Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 584 del 13 maggio 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 584/XVI - Interrogazione: "Riconoscimento delle provvidenze arretrate dell'assegno di Invalidità civile".

Bertin (Presidente) - Punto n. 35. Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - I Consiglieri regionali interpellano l'Assessore competente per "conoscere gli intendimenti circa segnalazioni sui ritardi nella reimmissione dei mandati di pagamento in contanti non ritirati entro il 31 dicembre 2020" e "quali sono le tempistiche con le quali l'Amministrazione regionale riconosce le provvidenze arretrate a coloro che non hanno ritirato l'assegno entro il 31 dicembre 2020".

Nel mese di dicembre 2020 sono stati restituiti dalla Tesoreria Unicredit alla Regione numero dodici pagamenti di provvidenze relative all'assegno d'invalidità civile non andati a buon fine a seguito della mancata riscossione in contanti da parte dei beneficiari.

Le liquidazioni dei mandati sopracitati hanno potuto essere effettuate solo nel mese di aprile 2021, in quanto la struttura Invalidità civile, disabilità e tutele ha dovuto aspettare il provvedimento dirigenziale n. 1.573 del 29 marzo 2021 dell'Assessorato alle finanze e successivamente predisporre il proprio provvedimento n. 1975 del 19 aprile 2021.

Di norma, mensilmente sono restituiti dalla Tesoreria alla Regione: i pagamenti non andati a buon fine a seguito della mancata comunicazione da parte del beneficiario della variazione del conto corrente; i pagamenti in contanti che sono rimasti in giacenza presso gli sportelli bancari per tre mesi consecutivi e non sono stati ritirati dai beneficiari o dai delegati alla riscossione; i pagamenti emessi a favore di persone decedute nel corso del mese di cui si tratta e che dovranno essere emessi a favore degli eredi previa apposita domanda e i pagamenti su Postepay scaduti e non rinnovati in tempo utile dai beneficiari.

La struttura "Invalidità civile disabilità e tutela" riceve mensilmente da parte dell'ufficio entrate e dell'ufficio mandati l'elenco dei mandati non andati a buon fine per le motivazioni di cui sopra e provvede a redigere, sempre mensilmente, un provvedimento dirigenziale di liquidazione al fine di riemettere i mandati di pagamento. I pagamenti non andati a buon fine nel corso dell'anno corrente e per i quali sono già stati fatti i provvedimenti di reimmissione dei mandati sono stati a gennaio 2021 nove, a febbraio 2021 uno e a marzo 2021 due.

La problematica portata all'attenzione, soprattutto per la contabilità di fine anno, è all'ordine del giorno. La corretta procedura di contabilizzazione dettagliata nell'allegato 4.2 al Decreto Legislativo 118/2011 prevede una serie di atti che causano ritardi nella reimmissione dei mandati.

Nello specifico, è necessario procedere alla contabilizzazione dei mancati pagamenti attraverso le seguenti scritture: accertamento delle entrate a seguito di spese non andate a buon fine; partite di giro in entrata e contestuale impegno della spesa non andata a buon fine; partite di giro in uscita; riclassificazione dell'ordinativo di pagamento non andato a buon fine tra le partite di giro a valere sull'impegno di cui al punto precedente; regolarizzazione della carta contabile di entrata emessa dalla Tesoreria, a seguito dello scarto del pagamento a valere sull'accertamento effettuato fra le partite di giro in entrata e in uscita ed emissione di un nuovo ordinativo di pagamento a valere sull'impegno ordinario cui era inizialmente riferito il mandato poi non andato a buon fine per il saldo.

Considerato quanto sopra, gli uffici dell'Invalidità civile consigliano - ma non possono ovviamente obbligare gli utenti - di preferire tra le modalità di riscossione quella del versamento sul proprio conto corrente.

Presidente - Si è prenotato da remoto, per la replica, il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - l'Assessore è stato molto tecnico come evidentemente era necessario essere, riassumo la tematica perché sia assolutamente comprensibile anche all'esterno. Che cosa è accaduto? È accaduto che quest'anno, a differenza degli altri anni, così ci è stato segnalato, è stato accreditato in data 31 dicembre 2020 il pagamento dell'indennità degli assegni d'invalidità civile che erano, come potete immaginare e come possiamo immaginare tutti, molto attesi da parte delle famiglie o degli utenti che appunto hanno delle disabilità e quindi avevano necessità di avere questi fondi in un periodo in cui la crisi pandemica ha colpito particolarmente le famiglie. La particolarità di quest'anno è che queste provvidenze sono state accreditate il 31 dicembre 2020 e il ritiro di questi fondi doveva avvenire inderogabilmente entro il 31 dicembre 2020.

Io ho cercato di seguire l'evolversi della risposta sui mandati di pagamento, sui mandati respinti e quant'altro, però io credo che forse semplificare questo sistema sarebbe utile perché se io faccio un pagamento in quel giorno ed è obbligatorio ritirare i soldi il giorno stesso altrimenti chissà quando li rivedo, direi che non può essere un sistema che funziona.

Da quello che lei ci ha detto, Assessore, pare che verso fine aprile questa situazione si sia sbloccata, quattro mesi mi permetto di segnalare, quattro mesi dopo che le famiglie hanno continuato a chiedere di entrare in possesso di questi fondi, incredibilmente, peraltro, in coincidenza con il deposito delle interrogazioni che stiamo discutendo in questo momento.

Quindi, guarda un po,', è incredibile il potere che a volte certe interrogazioni hanno di sbloccare il meccanismo della macchina burocratica.

Se questo è ovviamente quello che ci ha comunicato, Assessore, e quindi si è dovuta aspettare questa determina dirigenziale di fine aprile per poter sbloccare questi fondi. Io ne sono felice, chiederò evidentemente conferma alle famiglie che hanno segnalato questa problematica, ma è chiaro che va ripensato e rivisto il sistema.

Lei, giustamente, ha riassunto in una frase e sicuramente nella frase finale quello che sarebbe il sistema ottimo, cioè il fatto di domiciliare il pagamento su un conto corrente, il che permetterebbe di superare questa criticità, ma dobbiamo anche fare i conti con chi o non ha questa possibilità o non vuole fare questo tipo di scelte e dobbiamo permettere anche a chi non vuole domiciliare il pagamento sul conto corrente di poterlo ritirare, magari ritirarlo in precedenza, non imporgli di ritirarlo il 31.12 per il 31.12.

Quindi, cercando di prendere la parte positiva della sua risposta, quindi l'avvenuta disponibilità di questo pagamento, la invito, Assessore, a cercare di dare disposizioni perché si faccia in modo che questi pagamenti possano avvenire prima e quindi il ritiro di questi fondi per chi non sceglie l'opzione del versamento sul conto corrente possa avvenire ovviamente prima, soprattutto in un periodo come quello natalizio di fine anno in cui sicuramente i soldi sono doppiamente necessari.