Oggetto del Consiglio n. 739 del 24 giugno 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 739/XVI - Interpellanza: "Accesso al finanziamento statale previsto per interventi di ristrutturazione edilizia di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico".
Bertin (Presidente) - Punto n. 35 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (PA) - Ieri in uno degli ultimi interventi in riferimento all'interpellanza della consigliera Foudraz si era evidenziato e sottolineato che molto spesso i nostri atti ispettivi, le nostre interpellanze e le nostre interrogazioni alimentano ovviamente dei processi di adempimento rispetto a provvedimenti della Giunta, che poi vanno a determinare la risoluzione di percorsi. Ieri abbiamo avuto nella nostra interpellanza sui vaccini la contezza che sono 344 i sanitari che non si sono vaccinati ed è sicuramente interessante far sapere, soprattutto a chi ci ascolta, che noi presentiamo questi atti ispettivi ben quindici giorni prima di quando vengono dibattuti e questo dà il tempo sicuramente per fare gli approfondimenti, ma mai come in questa settimana e in questo Consiglio regionale questa interpellanza, quella che vado a presentare, ha ragione di esistere.
Richiamo e mi riferisco, Assessore, alle sue recenti e confuse dichiarazioni alla stampa, in particolare a RAI 3 del 19 giugno; per correttezza dico che gliene ho già parlato nei corridoi di questo, del suo scontro con i sindacati. Finora, caro Assessore, noi le abbiamo dato credito, abbiamo cercato di essere collaborativi, in quanto lei a ogni suo intervento di risposta alle nostre sollecitazioni ispettive diceva "Sono qui da pochi mesi". Quindi abbiamo cercato e voluto fortemente lasciarla lavorare, prendendo atto di quello che era successo prima, di quello che poteva succedere e degli indirizzi che lei poteva tranquillamente dare al suo assessorato.
Non si faccia cruccio, perché nella prima fase della pandemia ogni decesso dei 146 che sono avvenuti venivano attribuiti alla giunta Testolin e molto spesso al sottoscritto. I sindacati, tutti, hanno certamente alzato il tono dopo due mesi dall'inizio della pandemia, ma anche il Consiglio regionale aveva alzato i toni pesantemente e molti di quelli che sono all'interno di questo Consiglio lo possono assolutamente certificare; poi basta andare a sentirsi le registrazioni. I toni sono cambiati, i metodi sono cambiati, il clima è cambiato, ci sono opposizioni diverse, ma le assicuro che tutto questo succedeva anche prima.
Rispetto all'attacco dei sindacati titolato "Carenze e difficoltà sono sotto gli occhi di tutti, in sanità", evidentemente lei ha risposto: "Sono alla guida del mio assessorato - intanto non è un suo assessorato, lei è assessore pro tempore fino a che lo si deciderà, "da solo otto mesi" e sottolinea di aver trovato dossier fermi da molti anni, anche da dieci. Sono sicuramente, dal mio punto di vista, affermazioni poco prudenti, perché alimentano le indignazioni di chi l'ha preceduto: non solo del sottoscritto, ma anche di coloro che ci sono stati prima. Io le ricordo ancora una volta che ci sono stati sette presidenti della Giunta negli ultimi anni, sette assessori alla sanità e sette/otto, perché dovrete nominarne un altro, direttori generali dell'azienda USL. Quindi vi sono stati percorsi difficili e complicati, in una materia che come lei immagina e saprà bene è difficile portare avanti. Non è che uno delibera un atto aziendale in un mese, non è che uno delibera il piano della salute in otto mesi; non ce la fate in otto mesi, ma non ce la farà neanche in dodici, di questo ne vado quasi certo. Lo vedremo quando sarà approvato il piano della salute, con tutte le novità che andranno a determinarsi rispetto alla pandemia!
Entrando nel merito dell'interpellanza, io le sto chiedendo una cosa che certamente avevo chiesto anch'io e la giunta Testolin aveva chiesto, ma noi eravamo una giunta a cinque, che poteva adottare solo atti particolari in prorogatio, atti di ordinaria amministrazione, quindi il percorso è stato sospeso. Ma qui si tratta di risorse, si tratta di risorse importanti per la sanità valdostana, anche se solo lo 0,21 percento. È la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica che ripartisce alle Regioni 4695 milioni di euro, per programmi regionali di investimento in sanità. Alla Valle d'Aosta sono destinati 8.592.551 euro, per interventi in investimenti che dovranno tenere conto prioritariamente di queste linee di intervento: adeguamento alla normativa di prevenzione incendio, adeguamento sismico delle strutture sanitarie, ammodernamento tecnologico.
In questo senso, lei sicuramente lo saprà, ma lo sanno anche tutti i colleghi che sono stati nelle giunte precedenti, non mancano gli spazi di interesse e di intervento, soprattutto sul territorio della Valle d'Aosta che sarà oggetto di grande approfondimento rispetto al piano della salute. Per questo programma di prosecuzione di investimenti noi riteniamo che sia fondamentale recuperare le risorse a disposizione e pertanto, a fronte di questo, noi chiediamo per quale motivo non si è dato seguito a tale iniziativa nei suoi otto mesi di gestione, perché magari sono cambiate le cose; questo non lo conosciamo ancora, potrebbe essere che lei mi risponda "No, guardi che quei soldi non ci sono più, se li sono mangiati".
Se ritiene di concludere il percorso per accedere a tali finanziamenti e, se sì, entro quando, in quanto si tratta di predisporre e sottoscrivere semplicemente un accordo di programma con lo Stato, che noi non abbiamo potuto a suo tempo sottoscrivere e il collega Testolin mi è testimone. Aspetto la sua risposta.
Presidente - Per la risposta l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Guardi consigliere Baccega, su una cosa non sono d'accordo: quando ha detto che quando ho rilasciato l'intervista ero confuso. Sicuramente confuso non lo ero, mentre invece lei mi sta facendo l'interpellanza al punto 35 al posto di quella al 32, quindi evidentemente, a meno che non abbia sbagliato io, forse abbiamo invertito l'ordine delle interpellanze. Chiedo conferma alla Presidenza del Consiglio, perché mi sembra che sia così, o sbaglio?
Presidente - Temo che sia così. Risponda alla 35 e invertiamo l'ordine del giorno. Grazie assessore.
Barmasse (UV) - Va bene.
Giustamente lei ha fatto riferimento, visto che ha fatto un'ampia premessa, al fatto che io ho detto, eccetera. Ma questo è uno stato di fatto, non è una colpa di nessuno. Quando i sindacati chiedono di fare in sei, sette, otto mesi quello che, per vari motivi, non ho mai detto che ci fossero delle colpe particolari, ma quello che per vari motivi non è stato possibile fare in più di dieci anni, non voglio entrare nel merito e non ritengo assolutamente che io debba cercare delle colpe, questa mi sembra un'affermazione coerente con la realtà dei fatti. Io non le ho fatto nessuna colpa, consigliere Baccega, per il fatto che prima di me c'era lei e prima di lei c'era qualcun altro.
Su una cosa invece concordo - io non risento, di solito, purtroppo, le dichiarazioni che faccio - se ho detto "il mio assessorato" ho sbagliato, perché ha ragione, io sono qui da otto mesi, ma fossi anche qui da vent'anni l'assessorato non è mio. Tutto ciò che c'è in questa aula, al di fuori e nella Regione Valle d'Aosta, è dei cittadini e non di chi si siede da una parte o dall'altra, in particolare lo è ancora meno per chi si siede da poco tempo e non è certamente abituato a pensare che il pubblico sia di sua proprietà, assolutamente.
Per quanto riguarda l'interpellanza al punto 35, alla domanda "Per quale motivo non si è dato seguito a tale iniziativa a sostegno della sanità", le rispondo che ai fini della prosecuzione del programma investimenti, di cui all'articolo 20 della legge regionale 67 del 1978, la delibera CIPE n. 51 del 24 luglio 2019 stabilisce il riparto delle risorse per ogni Regione e attribuisce alla Valle d'Aosta un importo pari a euro 8.592.551,11 euro, come lei giustamente ha detto. Le quote precedentemente assegnate alla Regione sono già state utilizzate, a differenza di altre Regioni; parliamo di luglio 2019. L'accordo di programma con il Ministero della salute, che permette di accedere a tali finanziamenti, non è ancora stato siglato, in quanto la procedura amministrativa da seguire è particolarmente complessa e deve essere redatta in collaborazione con l'azienda USL. In questo periodo di pandemia il personale dell'assessorato e quello dell'azienda USL sono stati impegnati a fare fronte all'emergenza sanitaria. La situazione non è cambiata rispetto alla precedente legislatura, la carenza di personale che lei conosce bene e la sostituzione nel 2021 del dirigente della struttura competente in materia non hanno consentito di perfezionare la documentazione prevista, che prevede la redazione dei seguenti documenti: protocollo d'intesa, documento programmatico, l'articolato contrattuale, schede tecniche relative ai singoli interventi. Sono tuttavia stati presi contatti con il Ministero, al fine di verificare l'iter da seguire e iniziare a predisporre i documenti richiesti. Nel frattempo però, con legge 178 del 2020, sono state assegnate alla Regione ulteriori risorse per euro 8.559.214 euro, per un totale di 17.151.765 euro. Sarà quindi possibile predisporre un unico accordo di programma che permetterà di utilizzare tutte le risorse disponibili. Il Ministero ha comunicato che al momento non vi è una scadenza per accedere ai finanziamenti e che diverse Regioni non hanno ancora siglato gli accordi di programma previsti dalle disposizioni del 2019.
Se si ritiene di concludere il percorso per accedere a tale finanziamento ed entro quando. La risposta è che, tenuto conto che occorrerà ragionare anche sulle nuove risorse, cioè sugli altri otto milioni e mezzo, e visto che ci sono molte attività di carattere strutturale da intraprendere all'interno della sanità, si cercherà comunque di concludere l'iter amministrativo entro il 2021.
Presidente - Per la replica il consigliere Baccega.
Baccega (PA) - Intanto mi scuso per l'inversione di dossier e del punto all'ordine del giorno. Succede, quando si leggono certi articoli sui giornali, può capitare che uno in qualche modo si possa confondere. Al di là di questo, tornando all'interrogazione e all'interpellanza, sì, carenza di personale lo capisco, che altre Regioni abbiano avuto delle oggettive difficoltà, ma sappiamo bene che in sanità purtroppo molte Regioni non ottemperano agli interventi da fare, eccetera. Quindi il fatto che ci siano ulteriori otto milioni e mezzo è sicuramente un fatto positivo. Si tratta di agevolare il passaggio attraverso questo accordo di programma, che mi auguro si possa fare al più presto, ma soprattutto riuscire a capire con certezza dove questi 16-17 milioni di euro saranno poi collocati nella parte investimenti, perché poi questo è fondamentale, poiché se non sbaglio poi ci sono dei tempi ben definiti per gli investimenti.
Sul territorio abbiamo strutture sanitarie che hanno bisogno di interventi massicci, uno su tutti il poliambulatorio di Verrès, ma magari ne parleremo dopo. Quindi credo che ci siano tutti gli elementi per dare priorità a questo accordo di programma, affinché si possano avere le risorse per poter fare gli interventi sul territorio.