Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 721 del 23 giugno 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 721/XVI - Interrogazione: "Notizie relative all'adesione al piano vaccinale anti COVID-19 da parte degli operatori sanitari".

Bertin (Presidente) - Punto 18 all'ordine del giorno. Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Le domande poste sono due. Quanti operatori sanitari, suddivisi tra dirigenti medici, medici ospedalieri, medici di medicina generale, infermieri e operatori sociosanitari operanti in Valle d'Aosta, devono ancora aderire alla campagna di vaccinazione. La seconda, se sono stati impartiti indirizzi alla USL da parte dell'Assessorato in riferimento al decreto legge n. 44 del 2021.

Con riferimento all'oggetto dell'interrogazione e sentita quindi l'azienda USL Valle d'Aosta, informo che al momento attuale gli operatori sanitari che non hanno ancora ricevuto il vaccino sono i seguenti: 90 medici iscritti all'ordine dei medici della Valle d'Aosta, all'interno di questa voce sono ricompresi i medici ospedalieri, i dirigenti medici, i medici di medicina generale e odontoiatri, 15 medici non iscritti all'ordine dei medici della Valle d'Aosta, ma operanti comunque in strutture o enti presenti sul territorio regionale, circa 80 infermieri iscritti all'ordine degli infermieri di Aosta e circa 160 operatori sociosanitari operanti in Valle d'Aosta.

Con riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 4 del decreto legge 44 del 2021, convertito con modificazione dalla legge 76 del 2021 in materia di obblighi vaccinali, informo che la struttura competente dell'Assessorato, nel rispetto dei termini di legge, ha inviato all'azienda USL della Valle d'Aosta gli elenchi di tutti gli esercenti le professioni sanitarie e di tutti gli operatori di interesse sanitario destinatari della norma.

L'azienda a sua volta, sempre ai sensi dell'articolo 4 del decreto legge 44, ha già provveduto a inviare ai suddetti destinatari delle disposizioni di legge la prima lettera di invito ai fini della vaccinazione. Allo stato attuale l'azienda USL, per tutti coloro che non hanno riscontrato la predetta prima lettera, oppure non hanno inviato la documentazione comprovante l'effettuazione della vaccinazione, se nel frattempo effettuata o se effettuata in altre regioni e in altro stato, oppure non hanno trasmesso la certificazione medica attestante che, sussistendo un accertato pericolo per la salute in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, la vaccinazione può essere omessa o differita, sta procedendo con gli adempimenti di cui all'articolo 4 comma 5, ovvero con l'invito formale dell'interessato con contestuale comunicazione di fissazione della seduta vaccinale.

Presidente - Per la replica, il consigliere Baccega.

Baccega (PA) - Ieri chi ha visto il telegiornale ha sicuramente preso atto dei numeri che lei ci ha dato rispetto ai quesiti che abbiamo posto. Ci fa anche piacere, nell'ambito del quadro di collaborazione che noi abbiamo in qualche modo avviato: non è che vogliamo fare provvedimenti ispettivi semplicemente per dare in testa, bensì vogliamo creare le condizioni per avere un percorso sanitario efficiente. Ma il fatto di avere più di 300 operatori sanitari sul territorio valdostano che non sono ancora vaccinati, questo è davvero estremamente preoccupante.

Noi ci eravamo già occupati nel Consiglio regionale del 27 gennaio di questo tema, avevamo anche lanciato l'ipotesi di valutare una obbligatorietà del vaccino Covid e poi è arrivato il decreto legge 44, che per fortuna a livello nazionale ha dato degli indirizzi precisi. Io non sono ancora in grado di fare le percentuali, ma il dato è sicuramente allarmante, soprattutto il dato delle OSS che sono a stretto contatto con quelle persone che sono più in difficoltà.

È stato detto e lo ribadiamo ancora che la campagna vaccinale sta funzionando e su questa campagna vaccinale noi ci giochiamo il futuro. Lo dico chiaramente: ci giochiamo il futuro per la prossima stagione autunnale e per la prossima stagione invernale. Quindi è opportuno che si facciano tutte le iniziative per far sì che la pandemia cessi con questo percorso e per farlo tutti i sanitari devono essere vaccinati.

Questa interrogazione nasce dal fatto che la scorsa settimana sui giornali ci avevano allarmati, dicendo che ci sono oltre 250 operatori che non sono vaccinati, ma in realtà sono molti di più, sono oltre 300. Abbiamo chiesto a distanza di cinque mesi rispetto al gennaio scorso quali erano i percorsi adottati. Siamo lieti che la USL abbia in qualche modo intrapreso la strada molto rigida, il fatto che si dia tempo fino a luglio di iscriversi e di vaccinarsi è una agrément, non è una disponibilità, perché secondo noi quel personale doveva già essere tutto vaccinato, tutto!

Per questo noi dobbiamo evidenziare e sottolineare che va tenuta alta la guardia e credo che il percorso avviato possa andare nella direzione. Nell'ultimo Consiglio di luglio probabilmente chiederemo ancora conto di come sono andate le cose rispetto all'intervento che la USL deciderà di fare con i propri dipendenti.