Oggetto del Consiglio n. 728 del 23 giugno 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 728/XVI - Interpellanza: "Modalità e tempistiche per la riapertura della strada romana tra Bard e Donnas".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 25 all'ordine del giorno. La parola al collega Brunod.
Brunod (LEGA VDA) - Preso atto che dalle notizie riportate dall'articolo pubblicato martedì 27 aprile 2021 sul giornale La Stampa, sezione Aosta e Regione, avente come titolo: "Facciamo rinascere la strada delle Gallie come pista ciclabile", un'azione portata avanti dal gruppo di maggioranza del Comune di Donnas che chiede al Sindaco e alla Giunta di adoperarsi per la riapertura;
rilevato che la problematica legata alla chiusura della strada romana risale all'anno 2006, dove venne emanata dal Sindaco di Bard la prima ordinanza di chiusura in seguito alla caduta di massi;
evidenziato che nel mese di novembre 2011, a seguito di una scarica di pietre caduta sul tratto di Donnas, il Sindaco ne decreta la chiusura con ordinanza;
preso atto che entrambe le assemblee cittadine dei due Comuni della Bassa Valle d'Aosta hanno dato mandato all'unanimità ai rispettivi Sindaci d'intraprendere tutte le azioni necessarie, di concerto con l'Amministrazione regionale, volte alla riapertura della strada;
rilevato che nell'articolo de "La Vallée Notizie" del 3 aprile 2021 si apprende che l'associazione FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, si è confrontata con l'allora Assessora Chiara Minelli in merito a diverse osservazioni fatte sul piano regionale della mobilità ciclistica e l'Assessora aveva sottolineato le criticità esistenti soprattutto a Leverogne-Montjovet e aveva fatto riferimento alla riapertura della strada romana almeno a livello ciclopedonale tra Bard e Donnas;
evidenziato che l'Amministrazione comunale di Bard ha investito risorse finanziarie sulla valorizzazione del tratto di strada di sua competenza con tanto d'illuminazione notturna;
preso atto che su questo tema della Via Delle Gallie, in quel tratto che ho presentato nelle premesse, già nel mese di febbraio 2019 e nel mese di luglio 2019 i miei colleghi di gruppo Lega avevano presentato un'interpellanza e un'interrogazione sempre sul medesimo tema, in seguito anche a una lettera dove le Amministrazioni comunali del Comune di Bard e Donnas in data 2 ottobre 2018 richiedevano la convocazione di una conferenza di servizi per la valutazione e l'approfondimento delle tematiche relative alla messa in sicurezza e alla valorizzazione della strada delle Gallie nel tratto compreso tra i due Comuni;
ritenuto che la riapertura della strada romana delle Gallie tra Bard e Donnas, oltre a consentire una percorrenza ciclopedonale senza dover transitare lungo la SS 26, produrrebbe inoltre numerosi benefici dal punto di vista turistico;
si interpellano gli Assessori competenti per conoscere in che modo si intenda procedere alla riapertura della strada romana tra Bard e Donnas e quali siano le tempistiche per raggiungere tale obiettivo ritenuto strategico dal punto di vista dell'offerta e promozione turistica per entrambi i Comuni già in vista della prossima stagione estiva 2021.
Presidente - Per la risposta, il presidente Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Credo che concordiamo tutti sul fatto che la riapertura di una così importante strada a livello storico - oltre che di una possibile valorizzazione anche dal punto di vista della fruizione stessa della strada delle Gallie - sia un atout per tutti noi; come è noto, però, il problema è tutto legato alla situazione abbastanza complessa relativa al versante a monte della strada delle Gallie su tutto il tratto peraltro compreso tra Bard e Donnas, e cioè il rischio di crolli di pietrame e di sassi, peraltro - come giustamente già richiamato nell'interpellanza - le prime chiusure risalgono a quindici anni fa, al 2006, e risalgono anche a quell'anno i primi studi proprio di pericolosità geologica di tutto il sito e le prime analisi puntuali sulla situazione del versante, studi che poi nel 2010 hanno visto degli approfondimenti successivi.
In sintesi, gli studi hanno evidenziato quello che dicevo, cioè la pericolosità di tutta la tratta romana, e tutte le soluzioni ipotizzate poi negli anni hanno rappresentato sinora un impatto sia economico sia di lavori da fare di grande importanza, oltre al fatto che rimane un rischio residuo, - quindi il rischio che rimane dopo i lavori non è trascurabile - quindi con una pericolosità residua di fatto che non può essere trascurata.
Tutto questo però, va detto, è stato fatto dal 2006 in poi relativamente a un'idea di riapertura al transito veicolare di quell'area; in realtà soltanto più recentemente negli ultimi anni sono nate queste nuove indicazioni finalizzate a valutare le condizioni di un'apertura più limitata, quindi per il solo traffico pedonale, o anche ciclabile.
Quindi questo oggettivamente permette di fare qualche riflessione di relativizzazione anche del rischio e si aprono delle prospettive nuove, anche perché - bisogna dirlo - negli ultimi anni ci sono state anche delle evoluzioni a livello tecnologico importanti, anche sul monitoraggio dei versanti: ne abbiamo parlato ancora stamattina relativamente al monitoraggio della frana di Quincinetto dove ci sono dei sensori puntuali che in tempo reale sono in grado di fermare il flusso veicolare; vi sono comunque delle possibilità di mitigazione del rischio o di poter sostenere questo rischio e renderlo accettabile.
In quest'ottica già a marzo di quest'anno la struttura Attività Geologiche dell'Assessorato finanze ha affidato un incarico per l'effettuazione di un rilievo con laser-scanner delle pareti che sovrastano la strada delle Gallie; questo per avere una fotografia aggiornata e precisa di tutte le crepature, di tutte le fratturazioni della parete stessa e per avere una prima analisi delle situazioni più instabili presenti sul versante.
Il lavoro del rilievo è già stato fatto, è in fase di elaborazione la parte di analisi dei dati e nel frattempo è stato anche contattato il Dipartimento di Ingegneria dell'ambiente del Politecnico di Torino per attualizzare lo studio fatto quindici anni fa, nel 2006, in relazione ai nuovi utilizzi ipotizzati e quindi come dicevo prima a cercare di relativizzare il rischio a un utilizzo più ristretto dell'asse viabile.
Questo studio dovrebbe concludersi entro la fine di quest'anno, quindi si ipotizza, che per l'inizio del 2022 potremmo avere una valutazione di fattibilità e di sostenibilità tecnica e soprattutto di accettabilità del rischio tale per cui si potrà decidere sugli interventi da fare ed eventualmente sulla riapertura almeno per quanto riguarda la viabilità pedonale-ciclabile della strada.
Dalle ore 16:28 riassume la Presidenza il presidente Bertin.
Bertin (Presidente) - Per la replica, consigliere Brunod ne ha facoltà.
Brunod (LEGA VDA) - Grazie, presidente Lavevaz, per la risposta. Ha ripercorso anche lei le tappe di questa lunga vicenda che purtroppo vede ancora del tempo per arrivare all'obiettivo finale che, sicuramente, anche da parte nostra, è almeno aprire il tratto a livello pedonale e ciclabile, soprattutto a livello ciclabile, in quanto darebbe una completezza al progetto previsto per la mobilità sostenibile regionale, in quanto andrebbe a dare collegamento dalla Bassa Valle, il Comune di Donnas, anche dalle zone appena fuori dalla Valle d'Aosta, e dare continuità con tutto quello che c'è a monte attualmente interrotto.
Purtroppo proprio quest'oggi bisogna constatare che, appena fuori dalla Valle d'Aosta, c'è stato un ennesimo incidente mortale sulla SS 26, quindi queste sono le ragioni che ci portano a presentare queste iniziative: da una parte per la valorizzazione sicuramente turistica, culturale e archeologica di quella zona che è molto famosa e dall'altra parte l'aspetto sicurezza, che è altrettanto importante, anche perché questo passaggio strategico permetterebbe di avere un maggiore ritorno per tutte le strutture presenti all'interno dei due Comuni, in quanto, attraverso questo passaggio strategico, dei numeri che fa il Forte di Bard potrebbero usufruirne bene i due Comuni.
Noi ci auguriamo a questo punto, come ha detto anche lei, che per l'estate 2022 finalmente sia ripristinato il passaggio e si dia il giusto valore a questa importante via.