Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 633 del 27 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 633/XVI - Interpellanza: "Sviluppo di un nuovo piano di copertura in banda ultralarga per garantire l'uniformità di collegamento Wi-Fi su tutto il territorio regionale".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo al punto n. 43 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola al consigliere Spelgatti, prego.

Spelgatti (LEGA VDA) - Considerata l'importanza ormai fondamentale della presenza presso le case di tutti i valdostani di un collegamento alla rete Internet con velocità di connessione adeguata; visto che l'Amministrazione regionale a partire dal 2009 ha avviato una serie di interventi strategici ricompresi nel piano denominato VdA Broadbusiness, al fine di portare la fibra ottica quale infrastruttura di rete di dorsale di nuova generazione abilitante la banda ultralarga in tutti i settantatré comuni della Regione, esclusa Aosta, creando dei percorsi a doppia via fisica che vengono definiti anelli chiusi, per un totale complessivo di oltre 700 chilometri di fibra ottica; appreso che nell'ambito dello stesso intervento sono stati inoltre installati altresì 600 Hotspot Wi-Fi pubblici per l'accesso alla banda ultra larga gratuita per i cittadini e i turisti che frequentano la Valle d'Aosta; considerato che il piano strutturato in più fasi è completato dal primo novembre 2020 e che la manutenzione delle infrastrutture è gestita dall'appaltatore per dieci anni. Tutto ciò premesso noi interpelliamo il Consiglio regionale e la Giunta regionale per sapere: quanto sia costato complessivamente l'intervento VdA Broadbusiness; quale sia il costo annuale relativo alla gestione e manutenzione della rete; se il Governo regionale abbia intenzione di sviluppare un nuovo piano di copertura dell'ultimo miglio, in modo da raggiungere l'obiettivo di fornire un collegamento ultraveloce alla rete Internet per tutti i valdostani.

Da dove nasce questa interpellanza? Nasce da alcune segnalazioni che ho ricevuto, in particolare dalla Valtournenche, in relazione a problematiche relative alla rete e al fatto che spesso e volentieri tutto salta, quindi tutti i collegamenti Internet saltano con delle problematiche enormi - immaginate a livello turistico, di vita e quant'altro - e a delle fotografie che mi sono state inviate in relazione alla situazione della fibra ottica e agli impianti; poi le produrrò, Assessore. Ad esempio, a Plan Maison c'è un palo della luce in legno di non si sa quali anni, la centralina grigia e quindi la cassettina attaccata a questo palo di legno, tutti i cavi volanti che escono dalla centralina e che vanno su questo palo tenuti con dello scotch nero, tutti arrotolati e tutti all'aria aperta. Oppure, all'altezza di Antey-Saint-André trovo i cavi, un'apparecchiatura nera, una cassetta nera attaccata con lo scotch giallo piuttosto che nero direttamente al guard rail, piuttosto che le foto di cavi che tagliano l'asfalto e poi però quando escono dall'asfalto sono tenuti all'interno di una copertura di plastica trasparente per un tratto lungo il muraglione e poi il resto è volante e in mezzo al prato.

Le produrrò queste fotografie, in maniera tale che poi facciate i dovuti approfondimenti e controlli, però la parte che mi interessa di più di questa interpellanza è capire sostanzialmente quanto abbiamo speso, quanto costa la manutenzione, ma anche capire a questo punto, poi da qua seguiranno probabilmente altre iniziative, chi è che anche deve verificare e controllare lo stato di esecuzione dei lavori, perché con quello che è costato sarà interessante poi anche capire come sia possibile che ci si trovi con una situazione di questo tipo.

Presidente - Per la risposta del Governo, la parola all'assessore Marzi.

Marzi (AV-SA) - Inizio con una risposta diciamo più prosaica, per poi dopo tararmi rispetto alle sollecitazioni che a margine lei ha proposto.

Grazie alla sua rete di proprietà la Valle d'Aosta può conseguire la diffusione di una rete pubblica in fibra ottica su tutto il suo territorio, assicurando massima copertura e accessibilità della banda ultralarga presso le principali postazioni radio, base degli operatori di telefonia mobile, delle centrali Telecom, dei municipi ed in altri punti di interesse regionale. L'obiettivo è di assicurare in prima istanza la connettività delle aree agricolo-montane, migliorare l'accessibilità alla rete per gli edifici scolastici, le strutture sociosanitarie sul territorio, monitorare i flussi turistici, realizzare la comunicazione del rischio in tutti i punti critici del territorio, implementare la telemedicina e la teleassistenza. In un territorio complesso come quello valdostano questi ambiti sono e devono restare la priorità in un processo di digitalizzazione, come condiviso con il collega Lavy in occasione dell'iniziativa n. 13 di ieri.

Il progetto VdA Broadbusiness consiste nella realizzazione di un'infrastruttura in fibra ottica di oltre 700 chilometri e 600 punti di accesso al Wi-Fi libero o Hotspot, con connettività in banda ultralarga che consente la navigazione web in tutti i settantaquattro comuni della Valle d'Aosta. Il piano di realizzazione prevede per il 2021 di connettere circa 17 mila unità abitative: nel 2019 le realizzazioni erano circa 2 mila, nel 2020 erano circa 8 mila. Si conta di arrivare nel 2022 a connettere circa 33 mila unità per giungere a concludere le installazioni previste che contano circa 60 mila unità.

Grazie all'infrastruttura di accesso Wi-Fi distribuita sui 600 access points operativi sulla rete in fibra ottica, realizzata sull'intero territorio regionale per agevolare l'accesso alle infrastrutture digitali nel particolare periodo di pandemia Sars-Cov-2, nel marzo del 2020 l'accesso alla stessa è stato abilitato senza limitazioni d'uso.

In alcune località montane l'utilizzo privato alla rete risulta ancora difficoltoso e per questo stiamo sollecitando gli operatori, affinché per l'utenza finale si migliorino le condizioni di accesso alla rete proprio per gli Hotspot Wi-Fi. La gestione presenta però sensibili criticità dovute al passato in termini di continuità del servizio erogato, poiché l'operatore interviene solo su segnalazione dell'eventuale malfunzionamento e non in via preventiva monitorando il corretto funzionamento della rete, anche senza nostra segnalazione.

In data 10 dicembre 2020 abbiamo incontrato i referenti dell'operatore preposto per l'analisi complessiva dell'infrastrutturazione in banda ultralarga, rappresentando la necessità di individuare soluzioni idonee a una migliore gestione della rete dei 600 Hotspot Wi-Fi installati e gestiti nell'ambito del progetto VdA Broadbusiness. Non avendo ricevuto ancora riscontri in merito, a maggio del 2021 abbiamo loro sollecitato la necessità di individuare un modello tecnico rispondente alle esigenze evidenziate dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, al fine di affrontare e risolvere le criticità già evidenziate, facendo in modo che gli Hotspot Wi-Fi siano sempre monitorati e quindi operativi, e qualora non lo fossero, siano loro a rendersene conto per primi non aspettando che sia una qualsiasi segnalazione a doverlo fare presente. Ciò finora non era stato fatto.

Il piano per la realizzazione delle dorsali in fibra ottica sul territorio regionale, inclusa altresì la rete dei 600 Hotspot Wi-Fi, è costato complessivamente poco più di 24 milioni di euro di cui 9,8 milioni sulla programmazione FESR 2007-2013, 12,6 milioni di euro sulla programmazione FESR 2014-2020, 1,7 milioni di euro sul bilancio regionale.

Quale sia il costo annuale, è la seconda domanda. Come previsto dal bando di gara di realizzazione e gestione delle infrastrutture in fibra ottica aggiudicato al raggruppamento temporaneo di impresa Telecom Italia, Alpitel e Sirti, la manutenzione ordinaria dell'intera infrastruttura prevede un costo annuale di euro 68 mila più IVA.

La seconda parte della seconda domanda. Per quanto riguarda il terzo quesito, come lei sa il piano di copertura dell'ultimo miglio rientra nel piano nazionale per la banda ultralarga gestito dal Ministero dello sviluppo economico per il tramite della propria società in house Infratel e aggiudicato all'operatore Open Fiber. Open Fiber ha l'obiettivo di coprire l'85 percento del territorio regionale, le circa 60 mila abitazioni che ho citato prima, e in relazione all'ultima revisione del cronoprogramma di completamento delle attività di realizzazione del piano per la Valle d'Aosta, i lavori si completeranno almeno nel 2022.

Il cronoprogramma dell'infrastruttura tecnologica vedeva l'avvio dei lavori in data primo giugno 2018, questo è il motivo per il quale l'ho citato, come lei sa. Lo stato di avanzamento all'arrivo dell'attuale Governo contava il numero di dieci comuni abilitati ai servizi di collegamento con la fibra ottica fino alle abitazioni, quello che tecnicamente viene definito FTTH. Ad aprile 2021 i comuni abilitati sono saliti al numero di quindici, parallelamente risultano aperti i cantieri su ventuno comuni ed altri sedici comuni, disponendo del progetto esecutivo approvato, saranno a breve cantierizzabili. I restanti comuni inclusi nel piano sono nella fase di progettazione esecutiva. In pochi mesi, quindi, molto è stato fatto e si sono superati i risultati dei due anni precedenti.

Come Regione non esiste alcun legame con Open Fiber, in quanto l'impresa opera per conto del Ministero attraverso Infratel. Come Regione si era chiesto di poter gestire direttamente i finanziamenti, ma a livello statale si era optato per una regia e gestione centralizzata, in cui la Regione partecipa al comitato di pilotaggio con il Ministero, Infratel e i gestori regionali del Fondo FEASR della Regione stessa. In tal senso si è denunciata ripetutamente la situazione di lentezza dello stato di avanzamento dei lavori. Si sono costruite interlocuzioni con Open Fiber per poter incidere sull'andamento dei lavori e in tale contesto l'osservazione ricorrente ha sempre riguardato le procedure autorizzative che ritenute sarebbero complesse e farraginose.

Colgo l'occasione per anticipare che, nell'ottica di snellire le procedure autorizzatorie per la posa della rete in fibra ottica sul territorio regionale, è in fase di predisposizione uno specifico disegno di legge che individua la semplificazione nelle modalità di rilascio delle autorizzazioni, venendo così incontro all'osservazione più ricorrente non solo di Open Fiber, ma di tutti gli operatori. Il testo attualmente in fase di valutazione legislativa dal competente dipartimento verrà a breve portato all'attenzione dell'aula e dimostra l'operatività e la concretezza con cui stiamo cercando di collaborare.

Si è infine in attesa che siano approvati da parte del Ministero i progetti esecutivi di tutti i comuni valdostani presentati dall'operatore Open Fiber, così che la Regione possa valutare eventuali azioni integrative a supporto del realizzato. Si ritiene che entro quest'anno sarà possibile iniziare a valutare le azioni necessarie per estendere il più possibile la copertura a tutti i valdostani, oltre quanto già programmato.

Sono in attesa naturalmente delle fotografie che lei mi vorrà citare, farò presente la cosa. Tenga conto che in questo momento, l'ho citato anche per quanto riguarda le opere di scavo che si stanno compiendo sul territorio valdostano, noi naturalmente siamo in continuo contatto con Open Fiber, il quale negli ultimi mesi, anche per merito nostro ma soprattutto per merito loro, ha aumentato il giro dei motori per porre in essere i lavori. Alcune delle problematiche che loro evidenziano sono reali, ci sono stati forniti dei numeri ed è per quello che stiamo intervenendo anche a livello legislativo per semplificare le pratiche. Tra l'altro non è soltanto Open Fiber che ci ha reso evidente queste difficoltà, ma anche altri operatori del settore. Sicuramente un dato di riferimento sul quale si sta in tutte le maniere cercando di collaborare e di lavorare è legato al fatto, come tra l'altro credo fosse anche nelle intenzioni del collega Lavy con l'iniziativa di ieri, di renderci conto di un aspetto fondamentale, e cioè che la Valle d'Aosta è un territorio molto complesso, rappresenta la minor densità per chilometro quadrato di abitanti di Italia, continuano sempre e spesso a presentarci come i più piccoli, noi in realtà non siamo i più piccoli, siamo coloro i quali in pochi devono gestire uno dei territori più complessi, più maestosi e più importanti che esista.

Per questo motivo anche un modello come quello della fibra ottica, ho già avuto modo di dirlo ieri, parte da un'idea che è quella di rendere tutti quanti uguali dal basso, ma naturalmente le difficoltà che da secoli, in realtà da millenni, si incontrano nel gestire un territorio così difficoltoso e pur meraviglioso, a tutti gli effetti si rappresentano anche nel 2021, quindi nel ventunesimo secolo, nella gestione di un territorio come questo. Quindi, con tutta la buona volontà che tutti ci hanno messo e ci stanno mettendo, sicuramente quando arriveranno i risultati che Open Fiber ci porterà con il piano di sviluppo fino all'85 percento sarà poi ancora compito della Regione autonoma Valle d'Aosta e dei suoi enti locali permettere a quel 15 percento restante di intervenire in zona e che probabilmente solo da un punto di vista economico e numerico per grandi operatori non risulta essere importante, ma fa invece la differenza per il nostro modello di società.

Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il consigliere Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Sono soddisfatta della sua risposta, soprattutto sull'ultima parte, in relazione al fatto che sicuramente, per il discorso dell'ultimo miglio e vista la scarsa densità di popolazione di tanti territori, c'è comunque bisogno che poi la Valle d'Aosta intervenga laddove non si riesca a trovare una soluzione. Sono altresì contenta del fatto che con Open Fiber ci siano state delle sollecitazioni importanti e che quindi si stia andando avanti, perché si era comunque fortemente in ritardo rispetto alla realizzazione dei lavori e noi sappiamo che c'è comunque poi il problema dei fondi europei, per cui devono essere realizzati i lavori con una scadenza che purtroppo arriverà a breve e non possiamo rischiare di trovarci in questa situazione.

Adesso le produco queste fotografie e questo comunque è importante, perché sicuramente qualcuno evidentemente non ha... in alcune parti dei lavori. La maggior parte dei lavori è stata fatta correttamente e su questo non ci piove, ci sono però ancora delle sacche di lavori che non sono stati evidentemente eseguiti nella maniera più corretta e ci vuole comunque sia anche un controllo da parte nostra come Regione piuttosto che come partecipate che hanno seguito la gara o quant'altro. Starà poi a voi vedere le responsabilità in capo a chi stanno, però certi lavori non è accettabile che vengano conclusi in questa maniera.