Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 632 del 27 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 632/XVI - Interpellanza: "Predisposizione di un piano di programmazione regionale in materia di promozione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto n. 42 all'ordine del giorno. Per l'esposizione ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Nel comune di Saint-Denis è stato creato il primo parco eolico valdostano, di proprietà di CVA, installando sul territorio tre pale eoliche che forniscono circa 850 kilowatt, con una potenza complessiva dell'impianto di 2,55 megawatt, per una produzione di energia elettrica eolica pari a circa 4 megawatt all'anno. Un kilowatt corrisponde circa a 1,36 cavalli a vapore. Inoltre negli ultimi quattro anni il Comune ha installato quattro impianti fotovoltaici con una potenza di circa 31 kilowatt: il tutto viene monitorato tramite un computer per la misura, l'acquisizione, la memorizzazione e l'analisi dei consumi e delle produzioni energetiche.

Alcune stime dicono che entro il 2030 sarà proprio il vento la principale fonte di produzione dell'energia elettrica, occupando circa il 30 percento del fabbisogno di energia. Ma quali sono i motivi di questa crescita esponenziale? Un impianto eolico non produce scarti o sostanze dannose per l'ambiente, non compromette le attività agricole o di allevamento pur occupando vaste aree di terreno e non necessita di acqua per funzionare, fattore non trascurabile in anni come questi particolarmente poco piovosi. Inoltre, i nuovi aerogeneratori di ultima generazione sono più performanti.

Resta il fatto che in Italia l'energia eolica sta vivendo un momento di forte crescita. Il nostro Paese, infatti, si posiziona al terzo posto per parchi eolici, dopo Germania e Spagna. Ed è proprio in Spagna che è nato un nuovo aerogeneratore che converte il vento in elettricità sfruttando il movimento oscillante della sua struttura, senza l'utilizzo delle pale. Questo a dimostrazione del fatto che in campo eolico sono allo studio nuove tecnologie più moderne, innovative ed efficienti, tutte finalizzate a un futuro più green. Ecco perché bisogna avere un occhio di riguardo alle energie alternative già spesso citate in questo Consiglio dal nostro gruppo, come ad esempio l'idrogeno, da sviluppare in un futuro non troppo lontano e a vantaggio delle generazioni future.

Fatte queste considerazioni, siamo dunque qui a interpellare l'assessore competente, ed in questo caso credo lei Presidente, per sapere se l'Amministrazione regionale abbia elaborato una programmazione riguardo le fonti alternative come quella eolica e se esista la possibilità di creare nella nostra regione altri parchi eolici come quello di Saint-Denis. Infine, se l'assessore competente sia a conoscenza dei nuovi modelli di aerogeneratori meno invasivi dal punto di vista dell'impatto ambientale.

Presidente - Contrariamente alle sue previsioni, consigliere - quindi non è dotato di capacità sciamaniche - ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (AV-SA) - Per ora queste deleghe continuo a gestirle io e non immagino dimissioni a breve, quindi le risponderò io per questa volta. Il Dipartimento energia è sotto l'attività dell'Assessorato allo sviluppo economico, quindi l'attenzione rispetto alla sua interpellanza è da parte del nostro assessorato.

Il tema è assolutamente interessante, come tutte le questioni legate all'aumento della produzione delle energie rinnovabili. Prima di dare una puntuale risposta alle tre domande che pone, possiamo ricordare in premessa alcuni aspetti che regolamentano sia il lavoro che la programmazione degli interventi. Innanzitutto, la Regione si è mossa nel passato con tre leggi: la 10 del 1991, la 26 del 2012 e infine la 13 del 2015. Per dare a queste leggi una concretezza è stato definito il piano energetico ambientale regionale 2010-2020. All'interno di questo piano sono state previste tutte le azioni per cercare di produrre quei significativi miglioramenti, sia per quello che riguarda l'efficientamento e il risparmio energetico, sia la produzione appunto di nuove energie. La nostra regione, come tutti sappiamo, ha una produzione di fonti rinnovabili importanti dell'idroelettrico, che praticamente raggiunge quasi il 98,8 percento, lo 0,8 percento è prodotto dal fotovoltaico e lo 0,1 percento da fonte eolica. Consumiamo per i nostri bisogni il 37 percento dell'energia che produciamo e il 63 percento lo esportiamo.

Il piano energetico attuale ipotizzava di sviluppare almeno 8 megawatt derivanti dall'eolico, che avrebbero dovuto portare a una produzione di circa 14 gigawatt/ora anno e il parco di Saint-Denis che lei ha citato ha dato la spinta più importante a questa iniziativa, ma ci si è fermati a 2,55 megawatt. Quindi quel piano allo stato attuale ha un margine di crescita che evidentemente si poneva come stima e non come una programmazione e non ha un limite vincolante. Il perché non si è riusciti a raggiungere i risultati che il piano si poneva è da ricondurre a tutta una serie di questioni, che credo ci ritroveremo anche nel prossimo nuovo piano energetico. Un conto è la stima, un conto è la volontà anche di produrre certi investimenti, poi c'è l'aspetto pratico, quindi abbiamo un sistema che va misurato zona per zona, territorio per territorio, situazione per situazione, perché la nostra capacità di produrre energia attraverso l'eolico è legata al sistema che abbiamo in Valle d'Aosta. Soprattutto è da ricondurre al fatto che tutti vorremmo produrre maggiore energia da fonti rinnovabili, vale anche per il fotovoltaico, però poi ci sono delle forti limitazioni a livello ambientale che si scontrano con questa componente. Direi che il ministro Cingolani anche in questi ultimi giorni sotto questo aspetto, e vale per tutta la produzione di energia rinnovabile, ha più volte sottolineato come è necessario rimuovere o quantomeno trovare soluzioni efficaci, perché altrimenti la produzione non potrà aumentare con tutte le limitazioni che oggi ci sono sul nostro territorio.

L'idea che completa questa premessa è che facciamo parte del lavoro che a livello nazionale si sta conducendo attraverso il coordinamento tecnico interregionale, che è proposto insieme alla commissione energia su richiesta del MISE, che sta definendo su tutto il territorio quali siano le possibilità che verranno date a livello di criteri generali per sviluppare l'installazione degli impianti eolici e fotovoltaici, quindi poi ogni Regione andrà a fare una propria pianificazione sul territorio per dare massimo sviluppo a questi criteri generali.

Detto questo, per venire alla risposta alle prime due domande, lo sviluppo è contemplato all'interno del PEAR attuale e sarà parte del nostro prossimo Piano energetico regionale, che stiamo definendo e che dobbiamo definire entro fine anno. Quindi, alla domanda se vi sia intenzione di elaborare un piano di programmazione riguardo alle fonti energetiche, la risposta è sì, all'interno di questa pianificazione strategica. Lo faremo, come dicevo prima, definendo sulla nostra regione, una volta che verranno individuate le aree idonee, il nostro progetto e direi in questo senso dovremo essere bravi a sostenere, attraverso un sistema di incentivazione messo a disposizione dalla comunità europea in particolare, ma anche sotto il profilo dell'attività che si fa a livello nazionale e per quello che potremo fare a livello regionale, a sostenere questi investimenti soprattutto in termini di ricerca e di sviluppo, perché rispetto a questo la particolarità della nostra situazione dovrà essere ben presa in esame.

Il perché dobbiamo sviluppare questa strategia non è legato solo a questioni di tipo economico o di tipo ambientale, anche perché ci siamo dati una road map molto precisa sulla fossil fuel free, cercando di individuare, e su questo dovremo riprendere nei prossimi mesi l'argomento, una strategia che ci permetta di anticipare al 2040 gli impegni che ci siamo assunti. Questo è uno strumento che dovremo seguire ed essere molto concreti nel dargli nei prossimi anni la forza necessaria per raggiungere quell'obiettivo.

Nella programmazione di questi interventi da poco è stato costituito un tavolo di lavoro insieme al Consiglio permanente degli enti locali, che verrà allargato sicuramente alla CVA, ma probabilmente anche ad altri, come alla Deval, perché una delle questioni da prendere in considerazione è anche la trasmissione dell'energia prodotta. Un tavolo di lavoro che affronti il tema nuovo, ma di sicuro interesse che è quello delle comunità energetiche e anche rispetto a questo bisognerà fare dei decisi passi in avanti nei prossimi mesi. Quindi nella strategia si cercherà, in accordo con tutti i soggetti, di inserire più progetti per aumentare l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili e soprattutto per cercare di utilizzare al meglio quello che il nostro territorio può mettere a disposizione.

La terza domanda, se l'assessorato sia a conoscenza dei nuovi aerogeneratori meno invasivi dal punto di vista dell'impatto ambientale: ovviamente sì, anche se l'assessorato coordina le politiche e ovviamente non le gestisce. C'è una grande e utile collaborazione con il COA energia, che è insediato da tanti anni, dove lavorano tecnici competenti e che forniscono il supporto necessario alle attività di indirizzo e di coordinamento della Regione. Soprattutto le aziende devono essere a conoscenza ovviamente dello sviluppo dei nuovi prodotti e in questo senso noi stiamo cercando di fornire le informazioni necessarie. Per esempio, è nata da poco una startup spagnola che ha progettato generatori ancora diversi da quelli che lei definisce.

Nel piano e nelle strategie c'è la volontà di dare massimo sviluppo all'attenzione delle fonti rinnovabili, in particolare all'eolico. Dobbiamo anche noi trovare una pianificazione a livello paesaggistico ambientale che ci permetta di sviluppare sul nostro territorio tutte le potenzialità che sono ancora da esprimere.

Presidente - Per la replica la parola al consigliere Ganis, prego.

Ganis (LEGA VDA) - Grazie Assessore per le risposte. Mi fa piacere che comunque il progetto venga preso in considerazione. Certo, come lei ha detto, nella costruzione di un parco eolico non sempre si può prevedere l'intensità del vento e quindi non è semplice stimarne la resa, però a oggi la tecnologia è migliorata notevolmente. Ci sono nuovi aerogeneratori che possono funzionare anche in condizioni di bassa ventosità, ci sono nuove strutture a traliccio in sostituzione della tradizionale torre tubolare, le quali possono reggere turbine più grandi rendendoli altamente performanti.

Detto questo, e mi sono informato, ci sono da un po' i progetti in fase di sperimentazione, come lei hai detto, come quello della società spagnola Vortex, una nuova turbina eolica che permette di catturare l'energia del vento tramite le vibrazioni e trasformarla in elettricità; quindi, mi sono informato. Si tratta di un cilindro alto circa tre metri progettato per oscillare rimanendo ancorato allo stelo. Per ora si tratta di prototipi in fase di sperimentazione, ma la cosa da tenere in conto è che la tecnologia è in continua evoluzione e il nostro compito è anche quello di saper programmare al meglio gli investimenti futuri.

Aziende spagnole, certo, ma anche italiane sono all'avanguardia nella costruzione di nuovi aerogeneratori, come la Eolart di Napoli che opera anche nel minieolico, impianti di piccole taglie installabili nei giardini, sui tetti del balcone di casa, in grado di produrre fino a 200 kilowatt. Diciamo che i costi iniziali da sostenere per installare un mini impianto non sono contenuti, ma a conti fatti un investimento di questo tipo verrebbe ammortizzato in sei o sette anni, inoltre ci sarebbe pure la possibilità di metterlo in detrazione fino al 60 percento. Questo a dimostrazione del fatto che le fonti alternative rappresentano il futuro e che sta a noi saperle valorizzare al meglio, ponendoci come obiettivo un futuro per le nuove generazioni sempre più green, in vista anche del fatto che la Regione ha come traguardo il carbon free.