Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 537 del 22 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 537/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito allo strumento della rinegoziazione delle concessioni di impianti sciistici previsti dall'articolo 41 del Dlgs 40/2021".

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere. Passiamo pertanto all'oggetto n. 50. Per l'illustrazione, la consigliera Spelgatti ne ha facoltà

Spelgatti (LEGA VDA) - Premesso che la legge 8 agosto 2019 n. 86 recante delega al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo di professioni sportive nonché di semplificazione e i successivi decreti legislativi attuativi offrono una cornice procedurale agli operatori del settore, al fine di favorire l'ammodernamento e la costruzione d'impianti sportivi nonché tutti gli interventi comunque necessari per riqualificare le infrastrutture sportive non più adeguate alle loro esigenze funzionali; letto il decreto legislativo n. 40/2021 sulla sicurezza delle discipline sportive invernali, in particolare l'articolo 41 rubricato "rinegoziazione concessioni", ove si prevede che i maggiori costi derivanti dall'adeguamento dei comprensori sciistici ai nuovi standard di sicurezza ivi stabiliti possano essere compensati attraverso un riequilibrio delle condizioni economiche finanziarie originariamente pattuite anche attraverso la proroga della durata del rapporto; atteso che entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del Decreto, prevista per il 3 aprile 2021, i soggetti affidatari di impianti sciistici potranno infatti sottoporre all'ente affidante apposita domanda di revisione dei vigenti contratti concessori o di partenariato pubblico privato, comunque denominati, onde conseguire: a) il graduale recupero dei maggiori costi derivanti dall'applicazione del suddetto decreto; b) l'integrale ammodernamento degli investimenti effettuati o di quelli programmati; c) il rimborso dell'indebitamento contratto come eventualmente rimodulato per effetto di eventuali moratorie o agevolazioni concesse da parte degli istituti finanziari, comma 1.

Atteso, inoltre, che in caso di mancato accordo entrambe le parti avranno facoltà di recedere dal contratto, ma il gestore uscente avrà comunque diritto al rimborso del valore delle opere realizzate più gli oneri accessori al netto degli ammortamenti, ovvero nell'ipotesi in cui l'opera non abbia ancora superato la fase di collaudo dei costi effettivamente sostenuti, nonché delle penali degli altri costi sostenuti, o da sostenere, in conseguenza dello scioglimento del contratto.

Considerato, infine, che la comune linea direttrice delle disposizioni sopra riportate pare quindi essere quella di fornire una prospettiva di sviluppo di medio-lungo termine agli operatori dello sport già duramente colpiti dalla crisi pandemica in corso, perseguendo al contempo l'obiettivo della riqualificazione delle infrastrutture sportive e dell'adeguamento degli impianti nell'ottica di migliorare gli standard qualitativi di sicurezza dei servizi offerti all'utenza.

Tutto ciò premesso, interpelliamo la Giunta regionale per conoscere se il Governo intenda utilizzare - e se sì come intenda farlo - le opportunità offerte dalla succitata normativa, dando altresì adeguata comunicazione ai Comuni interessati da impianti di risalita.

Questa interpellanza riteniamo che sia molto importante - come quella gemella che segue, la n. 52 - perché ci sono appunto delle importanti novità da non perdere per quanto riguarda tutte le procedure per rimodernare le infrastrutture nel mondo dello sport, vedremo poi anche con quella successiva.

Quindi è importante sapere se la Regione ha visto queste norme nuove, se sta facendo qualcosa, se sta intervenendo, in quale direzione vuole andare e, soprattutto, se si è data adeguata comunicazione ai Comuni in relazione a questa opportunità per evitare che perdano appunto delle opportunità che ci sono sul momento.

Presidente - Assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (AV-SA) - Riprendendo un po' anche le cose che ci siamo detti ieri a proposito di autonomia, questo decreto arriva con molto ritardo rispetto alla capacità che la Regione autonoma Valle d'Aosta ha avuto di darsi un suo ordinamento, di darsi una sua struttura legislativa e anche di organizzare tutta la disciplina di finanziamento e non solo il decreto, l'abbiamo visto ma l'abbiamo costruito insieme. La Regione Valle d'Aosta ha portato alla discussione di questo decreto in questo autunno inoltrato la sua organizzazione, che è stata presa a riferimento per molte questioni e quindi c'è stata una parte attiva e soprattutto c'è stata una parte di discussione all'interno del confronto con il Ministero e con le altre Regioni.

La Regione ha una sua disciplina perché ha una sua norma di attuazione, con questa norma di attuazione sono state costruite - dopo il Decreto legislativo 79/98 - tutte le attività legate al trasferimento da parte degli organi centrali delle attività che riguardano le funzioni amministrative che ci sono riferite, quindi il decreto è sì utile per il settore ed è ovviamente utile anche per noi, ma per fortuna siamo in una fase molto più avanzata di tanti altri territori e questo, in termini di competitività, rispetto allo sci ci rende sicuramente più tranquilli, io non ho visto l'iniziativa che c'è poi sull'interpellanza 52. Rispetto allo sci, credo sia importante che attraverso anche questo lavoro cresca da parte di tutti la possibilità di dare a questo settore ancora più importanza, perché c'è una vera attenzione a far crescere la sicurezza sulle piste, a far crescere l'attenzione per gli investimenti.

Abbiamo lavorato al decreto perché potesse trovare la sua realizzazione; rispetto ad alcune disposizioni, anche quelle finanziarie, ovviamente cercheremo di essere attenti a seguirle ma per fortuna in questo senso siamo nelle condizioni di dire che la Regione ha investito per tempo sia in termini legislativi che finanziari per farsi trovare pronti di fronte a una riforma importante come questa.

Approfitto di questa interpellanza per dire correttamente al Consiglio regionale che la prossima settimana porteremo in Giunta la delibera dei criteri per dare attuazione alle risorse economiche che abbiamo attualmente in bilancio per finanziare gli interventi sulla legge 6 e sulla legge 8 e metteremo come primo posto, al criterio di questi finanziamenti, l'intervento sulla revisione del Weissmatten per dare continuità al lavoro che il Consiglio regionale ci ha chiesto di fare e in funzione del fatto che è stato convocato per due volte il tavolo per arrivare all'accordo di programma e c'è un perfetto accordo con il Comune e con Finaosta per procedere in questa direzione.

Questo è un aspetto che credo sia importante e che va nella direzione che state sollecitando, come va in quella direzione il lavoro che stiamo facendo con le altre Regioni sul tema delle proroghe in termini di possibilità agli impianti che non hanno funzionato in questo periodo.

Infine, ne approfitto, un'ultima comunicazione al Consiglio: a breve dovremmo completare un primo piccolo dossier da dare in disponibilità a tutti i gruppi per cominciare a fare dei ragionamenti sul sostegno ai piccoli comprensori, per capire quale potrà essere lo strumento migliore per portare avanti questa attività.

La ringrazio per l'iniziativa, è giusto cercare di essere molto attenti sia a quello che avviene sul piano nazionale, sia, in termini politici, in Consiglio regionale e, in termini tecnici, ai tavoli di lavoro dove questi provvedimenti vengono costruiti.

Presidente - Per la replica, la consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Mi fa piacere la sua risposta, in particolare mi fa piacere aver sentito di interventi che finalmente dovrebbero arrivare per il discorso del Weissmatten e anche qualche cosa su tutti i piccoli comprensori.

Rimaniamo in attesa di vedere che cosa deciderete e in quale direzione vorrete andare, però sapete che noi siamo sempre per i piccoli comprensori e quindi tutto quello che va in questa direzione a noi fa assolutamente piacere.