Oggetto del Consiglio n. 761 del 7 luglio 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 761/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito al progetto di ricostruzione del ponte sul torrente Urtier.".
Bertin (Presidente) - Punto n. 9. Per il Governo regionale risponde l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.
Sapinet (UV) - Prima di rispondere alle sue tre precise domande, farei un breve passaggio solo per rammentare la situazione della calamità che nell'autunno del 2020 ha pesantemente coinvolto un po' tutta la nostra Regione, perché abbiamo avuto eventi anche nei Comuni di Champorcher, Arnad, Challand, nella Bassa Valle ma in particolare anche nel Vallone dell'Urtier, con danni diffusi lungo le aste torrentizie, principali e secondarie, ma anche lungo la viabilità agricola e rurale e anche alle opere di derivazione irrigua.
In particolare l'evento di piena straordinaria ha demolito le spalle di sostegno del ponte, che porta all'alpeggio di Bouc e all'alpeggio di Pianesse, e che serve la viabilità per il Vallone di Bardoney.
L'impalcato del ponte ha ceduto completamente, come probabilmente lei ben sa, e le travi di appoggio lunghe 12 metri sono state divelte e depositate sulla destra orografica, rendendo impossibile di fatto il transito e il rientro degli automezzi a monte (presenti nei vari alpeggi).
L'intervento globale in regime di somma urgenza immediatamente è stato attivato dalla struttura sistemazioni montane dell'Assessorato agricoltura e risorse naturali, una struttura- chi di noi ha ricoperto in passato il ruolo di Sindaco lo sa - alla quale un Sindaco fa sempre riferimento in situazioni veramente critiche e, così come l'apprezzavo prima, oggi da Assessore l'apprezzo ancora di più e colgo anche l'occasione per ringraziare non solo il suo referente ma tutto lo staff.
L'intervento è stato avviato con una serie di sopralluoghi con, ovviamente, relativi verbali. Il primo sopralluogo in data 5 ottobre 2020 infatti indicava la necessità di disporre un immediato guado provvisorio per permettere l'evacuazione degli automezzi e ripristinare un attraversamento in via appunto di somma urgenza.
Un secondo verbale, invece del 12 ottobre, dopo un esame attento delle dinamiche idrauliche avvenute, valutava poi non fattibile la ricostruzione di un ponte con le caratteristiche precedenti, per cui si indicava la soluzione di una struttura a guado definitiva ben strutturata e dimensionalmente adeguata.
Le valutazioni che hanno indotto alla decisione tecnica di non ricostruire il ponte alle condizioni originarie sono legate al fatto che il ponte costituiva una strozzatura idraulica che generava appunto la formazione di fenomeni di turbolenza idraulica con già problematiche pregresse di momenti di erosione delle spalle e con vecchi interventi di consolidamento, soprattutto sulla spalla sinistra, e interventi che chiudevano ulteriormente la sezione idraulica utile e che hanno comportato la convergenza della corrente sul fianco destro con il conseguente completo cedimento strutturale del manufatto.
Quindi risultava assolutamente improponibile riproporre un ulteriore restringimento della sezione idraulica utile, anche alla luce di alcune dinamiche idrauliche del torrente, riscontrate appunto nell'evento del 2020 che mostrava la tendenza alla fuoriuscita del torrente in destra orografica a monte del vecchio ponte.
Un ultimo verbale del 4 novembre 2020 riguardava invece solo i danni sul torrente di Bardoney che è un affluente sulla sinistra del torrente Urtier all'opera di presa consorziale.
Ora per rispondere alle sue tre domande, la prima" una descrizione delle previsioni progettuali in questione della rispettiva modifica del tracciato stradale": la previsione progettuale adottata prevede la realizzazione di un attraversamento a guado con piano viabile impostato su tubazioni policentriche di grandi dimensioni con profilo trasversale a gavetta e fianchi inclinati a 30 gradi in grado di far defluire sia le portate normali e di piena sia eventuali portate straordinarie, anche in caso di parziale occlusione delle tubazioni di scolo.
Il posizionamento del manufatto è stato individuato in una sezione del torrente intermedia tra il vecchio ponte, quindi quello che è crollato, e il guado provvisorio, in una sezione a circa 70 metri dal vecchio ponte, quindi non a 200, e non comporta sostanziali modifiche all'assetto viabile precedente.
La struttura prevede un piano carrabile di una lunghezza di 15 metri ed una larghezza di 3,60 metri e le vecchie travi in ferro verranno utilizzate come armatura della struttura di guado, poi le trasmetterò la risposta con la bozza.
La seconda domanda "quale sia stato l'importo delle opere previste in rapporto alla soluzione di semplice ricostruzione del ponte pre-esistente", come sopra indicato l'intervento in somma urgenza ha avuto un riflesso su diverse situazioni di criticità, quindi derivazione irrigua, l'intera viabilità consorziale, le opere di difesa idraulica sui due torrenti.
Per quanto riguarda esclusivamente l'attraversamento del torrente Urtier la soluzione adottata, quindi l'attraversamento a guado, comporta una spesa a base d'asta di circa 198 mila euro a cui dobbiamo sottrarre un ribasso percentuale del 20%.
Il rifacimento del ponte crollato, mantenendo la tipologia, posizionamento e dimensione del vecchio manufatto, ma purtroppo anche mantenendo quella criticità idraulica che ho citato precedentemente, somma a una cifra di circa 300 mila euro.
Una struttura in elevazione sulla sezione idraulica reale e attuale, quindi con una luce di circa 17-20 metri in base alle stime, raggiunge un valore economico di circa 400 mila euro, quindi nella scelta progettuale incidono -lo dico a lei che è un architetto - anche aspetti di tipo operativo e cantieristico stante la difficoltà di approvvigionamento di strutture metalliche di quelle dimensioni lungo la stretta e lunga viabilità poderale del vallone interessato.
La terza domanda "quali siano le ragioni che dettano la soluzione di una nuova struttura e una sua diversa collocazione più a monte": le ragioni che hanno condotto all'adozione della misura presentata sono le considerazioni idrauliche sopra descritte e l'inopportunità di ripristinare una sezione idraulica problematica, associate anche alle difficoltà operative della messa in opera di una struttura di attraversamento, quindi con una luce, come le dicevo prima, di circa 20 metri.
Su questa questione fin da subito abbiamo avuto una serie d'incontri con l'Amministrazione comunale, con i referenti degli alpeggi, conduttori e proprietari, e con il consorzio di miglioramento fondiario fin dal mese di ottobre, incontri che tuttora si susseguono.
Presidente - Per la replica, il Consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Mi rendo conto che la somma delle tre mie domande presupponga tempi di risposta più lunghi dei dieci minuti a disposizione, per cui se ha della documentazione da consegnarmi mi fa piacere.
Quello che voglio chiarire è che io non intendo mettermi in competizione con i tecnici, benché sia io tecnico, ma non intendo mettermi in competizione con i tecnici degli uffici, il mio è un ruolo fondamentalmente ispettivo, sia proprio per il ruolo che ricopro in opposizione sia anche legato a una mia particolare inclinazione verso la curiosità. Ed è proprio questa curiosità che continua ad animare il mio desiderio di approfondire il discorso.
Io so, da sopralluogo eseguito, che sono state messe in atto tutta una serie di opere del contorno, non solo relative al rifacimento del sistema di attraversamento del torrente, ma anche di messa in sicurezza di alcune parti, quindi si sono messe in atto una serie di misure che sono misure preventive a discorsi legati a migliorare e a mitigare rischi futuri.
È comunque curioso il fatto che questo ponte, per quanto le sue spalle fossero state sollecitate da erosione negli anni, comunque neanche con l'alluvione del 2000 avessero ceduto e comunque così è successo, per quello che un mio primo pensiero è stato legato alla ricostruzione, visto che il materiale e gli elementi che costituiscono il ponte sono elementi in qualche modo riutilizzabili, perché si parla di travi metalliche, travatura primaria e secondarie, impalcato, e quindi sicuramente da integrare con elementi di nuova fornitura però, ovviamente, anche con la possibilità di avere una spesa estremamente più contenuta e più ridotta.
Non metto in dubbio che se si sta portando avanti un'iniziativa con una spesa maggiore ci siano delle motivazioni, non sono ancora emerse dalla risposta, ma penso che sia legato al fatto di un tempo estremamente limitato.
Per cui continuo la mia attività ispettiva eventualmente usufruendo della sua documentazione poi integrando con accessi agli atti.