Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 610 del 26 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 610/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'illuminazione notturna del Castello di Issogne".

Bertin (Presidente) - Punto n. 24 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Il Castello di Issogne è uno dei famosi castelli della Valle d'Aosta, importanti sono le opere conservate nel suo interno come gli affreschi che rappresentano le botteghe e scene di vita quotidiana. La fontana in ferro battuto, la sala d'armi, la cappella, il tutto circondato da un cortile e giardino di origine tardo rinascimentale. Appartenuto per secoli alla famiglia Challant, il Castello conserva i caratteri di questa elegante dimora signorile.

Detto questo, la nostra interpellanza non è soltanto finalizzata a evidenziare le bellezze storiche del Castello, ma ha come scopo quello di avere risposte da parte dell'Assessore competente sul perché il Castello di Issogne non sia più stato illuminato nelle ore notturne. È un peccato infatti appurare che da moltissimo tempo il Castello rimane nel buio più totale, quando invece si dovrebbe cercare di valorizzare al meglio il nostro territorio e dare la giusta importanza a realtà uniche al mondo come quelle dei castelli valdostani. Abbiamo cercato anche di contattare telefonicamente il Sindaco del paese ma le motivazioni della mancata illuminazione notturna continuano a non essere chiare.

Bisogna anche sottolineare che la Ferrari, il prestigioso marchio automobilistico italiano, ha contribuito con finanziamenti privati alla ristorazione di alcune opere interne al Castello, un gesto che può certamente rivelare quale sia l'importanza delle opere in esso conservate. Il Castello potrebbe poi essere illuminato anche in occasione di eventi particolari, così come accade per il Castello di Aymavilles, che per tutto il mese di aprile è stato illuminato di blu in occasione della Giornata mondiale di sensibilizzazione nei confronti dell'autismo. Proprio mercoledì 12 maggio molti monumenti della Valle d'Aosta sono stati illuminati di viola per ricordare la Giornata mondiale della fibromialgia.

Fatte queste dovute premesse, siamo dunque qui a interrogare il Governo regionale per sapere se si è a conoscenza del fatto che il Castello di Issogne non è illuminato da molto tempo, così come evidenziato anche dal Sindaco del Comune, e, in caso affermativo, quale sia la ragione della mancata illuminazione considerata l'importanza storica del monumento.

Detto questo, vorremmo evidenziare che in data venerdì 14 maggio, esattamente un giorno dopo la conclusione dei lavori del Consiglio regionale, il Castello di Issogne, come per magia, si è illuminato. Qualcuno in paese ha cercato di dare delle risposte in merito poco verosimili. Ora, non ci resta che sentire da lei, Assessore, il perché della mancata illuminazione notturna del Castello di Issogne che perdura da molto tempo.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (PCP) - La ringrazio consigliere Ganis per la segnalazione. Io non ero a conoscenza di questa situazione, ma i competenti uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali mi riferiscono di essere stati a conoscenza delle problematiche tecniche presenti sull'impianto di illuminazione esterna, le quali possono condizionare il corretto funzionamento dello stesso provocando periodi di spegnimento delle lampade esterne.

Riguardo alla domanda n. 2, quindi mi sono fatto relazionare rispetto all'impianto e alla situazione dell'illuminazione esterna e gli uffici mi dicono che l'attuale impianto di illuminazione esterna, realizzato in occasione di un importante intervento di revisione e messa a norma impiantistica generale del Castello di Issogne risale all'anno 2005 e presenta una doppia fila di lampade fluorescenti a terra collocate in un'apposita canalina, come previsto dal progetto illuminotecnico studiato per ottenere un'illuminazione omogenea su tutto il fronte esterno del monumento con il minimo impatto visivo della fonte luminosa. Oggi, a distanza di oltre quindici anni, il sistema presenta segni di usura e una naturale obsolescenza tecnologica sia sulle lampade, sia sui collegamenti elettrici che ne condizionano il corretto funzionamento come lei ha ben evidenziato nella sua esposizione.

Consapevoli dell'importanza che l'illuminazione esterna dei siti culturali riveste per l'azione di promozione e valorizzazione degli stessi, già nell'estate del 2020 i competenti uffici della Soprintendenza hanno provveduto ad affidare un incarico per la progettazione di un intervento di manutenzione straordinaria dell'impianto che prevedesse, questo nel 2020, quindi da qualche mese, la sostituzione dei corpi illuminanti e la revisione delle linee elettriche mantenendo quanto più possibile la filosofia illuminotecnica del progetto originale: quella che le ho evidenziato appena prima. L'intervento prevedrà, tra l'altro, la posa in opera di lampade led di nuova generazione e a bassissimo consumo energetico.

Attualmente il professionista incaricato e i tecnici della Soprintendenza stanno ultimando le prove illuminotecniche, propedeutiche poi alla corretta definizione e definitiva definizione dell'intervento, al termine del quale potrà essere ultimata la redazione del progetto sulla base del quale si provvederà all'affidamento dei lavori nel rispetto della normativa vigente in materia di lavori pubblici.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - Mi permetta di fare delle considerazioni in attesa che i problemi vengano risolti in tempi brevi, anzi, io spero nell'immediato e senza ulteriori sotterfugi.

Come lei ha detto, turismo e cultura vanno di pari passo, questo binomio si può sviluppare grazie a un'adeguata strategia capace di valorizzare al meglio il nostro patrimonio valdostano, a partire da quello culturale, storico e paesaggistico: ecco perché un monumento invidiato, apprezzato e di grande importanza storica, in questo caso mi riferisco al Castello di Issogne, non può essere non valorizzato anche soltanto tramite l'illuminazione notturna, anche in vista delle prossime aperture di tutti i nostri monumenti ancora chiusi a causa di questa pandemia, i quali non aspettano altro che essere visitati dai cittadini valdostani e da tutti i turisti che frequentano la nostra Valle.

Assessore, le consiglio di verificare, cosa che sicuramente avrà avuto modo di fare, e di dare un'occhiata alle immagini riguardanti i monumenti illuminati di viola durante la Giornata della fibromialgia: un bellissimo esempio questo di sinergia tra valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale e la sensibilizzazione verso una malattia.

Concludo con una frase: il Castello di Issogne illuminato è ancora più bello e con lui lo è un po' di più anche la Valle d'Aosta e mi permetta, Assessore, grazie forse anche alla nostra segnalazione.