Oggetto del Consiglio n. 530 del 22 aprile 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 530/XVI - Interpellanza: "Azioni per il ripristino dei pannelli informativi del Castello di Graines".
Bertin (Presidente) - Punto all'ordine del giorno n. 43. Consigliere Brunod per l'illustrazione, ne ha facoltà.
Brunod (LEGA VDA) - Rimaniamo sempre in tema di valorizzazione culturale. Preso atto che diverse persone mentre sono salite a visitare l'antico castello di Graines nel Comune di Brusson hanno purtroppo evidenziato uno scarso e degradato stato dei relativi cartelli descrittivi, pubblicando anche immagini sui social di pannelli sbiaditi, rotti e illeggibili, manifestando una grande delusione e amarezza per l'immagine non performante e qualitativa nell'offerta delle peculiarità della nostra Regione. Vista l'importanza di tale sito a livello culturale, in quanto il castello di Graines risale all'XI secolo, castello che fu costruito su di uno sperone roccioso che domina l'abitato situato all'imbocco del Vallone di Frudière, dove aveva lo scopo di controllare l'intera Val d'Ayas e l'accesso all'alta Valle di Gressoney. Evidenziato che, sia sulla pagina del sito ufficiale del turismo in Valle d'Aosta www.lovevda.it, sia sulla pagina del sito del Comune di Brusson all'interno della sezione "Vivere il Comune, cosa vedere", viene indicato il castello di Graines come uno dei luoghi turistici da scoprire. Ritenuto che la valorizzazione e la promozione del nostro ricco patrimonio culturale sia uno degli aspetti sui quali puntare molto a livello turistico, sia a livello nazionale che internazionale. Inoltre, rilevato che il consorzio turistico Val d'Ayas, insieme alla Unité des Communes Valdôtaines Evançon, hanno realizzato il progetto di recupero di tutti i sentieri pedonali storici che attraversano la Val d'Ayas sui suoi due lati da Ayas a Verrès, realizzando un progetto Tour Monte Rosa Randò, un trekking di media montagna di sette o quattro giorni in Val d'Ayas lungo gli antichi sentieri che conducono ai ghiacciai del Monte Rosa, un progetto molto ben riuscito che sta andando molto di moda in questi ultimi periodi e che transita proprio nei pressi del castello.
Questa interpellanza voleva anche mettere in risalto la grande attenzione che c'è mediaticamente per questo sito, di cui credo che comunque più o meno tutti noi siamo ben a conoscenza.
Volevo citare alcuni passaggi mediatici che parlano molto bene del castello di Graines. Per esempio, su La Vallée di pochi giorni fa: "Dal 3 giugno le riprese del film 'Le otto montagne a Brusson'", riprese che verranno realizzate proprio in quella zona, vicino al castello di Graines. Un altro titolo: "Val d'Ayas in diretta, dal castello di Graines a Brusson ha preso il via una rassegna dedicata alle visite virtuali". Sempre sulle pagine social "Val d'Ayas da vivere" si legge: "Chi vuole vivere una visita guidata virtuale al Castello di Graines" e illustra tutto il programma. Anche per esempio sulla pagina "Visitmonterosa", una pagina che ha dei grandi successi, si parla del castello di Graines e si presenta questo importante sito culturale. E questi sono solo alcuni esempi.
Abbiamo portato all'attenzione dell'aula questo aspetto, in quanto riteniamo che sia molto opportuno prestare molta attenzione a questi siti culturali, alla loro manutenzione, a come vengono curati in tutti gli aspetti, per evitare che magari basta arrivi qualche foto sui social e ci va a rovinare la nostra immagine di Valle d'Aosta. Quindi con questa interpellanza chiediamo all'Assessore regionale se sia a conoscenza dello stato degradato dei pannelli espositivi presso il castello di Graines e se sia intenzione dell'Assessorato verificare in tempi brevi lo stato dei pannelli fotografici e informativi del castello di Graines, portando avanti le necessarie azioni per ripristinarli, con l'obiettivo di rendere il nostro prestigioso patrimonio culturale sempre più appetibile da un punto di vista dell'offerta turistica della Valle d'Aosta.
Presidente - Per la risposta l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz J. (PCP) - Grazie collega Brunod, anche perché nella premessa della sua interpellanza ribadisce, e io sono fermamente convinto e su questo credo che ci troviamo davvero super allineati, che la valorizzazione e la promozione del nostro ricco patrimonio culturale sia uno degli aspetti sui quali puntare molto a livello turistico, sia a livello nazionale che internazionale, ed è proprio una delle strade che stiamo intraprendendo, assolutamente convinti che nell'offerta complessiva, quindi oltre all'offerta di eventi e al nostro ambiente naturale, anche la ricchissima gamma di siti culturali, sia materiali che immateriali, siano elementi importantissimi di catalizzazione di un interesse, che non è così indifferente da un punto di vista anche turistico e di altro genere, anche commerciale.
Lei mi chiede se sia a conoscenza dello stato degradato dei pannelli espositivi presso il castello di Graines. Sinceramente non ne ero a conoscenza finché non mi ha fatto l'interpellanza, però la Soprintendenza mi riferisce che era a conoscenza della situazione di alcuni pannelli che sono collocati nel sito del castello di Graines, quindi nell'ambito delle attività di manutenzione effettuate dagli uffici interni del dipartimento di Soprintendenza il problema era stato segnalato e la Soprintendenza era a conoscenza del fatto. Poi lei chiede se sia intenzione dell'Assessorato verificare in tempi brevi lo stato dei pannelli, eccetera. L'Assessorato, come le dicevo, attraverso la Soprintendenza ha già fatto questa verifica e l'attuale emergenza sanitaria - le confesso - ha in parte rallentato le attività di manutenzione curate dagli uffici.
Certo, la situazione di Graines evidenzia che è necessario affrontare, proprio in una logica di sistema e non solo specificamente sul sito che lei ha segnalato, la questione della divulgazione del patrimonio culturale su tutto il territorio regionale, della sua comunicazione verso i possibili fruitori e tutti coloro che si interessano o potrebbero interessarsi di questo tema. Il tema è praticamente lo stesso che abbiamo affrontato con il collega Lavy un minuto fa, che è proprio quello della fruibilità piena e massima e soprattutto della narrazione del nostro patrimonio. Certo, un castello ha altre caratteristiche ben più facili da decifrare, rispetto a un'area come quella di cui parlavamo prima.
La questione, come si può comprendere, presenta problemi di più ampio respiro ed è un'occasione di riflessione, ma anche operativa, affrontata nel PITEM Pa.C.E., quindi nel piano integrato tematico patrimonio cultura economia, che tra l'altro è il primo progetto integrato che tiene conto del patrimonio culturale dell'area Alcotra Italia-Francia. Nel progetto sono infatti previsti la creazione di circuiti tematici in particolare per i monumenti diffusi sul territorio e la predisposizione di modelli di valorizzazione del sito.
Le devo dire che, approfondendo ulteriormente le informazioni che mi sono state date e cercando di capire com'è che quei pannelli furono elaborati e chi decise quella specifica connotazione grafica, mi informano che i pannelli presenti nel castello di Graines sono il frutto di un progetto di cooperazione, in particolare del progetto AVER, Anciens Vestiges En Ruine, ormai concluso da quasi dieci anni. A suo tempo quei pannelli erano stati realizzati secondo specifiche tecniche grafiche, in conformità con tutte le produzioni effettuate dal partenariato, quindi qualunque tipo di modifica, manutenzione e altro doveva essere fatta nell'ambito di quello specifico progetto, perché altrimenti sarebbe stata oggetto poi di contestazione e di penalizzazione. Però mi informano che i pannelli di Graines adesso sono svincolati e quindi può essere ripresentata in modo autonomo proprio la ricostruzione e anche il ripensamento eventualmente della grafica e della manutenzione di questi tre pannelli, che sono deteriorati anche a causa della loro esposizione ambientale. Quindi il problema è da un certo punto di vista facilitato dal fatto che non vi è più questo vincolo, dall'altro, come lei sa meglio di me, quei pannelli devono essere comunque rifatti interamente, per cui questa operazione di rifacimento presuppone non un restauro di quello che c'è, ma la definizione proprio di un progetto con un format che sia elaborato. Però, ripeto, la questione è nota e quindi è stato un mio scrupolo "attenzionare" la questione da lei segnalata e verificare tempi e modalità di risposta rispetto alle questioni che lei ha evidenziato.
Presidente - Per la replica il consigliere Brunod a cui passo la parola.
Brunod (LEGA VDA) - Grazie Assessore per condividere questa problematica e prendersene a cura, come ha ben illustrato. Ovviamente la nostra preoccupazione è perché vediamo questa positiva grande attenzione per il castello di Graines, per gli appassionati di questi siti, ma soprattutto anche in ottica estiva e soprattutto, come abbiamo visto, perché verrà girato un film. Era solo per prevenire che non ci siano ulteriori segnalazioni di queste problematiche o magari cercare di chiarire questa posizione che lei ha ben espresso, per evitare ulteriori segnalazioni di questo stato degradato. Quindi ben venga che vengano rinnovati i pannelli come lei ha ben illustrato.
Le chiederei se può anche occuparsi di fare una precisazione, in quanto guardando come ho detto prima sul sito del turismo della Regione, sul sito lovevda si parla di un sito da visitare, un sito aperto, mentre la scheda che parla sempre del castello di Graines della Regione Valle d'Aosta in fondo dice "Il castello è attualmente chiuso al pubblico per lavori di restauro". Sul sito del Comune di Brusson si parla di sito aperto da visitare e invece sulla parte "Guide turistiche Valle d'Aosta", che immagino anche lei conosca molto bene, vi è il passaggio finale in cui dice: "Grazie al programma transfrontaliero AVER, Anciens Vestiges En Ruine, il castello è stato recentemente restaurato ed è liberamente accessibile". Se è possibile fare questa correzione sui siti, per non creare confusione per tutti quelli che sono interessati all'aspetto culturale della regione.