Oggetto del Consiglio n. 737 del 24 giugno 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 737/XVI - Interpellanza: "Modifica delle previsioni relative all'attribuzione dell'indennità di frequenza per i minori invalidi adottate con delibera della Giunta regionale n. 1754 del 2015".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 28 consiglieri, possiamo riprendere i lavori. Siamo al punto n. 30 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.
Spelgatti (LEGA VDA) - Richiamata la legge 11 ottobre 1990 n. 289, intitolata "Modifiche alla disciplina dell'indennità di accompagnamento di cui alla legge 21 novembre 1988 n. 508 recante 'Norme integrative in materia di assistenza economica agli invalidi civili, ai ciechi, ai sordomuti e istituzione di un'indennità di frequenza per i minori Invalidi'".
Letta la deliberazione di Giunta regionale n. 1754 del 27 novembre 2015, la quale al comma 8 dell'articolo 12, intitolato "Minori e indennità di frequenza" recita testualmente: "Negli anni ricompresi nell'obbligo formativo dai 6 ai 16 ani l'indennità di frequenza viene sospesa nel mese di giugno e ripristinata d'ufficio dalla struttura competente nel mese di ottobre, fino al compimento del sedicesimo anno di età, stante la presentazione da parte dei rappresentanti legali dei minori della prima richiesta di ripristino all'inizio del primo anno della scuola dell'obbligo e la comunicazione di qualsiasi variazione inerente l'istituzione scolastica frequentata. La comunicazione della variazione di istituzione scolastica deve pervenire alla struttura competente entro il mese di ripresa nel nuovo corso scolastico. In caso contrario l'indennità di frequenza viene sospesa e verrà ripristinata senza la corresponsione di alcun arretrato dalla data di presentazione del documento di cui si tratta".
Considerato che abbiamo ricevuto segnalazioni relative alla perdita di provvidenze economiche, proprio in relazione alla mera dimenticanza o alla non conoscenza dell'obbligo indicato nella delibera di cui sopra di comunicare ogni modificazione dell'istituzione scolastica. Atteso che risulta difficile comprendere la ratio della previsione di cui alla delibera. Atteso che la modifica dell'istituzione scolastica non modifica nella sostanza il rispetto dei requisiti di legge necessari da parte dei minori. Atteso inoltre che le famiglie non ricevono comunque degli avvisi o solleciti in tal senso che informino o ricordino le condizioni per ricevere le suddette provvidenze economiche.
Per questo interpelliamo la Giunta regionale per conoscere se sia intenzione del Governo regionale di modificare le previsioni di cui sopra, nonché quelle riguardanti situazioni e casi similari per erogazione e provvidenza a favore di soggetti invalidi, al fine di agevolare gli aventi diritto ed aiutarli a non perdere le provvidenze a cui avrebbero nella sostanza diritto.
Abbiamo avuto appunto queste segnalazioni. Il problema è che certamente c'è scritto, dalla delibera di Giunta e anche dalla normativa regionale, che nel momento in cui non si fa la comunicazione per tempo del cambio di scuola queste provvidenze si perdono. Però si fa fatica a capire quale sia il ragionamento che ci sia dietro e soprattutto se sia utile continuare a mantenere una normativa di questo tipo perché, nel momento comunque in cui non si perdono i requisiti, far perdere queste provvidenze economiche, perché i genitori o non lo sanno o non hanno capito o non si ricordano che se i figli avessero cambiato scuola avrebbero dovuto poi modificare, quindi perdono queste provvidenze. Si fa fatica a capire il ragionamento che c'è dietro e quindi si chiede se non ci sia un altro modo o se non si pensi per il futuro di intervenire in un'altra maniera, in modo tale da tutelare un po' di più questi soggetti che sono i più fragili che abbiamo nella nostra società.
Presidente - Risponde l'assessore Barmasse a cui passo la parola.
Barmasse (UV) - Con riferimento alla richiesta dei consiglieri proponenti l'interpellanza, affermo che non è al momento intenzione della Giunta modificare questo procedimento, di cui all'articolo 12 dell'allegato della deliberazione n. 1750 del 2015, concernente le modalità di concessione relative all'indennità di frequenza spettanti a invalidi minori, per le motivazioni di seguito esplicitate. La procedura prevede al momento della concessione l'invio degli esiti con lettera raccomandata, con la quale oltre ai verbali è trasmessa tutta la modulistica per perfezionare l'erogazione delle provvidenze, in cui si invitano i legali rappresentanti del minore a comunicare tempestivamente unicamente in forma scritta ogni variazione che potrebbe intercorrere, quale cambio IBAN, cambio residenza, cambio plesso scolastico, passaggio dal primo ciclo della scuola dell'obbligo alla scuola di istruzione secondaria superiore o di formazione professionale, eccetera. Le indicazioni su declinate sono ulteriormente riportate, oltre che all'interno dell'articolo 12 della deliberazione 1754 del 2015, sul modulo n. 18 "Ripristino assegno di frequenza", pubblicato sul sito regionale e disponibile presso gli uffici o presso i patronati.
Si reputa tuttavia che sia possibile, per migliorare la procedura, procedere con la diffusione di un comunicato stampa a ogni inizio anno scolastico, che ricordi la scadenza ultima del 30 settembre per la richiesta di ripristino dell'assegno di frequenza senza incorrere nella possibilità di non percepire gli arretrati.
Presidente - Per la replica, la consigliera Spelgatti.
Spelgatti (LEGA VDA) - Prendo atto della risposta. Benissimo il fatto che magari venga mandata una comunicazione per ricordare questo adempimento. Secondo me, si sarebbe potuto intervenire sulla normativa a monte, perché lo trovo un po' troppo pesante come tipologia di sanzione, nel momento in cui, ripeto, nella sostanza non si perdono i requisiti. Quindi sono adempimenti amministrativi che nella sostanza non dovrebbero togliere il diritto, perché i requisiti sono comunque rispettati. È soltanto una mera comunicazione di cambio di alcuni dati, quindi faccio fatica a capire la normativa.
Accetto e comunque accolgo con favore il fatto che per lo meno venga mandata una circolare. Però dovrebbe essere mandata una comunicazione a tutti coloro che la percepiscono, perché altrimenti, secondo me, tanta altra gente rischia di perdersela per strada, perché semplicemente si dimenticano o perché non sanno a monte che o non se lo ricordano che o non avranno letto magari tutte le clausole. Quindi non lo so, secondo me ci sono delle soluzioni migliori, però mi auguro che la comunicazione non venga messa genericamente sul sito, ma per lo meno mandata a tutte le famiglie.