qualità di ente concedente, visionare preventivamente anche le fatture relative al servizio reso, facenti parte della documentazione che viene prodotta dalla Cittadella dei Giovani e non all'Amministrazione regionale e neppure al gruppo interistituzionale.

Questo per dire che noi abbiamo preso atto della contabilità che ci è stata presentata, abbiamo contestato - come vedrà dal verbale ma per correttezza non posso anticipare, avendo ancora per adesso un'alea non dico di segretezza ma di riservatezza - abbiamo comunque contestato come Regione il fatto che il piccolo avanzo, perché si tratta di un piccolo avanzo, venisse di nuovo riversato in capo alla Cittadella e, come vedrà, abbiamo espresso dei dubbi sul fatto che la quasi totalità della cifra che viene riversata sulla Cittadella sia stata spesa egualmente, per quanto l'attività sia stata un'attività ridotta, anche se, ovviamente, abbiamo preso atto delle spiegazioni che ci sono state fornite, cioè del fatto che comunque delle attività ci siano state: ci è stato spiegato dei momenti di aggregazione, di svago, di riflessione, di socialità con i giovani non in presenza ma attraverso Webinar e dirette sui vari social - Facebook, Instagram, YouTube - la cui organizzazione ha determinato certamente dei costi. Ripeto, l'autorità che ha predisposto la rendicontazione, il responsabile della rendicontazione, ovviamente, ci ha detto che tutto era in regola ma non spettava a noi il compito di certificare o di votare una rendicontazione di questo genere.

Quindi la destinazione del residuo 2020 è stata oggetto di perplessità da parte della parte regionale così come, devo dire, che abbiamo espresso congiuntamente con l'Assessore Guichardaz qualche dubbio rispetto al fatto di non avere delle notizie sulla programmazione ex ante e non ex post, nel senso che ovviamente esiste una responsabilità in capo al concessionario, non si tratta - come abbiamo detto precedentemente, in una risposta di qualche mese fa - di esercitare nessuna forma di censura, perché esiste da parte del concessionario una logica di programmazione che ha una vasta area di autonomia ma si tratta, come abbiamo detto in precedenza, di fare in modo che non ci siano delle difformità rispetto a quanto previsto come mission da parte della Cittadella stessa.

Quindi, in risposta al punto 3: l'Amministrazione regionale ha, nelle sedi istituzionali, messo molti puntini sulle "I", ha espresso una serie di preoccupazioni, non potremmo mai essere interpreti di una sorta di fumus persecutionis nei confronti della Cittadella il cui ruolo resta importante, però abbiamo chiarito questi due aspetti, e cioè il fatto che la responsabilità sugli aspetti finanziari è in capo al Comune di Aosta, che se ne deve assumere la responsabilità, anche sul fatto che noi si debba erogare il denaro: quindi c'è una certificazione rispetto alla quale poi i nostri funzionari sono autorizzati a erogare questa cifra.

Su questo io credo che ci debba essere un impegno forte nelle verifiche nei prossimi anni, soprattutto perché alcune voci ci hanno molto colpito, come il costo del lavoro nel bar, che sembra rimanere grosso modo quello degli anni precedenti, pur in presenza di una situazione di questo genere, e un deficit fortissimo fra il costo del lavoro del bar e i proventi derivanti da questa attività economica, che dovrebbe essere uno dei capisaldi.

L'altro aspetto che ci ha colpito e che abbiamo manifestato sta nel fatto che, nel momento in cui nasce una situazione di questo genere, ci deve essere una compartecipazione economica da parte del soggetto vincitore, invece parrebbe che il peso gravi prevalentemente sul pubblico, cioè sui due Assessorati, sul Comune di Aosta, sul CELVA, peraltro per attività che vengono svolte prevalentemente fuori dalla Cittadella, e, naturalmente, su quanto proviene dalle fondazioni bancarie.

Quindi uno dei punti interrogativi che noi abbiamo posto e che porremo ancora nelle riunioni successive è: qual è l'apporto economico che dovrebbe mettere il gestore.

Allora io dico tutto questo non in polemica e neanche per lisciarle il pelo, cosa peraltro che non farei per varie ragioni, ma perché secondo me ci deve essere, rispetto a questa vicenda, al di là dei contenuti, anche una chiarezza di tipo amministrativo.

Sui contenuti mi sono già espresso in passato e non ci torno, invece sugli aspetti amministrativi ripeto che nel prendere assolutamente atto della buona fede - quindi non esiste alcuna malizia da parte mia rispetto alla rendicontazione che è stata accettata come tale dal Comune di Aosta - abbiamo fatto presente all'assessore Tedesco la necessità probabilmente di creare - e risulterà nel verbale - una sorta di gruppo di lavoro per capire come le cose possano essere fatte meglio.

Presidente - Per la replica, il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) Grazie per la sua risposta, Assessore, giustamente ha voluto esordire con la collocazione di un monumento equestre all'interno della struttura, io sono attentato, anzi, posso dire che rifiuto decisamente, pur ringraziandola di questo omaggio, perché in primis porta male e marmorizzare qualcuno che è ancora vivo e in secondo luogo perché tendenzialmente avrebbe chiesto agli attuali gestori della Cittadella dove piazzare questa statua e sono sicuro che sceglierebbero il posto dove c'è il maggior numero di piccioni presenti, quindi io su questo rifiuterei ovviamente questo tipo di collocazione.

Venendo invece all'oggetto della sua risposta, sono in parte soddisfatto rispetto alle prese di posizione che avete avuto e che ringrazio e che sono ansioso ovviamente di leggere; lei giustamente ha detto che, secondo l'articolo 4 comma 1 del protocollo di intesa, è il Comune di Aosta che è responsabile dei pagamenti; io l'ho ricordato nella mia esposizione relativamente al fatto che il regolamento disciplina il fatto che è proprio il Comune di Aosta che deve provvedere a eventuali contestazioni o a sollevare eventuali questioni, però il punto è uno: se è il Comune di Aosta che certifica, è evidente che anche noi due conti li possiamo fare. Giustamente ha sollevato una nota dolente della Cittadella dei Giovani che è la questione relativa al bar. Ora io ho ripreso quel verbale dove dicevo che segnalavano una perdita di gestione di più di 53 mila euro e il costo della caffetteria veniva riassunto in 188 mila euro.

Ora io mi chiedo: se questa somma di 188 mila euro che assomma a quasi il 50% del contributo che viene erogato alla Cittadella va alla caffetteria, qualcuno dovrebbe spiegarci se le spese, come giustamente lei ha detto, sono rimaste immutate, che cosa è avvenuto nella Cittadella dei Giovani durante il periodo della pandemia, cioè: il carico che è stato fatto di prodotti all'interno della caffetteria è stato identico? Quindi durante i mesi di chiusura si è acquistata merce e si sono pagati i dipendenti come se il bar fosse aperto, o il bar ha lavorato? Perché altrimenti tutto questo non si spiega. Un costo di 188 mila euro - e immagino indicativamente che sia la stessa cosa per quest'anno - mi pare un po' dubbio.

E proprio questo che fa sorgere una serie d'interrogativi nel merito, io tralascerei il fatto che il Comune di Aosta abbia certificato e abbia pagato, visto i ruoli di certi portavoce che sono attualmente assunti in Comune che prima avevano altre frequentazioni e quindi magari hanno messo anche una buona parola - chi lo sa, non lo so - però la programmazione ex ante che ha sollevato lei invece è effettivamente un elemento importante, perché giustamente, come ha ricordato, sono numerosi gli enti che finanziano la Cittadella e ogni volta altrimenti rischiamo di trovarci in quest'aula a contestare un evento che ha una piuttosto che un'altra connotazione politica a seconda di chi sia il gestore che gestisce quella struttura.

Quella struttura deve servire per aggregare i giovani, quella struttura deve servire per dare servizi ai giovani, quella struttura non deve servire invece per fare della politica mascherata da iniziative culturali dai soliti soggetti che ben conosciamo.

Avremo modo di parlarne anche in questo Consiglio, di tirar fuori alcune questioni relative in maniera proprio marginale alla Cittadella, però fa certo dispiacere, perché io immagino che se ci fosse una gestione domani, incredibilmente, di una cooperativa che non si colloca a sinistra - sarebbe una cosa epocale effettivamente - che comincia a fare iniziative all'interno di quella Cittadella, promuove dei libri che non sono esattamente in linea con quello che il mainstream vuole, io immagino che ci sarebbero delle veementi proteste.

Io ricordo che quando presentai in quella Cittadella un libro sugli Alpini, non stiamo parlando di cose incredibili, venne organizzata una manifestazione di contestazione dentro la Cittadella dei Giovani perché mi ero permesso di presentare un libro sugli Alpini.

Quindi mi chiedo se forse non sarebbe meglio evitare che qualsiasi formula di propaganda, più o meno strisciante, venisse evitata ex ante e non fosse contestata ex post.