Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 630 del 27 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 630/XVI - Interpellanza: "Risoluzione delle problematiche inerenti la retribuzione di dipendenti di una società affidataria del trasporto pubblico per disabili".

Bertin (Presidente) - Punto n. 40 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Prima di affrontare questa interpellanza è bene fare una premessa. Come sapete, il servizio di cui stiamo parlando è quello rivolto ai disabili, quindi sicuramente molto delicato per la tipologia di utenza e per le necessità che questa utenza richiede. Un secondo particolare sono le modalità che gli autisti devono osservare per erogare un buon servizio. Queste modalità possiamo riassumerle nei seguenti punti: tutti i pulmini sono provvisti di un sistema di monitoraggio corse utenti, chiamato in gergo "computerino", provvisto di timbratura digitale. Prima di iniziare il servizio l'autista deve timbrare il computerino con una sua tessera personale fornita dal SIT. Gli autisti ricevono il programma del giorno dopo la sera precedente, a volte anche a tarda notte. Il contratto dei lavoratori Tundo prevede il pagamento il 20 del mese successivo e nella Tundo di solito la consistenza numerica degli operatori era di otto unità più una utilizzata come jolly. Di questi, tre con contratto a tempo indeterminato e cinque con contratto a tempo determinato, che solitamente seguono l'andamento scolastico. Quest'anno, causa Covid, la scadenza era stata anticipata all'inizio delle vacanze di Natale, invece il jolly aveva la durata del contratto secondo le necessità del servizio.

Cosa accade ai lavoratori di questo servizio? Ripartiamo da quanto esposto in Commissione: l'ultimo pagamento di stipendio degli autisti è stato ricevuto a luglio 2020. Per questo motivo, verso la metà di ottobre alcuni dipendenti si sono rivolti ai sindacati. A seguito di questa iniziativa il collega Aggravi ha presentato un'interrogazione che è stata discussa il 18 novembre 2020, nella quale l'assessore ha fornito generiche rassicurazioni nel merito; spiace di non poter rivolgermi direttamente all'interessata. A dispetto dell'assicurazione ricevuta però nulla si è mosso e allo scadere dei sei contratti a termine per la fine di dicembre nessuno viene rinnovato, rimangono quindi a lavorare solo le tre unità con il contratto a tempo indeterminato.

A fronte del permanere di questa situazione critica abbiamo chiesto un incontro di Commissione, la IV e la V congiunta, con il rappresentante dei lavoratori, con l'assessore Minelli e con la ditta Tundo. Il 21 gennaio 2021, quindi con una fretta straordinaria, si riunisce la commissione trasporti in cui l'amministratore delegato dell'azienda Tundo ammette di non poter pagare e si rende disponibile a mandare entro quindici giorni le buste paga. Il 5 di febbraio, esattamente quindici giorni dopo, cioè allo scadere dei quindici giorni che venivano dati, vengono caricate sulla piattaforma aziendale online le buste paga che vanno da agosto fino a dicembre 2020, compresa la tredicesima. Quindi il giorno 8 febbraio il sindacato le raccoglie e le porta in assessorato per procedere direttamente ai pagamenti. Il pagamento della Regione avviene il 18 di febbraio, ma con stupore di tutti è inferiore rispetto ai conteggi delle buste paga. Quando l'avvocato chiede lumi in assessorato, quest'ultimo risponde che si sono basati sul PMR. Nonostante le trasmissioni, quindi, non sono arrivate le spettanze promesse dall'assessore durante l'audizione e a seguito del mancato pagamento gli autisti hanno dato incarico al legale per iniziare la causa di lavoro con udienza fissata a metà marzo 2021.

Dal 16 al 28 marzo i tre pulmini della Tundo sono quindi fermi a causa della mancanza di erogazione del gasolio, poiché al benzinaio di riferimento non sono arrivati i bonifici da parte della Tundo. Il giorno 12 aprile arriva la sentenza che condanna l'azienda in contumacia al pagamento delle mensilità che vanno da agosto 2020 a febbraio 2021, tredicesima compresa, e alla consegna delle buste paga. Per via delle varie vicissitudini anche i tre lavoratori rimasti cominciano a valutare l'opzione del licenziamento. La stessa criticità ovviamente si presenta nelle altre realtà in cui la Tundo è aggiudicataria dell'appalto, ma nelle altre realtà le percentuali di pagamento risultano nettamente più alte del 25-30 percento erogato dal nostro parsimoniosissimo Assessorato ai trasporti.

Questa era la situazione sulla base della quale noi abbiamo presentato l'interpellanza che avrebbe dovuto essere discussa nello scorso Consiglio. Rispetto a quanto però segnalato e a quanto riassunto ci sono due aggiornamenti: uno che risale al Consiglio scorso, uno invece che risale a quello odierno. Prima dello scorso Consiglio, in cui questa iniziativa è stata presentata ma non discussa, pare che l'azienda abbia mandato di recente le buste paga mancanti, cioè febbraio e marzo 2021, e al momento mancherebbero solo quelle di aprile, ci scrivono i lavoratori, ovviamente senza accrediti. Due autisti sui tre rimasti hanno dato le dimissioni per giusta causa il 30 aprile 2021 e dal primo maggio è rimasta un'unica unità su una forza lavoro teorica della Tundo di otto autisti.

Vista la penuria di autisti, tutti i giorni le corse vengono compresse. Ad esempio, due punti diversi nello stesso momento, troppi utenti per lo stesso pulmino nonostante le direttive sul trasporto pubblico Covid e quant'altro, sia l'autista rimasto che i colleghi delle altre ditte, quindi Avita, Arriva e le altre componenti dell'ATI.

Alla data del 10 maggio è stato effettuato l'ultimo rifornimento di gasolio e il benzinaio ha informato la ditta che ha terminato il credito e aspetta quindi bonifico. Molto probabilmente, e questa era la segnalazione che avrei dato nello scorso Consiglio, nel momento in cui parliamo l'unico mezzo rimasto è fermo a causa della mancanza di gasolio; quest'ultima circostanza era già avvenuta i primi di gennaio durante la seconda settimana di febbraio e durante le ultime due settimane di marzo. L'avvocato degli autisti, alla data dello scorso Consiglio, riferisce di essere in contatto con l'Avvocatura regionale per arrivare al pagamento, ma ad oggi non ci sono state conferme. Ricordo che le spettanze mancanti risalgono da agosto 2020 fino ad oggi e c'è stato un piccolo accredito, 2500-3000 euro, a fine gennaio 2021 per tutti gli autisti, nulla di più. Ricordo inoltre che l'attuale appalto scade il 30 di agosto e che la nuova gara è stata appena indetta con la consueta modalità decennale, cinque più cinque, che sta mostrando le trame esattamente nella maniera che ho descritto.

Poi arriva l'aggiornamento odierno, perché pare che proprio oggi in cui si discute questa interpellanza siano stati accreditati i pagamenti. Mi è venuto da esclamare: "Eh che caso!!". Che caso che proprio il giorno in cui si discute l'interpellanza i pagamenti vengono accreditati. Allora io voglio pensare che il collega Ganis abbia delle proprietà taumaturgiche, cioè è sufficiente che lui presenti l'interpellanza e il castello dei sogni si illumina magicamente, è sufficiente che firmi l'iniziativa e arrivano i pagamenti; probabilmente magari gli si può dare un incarico esterno per risolvere i vari problemi della Regione, perché è sufficiente presentare l'iniziativa e guarda il caso proprio quando si discute arrivano le risposte. Di questo ovviamente non possiamo che essere felici, però evidentemente i problemi rimangono, nel senso che siamo felici che questi pagamenti arrivino e poi ovviamente attendiamo le sue conferme, Presidente, ma il problema rimane. Il problema che si è scaricato sul servizio non si cancella con il pagamento di oggi, quindi ci sono state chiaramente delle criticità che vanno affrontate e il metodo era quello di affrontare nella maniera corretta il nuovo appalto che evidentemente ha mostrato, come le ho già detto, le trame.

Presidente - Per i restanti minuti il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio il collega Andrea Manfrin. Il nostro intervento è finalizzato ad aggiornare il Consiglio sulla situazione attuale della ditta Tundo e dei suoi dipendenti. A oggi l'azienda ha inviato le buste paga relative ai mesi di marzo e aprile, ma a quanto pare non rispecchiano le giuste competenze.

A lavorare nell'azienda, come ha detto il collega, rimane un solo dipendente, gli altri due che erano rimasti hanno dato le dimissioni per giusta causa il 30 aprile. Il solo dipendente ha continuato a coprire il servizio di navetta tra mille difficoltà, tanto che in questi giorni ha dovuto fermare il mezzo, perché l'azienda non ha più provveduto a pagare le fatture del gasolio, circostanza già avvenuta nei mesi precedenti. Abbiamo appreso dal dipendente rimasto che l'avvocato difensore dei dipendenti Tundo è in contatto con l'Avvocatura regionale. Occorre sottolineare che le spettanze mancanti risalgono ad agosto 2020 e fino a oggi i dipendenti hanno ricevuto solamente piccoli acconti.

Come sappiamo l'appalto con la ditta Tundo scade il 30 agosto prossimo e i dipendenti che ancora aspettano lo stipendio temono che, con l'eventuale cambio della ditta appaltatrice, nulla verrà loro pagato. Attualmente questa è la situazione.

Presidente - Per la risposta il presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Confesso che non sono aggiornato sulle ultime questioni di questa mattina e ovviamente non sono a conoscenza diretta della vicenda, quindi riporterò quanto mi è stato riferito dagli uffici competenti.

Si chiede se le situazioni sopra riportate corrispondano al vero. Per quanto riguarda l'Amministrazione regionale quanto riportato nell'interpellanza corrisponde al vero. Per fornire qualche informazione ulteriore si comunica anche che le buste paga dei dipendenti di cui trattasi sono state consegnate al Dipartimento trasporti e mobilità sostenibile nel seguente modo: con nota del 10 febbraio 2021, protocollo 1445, la segreteria regionale della UIL Trasporti Valle d'Aosta ha consegnato a mano le buste paga degli autisti assistiti dall'avvocato Motta. Con nota in data 8 febbraio 2021 l'avvocato Silvia Caveri ha trasmesso le buste paga dei propri assistiti, precisando che mancavano ancora le buste paga del TFR.

Gli avvocati di cui sopra si sono entrambi rivolti al giudice del lavoro, per vedere riconosciuti i diritti dei propri assistiti, ma con tempistiche e modalità diverse. L'avvocato Motta ha citato in giudizio la sola Tundo e ha già ottenuto dal giudice una sentenza di condanna per il pagamento dell'intero importo delle buste paghe, non contestato dalla Tundo contumace in udienza. L'avvocato Caveri, per le due posizioni, ha citato in giudizio la Tundo insieme alla Regione. La Regione si è costituita in entrambi i giudizi per il tramite della propria Avvocatura. L'ultima udienza si è svolta il 12 maggio. In data 26 maggio 2021 per il primo giudizio la posizione della Regione verrà stralciata sulla base dell'accordo intervenuto tra le parti, di cui si dirà appresso. L'udienza per lo stralcio della posizione della Regione sul secondo giudizio è invece fissata al prossimo 24 giugno.

Si chiede poi quali azioni intenda intraprendere l'Amministrazione regionale per farsi carico del pagamento incompleto delle buste paga sino a ora erogate e se sussistano le motivazioni della differenza di pagamento dei diversi dipendenti. Per rispondere alla seconda e alla terza domanda si comunica che il contratto di servizio firmato in data 10 ottobre 2011 non prevede alcun vincolo di esclusiva in favore della Regione e la flotta del gestore può essere destinata anche all'esecuzione di servizi di altri committenti, a condizione che nel corso dell'espletamento del servizio regionale siano trasportati solo soggetti autorizzati dall'amministrazione aggiudicatrice. Pertanto, la giornata lavorativa del singolo autista, e questo spiega le differenze di pagamento, può anche prevedere ore rese per servizi non svolti per l'Amministrazione regionale. È stato quindi approvato il pagamento agli autisti di un acconto stimato dagli uffici competenti sulla base delle ore effettivamente lavorate per la Regione, ricavate dal sistema informatizzato di gestione del servizio stesso.

Si chiede poi quali azioni intenda intraprendere l'Amministrazione regionale nei confronti della ditta summenzionata, affinché consegni le buste paga dei relativi primi mesi del 2021 per il relativo pagamento. Gli uffici dell'Assessorato segnalano che l'importo delle fatture trattenute dalla Regione non sarà verosimilmente sufficiente per il pagamento degli stipendi finora maturati da tutti gli autisti, questo perché il numero di servizi che la società svolge nell'ambito del servizio regionale, e quindi il relativo fatturato, si è ridotto sensibilmente negli ultimi mesi per problemi organizzativi della ditta stessa, quale ad esempio il mancato pagamento del gasolio per i mezzi di cui faceva cenno lei, che pertanto non riescono a circolare. Consapevoli dell'insufficienza delle somme a disposizione della Regione, in data 4 maggio scorso in rappresentanza di tutti gli autisti interessati, i due avvocati di cui sopra hanno formulato una richiesta di pagamento congiunta dell'importo nella disponibilità della Regione, diviso proporzionalmente tra tutti i lavoratori. Gli avvocati in buona sostanza propongono di pagare il 90 percento di quanto loro dovuto, percentuale calcolata utilizzando tutte le somme trattenute a Tundo. Ciò comporterà una decurtazione del 10 percento circa delle somme dovute, senza implicare ovviamente la rinuncia al pagamento integrale di quanto dovuto della Tundo, che andrà richiesto direttamente dai lavoratori all'azienda.

È stato inoltre chiesto l'accantonamento delle eventuali ulteriori somme che la Regione dovesse corrispondere in futuro alla Tundo relativamente alle eventuali fatture dei prossimi mesi, anche se è vero che i relativi importi stanno diminuendo. La Regione ha quindi provveduto al pagamento di quanto richiesto nei limiti delle somme della sua disponibilità e cioè per fatture della Tundo S.p.A. non ancora pagate.

Si ribadisce che il totale degli stipendi dovuti agli autisti è maggiore delle somme trattenute dalla Regione, ma ovviamente la Regione non può essere chiamata a pagare importi superiori a quelli dovuti alla società per il servizio affidato.

Presidente - Per replica il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Sono felice di avere degli aggiornamenti in più rispetto a quelli che ha lei: vuol dire che abbiamo un servizio più efficace noi e me ne rallegro. Ovviamente andremo poi a verificare l'entità degli importi, ma indicativamente ci hanno comunicato che effettivamente dovrebbero assommare a circa il 90 percento delle cifre dovute, quindi trasferiremo queste informazioni e quindi la necessità che da questo punto in poi ci sia una causa con la Tundo per il pagamento della quota di rimanenza.

Quello che però ritengo sia opportuno segnalare è quanto avevamo già segnalato in Commissione sulla questione dell'appalto del trasporto disabili. Io oggettivamente non riesco a capire. Avevamo segnalato in Commissione e a più riprese anche in quest'aula che una delle criticità di questo appalto era proprio la durata decennale iniziale che è stata confermata nel nuovo appalto di trasporti. Ora, io so che lei nulla può perché ha appena assunto l'interim, però questo lo avevo segnalato evidentemente ai tempi anche all'assessore competente. Qual è il problema? Come sappiamo tutti, su un appalto decennale si comincia con dovizia di mezzi e di personale, dopodiché dopo dieci anni chiaramente l'appalto tende a mostrare le trame.

I segnali non verbali che mi arrivano dall'altra parte dell'aula dicono e fanno il segno con la manina di cinque, in realtà lei ex Assessore sa benissimo che ha firmato un bando che prevede cinque più cinque e sa benissimo che non succederà che l'appalto cambi dopo cinque anni, perché se vogliamo prenderci in giro, possiamo dirci che dopo cinque anni si farà una valutazione e quant'altro, se invece vogliamo essere seri sappiamo benissimo che questo appalto arriverà fino alla fine e tra gli otto, i sette anni e il decimo rivedremo esattamente queste caratteristiche, anche perché i mezzi si evolvono nel tempo, i corsi per gli autisti migliorano nel tempo, noi ci troviamo ad avere a che fare oggi con personale che in larga parte non è formato, con dei mezzi che come abbiamo avuto modo di evidenziare, per esempio, non sono adatti, non hanno la piattaforma per larga parte, oppure hanno messo degli sgabellini di plastica per far salire un disabile o un non vedente sul ghiaccio in pieno inverno su un mezzo che non era adatto; queste scene le rivedremo anche fra sei-sette anni.

Il problema è questo qui, ex Assessore, ed è inutile che lei provi ad accampare scuse. Lei ha sbagliato, questo appalto è sbagliato, secondo noi, non soltanto in questa parte ma avremo modo di evidenziare anche altri errori, quindi evidentemente questo per noi non è accettabile e quelli che vediamo adesso sono gli effetti della decennalità di questa appalto.

Presidente - Vista l'ora, sospenderei per il cambio di aria. Al rientro, dovrò assentarmi per partecipare a una riunione in videoconferenza nell'ambito delle attività del Coordinamento antimafia e legalità della Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e Province autonome. Sospendiamo dieci minuti.

La seduta è sospesa dalle ore 10:58 alle ore 11:22 e alla ripresa dei lavori assume la Presidenza il vicepresidente Sammaritani.