Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 638 del 27 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 638/XVI - Interpellanza: "Creazione di un archivio unico regionale relativo all'affidamento di lavori pubblici mediante procedura negoziata".

Bertin (Presidente) - Punto all'ordine del giorno n. 48. Per l'illustrazione la consigliera Spelgatti ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vista la scelta dell'Amministrazione regionale, in applicazione alle norme vigenti in materia di appalti di realizzazione di un elenco aperto delle imprese dal quale attingere per l'affidamento, mediante procedura negoziata di lavori pubblici di importo compreso tra i 40 mila euro e il milione di euro;

considerato che l'Assessore Marzi nella seduta del Consiglio n. 197 del 13 gennaio 2021 ha dichiarato che tale scelta ha consentito di perseguire i seguenti obiettivi: semplificare le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici dei lavori, avuto riguardo al loro importo e alla loro tipologia e nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, invitando un congruo numero di operatori economici, puntando a selezionare quelli più affidabili; valorizzare la valenza sociale degli appalti, quale strumenti di produzione dello sviluppo del territorio, se mediante la suddivisione in lotti e se favorendo l'accesso al mercato da parte delle micro, piccole e medie imprese, specie se con solidi legami per le aree nelle quali operano, quindi un principio di territorialità; scegliere le procedure per l'individuazione degli offerenti e per la valutazione della migliore offerta in grado di assicurare la proporzionalità tra i costi per lo svolgimento del procedimento, la tempestività dell'azione amministrativa e la rilevanza dell'oggetto posto in gara; assicurare che la realizzazione dell'oggetto dell'appalto avvenga a opera di soggetti economici in grado di garantire adeguata affidabilità tutelando altresì livelli occupazionali;

Letto il DEFR 2021-2023 dove nella sezione 1.16 "Opere pubbliche e territorio" a pagina 93 il Governo regionale scrive: "L'elenco delle imprese da utilizzare per la selezione delle imprese da invitare alle procedure negoziate va periodicamente aggiornato nelle tipologie, nelle categorie, in relazione all'andamento del mercato e al programma degli interventi dei lavori pubblici da realizzare, in collaborazione con le categorie del settore edile, in particolare l'ambito di operatività dell'elenco va esteso almeno fino a 2 milioni, quantomeno per le categorie di lavoro maggiormente rappresentative del mercato locale quale OG1, OG3, OG6, OG8 e per le specialistiche relative ai dissesti di versanti quali la OS12B";

considerato che nel medesimo documento, inoltre, il Governo dichiara: "L'utilizzo dell'elenco da parte degli enti locali, oltre che da parte di tutte le strutture regionali, va adeguatamente incentivato al fine di assicurare un'adeguata rotazione degli operatori economici a livello regionale", letto l'articolo apparso il 27 marzo 2020 su un quotidiano locale nel quale diciotto imprese valdostane criticavano le modalità di appalto dei lavori di ampliamento dell'innevamento programmato nel comprensorio sciistico della Courmayeur Mont Blanc Funivie S.p.A., dichiarando che per loro si trattava di distorsione della concorrenza;

per questo noi chiediamo quali passi siano stati fatti dal Governo regionale per incentivare gli enti locali all'utilizzo di tale elenco, quali siano le sanzioni per gli enti che non rispettano il principio di rotazione, se sia intenzione del Governo regionale di creare un archivio unico dei lavori con importo compreso tra i 3 mila euro e il milione di euro di tutti gli enti locali, società partecipate, Amministrazione regionale, USL, in modo da verificare il rispetto del principio di rotazione delle imprese.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Marzi.

Marzi (AV-SA) - Con riferimento al primo quesito, l'articolo 13 della legge regionale 3/2020, come sostituito dall'articolo 20 comma 1, 2, 3 della 6/2021, dispone al comma 2 che i comuni valdostani e le loro forme associative, quando si avvalgono della facoltà di procedere autonomamente per affidamenti mediante procedura negoziata di lavori di importo pari o superiore a 150 mila euro e inferiore a un milione di euro come previsto al comma 1 della medesima legge, sono in ogni caso tenuti ad avvalersi dell'elenco degli operatori economici, costituito presso la stazione unica appaltante per la Regione autonoma Valle d'Aosta, la SUA VDA, ai fini dell'individuazione degli operatori economici da consultare.

Tale vincolo normativo, già previsto fino al 31 dicembre 2020, è stato prorogato al 31 dicembre 2021, in coerenza con la normativa nazionale che ha sospeso fino a tale data gli obblighi di centralizzazione in capo agli enti locali di cui all'articolo 37 del Decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, e cioè il codice dei contratti pubblici, proprio per coordinare le modalità di centralizzazione delle funzioni di committenza da parte della Regione e degli enti locali disciplinate dalla legge regionale n. 13/2014, rafforzando al contempo la centralità dell'elenco.

Come da lei richiamato, lunedì 10 maggio 2021 sono stati deliberati l'aggiornamento e l'integrazione dell'elenco con nuove categorie di opere e fasce d'importo degli operatori economici della SUA VDA per la selezione di soggetti operanti sul mercato da invitare alle gare svolte mediante procedura negoziata ed è stata approvata l'estensione dell'ambito di operatività dell'elenco per alcune categorie di opere fino alla soglia di 2 milioni di euro.

Con tale atto abbiamo reso operativi gli indirizzi del DEFR 2021-2023, pagina 93, come da lei richiamato, approvato ad aprile dal Consiglio regionale, che individua quali punti fermi strategici il perseguire la qualità dell'opera eseguita, la certezza dei tempi di realizzazione, la correttezza dell'esecutore nei confronti delle proprie maestranze e di tutti coloro che sono coinvolti nel processo produttivo.

Tale estensione di operatività è frutto del continuo e fondamentale confronto tra tecnici regionali e rappresentanti dei lavoratori e delle imprese attraverso i tavoli tecnici della consulta dei lavori pubblici con le rappresentanze sindacali.

La finalità condivisa è di rafforzare il tessuto imprenditoriale locale aumentando qualità e qualificazione delle imprese e assicurando alle stesse e ai lavoratori maggiore stabilità nella ricerca di una migliore conciliazione tra legittimità dell'operato pubblico e attenzione al territorio.

Era stata forte la volontà politica e abbiamo mantenuto l'impegno.

Con riferimento al secondo quesito, il rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti è un obbligo normativo in capo alle stazioni appaltanti nell'attuazione delle procedure di gara di propria competenza previsto dall'articolo 36 del decreto 50/2016 nell'ambito dell'affidamento mediante procedura negoziata di contratti cosiddetti sotto soglia di lavori, servizi e forniture.

L'inosservanza di tale obbligo non genera l'applicazione di sanzione, ma costituisce presupposto di illegittimità della procedura di gara e in quanto tale perseguibile ai sensi di legge.

Ciò premesso è doveroso sottolineare che la scelta fatta dall'Amministrazione regionale di rafforzare la centralità dell'elenco costituito presso la SUA VDA va proprio nella direzione di garantire il pieno rispetto dei principi di rotazione degli operatori economici iscritti; ciò perché consente di utilizzare criteri unificati e centralizzati per tutte le procedure di tutte le stazioni appaltanti che, per obbligo normativo (gli enti locali) o per facoltà ammessa dalla normativa regionale (gli altri enti convenzionati), si avvalgono del suddetto elenco o demandano alla SUA la gestione della procedura di gara mediante l'utilizzo dell'elenco medesimo.

Con tale modalità in sostanza si sposta l'onere di applicazione del principio di rotazione dalla singola stazione appaltante alla gestione centralizzata di un elenco unico che garantisce la massima opportunità di rotazione a tutti gli operatori economici iscritti a tale elenco.

Con riferimento al terzo quesito per i contratti e gli investimenti pubblici di competenza regionale o di enti territoriali, le stazioni appaltanti provvedono agli obblighi informativi e di pubblicità, disposti appunto dal codice dei contratti pubblici, tramite il sistema informativo della sezione regionale dell'osservatorio dei contratti pubblici che raccoglie i dati per conto dell'Anac, soggetto preposto ai sensi di legge alla vigilanza sui contratti pubblici.

Tra i dati soggetti a tali obblighi, in caso di procedura di gara negoziata, sono compresi anche quelli relativi all'elenco degli operatori invitati a presentare l'offerta ai sensi dell'articolo 1 comma 32 della legge 190/2012.

L'obbligo di applicazione del principio di rotazione è un vincolo normativo che investe la singola stazione appaltante nella propria responsabilità giuridico-amministrativa di gestione delle procedure negoziate per l'affidamento dei lavori nei limiti di importo previsti dalla normativa vigente, il cui rispetto è in capo alla giustizia amministrativa a fronte di procedure di contenzioso avviate dai soggetti aventi titolo.

Come detto al precedente punto, la scelta fatta dall'Amministrazione regionale è stata quella di fornire uno strumento, l'elenco di operatori economici costituito presso la SUA VDA, che centralizza la gestione dei criteri di rotazione rendendo obbligatorio l'utilizzo agli enti locali e facoltativa a tutti i soggetti giuridici di cui all'articolo 13 comma 2bis della legge regionale 13/2014, e cioè gli enti pubblici dipendenti dalla Regione, le società da questa controllate direttamente o indirettamente, le associazioni, fondazioni e consorzi comunque denominati, da essa costituiti che possono avvalersi della SUA VDA e pertanto dell'elenco da questa costituito.

Nell'ottica di affermare ancor più l'importanza della centralizzazione delle procedure di gara, di ottimizzare l'azione amministrativa e le attività di monitoraggio, abbiamo formalmente invitato i sopracitati soggetti giuridici di cui all'articolo 13 comma 2bis della legge regionale 13/2014 a voler considerare l'opportunità di utilizzare l'elenco attraverso sottoscrizione di apposita convenzione.

Presidente - Per la replica la consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Bene, assessore Marzi, ho visto anche ieri che avete fatto il comunicato, Guarda caso ieri eravamo in Consiglio, ben venga comunque il contenuto, sapevamo che avremmo discusso l'iniziativa oggi, quindi la tempistica, come al solito cade a fagiolo, ma va benissimo così. Bene anche l'invito.

Perché questa iniziativa? Perché comunque ci sono ancora troppe sacche di situazioni in cui sostanzialmente questi principi di rotazione non vengono applicati, quindi ci vuole la massima trasparenza e non solo rispetto a ciò che fa la Regione ma rispetto a quello che fanno anche tutti gli enti, le partecipate e quant'altro.

Bisognerebbe arrivare a un punto in cui ci sia un elenco unico con la possibilità di visionare quello che viene fatto ovunque, perché sostanzialmente il problema è che ci sono ancora troppe distorsioni nel sistema della rotazione degli incarichi e questo succede a vari livelli.

L'abbiamo visto, alcune volte l'abbiamo portato anche in Consiglio oppure è capitato - cosa che poi vedremo nei prossimi Consigli - di vedere alcune situazioni in cui la Regione bene ha fatto i controlli per cui il discorso della rotazione non applicata da partecipate molto importanti è assolutamente venuto fuori. Non sempre avviene e soprattutto non sempre avviene che le partecipate si occupino di questo.

Comunque che si vada avanti con questo sistema e che si applichino sempre di più i controlli a tutti i livelli