Oggetto del Consiglio n. 643 del 27 maggio 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 643/XVI - Interpellanza: "Risoluzione delle problematiche relative alle disdette di prenotazioni vaccinali con poco preavviso temporale".
Bertin (Presidente) - Abbiamo fatto l'interpellanza n. 59, ritorniamo al punto n. 52. Per l'illustrazione, la consigliera Foudraz.
Foudraz (LEGA VDA) - La presente interpellanza, riguardante le disdette delle prenotazioni vaccinali con poco preavviso temporale, era stata presentata per la scadenza termini in data 30 aprile 2021 e quindi avrebbe dovuto essere trattata nel Consiglio del 12 e 13 marzo, ma ovviamente per ragioni di tempistica non ha potuto essere discussa e quindi viene riproposta oggi all'Aula.
Quindi può essere che magari non sia più in tema e magari il problema sia nel mentre stato risolto.
Considerato dunque che prosegue la profilassi del vaccino contro il Covid su base volontaria; ricevuto segnalazione in merito a disdette di prenotazioni vaccinali che si verificano due-tre ore prima dell'inoculazione presso i centri predisposti, disdette che si sono decisamente accentuate nel corso del mese di aprile da parte di coloro che volontariamente avevano effettuato la prenotazione per l'inoculazione vaccinale, in particolar modo coloro che a partire dalla seconda-terza decade di aprile avrebbero dovuto sottoporsi alla prima dose di vaccinazione con Astrazeneca e il cui richiamo è previsto nel corso dell'estate al trascorrere delle sei settimane dalla prima dose - magari poi i giorni variano perché è una materia in continua evoluzione - quindi l'inoculazione della seconda dose avverrebbe in concomitanza con il periodo delle ferie. Come dicevo, arriviamo all'estate e dopo chiusure forzate che hanno costretto gli individui a rinunciare alla vita a cui erano abituati e a rimodulare le proprie abitudini e in tanti casi, soprattutto nella fascia di età pre-adolescenziale e adolescenziale senza riuscire a domare il disagio psichico, la marcata sofferenza psichica - così come anche si evidenzia nell'appello fatto alcune settimane fa da neuropsichiatri sia della Valle d'Aosta che del Piemonte che di altre regioni limitrofe, dove viene appunto evidenziata questa problematica - ebbene dicevo che avvicinandosi l'estate e il periodo in cui teoricamente si potrebbe tornare a condurre una vita con meno restrizioni a livello di movimento e quindi con la programmazione di eventuali periodi di vacanza, succede che chi ha dato certe disponibilità alla vaccinazione non voglia poi rinunciare a vacanze programmate magari in luoghi diversi dalla Valle d'Aosta e dover interrompere o anticipare il rientro dai luoghi di villeggiatura piuttosto che da altri luoghi che si sono scelti per trascorrere il periodo estivo.
Queste segnalazioni sembrerebbero veritiere, stante anche l'articolo che era apparso sul quotidiano "La Stampa" martedì 11 maggio dove il direttore sanitario dell'USL della Valle d'Aosta, dottor Guido Giardini, spiegava così la situazione: "Ogni giorno il centralino Info vaccini deve integrare fino a un terzo degli utenti contattando chi non ha ancora risposto sul portale con l'accettazione o il diniego dell'appuntamento".
Purtroppo questa situazione si sta verificando anche in altre regioni italiane, poiché la seconda dose vaccinale appunto cade proprio nel cuore dell'estate.
Questo fenomeno di boom delle disdette dell'ultimo momento costringe sicuramente coloro che operano presso gli Info Point a trovare nel più breve tempo possibile persone disposte a sottoporsi a vaccinazione, magari in poli decisamente distanti dalle loro abitazioni, percorrendo quindi la valle in lungo e in largo.
Questa problematica potrebbe anche avere un risvolto che non si può assolutamente trascurare, ovvero le dosi preparate per il numero di pazienti prenotati, qualora non utilizzate per via delle disdette e delle mancate sostituzioni con persone contattate all'ultimo, come vengono ridistribuite, se è possibile effettuare questa operazione oppure si ha uno spreco di dosi, uno spreco eventuale di dosi che vorrebbe quindi dire anche un danno economico nelle casse delle amministrazioni pubbliche.
A questa problematica se n'è aggiunta un'altra negli ultimi periodi, ovvero la mancanza di numero di telefono aggiornato delle persone iscritte al servizio sanitario.
Per tutti questi motivi s'interpella quindi l'Assessore per fare chiarezza e quindi per conoscere se la segnalazione corrisponde al vero e quali siano in termini numerici le disdette che vengono comunicate un paio di ore prima dell'inoculazione vaccinale; come vengano ridistribuite le dosi vaccinali preparate e non utilizzate in base al numero dei pazienti prenotati e quali siano le intenzioni dell'Amministrazione regionale per ovviare alla problematica delle disdette effettuate con poco preavviso temporale.
Presidente - Per la risposta, l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Alla prima domanda, "se la segnalazione corrisponde al vero e quali siano i termini numerici delle disdette": come ogni attività sanitaria programmata, le disdette o rinunce senza alcun preavviso sono previste, ancorché non del tutto prevedibili come numero. Nell'organizzazione delle sedute vaccinali, al fine di evitare qualsiasi spreco di dosi vaccinali, talune disdette sono motivate quali improvvisi motivi di salute, problemi familiari, personali, altre non giustificate, poche fortunatamente, circa da una a tre al giorno nelle sedute al Palaindoor.
Come vengono ridistribuite: per ogni seduta vaccinale è previsto un numero di convocati a cui corrisponde un numero di dosi vaccinali e un elenco di riserva generato aggiornato e creato in base ai criteri di priorità previsti dalle indicazioni nazionali.
Durante la seduta vaccinale, i soggetti con trenta minuti di ritardo, rispetto l'appuntamento, vengono contattati telefonicamente dal personale amministrativo in modo da poter organizzare la ridistribuzione delle dosi residue; in questo modo tutte le dosi vaccinali MRNA ricostituite, cioè diluite - perché il flacone non diluito lo possiamo utilizzare - vengono appunto utilizzate e riteniamo che queste disdette in un numero limitato siano del tutto fisiologiche.
Questo, se mi permette, è un discorso che va bene per il Pfizer, invece grossi problemi li abbiamo avuti con l'Astrazeneca, tanto è vero che a un certo punto non abbiamo più programmato delle vaccinazioni con Astrazeneca perché venivano fatte delle chiamate direttamente dai ragazzi dell'Info Point proprio perché mettendole sul portale poi non c'erano le prenotazioni e ci trovavamo con delle sedute vuote.
Questo ha portato ad avere pochissime sedute di Astrazeneca, problema che abbiamo in parte risolto con gli Astrazeneca Day e sia venerdì che sabato e anche la prossima settimana faremo delle linee dedicate proprio per Astrazeneca.
Il grosso problema delle persone che erano prenotate e poi non si sono presentate lo abbiamo avuto con Astrazeneca che di fatto ci ha portato a non utilizzarlo e lo stiamo utilizzando adesso.
Su vaccini tipo Pfizer e Moderna non abbiamo di questi problemi, pertanto le disdette sono limitate e non ci sono grosse difficoltà nel trovare qualcuno che venga a farsi vaccinare anche all'ultimo minuto.
Presidente - Per la replica, consigliera Foudraz.
Foudraz (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta. Si vede che le segnalazioni fatte a suo tempo magari non erano poi così fondate. Sono contenta soprattutto di sapere che non c'è uno spreco di dosi perché se la dose non è aperta e non è diluita può essere impiegata in fasi successive.