Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 738 del 24 giugno 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 738/XVI - Interpellanza: "Intendimenti del governo regionale in merito alla riqualificazione del patrimonio immobiliare dell'ARER".

Bertin (Presidente) - Punto n. 31 all'ordine del giorno. Si è iscritto il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Parliamo di ARER, quindi dell'Azienda regionale per l'edilizia residenziale. Preso atto del fatto che l'Azienda regionale per l'edilizia residenziale della Valle d'Aosta dispone di un ingente patrimonio immobiliare, del quale una parte importante è compresa in immobili di proprietà non esclusiva, cioè ove vi sono anche proprietari privati. Considerato che le attuali normative di settore prevedono opportunità importanti per la riqualificazione degli immobili e che vi sono in atto molte iniziative in tal senso, per usufruire di tali forse irripetibile opportunità. Valutato che le norme vigenti prevedono maggioranze ridotte per deliberare opere anche imponenti ed economicamente impegnative. Ritenuto che occorra approfittare delle predette agevolazioni per riqualificare, anche sotto il profilo energetico, il patrimonio immobiliare dell'ARER. Interpelliamo il Presidente della Regione o l'assessore competente per conoscere se vi siano state interlocuzioni con i vertici di ARER per affrontare le tematiche sopra evidenziate, se vi siano delle linee di indirizzo a tale proposito da parte di ARER o da parte del Governo regionale e in ogni caso quali siano gli intendimenti del Governo in tale delicata materia.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - La prima domanda è se vi siano state interlocuzioni con i vertici di ARER, per affrontare le tematiche sopra evidenziate. La legge regionale 9 settembre 1999, recante "Istituzione dell'Azienda regionale per l'edilizia residenziale", all'articolo 8, nei compiti del consiglio di amministrazione, prevede tra l'altro la definizione da parte dell'organo dell'azienda, nell'ambito degli indirizzi forniti dall'Amministrazione regionale, di piani annuali e pluriennali di attività, con l'approvazione dei relativi interventi da realizzarsi. Con deliberazione della Giunta regionale n. 1386 del 24 dicembre 2020, l'Amministrazione regionale ha fornito all'ARER gli indirizzi per l'individuazione e la definizione degli interventi di edilizia residenziale pubblica, da attuarsi nel corso dell'anno 2021. Tale atto è naturalmente frutto di interlocuzioni tra la componente regionale e l'ARER, in un'ottica di collaborazione finalizzata alla migliore gestione possibile del patrimonio in capo all'azienda.

Se vi siano delle linee di indirizzo a tale proposito da parte di ARER e/o da parte del Governo regionale e in ogni caso quali siano gli intendimenti del Governo regionale in tale delicata materia. Il patrimonio dell'ARER, per quanto attiene agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, si compone di 1735 alloggi ubicati in 121 stabili. Di tali stabili 66 risultano classificati come fabbricati in piena proprietà o diritto di superficie dell'ARER o con un numero di proprietari inferiori a 8, mentre 55 sono costituiti in condominio ai sensi delle vigenti normative di settore e pertanto amministrati da un amministratore.

Per quanto attiene ai fabbricati in piena proprietà o diritto di superficie dell'ARER o con un numero di proprietari inferiori a 8, la Regione ha formulato con la citata DGR n. 1386 del 24 dicembre 2020 le seguenti linee di intervento. Dare attuazione al programma di interventi a valere sulle agevolazioni fiscali del decreto legge 34 del 2020 articolo 119, convertito in legge 77 del 2020, optando per la cessione del credito a un istituto bancario e organizzando il servizio mediante una struttura temporanea o di progetto, come delineato dal consiglio di amministrazione dell'ARER, con deliberazione n. 65 del 18 ottobre 2020. Redigere un'analisi progettuale finalizzata alla presentazione di una proposta per accedere al finanziamento statale del programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare, di cui ai commi 437 e 438 della legge 27 dicembre 2019 n. 160, coinvolgendo e consolidando il rapporto di collaborazione già instaurato tra l'ARER e il Politecnico di Torino, dipartimento di architettura e design, proponendo la condivisione delle linee di intervento con il Comune di Aosta nell'ambito dell'accordo di programma tra il Comune di Aosta, la Regione autonoma Valle d'Aosta e l'Azienda regionale per l'edilizia residenziale della Valle d'Aosta, per l'affidamento all'ARER della gestione del patrimonio edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune di Aosta, individuando quale ambito di intervento il quartiere Cogne della città di Aosta.

Recepiti gli indirizzi succitati, con propria deliberazione del cda n. 2 del 29 gennaio 2021, per quanto riguarda il punto B sopracitato e quindi con riferimento a tutti i fabbricati, a eccezione di quelli ricompresi nell'ambito di intervento del quartiere Cogne della città di Aosta, l'ARER ha provveduto ad affidare i relativi incarichi di progettazione per 22 fabbricati, come di seguito riportati in attuazione alla deliberazione del cda n. 65 del 19 ottobre 2020, e a esperire le procedure di gara appena conclusesi per la concessione di finanziamento mediante apertura di credito in conto corrente, acquisizione del credito di imposta di cui al decreto legge 34 del 19 maggio 2020, convertito con modificazioni alla legge 77 del 17 luglio 2020. Si tratta dei seguenti fabbricati: in realtà io ho tutta una lista dei fabbricati con l'importo dei lavori; gliela faccio avere, Consigliere, comunque sono ventidue.

Per quanto riguarda il punto C degli indirizzi sopracitati, quindi con riferimento ai fabbricati ricompresi nell'ambito di intervento del quartiere Cogne della città di Aosta, l'ARER, di concerto con l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta, in forza dell'accordo di programma sottoscritto poi in data 17 luglio 2015 per l'affidamento all'azienda della gestione del patrimonio comunale di edilizia residenziale pubblica, ha avviato tutte le attività necessarie alla richiesta di fondi previsti dal programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare. La candidatura della città di Aosta in qualità di soggetto proponente, con l'ARER quale soggetto attuatore, è stata approvata dai traenti, per l'Amministrazione regionale con delibera di Giunta regionale n. 270 del 15 marzo 2021, ed è stata presentata nei termini. A oggi si è in attesa dell'esito dell'ammissione al finanziamento per circa 15 milioni di euro, per procedere con le fasi successive.

Per quanto attiene i condomini, l'ARER a partire dal 2018 ha esternalizzato tutte le amministrazioni, con la sola eccezione di due condomini per i quali sta procedendo proprio in questi giorni alla nomina di amministratori esterni. Si è dunque proceduto come di seguito. Per quanto riguarda l'orientamento della votazione in assemblea circa la proposta di esecuzione dei lavori, a valere sulle agevolazioni fiscali del decreto legge 34 del 2020 articolo 119, convertito in legge 77 del 2020, l'ARER si è uniformata alla deliberazione del cda n. 28 del 16 aprile 2021, con la quale è stato stabilito, tra l'altro, al primo punto, che per millesimi superiori a 500 il voto favorevole dell'azienda è subordinato all'adozione di procedure similari a quelli a evidenza pubblica previste dal codice degli appalti. Nel caso in cui i restanti proprietari non acconsentissero all'adozione di dette procedure, il voto dell'azienda dovrà essere contrario. Per millesimi inferiori o uguali a 500 l'azienda, per poter esprimere il proprio voto, richiederà la trasmissione anticipata di tutta la documentazione, atta a valutare l'opportunità dell'intervento e la congruità delle offerte economiche in relazione ai lavori da eseguire. In ogni caso l'azienda esprime formale richiesta di acquisire un minimo di tre preventivi prima di deliberare, al fine di garantire almeno l'applicazione dei principi del codice di trasparenza e parità di trattamento da un lato, contenimento della spesa dall'altro, seppure l'investimento di somme pubbliche è minoritario rispetto all'investimento di somme private.

Per quanto riguarda i due condomini a oggi amministrati dall'ARER, stante l'imminente nomina di un amministratore esterno, è stata data comunicazione ai proprietari, contestualmente alla convocazione dell'assemblea, che poiché all'ordine del giorno della stessa ci sarebbe stata la nomina di un nuovo amministratore, l'eventuale proposta di esecuzione di lavori, a valere sulle agevolazioni fiscali del decreto legge 34 del 2020 articolo 119, legge 77 del 2020, sarebbe stata di competenza del nuovo incaricato.

Da quanto sopra esposto si evince che l'ARER ha dato piena attuazione agli indizi forniti dall'Amministrazione regionale. È di tutta evidenza che per i condomini cosiddetti misti l'azienda deve operare nel rispetto della volontà delle maggioranze condominiali individuate per l'approvazione delle singole tipologie di atti.

Presidente - Per la replica si è iscritto il vicepresidente Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA DA) - Grazie assessore per la risposta che in parte conoscevo già, perché nel frattempo avevo acquisito la delibera a cui lei ha fatto riferimento, quella di aprile sulle linee di indirizzo a proposito di queste opere.

Devo dire che a volte i problemi sorgono da dei peccati originali, spesso è così. Credo che ARER stia scontando uno di questi peccati originali, che derivano probabilmente anche da gestioni comunali non perfettamente in linea con certi principi, nel senso che un ente pubblico a partecipazione pubblica, seppur autonomo come questo, non dovrebbe trovarsi possibilmente in situazioni a macchia di leopardo, cioè con condomini in cui ci sono proprietà pubbliche, proprietà private, con millesimi variabili, a volte più di 500, a volte meno, che creano delle grosse problematiche, secondo me. Un po' sarà la mia deformazione professionale, anche a livello giuridico, perché imporre a certi privati delle discipline di tipo pubblicistico, come quelle per esempio che vengono imposte con parte di questa delibera dell'ARER, dove si dice che se i millesimi sono più di 500 il voto favorevole dell'azienda è subordinato all'adozione di procedure similari a quelle a evidenza pubblica. Mi verrebbe da dire: alla faccia della semplificazione e dello snellimento delle procedure, perché qui questi tipi di agevolazioni devono essere presi in fretta, possibilmente deliberate in modo molto rapido e snello, cosa che invece chiaramente adottando questo tipo di procedure non si può avere. Ma poi mi viene anche un'altra riflessione. In realtà, per deliberare questo tipo di opere, la norma prevede che i millesimi necessari per la deliberazione siamo inferiori a 500, non è la maggioranza assoluta, è una maggioranza relativa, 334, quindi basta più di un terzo. Ecco che allora si creano delle grossissime complicazioni.

Questo è un ragionamento da fare in un'ottica e una prospettiva futura, cioè quella possibilmente di cercare di semplificare il quadro. Lo si può fare probabilmente soltanto attraverso una linea di indirizzo preciso, quella di cercare di compattare le proprietà, cioè cercare di fare delle dismissioni laddove ci sono delle situazioni in cui ARER è proprietaria solo di alcuni immobili o comunque di pochi millesimi magari o comunque di una parte non maggioritaria, mentre al contrario invece magari acquisire laddove ci sia la possibilità di completare una proprietà, quindi riempire una proprietà e a farla diventare una proprietà esclusiva. Questo proprio in un'ottica di semplificazione. Non è così semplice per ciò che riguarda il patrimonio, diciamo così, "ereditato", anche se il termine non è corretto, dal Comune di Aosta; questa è solo una gestione temporanea, tutto sommato, seppure per un periodo cinquantennale, ma comunque un periodo limitato.

Come dicevo, un peccato originale in origine, all'inizio, che crea tutti questi tipi di problematiche, che poi si risolvono di fatto, si traducono probabilmente nella creazione di cittadini di serie A e cittadini di serie B, perché ci saranno abitanti di condomini in cui l'ARER è preponderante ed è vincolata a queste procedure, che probabilmente non potranno usufruire di queste agevolazioni, che significa naturalmente una cosa molto grave, cioè non poter ottenere quella riqualificazione non soltanto estetica, ma soprattutto energetica e strutturale di questi immobili, che invece credo sarebbe un arricchimento non soltanto per chi ci abita, ma per tutta la comunità, perché vedere una casa più bella, più efficiente, più performante, meno inquinante, è un interesse di tutti noi e non soltanto di chi abita nelle case popolari o nei vari condomini.

Io credo che queste linee di indirizzo che il Governo deve dare ad ARER, collaborando con ARER per far sì che ci sia questo tipo di linea di condotta, per arrivare a una semplificazione, a una razionalizzazione del patrimonio immobiliare di ARER, sia un tema sul quale si debba lavorare, si debba lavorare in modo molto rapido anche, nell'ottica di permettere a chi abita le case di edilizia residenziale pubblica di poter usufruire di quelle agevolazioni che anche gli altri cittadini ora stanno cercando di acquisire. Bene, secondo me, invece il discorso di affidare alla gestione esterna l'amministrazione di questi stabili.