Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 544 del 22 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 544/XVI - Interpellanza: "Verifiche e controlli sui soggetti percettori di erogazioni pubbliche di sostegno e promozione sociale di cui alla legge regionale 23/2010".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 57 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Veniamo con questa interpellanza a un qualcosa che oggettivamente è anche difficile da comprendere, entriamo nel magico mondo delle politiche sociali della nostra Regione. È un magico mondo, perché a volte pare agiscano senza che si comprendano bene i termini di questa azione e fra poco, ovviamente, glielo spiegherò.

Come lei sa, Assessore, ci sono tre articoli specifici nella legge 23/2010: l'articolo 13 "Contributi per l'inclusione sociale", l'articolo 14 "Contributi straordinari" e l'articolo 15 "Contributi straordinari per spese sanitarie".

Nella mia esperienza di Consigliere comunale spesso vedevo persone che venivano a dirmi: "Ah no, sì, io sono andato dall'assistente sociale e mi ha dato 50 euro" e non capivo. Io pensavo che fossero donazioni personali delle assistenti sociali che mosse a compassione davano dei soldi alle persone che andavano a chiederglielo. Oppure: "Ho chiesto all'assistente sociale di aiutarmi, ma purtroppo non mi ha potuto dare niente" e oggettivamente non capivo come era organizzato.

Ho scoperto questa legge e sono entrato in questo magico mondo.

Già avevo fatto un'iniziativa ispettiva su questo tema nel 2019, evidenziando tutta una serie di criticità che appunto ruotano intorno a questa legge, soprattutto sui contributi di cui all'articolo 13 e all'articolo 14 della legge regionale 23/2010, e adesso le spiego perché.

Perché, guardando l'elenco dei contributi, ci sono numerose domande che sorgono, numerose incongruenze che saltano agli occhi e soprattutto che non trovano spiegazione. Innanzitutto, le evidenzio che ho fatto richiesta di accesso atti per avere l'elenco di coloro che hanno percepito questi contributi chiedendo, oltre ovviamente a chi sono e quanto hanno percepito, anche le motivazioni con le quali hanno chiesto questi contributi.

Ebbene, la risposta dell'Assessorato mi dice nel suo fondo: "Si segnala altresì che l'applicativo gestionale dei contributi in oggetto non consente l'estrazione del dato relativo alla motivazione della richiesta e che pertanto richiederebbe un'impegnativa estrazione manuale che comporterebbe una troppo impegnativa rielaborazione dei dati disponibili. Ad ogni buon conto - e qui è la parte interessante - si precisa che le principali motivazioni sottese a tali richieste possono essere riassunte come di seguito indicato: affitti e spese condominiali arretrati, spese per bollette del gas e dell'energia elettrica, spese riscaldamento gasolio e acquisto pellet".

Prendo per buona questa spiegazione che mi viene data, dopodiché guardo la delibera che disciplina il tutto, cioè il massimale delle erogazioni, che è la 1132/2014, che prevede che i contributi siano concessi con carattere di continuità fino al 31 dicembre dell'anno di presentazione della domanda con decorrenza, come sopra stabilito, per ciascun anno solare, per un importo annuo massimo complessivo di 2.500 euro.

Quindi il limite di erogazione per un assistente sociale è di 2.500 euro massimo in maniera complessiva.

Ora, guardando l'articolo 13 ho fatto una richiesta, mi sono limitato dal 2015 al 2020, vedo erogazioni per: 4.500 euro, 2.791 euro, 3.675 euro, 2.946 euro, 3.800 euro, 2.700 euro, 2.600 euro, 2.700 euro più 768 euro, 5.004 euro, 3.018 euro, 3.018 euro, 3.955 euro.

Inutile che vi specifichi che spesso la provenienza delle persone che percepiscono... ma questo è un dato marginale e mi sono chiesto: ma come mai c'è una legge che prevede dei limiti di spesa di 2.500 euro e gli assistenti sociali erogano dei contributi che sono superiori ai 2.500 euro, se c'è una delibera di Giunta che prevede che il limite massimo sia 2.500? E soprattutto questi 5 mila euro effettivamente possono essere ricondotti ad affitti e a spese condominiali arretrati? 5 mila euro? Spese per bollette del gas e energia elettrica? Sono spese di trent'anni. Perché immagino che chi si trova in queste situazioni di certo non vive in regge né in abitazioni di lusso con tutti i comfort e quant'altro. E questo per quanto riguarda l'articolo 13.

La cosa che invece mi suscita ancora più stupore è guardare le erogazioni del 2014. Qui ho un file, dal 2015 al 2020, che è di due pagine Excel. In queste due pagine Excel mi saltano agli occhi nel 2015 un'erogazione - non le elenco tutte, elenco solo quelle più clamorose - un'erogazione del 2015 da 5 mila euro, un'erogazione del 2016 da 5.200 euro, un'erogazione del 2017 da 5.725 euro, mi tengo poi il meglio per la fine, nel 2019 due erogazioni da 6.335 e 6.294 euro alla stessa persona, cioè più di 12 mila euro erogati alla stessa persona. Per? Spese condominiali? Spese di affitto, riscaldamento, bollette del gas? 12 mila euro!

Nel 2020 un'erogazione da 7.265 euro, una da 5.875 euro, poi abbiamo un'erogazione nel 2018 da 8.100 euro in un'unica soluzione.

La cosa divertente - a parte il fatto che ci sono persone che non sono nemmeno residenti in Valle d'Aosta - è che nell'articolo 14 viene evidenziata la particolare necessità di tutelare le famiglie con figli. Il problema è che spesso queste famiglie non hanno nessun figlio a carico; per di più le evidenzio il dato, credo più clamoroso, cioè di una persona che è riuscita a mettere assieme tre diverse erogazioni nel 2020: una da 5.000 euro, una da 16.850 euro e una da 7.150 euro per un totale di 29 mila euro nel solo 2020!

Io mi chiedo: esattamente quali spese condominiali, di riscaldamento e spese di bollette dell'energia elettrica abbia accumulato per avere diritto a un'erogazione da 29 mila euro.

Quindi, sostanzialmente, a fronte di tutto questo mi chiedo: ma non c'è nessun ente, nessun superiore a cui devono chiedere un'autorizzazione per erogare questi contributi? Possono dare liberamente intuitu personae a chi ritengono più opportuno? Perché io non vorrei che effettivamente ci fosse qualcuno che prende e comincia a regalare i soldi così, "A te 2 mila, a te 5 mila, se mi va" magari senza che a fronte ci sia un'effettiva necessità, ma soprattutto io ovviamente su queste cifre - su chi ha percepito cifre di questo tipo che sono ben superiori ai 2.500 euro annui - vorrei che si facesse chiarezza.

Cioè questa persona che percepisce 29 mila euro in un anno, ma come caspita può aver messo insieme... peraltro tre erogazioni diverse, c'è la prima da 5 mila, la seconda 16 mila e dopo quella da 16 mila addirittura un'altra da 7 mila. Ma cosa si è pagato con questi soldi?

Io credo, Assessore, che ci sia assolutamente necessità di mettere mano a questo settore, che ci sia forse da richiamare all'ordine chi decide di concedere con forse eccessiva generosità in qualche caso e forse con eccessiva parsimonia in altri perché le lamentele ci sono sia in un senso che in un altro, cioè lamentele di persone che hanno ricevuto troppo non ne ho avute, evidentemente, ma lo rilevo dai dati, ma lamentele di persone che hanno detto: "Continuo a segnalare il mio disagio all'assistente sociale e l'assistente sociale non fa nulla" invece ne ho ricevute.

Quindi io non so se poi questo sia dovuto al fatto che la situazione della persona effettivamente non richieda un intervento oppure se effettivamente qualcuno magari sia più sensibile verso alcune richieste da 29 mila euro invece che ad altre che hanno magari esigenze più contenute.

Ecco perché, tramite questa interpellanza, Assessore, le chiedo se e quali controlli sono stati effettuati su erogazioni e sui soggetti percettori di questa erogazioni e, in caso negativo, se sia intenzione dell'Amministrazione eseguire delle verifiche nel merito di quanto esposto.

Preciso, Assessore, che sono disposto ovviamente a fornire tutta la documentazione già evidenziata per permetterle di fare la giusta chiarezza e la giusta luce nel merito dell'accaduto.

Presidente - Per la risposta l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Sui controlli che sono stati effettuati posso dire che i procedimenti amministrativi per la concessione dei contributi previsti dagli articoli 13, 14 e 15 della legge regionale 23/2010 sono disciplinati dalla DGR 1132 dell'8 agosto 2014.

Gli uffici della struttura organizzativa "Assistenza economica, trasferimenti finanziari e servizi esternalizzati" - al momento del ricevimento dell'istanza presentata per il tramite del servizio sociale territoriale e prima di sottoporre le stesse all'esame della Commissione prevista dall'articolo 16 della legge regionale 23/2010 per l'espressione del parere vincolante di competenza - effettuano un'approfondita istruttoria, consistente in una serie di controlli che si sostanziano in particolare:

nella verifica di completezza della domanda e delle dichiarazioni sostitutive ivi contemplate, oltre che del contenuto della relazione sociale trasmessa dalle assistenti sociali territoriali;

nella verifica di effettiva residenza, qualora questa sia prevista nel territorio regionale, dei soggetti richiedenti;

nella verifica attraverso la dichiarazione sostitutiva unica e l'Isee delle rendite catastali, a esclusione della prima casa;

nella verifica, al momento effettuata a campione tramite richiesta agli uffici della Motorizzazione Civile, di disponibilità da parte del nucleo familiare di più di un bene mobile registrato. In merito a questo controllo, si precisa che a breve lo stesso verrà effettuato su tutte le pratiche, a seguito della messa a disposizione da parte della struttura organizzativa "Finanza e tributi" del Dipartimento bilancio, finanze e patrimonio di un accesso in sola consultazione alla banca dati dell'archivio tasse auto, nella quale è possibile verificare per ciascun codice fiscale i beni mobili in proprietà collegati, nel caso di disponibilità di oltre un bene mobile registrato nella loro valutazione residua, tramite riviste specializzate come "Eurotax", "Al volante" eccetera, al fine di controllare la corrispondenza ai valori previsti nella DGR 1132;

nella verifica che il valore delle disponibilità liquide, depositi, titoli eccetera risultanti dall'Isee rientri nei parametri previsti dalla DGR;

nella verifica, attraverso la banca dati SICER, dei finanziamenti erogati al nucleo familiare per prestito sociale;

nella verifica, attraverso la banca dati SICER, dei contributi erogati per il sostegno alla locazione;

nella verifica, attraverso banca dati SICER, dei contributi di tipo assistenziale erogati a qualsiasi titolo a sostegno delle famiglie dall'Assessorato regionale alla sanità, salute e politiche sociali;

nella verifica della titolarità da parte del nucleo familiare di un contratto di emergenza abitativa, dato rilevato sia attraverso la relazione sociale sia attraverso la banca dati PARTOUT.

Alla domanda "se, in caso negativo, sia intenzione dell'Amministrazione eseguire delle verifiche nel merito di quanto esposto", come illustrato in ordine al primo quesito, la struttura competente del Dipartimento politiche sociali effettua i controlli previsti dalla DGR 1132/2014.

Ciò detto - e la ringrazio per aver sottoposto questo argomento all'attenzione del Consiglio - ritengo che la disciplina di tali contributi, previsti da una legge regionale emanata quasi undici anni fa, debba essere rivista, anche alla luce delle normative, anche statali, con pari finalità di lotta alla povertà e inclusione sociale emanate negli ultimi anni. Mi riferisco, in particolare, al reddito di cittadinanza e al reddito di emergenza. È di tutta evidenza che allo stato attuale vi è una sovrapposizione d'interventi, anche se, in realtà, le misure di sostegno regionali vengono comunicate all'INPS attraverso un sistema d'interscambio di dati, al fine del calcolo dell'importo del reddito di cittadinanza e del reddito di emergenza.

È in ogni caso intenzione dell'Amministrazione - anche in attuazione dell'ordine del giorno approvato dal Consiglio nel corso della seduta di bilancio dello scorso mese di dicembre - dare corso a una riorganizzazione del sistema di welfare regionale al fine di adottare un unico percorso di sostegno alla cosiddetta misura unica a favore delle persone e delle famiglie in condizione di disagio socio-economico, nell'ottica di superare l'attuale frammentazione e sovrapposizione di aiuti.

È per questo che, nell'ambito del sistema di valutazione della performance attualmente in fase di definizione, è stato attribuito ai dirigenti del Dipartimento politiche sociali un obiettivo collegato all'attuazione della misura unica.

Per quanto riguarda quei casi cui ha fatto riferimento lei, Consigliere, io non conosco il limite di questi contributi o sovvenzioni, ma faremo un controllo, sicuramente.

Presidente - Per la replica, il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Assessore, la ringrazio per la disponibilità, di cui ovviamente approfitterò, fornendole tutta la documentazione necessaria, ovviamente non le nascondo - e glielo dico fin da subito - che farò anche io i necessari approfondimenti, ma era bene anche evidenziare questo tema in Consiglio, perché quando uno poi si trova di fronte ai dati di questo tipo, e soprattutto i nomi che erogano questo tipo di sovvenzioni sono sempre gli stessi, ci si chiede effettivamente a nome di chi stiano lavorando certe persone.

Quello che mi sento di sottolinearle è che lei ha evidenziato, per esempio, che viene fatto un controllo incrociato anche sulla residenza, ma nell'elenco che io ho, per esempio, nel 2018 per l'erogazione da 8.100 euro, dati in un'unica soluzione, viene riportato chiaramente che la persona è residente a Torino, quindi, capisce che se viene fatto un controllo forse il controllo non è stato fatto in maniera approfondita.

Peraltro, ripeto, all'articolo 14 si evidenzia che la struttura regionale competente in materia di politiche per la famiglia eroga contributi a carattere straordinario a favore delle famiglie, con particolare riferimento a esigenze di tutela dei minori. Ecco, quello che le dicevo e che le evidenzierò ovviamente con questa tabella è che, se lei avrà modo di guardare, vedrà che ci sono parecchie famiglie che hanno zero minori a carico, eppure percepiscono erogazioni che sono peraltro superiori ai 2.500 di cui le parlavo.

Quindi credo che il problema sia assolutamente da affrontare, soprattutto perché se da una parte risulta anche assurdo che ci sia questo tipo di erogazioni, e soprattutto giustamente lei dice: "Ma il tutto poi viene anche parametrato, per esempio, alla concessione del reddito di cittadinanza". Sappiamo benissimo che è un reddito che sostanzialmente si adatta per fornire un supporto che arrivi a 750 euro e quindi se io percepisco 650 euro al mese riceverò 100 euro che mi fanno arrivare ai 750, piuttosto che se percepisco zero percepirò 750 euro al mese, però è evidente che un'erogazione come quella da 8.100 euro e quella da 29 mila euro mal si concilia con qualsiasi altra misura.

Quindi ben venga, ovviamente, l'incrocio dei dati come giustamente diceva, secondo me addirittura, e questo era un processo già in atto sul Comune di Aosta - non credo che sia arrivato a compimento - ma che sarebbe, secondo me, ottimale riuscire a completarlo sulla Regione: avere una banca dati che riassume tutte le persone che vanno a fare un certo tipo di richiesta, per esempio gli SDI piuttosto che questo tipo di richieste, e le mette assieme in maniera che tu in un colpo solo possa avere un colpo d'occhio sull'Isee totale, sulle proprietà possedute, sulle domande di servizio individuale e sulle erogazioni che tu chiedi, perché, per esempio, c'erano persone che sul Comune di Aosta chiedevano delle sovvenzioni al Comune di Aosta ma poi avevano i servizi a domanda individuale dove avevano degli Isee altissimi e lo dimostravano e quindi pagavano prezzo pieno. Allora ci si chiedeva come mai potessero fare quel tipo di domande se in realtà avevano un Isee che era a livello, e la risposta era che in realtà i sistemi non si parlavano e quindi non si sapeva che quella persona in realtà aveva i soldi necessari per pagare o non aveva diritto a quelle erogazioni, ma si facevano lo stesso proprio per mancanza di dati.

Quindi la ringrazio per la sua disponibilità e le fornirò ovviamente copia di tutto il materiale.