Oggetto del Consiglio n. 601 del 26 maggio 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 601/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito alle attività di bonifica da amianto condotte dal GEIE-Traforo del Monte Bianco".
Bertin (Presidente) - Punto n. 12. Per la risposta, la parola all'assessore Caveri.
Caveri (VdA Unie) - È indubbio che sul Traforo del Monte Bianco in questi anni c'è una specie di maledizione di Tutankhamon, nel senso che periodicamente si scoprono dei problemi nuovi dal punto di vista tecnico, che rendono difficile la vita del Tunnel. Io ho incontrato nei giorni scorsi una persona che conosce bene la Valle d'Aosta: l'attuale amministratore delegato del Traforo e anche della RAV, Alfredo Pellegrini, che, tra l'altro, ha anche un legame affettivo nei confronti della Valle dove lavora praticamente da 17 anni, con il quale abbiamo interloquito su questa questione. Darò una risposta puntuale, ma è del tutto evidente che questa questione del futuro del Traforo del Monte Bianco dovrà essere alla nostra attenzione nel corso di questa legislatura, questo non solamente per la questione dell'amianto, ma più in generale per questa questione di un progressivo invecchiamento del Traforo del Monte Bianco che apre delle prospettive. Sicuramente questo sarà anche un tema politico non solo nostro - e lo dico al consigliere Aggravi che credo sarà la persona con cui interloquirò -, perché in questo momento ci sono le elezioni regionali in Francia e il prossimo anno ci saranno le elezioni presidenziali, quindi è chiaro che questo tema sappiamo che non è un tema unilaterale, ma è un tema che va trattato anche con le Autorità francesi.
Comunque sia, rispondo alla prima delle domande: nella notte fra mercoledì 28 e giovedì 29 scorso, in relazione al rilevamento di presenza di amianto su alcune condutture del traforo, sono state sospese le attività di sostituzione degli elementi di impalcato stradale. Contestualmente sono state avviate le attività di ispezione e verifiche e prelievo del materiale sospetto che era stato rinvenuto e si è proceduto all'analisi dell'aria per valutare l'eventuale presenza di fibre di amianto in sospensione.
Quest'ultima analisi, per fortuna, è risultata negativa, quindi non c'è un problema di spargimento dell'amianto. In questi giorni è comunque in corso un'ulteriore attività ispettiva e di prelievo di campioni che servono per individuare tutte le tubature che dovranno essere oggetto di bonifica nella zona di cantiere e questo lavoro dovrebbe concludersi entro la prossima settimana.
Per quanto riguarda la seconda domanda, vale a dire l'incidenza di questa scoperta: attualmente i lavori, dopo un avanzamento pari a circa il 33 percento degli elementi della soletta di impalcato, sono sospesi in attesa delle necessarie autorizzazioni da parte dell'Ispettorato del lavoro francese, perché i lavori si stanno svolgendo lì, che saranno possibili una volta completata l'attività di verifica e la conseguente attività di bonifica. Pertanto il calendario di chiusure che era stato precedentemente comunicato non è più valido. Inoltre anche il piano di bonifica, che attualmente si ritiene non richieda meno di sei notti di chiusura, dovrà essere sottoposto all'approvazione delle Autorità francesi in quanto quest'attività, come dicevo, ricade interamente in territorio francese e quindi, prima di poterla avviare, ci voleva l'okay delle Autorità francesi. Pertanto allo stato attuale non si dispongono di informazioni sufficienti per poter definire un nuovo calendario di chiusure per il prosieguo e per il completamento dei lavori.
Faccio notare, tra l'altro, che comunque nel mese di giugno saranno numerose le interruzioni notturne a causa di attività di manutenzione: il Traforo sarà chiuso il 7 e 8 giugno, l'8 e il 9 giugno, questo con degli orari differenti, dal 10 al 12 di giugno, dal 21 al 22 di giugno e dal 5 al 6 di luglio.
È ovvio che noi abbiamo fatto presente alle Autorità del Tunnel il nostro imbarazzo che manifesteremo naturalmente quando ci saranno anche quelle assise più vaste nell'ambito delle attività del Traforo, quindi le famose conferenze binazionali su come si debba riflettere sempre meglio sulle modalità dei lavori all'interno del Traforo soprattutto in periodo estivo, quando è del tutto evidente che il traffico è notevole. Noi sappiamo già, ad esempio, che nel 2022 ci saranno attività molto sostanziali in fase autunnale e quindi bisogna mantenersi in stretto contatto, ma, come ho detto, il tema politico dell'invecchiamento del Traforo dovrà essere comunque uno degli argomenti da trattare dal punto di vista politico in questa legislatura.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta. Io credo che, come nel caso di altre iniziative riguardanti la frana di Quincinetto, il Tunnel del Gran San Bernardo e il Tunnel del Monte Bianco, che sono le tre vie principali di accesso e di transito della nostra Valle, l'attenzione si debba concentrare proprio su un aspetto che lei giustamente diceva, ovvero l'invecchiamento progressivo della struttura in un caso, diciamo, anche il pericolo dovuto all'evoluzione del quadro idrogeologico.
Abbiamo un ulteriore fattore di problematica, ovvero che in tutti e tre i casi, come avviene nelle terre di confine, abbiamo sempre delle controparti con le quali interagire.
Nel caso di riferimento ovviamente è la controparte francese e spesso e volentieri bisogna contemperare gli interessi degli uni e degli altri.
Io penso però che - e sono pienamente d'accordo con lei sul fatto che se l'orizzonte di consiliatura può essere considerato come importante per quello che riguarda il futuro del Traforo - sia appunto in questo periodo che bisognerà decidere cosa fare e soprattutto in che modo gestire i rapporti in questo caso con lo Stato francese, perché sappiamo, al di là delle Alpi, l'interesse, almeno quello di prossimità... mi limiterei alla realtà di Chamonix, perché c'è una sensibilità maggiore sull'infrastruttura del Tunnel per quello che riguarda il resto dell'Alta Savoia rispetto agli interessi degli amici di Chamonix.
Credo altrettanto necessario ovviamente sottolineare, e lei lo ha già detto, un'attenzione particolare su quando queste chiusure e le interruzioni vengono gestite e portate avanti, per evitare anche di creare notevoli problemi alla circolazione, non soltanto la fruibilità del Tunnel, ma anche la circolazione e l'arrivo al Tunnel, perché spesso e volentieri tra la Statale n. 26 e il tratto dell'autostrada abbiamo visto code e problematiche relative ai flussi veicolari.
Al di là di mantenere alta la guardia sull'evoluzione e su quelle che possono essere le problematiche relative ai lavori di manutenzione e direi di consolidamento della struttura, sicuramente quello che mi auguro è che, rispetto a certe visioni che ci sono, ci sia anche una condivisione con il territorio, perché, al di là di chi c'è al di là del confine, sappiamo che anche chi è al di qua può avere e ha anche degli svantaggi, dei disagi, oltre ad avere la possibilità di essere in prossimità di un'arteria così importante. Proprio sul discorso del Tunnel io penso che in prospettiva bisognerà anche valutare bene, come già è stata occasione del nostro intervento da parte del gruppo che ha coinvolto l'assessore Marzi, sapere quale può essere appunto il futuro dell'area circostante l'accesso della bocca del Tunnel.