Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 540 del 22 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 540/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito all'utilizzo del Superbonus di cui alla legge 77/2020 in relazione agli edifici di proprietà regionale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 53. Per l'illustrazione, il consigliere Carrel.

Carrel (PA) - Con questa interpellanza di fatto andiamo a chiedere al Governo come crede e pensa di agire in merito alle misure previste dal decreto legge convertito con modificazioni della legge del 17 luglio del 2020 n. 77, per intenderci il Superbonus: una detrazione del 110% possibile per i lavori che si eseguono dal primo luglio 2020 al 30 giugno 2022, poi prorogata di altri sei mesi se ci sono alcuni requisiti che l'Assessore conosce bene.

Non mi dilungherei oltre per quanto riguarda i tecnicismi, ma vorrei capire ed entrare nel merito di questa interpellanza, in quanto come gruppo vogliamo chiedere, visto che siamo venuti a conoscenza attraverso un 116 dei millesimi di proprietà della Regione all'interno di vari condomini dislocati su tutto il territorio regionale, quale sia di fatto la linea che l'Assessorato dà ai nostri rappresentanti, a coloro che rappresentano la nostra Regione nelle assemblee di condominio e quali siano le percentuali di presenza all'interno delle riunioni.

Questo è importante da capire essenzialmente perché vorremmo comprendere se come Regione abbiamo i fondi, la capacità e l'elasticità di andare incontro a questo Superbonus. Io ho citato in questa interpellanza solamente il Superbonus, ma le misure sono molte altre, perché mi riferisco anche alla possibilità di detrarre gli interventi sismici e quindi possono essere sicuramente sfruttati anche essi.

L'idea di fatto è chiedere se il Governo regionale abbia intenzione d'istituire un capitolo di spesa ad hoc oppure se abbia previsto d'integrare i due capitoli che già esistono per sfruttare al meglio questa opportunità e per dare una mano anche a tutti i privati che sono di fatto all'interno di condomini dove abbiamo millesimi di proprietà regionale.

La nostra idea sarebbe sicuramente quella di andare, attraverso le competenze acquisite dalle nostre strutture, a elaborare e a strutturare team di lavoro che dovrebbero essere posti in essere per trainare di fatto i lavori nei condomini dove abbiamo una presenza importante in termini di millesimi, e questo ci permetterebbe anche di cercare di dare delle risposte a dei professionisti e alle imprese valdostane.

Tutto questo ha bisogno ovviamente di prevedere dei capitoli ad hoc o comunque delle spese sicuramente importanti, ma ovviamente è una scelta politica che spetta alla Giunta. So che come ente locale non possiamo detrarre il 110%, però possiamo di fatto cedere il nostro credito e quindi sostenere un costo sicuramente inferiore rispetto a quello che avremmo sostenuto in passato e che sosterremo dopo il dicembre del 2022.

Bisognerebbe capire se vi sia un cronoprogramma e se vi siano delle iniziative in essere proprio per sfruttare questa opportunità, anche come Regione autonoma Valle d'Aosta.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Marzi.

Marzi (AV-SA) - Come si evince dai dati sulle proprietà immobiliari regionali - tra l'altro resi al collega Carrel con un 116 - sono diversi i casi in cui i nostri uffici presentano proprietà in contesti condominiali.

In alcune situazioni la proprietà a livello di millesimi è significativa, in altre risulta ridotta.

A beneficio dell'intero Consiglio, il macro dato sulle proprietà attiene a quattordici posizioni nel Comune di Aosta, a una posizione presso la sede di Bruxelles e a ulteriori nove posizioni distribuite su dodici comuni valdostani.

Le entità maggiormente significative di proprietà in termini di millesimi concernono locali e capannoni nei Comuni di Aosta, Quart e Saint-Christophe; gli edifici spaziano dal classico condominio all'edificio storico. L'utilizzo da parte dell'Amministrazione è prettamente a uso uffici e depositi.

Le assemblee di condominio presentano, ai fini dei contenuti dell'interpellanza, situazioni assolutamente diversificate sia riguardo alle frammentazioni delle proprietà dei condomini sia rispetto alle propensioni dei medesimi a migliorare o a valorizzare lo stato dell'immobile in funzione delle detrazioni previste, quali ad esempio il Superbonus 110% e la detrazione del 50% sulle ristrutturazioni edilizie.

Inoltre, tra gli interventi che possono essere proposti in sede condominiale, occorre distinguere tra quelli finalizzati all'adeguamento degli immobili a normativa di legge o al ripristino energetico e quelli finalizzati a una valorizzazione meno funzionale, più legata agli aspetti estetici e architettonici.

È opportuno sottolineare che, in caso di accesso ai benefici del bonus 110 - come tra l'altro da lei richiamato, collega Carrel - la Regione può beneficiare solo indirettamente di detrazioni fiscali secondo le seguenti due opzioni: cedere direttamente i benefici della detrazione al soggetto che realizza gli interventi con uno sconto in fattura pari al 110% dell'importo dei lavori sostenuti, oppure cedere il credito a un soggetto terzo, compreso un istituto finanziario o assicurativo, pagando un importo ridotto dei lavori e una quantità pari all'attuazione all'anno zero della quota ceduta.

Sarà quest'ultimo a beneficiare in cinque anni della detrazione.

La problematica che si pone è che nella quasi totalità dei casi alle opere che possono essere ricomprese nel bonus 110% si sommano ulteriori lavori che non rientrano in tale tipologia di beneficio. Per i lavori che possono essere ricompresi nella misura di detrazione fiscale per la ristrutturazione pari al 50% delle spese sostenute anche qui la Regione può optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito come per il bonus 110. In questo caso però l'Amministrazione regionale si assume la spesa nella misura del 50%. Per i lavori che non risultano contemplati in alcuna fattispecie, naturalmente di natura agevolativa, l'Amministrazione regionale si assume la spesa nella misura del 100%.

In alcuni contesti, gli interventi possono anche rappresentare spese rilevanti per cui la decisione di aderire all'intervento deve essere subordinata ad attenta valutazione di convenienza per l'Amministrazione regionale, anche in ordine a destinazione, tipologia dell'immobile e stato della sua valorizzazione, sia precedente che conseguente all'intervento.

Fermo restando l'accogliere con favore la possibilità di contribuire ad adeguare ed efficientare gli immobili in condomini in cui hanno sede uffici e locali regionali, non è comprensibilmente possibile seguire direttive univoche proprio in ragione delle situazioni alquanto diverse dei vari condomini che ho sopra rappresentato e che, tra l'altro, abbiamo fornito attraverso una tabella nel 116 sopra richiamato.

Pertanto, per poter esprimere la volontà in sede di assemblea condominiale, sarà ed è necessario, di volta in volta, da parte degli uffici assumere un quadro di riferimento più preciso e di convenienza rispetto all'interesse dell'Amministrazione.

Venendo al secondo quesito, non è agevole indicare la percentuale di presenza poiché, anche in questo caso, le situazioni sono alquanto diverse in quanto alcuni condomini hanno convocato una sola assemblea annuale, altri più assemblee durante l'anno.

L'ultimo anno, tra l'altro, non può inoltre ritenersi indicativo poiché diverse assemblee sono state organizzate, annullate, riproposte a singhiozzo a causa della pandemia.

In ogni caso, gli uffici competenti mantengono rapporti costanti con gli amministratori di condominio tenendo monitorata la situazione, in particolare nei condomini in cui la proprietà regionale è considerevole.

Gli uffici regionali, inoltre, risultano coinvolti a monte di alcune importanti decisioni che possono comportare investimenti di una certa entità, ad esempio in occasione della sostituzione dei serramenti esterni.

In merito al terzo quesito, diversi condomini hanno già indetto assemblee e alcuni hanno deliberato in merito all'affidamento di studi di fattibilità. A oggi non vi sono pratiche perfezionate quindi non sono possibili quantificazioni certe rispetto alle tipologie d'intervento agevolabili e agli oneri che saranno in capo all'Amministrazione regionale.

Il capitolo al quale fanno riferimento le spese condominiali esiste già e viene di volta in volta implementato qualora si renda necessario.

Tali implementazioni dovranno avvenire con certezza d'impegno, pertanto solo a seguito della definitiva approvazione della domanda di agevolazione "Superbonus 110", questo naturalmente anche per criteri di natura finanziaria rispetto alle disposizioni previste dal 118/2011.

Apposite risorse possono essere destinate per gli interventi attraverso eventuale variazione di bilancio sul capitolo delle spese condominiali per la parte di spesa per investimenti.

Presidente - Per la replica, consigliere Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Sì, la situazione è sicuramente complessa ma quello che volevamo assolutamente evitare è che ci fosse un "no" tout court a tutte le situazioni in quanto questo era quello che più ci preoccupava, perché crediamo che questa misura del Superbonus debba e possa essere un importante trampolino di lancio per una serie di settori molto importanti anche per il tessuto economico della Valle d'Aosta e quindi crediamo che la Regione debba assolutamente porre in essere tutte le azioni necessarie per approfittare di questa situazione e in qualche modo aiutare - laddove la presenza in termini di millesimi è importante - e cercare di coinvolgere e di fare un po' da capofila all'interno delle assemblee condominiali.

So, e appunto le ho citate, che le strutture sono sicuramente molto competenti e hanno dei rapporti diretti con i vari amministratori di condominio, però spesso quello che conta è l'input da parte della politica; capisco che dobbiamo aspettare i rendiconti, dobbiamo aspettare le delibere delle assemblee condominiali, però d'altro canto se abbiamo una presenza importante di millesimi come Regione, siamo noi che dobbiamo prima decidere se mettere delle risorse e poi cercare di fare o non fare questi interventi.

Convengo con lei che non tutti gli interventi sono funzionali, non tutti gli interventi servono e sono utili dal punto di vista della Regione e quindi bisogna assolutamente agire. Quello che però credo che sia necessario è dare degli input chiari alle strutture competenti in modo che possano agire di conseguenza, perché il tempo stringe: questa misura sarà in piedi fino al 30 giugno 2022 prorogata sino al 31 dicembre 2022 solamente se almeno il 60% dei lavori è stato svolto entro il 30 giugno 2022... capiamo bene che ora che facciamo l'assemblea di condominio, abbiamo i preventivi e partiamo con i lavori... il tempo è dietro l'angolo e quindi bisogna assolutamente agire!

Non vorrei che poi tutto rimanesse fermo, perehé dobbiamo fare una variazione di bilancio oppure spostare delle risorse da un capitolo all'altro, questa sarebbe sicuramente una cosa che non ci piacerebbe e ci vedrebbe sicuramente contrari.

Questa era l'intenzione della nostra interpellanza, quindi vigileremo e cercheremo di dare il nostro contributo laddove è possibile, perché crediamo veramente che questa misura del Superbonus - ma non solo, in generale il rilancio del settore dell'edilizia -debba essere sfruttata anche dalla nostra Regione, anche nelle nostre proprietà.