Oggetto del Consiglio n. 620 del 26 maggio 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 620/XVI - Interpellanza: "Coerenza con le finalità indicate nella Carta dei servizi della Cittadella dei giovani dello spazio concesso a un cantante nell'ambito del programma "Rima in Cittadella"".
Bertin (Presidente) - Punto n. 31 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Mi spiace tediare l'assessore Caveri sul tema Cittadella, l'ho già tediato in passato e lo tedierò purtroppo ancora con un'altra interpellanza più tardi o domani, ma credo sia giunto il momento di mettere ordine su quello che accade nella Cittadella dei giovani.
Avevamo già sfiorato questo tema durante un'altra iniziativa dedicata proprio all'ingresso abusivo in un grattacielo di edilizia residenziale pubblica, nello specifico il soggetto aveva girato un video e si era reso responsabile di plurime azioni sicuramente censurabili, azioni che ora ovviamente le elencherò, Assessore, perché sono tutte ricomprese nel video musicale. Innanzitutto dov'è stato girato il video? La risposta evidentemente è servita, il video è stato girato in parte sul tetto di un grattacielo di edilizia residenziale pubblica, questo grattacielo è stato oggetto di una nostra iniziativa ispettiva perché chiuso e blindato con tavole di compensato in quanto non più utilizzabile e dichiarato pericolante. Oltre a questo ingresso e utilizzo abusivo che mi pare evidente visto che le riprese sono state fatte recentemente e il grattacielo è stato chiuso nel 2018, dobbiamo rilevare anche le modalità di registrazione del video in oggetto. Come avevo spiegato già ai tempi, il tutto risulta registrato e, se vede il video, lo vede perché si vede proprio anche l'ombra, con l'ausilio di un drone che vola nel pieno del Quartiere Cogne senza alcuna limitazione di sorta. Come lei saprà, Assessore, i summenzionati droni o ottengono licenze particolarmente complesse da rilasciare, oppure hanno un espresso divieto di volo nelle zone abitate per una motivazione semplicissima, oltre che le norme che disciplinano chiaramente il volo dei droni e il volo di qualsiasi aeromobile in generale, anche perché il drone più piccolo, cadendo da altezze considerevoli, può trasformarsi in un proiettile colpendo un'auto, colpendo una vetrata o inevitabilmente ferendo un malcapitato passante.
Oltre alle modalità di registrazione, però anche l'oggetto del video, i soggetti registrati non risultano particolarmente edificanti.
Iniziamo dal titolo di questa canzone: "Niente credito", che è un'espressione usata da molti spacciatori, nel senso che, quando si vendono delle sostanze, bisogna pagare subito senza lasciare la roba a credito. L'esordio quindi chiarisce già in maniera direi piuttosto netta quale sia il tema centrale di questa canzone. Un'analisi del video invece ci permette di vedere numerosi altri esempi sicuramente poco edificanti: dal maneggio disinvolto delle armi all'esaltazione della criminalità in generale, alla promozione dello spaccio di droga per arrivare al culmine con la distruzione di un documento che riporta l'intestazione della Questura di Aosta, in puro spregio ovviamente alle Forze dell'ordine e al nostro ordinamento.
Una piccola ricerca su questo soggetto potrà evidenziare come il personaggio sia già noto alle cronache e alle Forze dell'ordine perché assieme ad altri, così viene riportato, aveva aggredito un ragazzo prendendogli il giubbotto che conteneva soldi e telefonino e aveva cercato di caricarlo di peso sull'auto cagionandogli in quel frangente lievi contusioni. Alla luce di quanto accaduto sia nella redazione del video che nel suo passato, immaginate il nostro stupore nel vedere che questo soggetto diventa ospite della Cittadella dei giovani e viene intervistato il 23 marzo nell'ambito del programma settimanale "Rima in Cittadella". Peraltro è lo stesso pseudo-cantante che nel corso dell'intervista afferma di aver girato alcune scene del video della canzone "Niente credito" sul grattacielo alto di via Capitano Chamonin, perché, secondo quello che lui afferma, è come se fosse la Tour Eiffel del Quartiere Cogne, confermando quindi di aver violato i sigilli a bella posta.
Ora, in relazione a tutto questo evento sono andato a rileggere l'articolo 2 della legge regionale n. 12 del 15 aprile 2013: "Promozione e coordinamento delle politiche a favore dei giovani". In particolare le lettere c) e d) del comma 1, dov'è previsto, alla lettera c), "di valorizzare le competenze, il merito, le capacità, la creatività e le esperienze aggregative, culturali, di socializzazione e di cooperazione" e alla lettera d) "di favorire la valorizzazione e il rinnovamento delle tradizioni e del patrimonio culturale e valoriale della Valle d'Aosta attraverso il diretto coinvolgimento degli adolescenti e dei giovani". Nella Carta dei servizi invece sotto la voce "Missione" si legge che "la Cittadella persegue la finalità di promuovere i valori della coesione sociale, dell'integrazione nella comunità e della condivisione di esperienze", mi auguro non di esperienze criminali. A tal proposito la stessa Amministrazione regionale, con deliberazione n. 1311 del 19 ottobre 2014, sottolinea l'importante valenza regionale della Cittadella: luogo di incontro, aggregazione e confronto tra le giovani generazioni e come spazio di sviluppo di progetti culturali.
Alla luce quindi di quanto esposto, di quanto le ho testé descritto, Assessore - e so che da lei riceverò una risposta non banale e precompilata dagli uffici, ma una risposta che lei non avrà bisogno di leggere ma che sarà sicuramente elaborata e conterrà anche un suo pensiero -, si chiede: "se intenda chiarire come i messaggi contenuti nel testo della canzone "Niente credito" e i metodi di realizzazione dello stesso siano coerenti con la mission descritta nella Carta dei servizi della Cittadella dei giovani di Aosta e nella legge summenzionata; se il cantante abbia ottenuto i necessari permessi per poter effettuare le riprese video dal tetto del cosiddetto "grattacielo alto" di via Capitano Chamonin" e "se il cantante abbia inoltre ottenuto i necessari permessi per effettuare riprese video mediante l'utilizzo di un drone".
Ricordo a beneficio di tutti che ovviamente la Regione finanzia fra il 40 e il 50 percento delle spese di gestione della Cittadella dei giovani.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Caveri.
Caveri (VdA Unie) - Stupirò anzitutto con effetti speciali, non con il drone, ma devo dire che proprio in questi giorni ci siamo incontrati con l'assessore che si occupa delle medesime materie al Comune di Aosta, Samuel Tedesco, e abbiamo convenuto che questo episodio sia stato un episodio grave, sbagliato e censurabile, tant'è che, come le dirò tra breve, intendiamo riflettere sulla programmazione della Cittadella affinché casi di questo genere e altri casi non si ripetano più perché, come ho detto l'altra volta, la logica della Cittadella, anche per essere attrattiva, deve essere massimamente pluralista nelle espressioni delle manifestazioni che si svolgeranno: lo dico a mio detrimento perché se per caso capiteranno di nuovo episodi di questo genere, lei puntualmente farà di nuovo un'interpellanza.
Al di là di tutto, non rileggiamo assieme la Carta dei servizi perché l'ha appena fatto lei e quindi è del tutto evidente che c'è qualcosa che non ha funzionato. Devo dire che, ai sensi dell'articolo 17, c'è un ruolo superiore a quello della Regione da parte del Comune di Aosta, che è quello che aggiudica sostanzialmente la gestione della Cittadella, però questo non significa affatto che io mi chiami fuori rispetto a delle responsabilità, perché, ai sensi dell'articolo 4 del protocollo d'intesa fra Regione e Comune, si prevede che si riunisca questo gruppo interistituzionale di cui io stesso faccio parte. Devo dire di aver partecipato appena arrivato da Assessore a una riunione, ma ero ancora totalmente digiuno e quindi me ne faccio una colpa, perché la logica è che questo gruppo interistituzionale deve monitorare il servizio di gestione della Cittadella coordinandone altresì l'operato. Ora, noi ci riuniremo con questo gruppo a metà del mese di giugno e faremo il punto della situazione. Lei ha usato un'espressione che non fa parte del mio lessico che è "mettere ordine"; io credo più che altro che si debba garantire un'aderenza dei principi con i quali è nata la Cittadella rispetto a certe manifestazioni. Io quindi le assicuro che, visto che il gruppo interistituzionale è incaricato di approvare la programmazione, il coordinamento e il monitoraggio dell'attività e il calendario di programmazione operativa delle prestazioni offerte, nella prossima riunione chiederemo, assieme a Tedesco, di avere con chiarezza... forse non potrà essere annuale perché annuale era un po' velleitario, ma che almeno ci sia una programmazione 4-5 mesi e ci vengano sottoposte eventuali manifestazioni suppletive non per un atteggiamento censorio, ma per evitare che possa capitare quello che è successo questa volta.
Proprio qui in Consiglio abbiamo per caso un giorno guardato, anche con altri colleghi, questo video e devo dire che questo video è brutto perché il Quartiere Cogne non è Scampia, perché non è possibile immaginare cose di questo genere: immagini con pistole, immagini con cani da aggressione. Ribadisco quindi, dopo aver letto anche il testo della canzone, le scene del video e il contenuto dell'intervista, la mia contrarietà e anche il mio rammarico in quanto, per quanto io capisca le buone intenzioni del gestore della Cittadella - perché è chiaro che si tratta da parte loro di attrarre il più possibile un'utenza, quindi anche quelli che sono appassionati di rap o cose di questo genere -, questi non sono temi sociali, questi sono temi mi permetterei di dire antisociali, questo non è accettato e quindi noi chiederemo assieme a Samuele una maggiore attenzione nella scelta degli ospiti, lo ripeto: senza nessuna intenzione censoria e mi auguro francamente che episodi di questo genere non capitino più.
Ovviamente sull'ultima domanda io non ho competenze, io so che nel famoso grattacielo alto di via Capitano Chamonin da parte delle strutture comunali non è stata rilasciata alcuna dichiarazione, né, a mio avviso, sarebbero ricorsi i presupposti giuridici per poterla rilasciare, so che l'episodio del video, compreso il drone, è stato inserito in un fascicolo investigativo per la commissione di reati, che è al vaglio della Procura della Repubblica, ma io posso darla come notizia così, ovviamente non ho elementi ulteriori se non queste notizie.
Io trovo che è molto amaro pensare che il Quartiere Cogne, che è stato il simbolo di operosità in cui si mettevano assieme le case dei dirigenti, le case degli operai e anche il Cral Cogne, che aveva un simbolo di socialità straordinaria, oggi abbia fenomeni di degrado di questo genere, fenomeni di degrado sociale e credo che questo debba essere anche nel piano che il Comune di Aosta ha ottenuto di riordino e di bonifica non solo degli immobili, ma anche di un tessuto sociale che si è degradato in cui le vecchiette o i vecchietti ex operai della Cogne che sono lì devono vivere assistendo a delle scene. Io una sera sono nato in pizzeria, ero ancora giornalista alla RAI, ed ero nella pizzeria del quartiere, sono uscito verso le dieci di sera, sono scesi tre da una macchina e a calci hanno sfasciato una centralina di fibra ottica della Telecom. Non l'hanno fatto, io immagino, per delle ragioni particolari, ma per un elemento di disprezzo che non è giustificato, perché, a mio avviso, poi c'è tutto un problema buonista: "perché poverini sono isolati", ma mai giustificazione ci può essere né nei confronti della violenza fisica e neanche in questa logica di paura che le persone che abitano lì devono avere.
Io quindi le garantisco - ma lo dico proprio in una logica anche politicamente più ampia - che assieme a Samuele noi faremo presente il fatto che non si possano esaltare delle personalità di questo genere.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Assessore, lei mi ha notevolmente stupito in positivo e la ringrazio per le sue parole. Credo di poterle sottoscrivere in toto, soprattutto quelle con cui ha esordito nella sua risposta a questa interpellanza, questo episodio è grave, è sbagliato, è censurabile. Le sottoscrivo in pieno, sono felice ovviamente che si sia aperto un fascicolo e mi auguro che chi ritiene di fare l'artista, magari l'artista un po' maledetto perché così fa figo, così è bello, è bello agitare una pistola davanti alla telecamera, è bello utilizzare gli spazi che non sono propri come più pare e piace perché sono lì alla portata di tutti e, siccome io sono un criminale o mi do l'aria di essere tale, lo posso fare... è giusto che passi l'informazione che questo non si può fare e non si può fare tanto più nel Quartiere Cogne, un quartiere che, come giustamente lei ha detto, è un quartiere difficile. È un quartiere difficile perché evidentemente è una concentrazione, e, secondo me, anche qui ci sono delle responsabilità nel tempo di aver concentrato numerosi casi sociali tutti nella stessa posizione, non si è deciso di suddividerli, non si è deciso di dare una programmazione, magari di cercare di distanziare, io ricordo spesso un episodio che mi viene raccontato, una famiglia in lacrime mi chiamò nella scorsa legislatura e mi disse: "vedete, mio fratello sta per uscire dal carcere perché era diventato tossicodipendente e ha cominciato a spacciare". Mi fecero andare nell'alloggio di edilizia residenziale pubblica in cui doveva tornare dopo la pena e mi disse: "vede, qui il suo vicino di casa è uno spacciatore, al piano di sopra c'è uno spacciatore, al terzo piano c'è un tossicodipendente e quindi mio fratello torna qua e si trova come una persona a dieta in un negozio di dolciumi ed è impossibile cercare di portare avanti il percorso che ha seguito in carcere nella vita reale". Evidentemente quindi promuovere un'immagine del Quartiere Cogne come quella è totalmente sbagliato e inaccettabile e promuovere, addirittura dare risalto, di questa promozione con spazi pubblici pagati con le tasse di tutti i cittadini è assolutamente riprovevole e condivido la strada è quella del gruppo interistituzionale, infatti, quando lei ha citato l'articolo 17, io ho subito pensato all'articolo 4 e lei mi ha anticipato giustamente.
Ben venga quindi l'incontro di metà giugno, mi auguro che non abbiano a ripetersi episodi di questo tipo, discuteremo di un altro episodio penso nella giornata di domani, ma condivido appieno la sua risposta e la ringrazio per la sua forte presa di posizione.