Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 724 del 23 giugno 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 724/XVI - Interpellanza: "Risoluzione delle anomalie relative alla compilazione del modello informatizzato per la dichiarazione di provenienza e destinazione del bestiame".

Bertin (Presidente) - Punto n. 21. Illustra il consigliere Planaz, ne ha facoltà.

Planaz (LEGA VDA) - Come anticipato dal Segretario, ho ritenuto opportuno presentare questa iniziativa a seguito delle molteplici anomalie che si presentano nella compilazione del modello 4, sia cartaceo che elettronico. Il modello 4, per chi non è a conoscenza, è una dichiarazione di provenienza/destinazione degli animali che bisogna compilare ogni qualvolta s'intende spostare un animale da un allevamento al macello, a un pascolo o a una fiera, per qualunque spostamento si deve compilare questo modello 4.

Questo modello 4 nasce già da un DPR 320/54, un documento molto datato, che negli anni è stato modificato e aggiornato; nel 2016, per agevolare gli allevatori e gli spostamenti degli animali e per sburocratizzare e evitare un carico cartaceo alle aziende si è optato, sia a livello comunitario sia a livello nazionale, di compilare modello 4 non in modalità cartacea ma in modalità telematica. E fin qui va tutto bene. A livello regionale si è scelto di non aderire subito alla compilazione del modello 4 elettronico, perché non sempre ci sono le coperture di rete e non tutte le aziende erano attrezzate, ma a breve avremo l'obbligo di effettuare solo modelli 4 elettronici.

E fin qui va tutto bene fino a quando andiamo su allevamenti, macelli, dove ci sono dei codici aziendali stabili, ma non sui codici di pascolo - qui incominciano a nascere molte anomalie - perché sui codici di pascolo è consentito partire con il modello 4 elettronico dall'allevamento all'alpeggio ma non è consentito nel modo inverso; mi spiego meglio: io conduco gli animali in alpeggio ma nel rientro sono obbligato a effettuare un modello 4 cartaceo e qui a volte si generano delle anomalie perché cominciamo di nuovo a usare il cartaceo, poi c'è un po' di telematico... fatto sta che in questo scambio di dati tra la banca dati nazionale e la banca dati regionale non sempre i dati sono allineati e questa è una problematica presente da anni.

È da anni che conduttori di aziende fanno presenti delle anomalie e tante volte le anomalie non sono dovute ai programmi o agli uffici competenti ma anche, purtroppo, alle difficoltà delle aziende a istruirsi, a imparare a usare questa modalità telematica; oggi - ho ricevuto molte segnalazioni - se un allevatore non è attento a controllare, in molte situazioni sulla banca dati nazionale risulta una situazione e sulla banca dati regionale invece abbiamo tutta una serie di altri dati.

È come, per fare un esempio, se io effettuo un bonifico on-line sul conto corrente di mia mamma e poi, quando vado a controllare in banca, i soldi sono finiti sul conto corrente di un'altra persona; questo è molto grave, perché oggi i dati di questi modelli 4 e di questa banca dati non servono solo per lo spostamento degli animali, ma servono anche per avere una tenuta di un carico bestiame anche per tutte le nuove politiche agricole green in corso, perché c'è la possibilità di controllare il carico effettivo sulla superficie di un allevamento e se questi dati sono errati possono generare delle anomalie e comportare anche delle sanzioni non indifferenti ai conduttori di aziende.

È per questo che ho ritenuto opportuno scrivere questa iniziativa e porre i seguenti quesiti: "Quali sono le motivazioni delle continue anomalie che si presentano dopo aver compilato il modello 4 elettronico dal codice aziendale di fondovalle ai codici pascolo e per quale ragione i dati presenti sulla BDR, banca dati regionale, non siano allineati con i dati della BDN, banca dati nazionale".

Il secondo quesito è "Per quale ragione, dopo aver compilato un modello 4 elettronico, i dati BDN siano diversi da quelli trasmessi dal modello 4 stesso".

La terza domanda "Per quale ragione non è possibile compilare modelli 4 in formato elettronico da un codice di pascolo all'altro, obbligando l'allevatore a effettuare un modello 4 cartaceo, creando così confusione nella numerazione dei modelli 4".

Presidente - Per la risposta l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Grazie, collega Planaz, che porta all'attenzione questa criticità, una criticità sicuramente a lei molto nota da utente di cui io ho appreso nelle prime settimane e sulla quale il personale dell'Assessorato stava già lavorando e stiamo lavorando. Mi ero preparato anche due righe di introduzione che vi leggerò, poi la risposta alle sue domande con la risposta alla quarta e ultima dove riusciamo a prendere anche degli impegni temporali, un impegno di massima per risolvere questa criticità.

Occorre precisare che la particolarità del sistema della gestione degli alpeggi, come già ha ricordato lei in introduzione, nella nostra regione comporta nel periodo estivo alcuni numeri: 30 mila movimentazioni di capi di bestiame che coinvolgono circa 700 e più aziende, numerosi alpeggi e mayens.

I primi spostamenti dal fondovalle verso i pascoli che sono tutti identificati da uno specifico codice pascolo - come anche lei ricordava - avvengono nel periodo tra fine maggio e le prime settimane di giugno, successivamente le mandrie si spostano da pascolo a pascolo verso i pascoli più alti, insomma tutte quelle movimentazioni del bestiame per ragioni di video- sorveglianze per i controlli di sanità animale che devono essere tracciate mediante la compilazione del modello 4 informatizzato, o temporaneamente ancora cartaceo, nel quale sono, appunto, inserite le matricole di ogni capo oggetto di movimentazione.

Tutta questa imponente mole di dati deve essere inserita nei database regionali della banca dati regionale e nazionale, la cosiddetta BDN, che in modalità d'interfaccia cooperativa gestiscono l'anagrafe del bestiame e devono essere a disposizione per la consultazione e per le verifiche di controlli eseguiti da diverse tipologie di operatori, quindi tecnici, agricoltori, gli uffici amministrativi, i veterinari eccetera.

Per rispondere alle prime due domande, "quali siano le motivazioni delle continue anomalie" e poi "per quale ragione dopo aver compilato un modello 4 i dati BDN siano diversi", possiamo dire che all'inizio della campagna di monticazione 2021, e precisamente negli ultimi giorni del mese di maggio, abbiamo riscontrato un inconveniente di natura informatica nella ricezione da BDN dei dati inseriti nel modello 4 informatizzato, inconveniente che si è verificato dal momento che a livello nazionale non è prevista la compilazione dalla dichiarazione di monticazione, stabilita invece a livello regionale con una delibera di Giunta regionale la n. 621/21, delibera che regola le modalità di alpeggio per il 2021, deliberazione che da sempre ha avuto lo scopo di raccogliere in un unico documento le informazioni richieste per la registrazione delle movimentazioni e delle informazioni necessarie a livello igienico sanitario per avviare la produzione lattiero-casearia negli alpeggi, che sono così comunicate in maniera contemporanea presso un unico ufficio, evitando agli allevatori di doversi recare presso due diversi uffici, l'ufficio dei servizi zootecnici e quello dei servizi veterinari.

Questa differente operatività - (unitamente all'introduzione della registrazione automatica in BDN delle movimentazioni, a partire dal modello 4 informatizzato, modalità non presente nella precedente campagna di monticazione in cui si presentava un modello cartaceo e poi si caricavano i dati; a giugno 2020 si è iniziato appunto con i primi modelli, oggi siamo, per dare una percentuale, a circa il 60% che viene fatto on-line e il rimanente ancora cartaceo) - aveva dato luogo, e qui i casi che mi risultano non sono tantissimi, solo alcuni casi, a un'irregolare identificazione del codice pascolo coinvolto nella monticazione. L'irregolarità che si è presentata è stata prontamente risolta ed è stato introdotto un ulteriore elemento di controllo informatico per impedirne il ripetersi.

Accertato che per tale circostanza non vi siano altre evidenze che i dati contenuti nei modelli 4 informatizzati siano differenti da quanto presente in BDN - dal momento che questo modello può essere utilizzato e compilato esclusivamente a partire dalle informazioni contenute nella medesima banca dati - eventuali differenze possono generarsi in relazione a errori nella compilazione dei modelli, quali ad esempio medesime matricole inserite in due differenti modelli, mancata chiusura da parte dei lavoratori dei modelli con capi provenienti da fuori regione o errata indicazione dei responsabili dei pascoli o altri ancora. In questi casi l'ufficio dei servizi zootecnici è sempre a disposizione per esaminare eventuali casi puntuali, risolvere le criticità e lavorare al fine di andare verso una soluzione di queste problematiche.

Il terzo quesito è "per quale ragione non è possibile compilare i modelli 4 in formato elettronico da un codice di pascolo all'altro": l'utilizzo del modello informatizzato per le movimentazioni tra codice di pascolo al momento non è ancora possibile, in quanto la banca dati nazionale non riconosce al detentore del pascolo la subdelega a movimentare animali non propri che, diversamente, rappresenta la situazione ordinaria di quasi tutti i nostri alpeggi.

Consapevoli di quanto tale limitazione possa risultare gravosa per la gestione delle numerose movimentazioni estive che avvengono sul nostro territorio regionale, di concerto con il veterinario regionale che rappresenta comunque l'autorità competente nei confronti del Ministero della salute, dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Teramo rispettivamente gestori dell'anagrafe nazionale e della BDN, sono state inviate a più riprese, già a partire da febbraio 2020, richieste per l'attivazione di tale specifica modalità senza riuscire, ahimè, fino a oggi a ottenere una risposta positiva.

All'ultima nostra istanza, il rappresentante del Ministero della salute ha risposto che, essendo in atto a livello nazionale una revisione di tutto il sistema d'identificazione e di registrazione del bestiame, in attuazione al regolamento dell'Unione Europea 429/16, tale richiesta dovrà essere portata sul tavolo del Coordinamento interregionale. È ovvio che stiamo lavorando e lavoreremo appunto con l'obiettivo di risolvere questa criticità e di portare a questi tavoli la problematica al fine di andare nella direzione voluta.

Il quarto quesito "se si intenda intervenire al fine di risolvere le anomalie sopra richiamate": considerato che, con il passare del tempo, la BDN - come diceva già lei giustamente - è divenuta sempre più il sistema di riferimento a livello nazionale e che le sue funzionalità vengono implementate molto velocemente e tanto più in considerazione dell'imminente revisione del sistema d'identificazione e registrazione del bestiame in atto a livello nazionale, si è ritenuto plausibile valutare l'opportunità, di concerto con il veterinario regionale, di procedere a un graduale abbandono dell'utilizzo della BDR a favore di una migrazione verso il sistema nazionale, quindi gradualmente dobbiamo riuscire assolutamente a passare verso un sistema unicamente BDN.

Tale passaggio - e qui le dicevo che stiamo ipotizzando e programmando delle date e dei tempi, si potrebbe concretizzare all'inizio dell'anno prossimo - quindi indicativamente tra gennaio e febbraio del 2022 - con un'eliminazione del cartaceo durante la campagna invernale.

Tutto ciò dovrà assolutamente avvenire in maniera graduale, in quanto tutti gli adempimenti a livello sanitario che coinvolgono i servizi veterinari continueranno a essere gestiti tramite un sistema regionale e solo in un secondo momento potrà essere preso in considerazione il dialogo diretto con gli applicativi nazionali del sistema "Vetinfo".

Per questo motivo e per eventuali altre necessità verrà comunque mantenuto un archivio regionale dei dati dell'anagrafe del bestiame, alimentato direttamente dai dati di ritorno dalla BDN.

Presidente - Per la replica, il consigliere Planaz.

Planaz (LEGA VDA) - Vede Assessore, io non so cosa dirle. Vorrei ringraziare che da questa parte c'è una persona che veramente sa cosa vuol dire tutto questo, perché sennò da come lei mi ha illustrato la cosa si capisce ben poco. Ho sentito parlare di subdelega e questo forse è uno di quei motivi che non possiamo... subdelega verso gli allevatori che hanno deciso di compilare il modello 4 informatico, perché la delega ce l'ha l'Assessorato all'agricoltura; però se un allevatore compila correttamente il suo modello 4 elettronico in BDN, e come lei ha giusto anticipato i dati sono molto veloci, come si spiega che in BDN, visto che la delega è in mano all'Assessorato all'agricoltura, in BDN i dati sono errati e sulla BDR sono esatti?

Quando io vado ad agire su BDN, a digitare il modello 4 informatizzato e trovo una pagina con l'elenco di tutti gli animali, io seleziono le marche auricolari degli animali che intendo spostare - in BDN c'è questo dato, e io le garantisco che ho la documentazione e le prove per dimostrarle che è vero - perché in BDN i dati non sono allineati a quelli della BDR?

Io non riesco a capire, sono cinque anni da quando abbiamo incominciato con il modello 4 informatizzato che doveva rappresentare un'agevolazione per l'azienda - lasciamo stare le aziende che non hanno la possibilità di adeguarsi, capiamo tutte le difficoltà delle nostre piccole aziende sul territorio che non hanno un pc o non hanno le competenze per usarlo perché magari già in età molto avanzata - per produrre questi documenti importantissimi, ma come possiamo - dopo quattro anni che noi dovevamo già avere l'obbligo di avere questo modello 4 informatizzato - ritrovarci tutti gli anni - lei mi dice 30 mila movimentazioni, io le garantisco che conosco persone che fanno mille movimentazioni al giorno! - con 50 animali in più 50 animali in meno e dopo quattro anni non si sa il perché! La cosa peggiore che l'Assessorato di cui lei vanta tanto l'efficienza dovrebbe dare un'assistenza tecnica agli allevatori, invece se non è l'allevatore a controllare l'errore te lo porti avanti fino all'autunno dove puoi addirittura ricevere delle sanzioni o perdere determinati premi a superficie, perché sono dei dati importantissimi per dimostrare il carico bestiame sul territorio, e se l'azienda non controlla e dichiara quanto riportato si ritrova con dei dati errati.

Le dico, Assessore, io ho ritenuto di fare questa iniziativa, io le consiglio di approfondire questo discorso, perché lei ha detto: "Sì, in breve tempo le anomalie sono state risolte", ma sono state risolte dopo che erano state sollecitato dai diretti interessati perché sennò le anomalie restavano come erano, e questo io le dico non deve accadere! Meglio un controllo in più - come ente, come Assessorato - del passaggio dei dati, più controlliamo e meglio è, perché un errore è presto fatto.

Non è che nessuno sbaglia, tutti sbagliamo, e più facciamo i controlli e più queste verifiche dovrebbero portare un risultato positivo; in questo caso non lo è, allora io le chiedo di fare in modo che queste cose non accadano più.