Oggetto del Consiglio n. 533 del 22 aprile 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 533/XVI - Interpellanza: "Azioni finalizzate alla ricerca di nuove soluzioni tariffarie per l'utilizzo delle tratte autostradali regionali da parte dei cittadini valdostani".
Bertin (Presidente) - Punto n. 46 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - Torniamo anche in questa seduta del Consiglio regionale a parlare di autostrada, lo avevamo già fatto lo scorso 24 febbraio presentando una interpellanza relativa alla riduzione dei costi di utilizzo delle tratte autostradali regionali. Dalla risposta dell'Assessore è emerso che la Regione è azionista di minoranza e chi decide è da una parte il gruppo Gavio per la SAV, dall'altra per la RAV, risulta essere il gruppo Benetton. È emersa quindi l'esistenza di questo duopolio Gavio-Benetton i quali, oltre ad avere la maggioranza delle azioni, gestiscono anche i lavori di manutenzione sul tratto autostradale, grazie ad affidamenti a società in house.
Quello che preoccupa è che, da qui alla scadenza della concessione della tratta A5 Quincinetto-Aosta gestita dalla SAV fino al 2032, ci potranno essere ulteriori aumenti incontrollati delle tariffe autostradali, quando già i prezzi per la percorrenza della tratta sono a dir poco proibitivi per un pendolare.
Ecco perché come gruppo Lega siamo convinti che sia necessario cercare nell'immediato delle soluzioni, aprendo un tavolo di confronto tra Regione e Governo, tavolo di confronto che avete previsto anche voi inserendo nel vostro programma di legislatura una maggiore interlocuzione con il Governo centrale su questo tema. Inoltre, lei stesso Assessore, in seguito all'assemblea della RAV, ha dichiarato che il sistema autostradale valdostano nel suo complesso, dunque anche con SAV, resta una nostra priorità e che è necessario ricercare ulteriori soluzioni tariffarie per i valdostani, che rendano possibile un uso abbordabile dell'autostrada.
Vorremmo fare una piccola ma importante considerazione in riferimento alla convenzione per i residenti, riguardo alle tariffe agevolate di riduzione del pedaggio autostradale. Quest'ultima risulterebbe macchinosa e contorta, la formula scontata dei quattro spostamenti su otto non convincerebbe i valdostani, lo dimostrano i numeri. Gli abbonati infatti risulterebbero circa 5000/5500, come lei ha detto già nell'altra interpellanza: facile ipotizzare che questa soluzione non sia quella più consona ai valdostani. Ecco perché bisognerebbe rivedere questa convenzione e renderla più appetibile a un maggior numero di valdostani, forse semplificandola con la vignette, ad esempio, già bocciata da lei, senza troppi vincoli e paletti.
Detto questo, nell'ottica di trovare nell'immediato delle soluzioni concrete e tenuto conto di questa situazione che lei Assessore ha definito pirandelliana, siamo qui a chiedere se sia stata attivata una interlocuzione con il Governo centrale, per addivenire a una soluzione dell'annosa questione dei costi dell'autostrada valdostana e quali azioni intenda mettere in campo l'Amministrazione regionale per cercare ulteriori soluzioni tariffarie per i valdostani, che rendano possibile un uso abbordabile dell'autostrada, come da lei dichiarato.
Infine, vorremmo portare alla sua attenzione quello che sta accadendo nelle Province autonome di Trento e Bolzano, con riferimento l'Autobrennero dove una norma varata dal Governo permetterebbe ai soci pubblici di esercitare il diritto di riscatto delle azioni detenute dai privati, in vista della scadenza delle concessioni. Le chiediamo quindi se il caso dell'Autobrennero possa essere utile per delineare un percorso futuro che riguardi anche la nostra autostrada quale primaria arteria di interesse pubblico locale.
Presidente - Per la risposta l'assessore Caveri.
Caveri (VdA Unie) - Sono convinto, consigliere Ganis, che se noi potessimo avere qui in aula i presidenti leghisti delle Regioni del Nord le spiegherebbero la complicazione delle materie che lei quest'oggi ha qui evocato, nel senso che il sistema autostradale italiano è di fatto in una situazione duopolistica, almeno al Nord. Esiste il gruppo Autostrade che in questo momento, come lei ben sa, dopo le vicende del Ponte Morandi è in qualche maniera scosso. C'è una trattativa in corso molto delicata che vede in questo momento due competitor: da una parte la Cassa depositi e prestiti, e quindi lo Stato, e dall'altra invece un gruppo spagnolo che fa capo a Perez, che è già un gruppo di grandissimo peso in Spagna, ma anche nel resto d'Europa. Dall'altra parte noi abbiamo il gruppo Gavio, che stava cercando in questa fase di acquisire praticamente tutte le autostrade del Nord Ovest. È di oggi la notizia, lo dice Maurizio Tropeano sulla pagina de La Stampa che dice: "Il disegno strategico del gruppo Gavio di diventare il domino assoluto del sistema autostradale piemontese del Nord Ovest è sfumato per una sentenza del Consiglio di Stato", perché il Consiglio di Stato ha escluso dalla gara di assegnazione della gestione delle concessioni, la Torino-Piacenza, Torino-Quincinetto, bretella di collegamento A4-A5 Ivrea-Santhià e la tangenziale di Torino. Chi conosce il mondo autostradale sa che questa è un'autentica rivoluzione. Ovviamente il gruppo Gavio immagino che farà fuoco, fulmini e saette, perché si tratta di una novità importante.
Le dico questo perché io sono reduce dalle assemblee molto interessanti delle tre entità che agiscono in Valle d'Aosta: una è il Traforo del Monte Bianco, che è anche il proprietario della maggioranza delle azioni della RAV, e dall'altra invece l'assemblea della SAV. L'impressione è molto, molto semplice. L'impressione è quella di soci di maggioranza che, sulla base assolutamente legittima degli assetti del diritto civile e degli assetti societari, fanno quello che vogliono. Lo fanno sulla base probabilmente di errori compiuti da tutti i Governi italiani che si sono succeduti, che hanno di fatto creato quella situazione che dicevo all'inizio duopolistica, in cui di fatto tu hai una situazione che altri colleghi qui in aula potrebbero anche spiegare come poi si riverbera sui lavori, come si riverbera sugli appalti, come si riverbera sulla proprietà addirittura nel caso del gruppo Benetton anche di quasi tutti gli Autogrill. Quindi ci sono situazioni che, a dire la verità, io credo che forse con un'alleanza proprio con i presidenti che ho citato precedentemente prima o poi dovrà essere posta dove? Dovrà essere posta, al di là delle risposte puntuali che le darò tra poco, alla Commissione per la concorrenza, alla Commissione Europea, perché è del tutto evidente che l'incremento, fatto del tutto legittimamente sulla base delle concessioni esistenti e dei piani che vengono rinnovati, questi aumenti da qui al 2032 renderanno le nostre autostrade, se non ci saranno soluzioni diverse, sempre più care e sempre più inarrivabili.
Tenendo conto, tra l'altro, che queste non sono autostrade che in qualche maniera devono preoccupare solamente noi, cioè il nostro portafoglio e la difficoltà per i valdostani di usufruire di arterie che hanno visto nel caso della SAV una lunghissima storia di costruzione che ha visto la Valle d'Aosta fra le protagoniste, ma questo vale anche per la RAV dove gli investimenti pubblici della Regione sono stati notevolissimi.
Credo quindi che oggi come oggi noi si debba in qualche maniera incidere in profondità nei rapporti con il Governo, che attualmente sono in una fase di attesa per la semplicissima ragione che è opportuno capire quale sarà l'assetto autostradale del gruppo Autostrade.
È ovvio che io nelle assemblee dei soci mi sono lamentato degli aumenti e delle tariffe e proporremo anche delle soluzioni transitorie, ma credo che la questione di fondo sia alla fine capire, anche sulla base di alcune proposte che ci sono state fatte, in particolare dalla RAV. Ma in questo momento non è certo il caso di intraprendere delle questioni molto complicate di cessioni di azioni e anche di possibilità di acquisto dell'autostrada, cosa che è stata prospettata già in passato, ma in questo momento si è in una terra di nessuno, cioè non si sa dove andrà il gruppo Autostrade nel futuro.
Rispondendo puntualmente alle sue domande, la questione dei costi deve continuare a essere una priorità nei rapporti con il Governo e, a mio avviso, in una sinergia fra le Regioni che sono interessate dal sistema autostradale, perché sa, poi quando uno va al sud si rende conto che le autostrade sono gratuite e quindi il problema non si pone, ma nel caso nostro la questione si pone invece pesantemente. L'interlocuzione con il Governo verrà fatto al momento opportuno e abbiamo già avuto dei contatti.
La seconda questione è questa dell'abbordabilità delle tariffe ed è strettamente legata alla questione precedente. Vanno bene alcune formule che oggi esistono fra Aosta Est e Aosta Ovest, vanno bene quelle corse plurime che consentono di poter ottenere uno sconto cospicuo nel caso di uso dell'autostrada. La vignette sappiamo perfettamente che non è possibile farla, per la semplice ragione che il sistema autostradale italiano è basato sul Telepass, quindi o si creano delle situazioni di sconti particolari sui Telepass, oppure è del tutto evidente che l'idea di fare come in Svizzera non è purtroppo possibile.
L'ultima questione penso che lei la abbia ricostruita in maniera non esatta, nel senso che è vero che c'è nella finanziaria una norma che riguarda il futuro della Autobrennero, ma in realtà la questione oggi è molto delicata. Fino adesso sono ormai anni che le Province autonome di Trento e di Bolzano e la Provincia di Modena si battono seguendo il principio per cui loro hanno liquidato i soci privati, è diventata interamente pubblica e in questo momento loro si battono per fare un ragionamento di questo genere: essendo totalmente pubblica, noi possiamo ottenere o dovremmo ottenere un automatico rinnovo della concessione. Stanno trattando con il Governo italiano, molte volte si è vista questa cosa avvicinarsi, in questo momento noi non sappiamo se questa ipotesi sia credibile. Chi conosce, come il presidente Marquis, la trattativa con la RAV, sa perfettamente che questa era una delle cose che diceva la società Autostrade: "Se voi acquistate le nostre azioni e diventate soci pubblici al 100 percento, potreste avere la possibilità di ottenere la concessione per il futuro con un rinnovo ampio oltre il 2032".
Ora io non entro nel merito delle ultime proposte che ci sono state fatte, stiamo facendo degli approfondimenti, però è del tutto evidente che per adesso la questione Brennero non è risolta e non può essere un punto di riferimento.
Possiamo immaginare che per l'altra autostrada, cioè per la SAV, ci possa essere una disponibilità del gruppo Gavio a cedere? Conviene a noi acquistare l'autostrada, se sappiamo che la scadenza è 2032, quindi abbastanza ravvicinata? Quali sono i piani di investimenti previsti? Pensate che da qui al 2025 gli investimenti che la SAV farà ammontano a 185 milioni di euro, quindi anche l'ammodernamento dell'autostrada non è un elemento di grande banalità, soprattutto per un'autostrada come quella fra Quincinetto e Aosta che oramai sente moltissimo il peso dell'età.
Quindi io ringrazio il consigliere Ganis che mi sta dietro sulla vicenda dell'autostrada e mi segue come se fossimo sull'autostrada uno dietro l'altro per vedere se faccio le cose bene o male. Le assicuro che cercheremo di fare come Governo e come maggioranza il massimo sforzo e credo, ma non per piaggeria, che questa comunque sia una questione veramente che interessa moltissimo il Nord Ovest di Italia, interessa tutto il Nord, perché è un tema cruciale questo fatto che strade che sono importantissime continuino ad avere in due proprietari la maggioranza delle autostrade.
Presidente - Per la replica il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Sicuramente non voglio inserirmi nella corsa fra lei e il collega Ganis, quello che però è particolarmente importante e che è stato un po' più il dolore che la gioia di tutti i vari assessori che si sono occupati non solo di partecipate ma anche poi di trasporti, perché qualcuno ha provato giustamente ad avviare dei tavoli di interlocuzione con le società o con il Governo centrale, qualcun altro ha mobilitato giustamente le rappresentanze e le categorie che sono sostanzialmente vessate da questo problema, sicuramente è un problema che dovrà essere gestito senza andare a scomodare presidenti di qualsiasi modo, perché penso che anche chiamando semplicemente i presidenti dei due gruppi, come lei diceva, ci potrebbero spiegare forse anche meglio come funziona questo sistema e sicuramente l'incerto ruolo di Cassa depositi e prestiti e direi dello Stato, perché ancora non si è usciti dal dubbio, come diceva lei, dal dilemma Ponte Morandi e da quelle che ne sono state le conseguenze, forse fossi oggi il gruppo Benetton quasi quasi... in realtà siamo finiti al peggio, cioè ci hanno guadagnato di più e ci guadagneranno di più da questa situazione, l'idea era quella appunto di sondare e di capire quali fossero le ulteriori soluzioni tariffarie per i valdostani.
Sicuramente è un grand programme, perché lei ha citato la cosiddetta tangenziale che è un costo poi comunque per l'Amministrazione, vignette sì, vignette no, Telepass, vignette, come vogliamo chiamarlo, sicuramente questa potrebbe essere una soluzione che con chi gestisce Telepass si potrebbe perseguire o comprendere, soprattutto quali sono le complicazioni tecniche. Il discorso della Autobrennero, senza voler andare a chiamare sogni o idee di investimento, o non so quanto poi investimento, di acquisto dell'arteria. Qui la invito a seguire un pochettino quello che è l'andamento delle trattative, perché poi sappiamo che quando parliamo di quelle zone geografiche loro sono sempre anni luce avanti, sono sempre più speciali delle speciali, però sicuramente il discorso che si stava intavolando non era tanto sull'acquisto dell'arteria, ma su un ruolo diverso tra il proprietario dell'arteria e il gestore, che al di là della tematica autostradale, secondo noi, potrebbe essere particolarmente interessante per il discorso concessorio. Inviterei anche chi è a Roma e chi ci rappresenta a Roma di seguire direttamente quelle che sono le attività che verranno gestite, perché molto probabilmente, considerato che siamo sempre intorno al 2030 un po' su tutto, potrebbero aprirsi degli scenari interessanti soprattutto per quella che è l'evoluzione delle modalità di gestione delle gare di concessione, soprattutto di eventuali utilità che il territorio potrebbe beneficiare dai rinnovi di concessioni o da nuove gare concessorie.
Su questo la inviterei a seguire più direttamente e magari anche chiedere in particolare al senatore, che sicuramente è più attivo rispetto al deputato, con tutto il rispetto per il deputato, ma questo l'abbiamo visto anche in Commissione, e forse anche potrebbe approfondire meglio questa tematica.
Poi, visto che parliamo di concessioni, ma è solo una battuta, non si dimentichi anche delle acque, perché anche lì stiamo parlando di concessioni e quindi lì c'è un timing che aspetta tutti quanti.