Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 603 del 26 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 603/XVI - Interrogazione: "Informazioni sui titoli obbligazionari depositati sui buoni fruttiferi postali dall'Agenzia regionale per l'edilizia residenziale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 14 dell'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Con deliberazione del proprio Consiglio di amministrazione n. 9 del 23 gennaio 2003, a seguito di quantificazione di un'eccedenza di cassa oggetto di possibile investimento per la durata di un anno per complessivi 3 milioni e mezzo, l'ARER ha fornito mandato al Direttore di svolgere un'indagine conoscitiva presso le Poste Italiane S.p.A. e presso quattro istituti bancari: Banca della Valle d'Aosta, Unicredit Banca, Banca CRT, Banca Popolare di Novara e Sanpaolo IMI, al fine di individuare ed effettuare l'investimento economico della somma citata per la durata di dodici mesi. A conclusione dell'indagine conoscitiva, con il provvedimento direttoriale n. 8 del 20 febbraio 2003, è stato stabilito quanto segue:

- al punto 1 di individuare nei buoni fruttiferi postali dematerializzati con capitale garantito dalla Cassa Depositi e Prestiti offerti dalle Poste Italiane S.p.A. con nota protocollo VR28SC del 14 febbraio 2003 l'investimento economico che possiede adeguate garanzie riguardo alla somma da investire e al rendimento come prescritto dall'organo consiliare.

- al punto 2 di sottoscrivere i buoni fruttiferi postali dematerializzati per complessivi 3 milioni e mezzo per la durata di almeno dodici mesi.

Le caratteristiche del prodotto sottoscritto da ARER sono riportate nel citato provvedimento direttoriale, nello specifico: buoni postali fruttiferi dematerializzati con capitale garantito dalla Cassa Depositi e Prestiti, interesse lordo 2,5 percento. Trascorsi dodici mesi, l'interesse aumenta a 3,25 percento con capitalizzazione bimestrale. Nessun costo, né bolli, spese e commissioni. Alla data del 31 dicembre 2020 il valore complessivo maturato è di 8.140.408 euro dato dal prodotto tra il valore nominale e il coefficiente PT correlato all'anzianità maturata, corrispondente a un valore di rimborso al 20 maggio 2021 pari a euro 7.573.918,71 euro.

In considerazione della scadenza ormai prossima dei buoni: marzo 2023, l'utilizzo di tali somme potrà essere oggetto di indirizzo all'ARER per l'anno 2022 da parte dell'Amministrazione regionale nell'ambito di quanto previsto dalla legge regionale n. 30/1999 anche eventualmente in un'ottica di integrazione con gli interventi previsti da bandi nazionali, quali qualità dell'abitare, rigenerazione urbana, eccetera. Si allega distinta dei singoli buoni fruttiferi con la precisazione che sono state effettuate quattro sottoscrizioni con relative scadenze venti anni da ciascuna in data 4 marzo 2003 per un milione, in data 5 marzo 2003 per un milione, in data 6 marzo 2003 per un milione, in data 7 marzo 2003 per 500 mila euro. Sino a dieci anni successivi alle scadenze ventennali l'ARER mantiene il diritto a ritirare il capitale e gli interessi maturati.

Relativamente alle finalità di utilizzo con relativi tempi stimati, (incomprensibile) non utilizzo delle somme, in primo luogo si riportano due passaggi delle premesse della citata deliberazione del CdA n. 9/2003, dove verrà indicato che, in attesa dell'utilizzo per la realizzazione delle attività programmate, nuove costruzioni, recuperi, manutenzioni straordinarie, eccetera, poteva essere temporaneamente destinata a proficue forme di investimento alternative alla mera giacenza del conto di tesoreria al tasso lordo annuo del 2,90 percento, rilevata l'opportunità di investire l'eccedenza di cassa in forme più redditizie rispetto al deposito sul conto di tesoreria purché corredate da idonee garanzie riguardo al capitale impiegato e al rendimento.

In secondo luogo si evidenzia che ad oggi non vi sono, rispetto alla deliberazione già richiamata, nuovi e ulteriori formali atti di programmazione aziendali che prevedano l'utilizzo delle somme in parola, ferma quindi restando l'indicazione già fornita dal Consiglio di amministrazione e rientrante nelle attività istituzionali statutarie, in questo caso con particolare riferimento all'articolo 4, cioè attività, comma 1, lettera a), dov'è previsto: "per il perseguimento delle proprie finalità, indicate all'articolo 3 del presente statuto, l'azienda provvede ad attuare gli interventi di edilizia residenziale pubblica di nuova costruzione, di recupero, di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria di immobili e abitazioni, pur attraverso programmi integrati e programmi di recupero urbano anche per conto di Enti locali".

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.

Baccega (PA) - La risposta sui buoni fruttiferi postali è sicuramente in linea con il bilancio consuntivo del 2019 approvato dal Consiglio di amministrazione e confermato anche dalla relazione dell'organo di revisione. I fatti confermano che allora la scelta fu oculata perché avere, ritrovarsi oggi con un valore complessivo di 8.140.000 euro, volendo e qualora fosse necessario poter accedere a quegli importi per 7 milioni e mezzo, diventa appunto un tesoretto che l'ARER ha oculatamente messo a disposizione. Io suppongo che si tratti di importi che erano stati messi a finanziamento per andare a individuare, nei momenti di crisi, ulteriori risorse da mettere a disposizione. Ora, come lei ha detto, siamo a due anni dalla scadenza e la situazione di emergenza comunque c'è e si acuisce, le difficoltà che un certo target di riferimento che vive in quegli alloggi le abbiamo evidenziate nei diversi passaggi che si sono succeduti attraverso interrogazioni, interpellanze e anche nell'ultima mozione. Credo quindi che siamo correttamente nella direzione di poter dare degli indirizzi precisi e significativi, anche sulla base degli investimenti che saranno già fatti nell'ambito del Quartiere Cogne di cui abbiamo parlato nel Consiglio scorso.

Abbiamo quindi votato nel Consiglio scorso una mozione che invita il Presidente ed eventualmente anche il Direttore dell'ARER a confrontarsi con la Commissione di riferimento e, sulla base di questo, potremmo anche dare eventuali suggestioni e indicazioni su come utilizzare e collocare queste risorse che saranno a disposizione al più presto.