Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 525 del 22 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 525/XVI - Interpellanza: "Predisposizione di un piano di riordino dei cantieri forestali".

Sammaritani (Presidente) - Passiamo adesso alla trattazione delle interpellanze in materia di agricoltura e risorse naturali, con il punto 38 all'ordine del giorno. Per l'esposizione la parola alla consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vista l'annosa questione dei cantieri forestali, che tante sedute del Consiglio regionale ha occupato senza che si sia mai arrivati a una compiuta revisione e riorganizzazione degli stessi, noi interpelliamo la Giunta regionale per conoscere, alla luce anche dell'emergenza economica causata dalla pandemia, se sia intenzione del Governo di predisporre un piano di riordino dei cantieri forestali, della gestione e della disciplina dei medesimi, compresi i requisiti d'accesso e l'apertura delle graduatorie.

Presidente - Per la risposta la parola all'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Grazie collega Spelgatti. Ho ascoltato con attenzione questa interpellanza e sinceramente non ho capito bene il discorso dell'annosa questione, ma faremo un po' di storia molto volentieri. Anzi, la ringrazio dell'iniziativa che ci permette di fare nuovamente il punto sui cantieri forestali, dopo che ne abbiamo parlato anche in occasione della predisposizione del bilancio e nello scorso Consiglio in occasione del DEFR.

I cantieri forestali, lo sappiamo bene, rappresentano e hanno rappresentato un'importante realtà della nostra regione, sia in termini occupazionali, che in termini di risposte agli enti locali. Ecco che poi intorno ai primi anni del 2010, 2011 e 2012, - io ero un amministratore comunale, quindi me lo ricordo bene - si sono fatte scelte diverse, finché poi nella scorsa legislatura o a fine di quella precedente, ma comunque intorno al 2017/2018 in avanti, ecco che si è iniziato un processo di ricostruzione e di rilancio, di riorganizzazione dei cantieri forestali. Io non ero presente in questa aula, ma l'ho vissuto in prima persona in quanto membro da Sindaco del CELVA e anche all'interno del nostro movimento, come Table des syndics e come Comité fédéral abbiamo ovviamente sostenuto e supportato questo percorso che è stato fatto. Come dicevo un percorso di rilancio con numeri sicuramente inferiori al passato, numeri per quanto riguarda gli operai impiegati, ma che sicuramente è un rilancio che è in corso. Poi valuteremo con il tempo un eventuale aumento degli impiegati o magari, come abbiamo fatto in quest'anno, mantenere invariato il numero, ma aumentare le giornate di lavoro.

L'ho detto più volte e lo dico volentieri anche oggi: è da lì che si è partiti, quindi da una situazione molto positiva, grazie all'operato di chi mi ha preceduto e anche grazie soprattutto anche all'operato dei tecnici. Questa mattina, ad esempio, ero su un cantiere forestale - abbiamo il piacere a Saint-Nicolas di avere un cantiere di boucherons, quindi operai altamente specializzati che sono stati assunti in seguito ovviamente a tutta una serie di selezioni - e da qui elencherò alcuni dati di una situazione che è in fase di rilancio, ma che ovviamente potrà e dovrà ancora essere ulteriormente migliorata. Agli attuali 375 impiegati vanno sommati 25 lavoratori che sono assunti come Assessorato all'agricoltura e che si occupano principalmente di orti e di lavori minori.

Citavo prima le risposte agli enti locali, con all'incirca un centinaio di interventi anno in tutti i comuni, i quali fanno riferimento all'Assessorato presentando un piano di interventi, con un'organizzazione precisa, ad esempio, per quelle che sono le aree picnic con interventi biennali. Quindi una mirata scelta politica con la quale è stata anche assicurata una maggiore disponibilità di risorse, perché ovviamente possiamo avere tutti i principi più belli, però poi se non andiamo a inserire delle risorse poco possiamo fare.

Le dicevo dell'aumento delle giornate nel 2021, rispetto al 2020, più dieci giornate.

Per quanto riguarda la cosa delle assunzioni, che potrebbe essere anche interessante, ricordiamo che, seppure assunti con un contratto di natura privatistica, sono comunque dipendenti della pubblica amministrazione, quindi le assunzioni avvengono mediante l'utilizzo di graduatorie approvate in seguito all'espletamento di apposite procedure selettive, così come previsto dall'articolo 6 della legge 21 del 2017. Per entrare nello specifico si evidenzia che dal 2018 a oggi sono state espletate 29 procedure selettive e di queste sono attualmente vigenti 26 graduatorie. Nell'ottica di dare stabilità al personale, e considerato anche il periodo emergenziale, con l'articolo 8 della legge n. 12 del 2020, la validità delle graduatorie vigenti è stata rinnovata fino al 2023, fatta eccezione ovviamente per le graduatorie che avevano scadenza successiva. Come dicevo prima, un piano di lavoro triennale approvato con una delibera di Giunta regionale, la n. 81 del primo febbraio 2021.

I cantieri forestali ci sono con gli operai assunti, ma poi abbiamo anche tutta una parte di lavori che vengono esternalizzati. Per entrare un po' nei numeri e nelle cifre vediamo che i cantieri che impiegano direttamente i nostri operai hanno una cifra totale di 12 milioni di euro, divisi su 40 impiegati forestali, 60 operai a tempo indeterminato e 375 stagionali, cifre che comportano la portata delle opere, l'attrezzatura e ovviamente tutto quello che comprende questi interventi. Poi tutta una parte di cantieri che vengono esternalizzati, quindi per dare un rilancio anche all'economia, alle piccole attività del posto, che impiegano principalmente opere su piste, su manutenzioni immobili e sistemazioni idrauliche; in particolar modo queste ultime sono quelle che riescono a dare una risposta in tempi anche ragionevolmente brevi alle esigenze dei nostri enti locali.

Sul bilancio 2021, ahimè, dovremo trovare anche una soluzione per la questione dei rimborsi chilometrici, quelli non erogati nel 2010-2011. È una trattativa in corso, stiamo trovando una soluzione con una mediazione, ma qui ci saranno richieste risorse non banali.

Per il futuro la volontà è quella sicuramente di dare una continuità a quanto fatto, di ragionare su questa opportunità ed eventualmente di aumentare ancora le giornate lavorative. Soprattutto siamo in presenza anche di operai che magari hanno avuto una stagione invernale difficoltosa e quindi direi che questa è la strada giusta che intendiamo percorrere e proseguire. Ovviamente siamo aperti a eventuali ed altre suggestioni.

Presidente - Ha chiesto la parola per la replica la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Io ho fatto una interpellanza volutamente asciuttissima, in cui sostanzialmente non ho spiegato dove volevo andare a parare, ma ho chiesto alla luce dell'emergenza economica causata dalla pandemia. Questo perché? Perché siccome noi dall'opposizione non abbiamo la più pallida idea, e non ce l'hanno neanche i valdostani, di quali siano le intenzioni della Giunta e di dove vogliate andare, in quale direzione vogliate andare su tutti gli assessorati per rilanciare la Valle d'Aosta, per rilanciare l'economia, per affrontare tutte le emergenze che ci sono, qual è la visione che avete e non riusciamo a capirlo. Perché abbiamo tirato fuori questo punto? È scontato che ci saranno purtroppo molte persone che si ritroveranno senza un lavoro, prima o poi e succederà purtroppo anche abbastanza in fretta. Allora qual è la vostra visione? La visione è quella di dare esclusivamente dei contributi genericamente, di dare dei contributi che poi tra l'altro non coprono neanche lontanamente le esigenze delle persone, oppure investire sul lavoro?

Uno dei tanti elementi, non certo la soluzione, ma uno dei tanti elementi su cui si potrebbe investire è proprio il discorso dei forestali, perché? Si sta parlando degli stagionali e c'è tutta la parte degli stagionali che sarebbe importante implementare, perché piuttosto che lasciare a casa le persone e dare degli oboli che sono poi sostanzialmente delle elemosine, è meglio utilizzare le persone, permettere loro di lavorare e di fare qualche cosa, qualcosa che sia utile per la comunità. Quindi pagarli per fare qualche cosa, tenendo poi presente che c'è la parte che mette la Regione, che è quella legata ai mesi in cui lavorano, poi c'è tutta la parte della disoccupazione che comunque non esce dalle casse della Regione. Quindi c'è un doppio vantaggio per la Regione, perché comunque almeno sono coperti tra i periodi pagati come stipendio e i periodi pagati come disoccupazione. C'è un terzo vantaggio che è quello che, nel momento in cui si è nelle liste di disoccupazione, si hanno delle corsie preferenziali per essere poi riassunti, perché ci sono delle agevolazioni per chi pesca dalle liste dei disoccupati.

I vantaggi sono molteplici, ma soprattutto c'è il vantaggio di evitare di lasciare a casa le persone dando delle elemosine, ma utilizzando le persone per fare dei lavori che sono utilissimi e necessari per la nostra comunità, perché sappiamo benissimo ormai che i nostri sentieri non sono abbastanza puliti, che ci sono una marea di problemi in relazione ai nostri boschi e tutto quanto, che sono sempre più in degrado e in stato di abbandono, quindi i vantaggi sono molteplici. Tra tutte le misure che ci potrebbero essere in una visione di rilancio della Valle d'Aosta e dell'economia c'è anche questa, ci potrebbe essere anche questa. È chiaro che però qualcosa dovete fare.

La domanda è: dove state andando? Cosa volete fare? Dove pensate di investire? Noi non lo stiamo capendo e anche con questa interpellanza viene fuori che non c'è neanche questa idea. Allora, evitando di fare polemica, chiedo: potete investire magari anche su questo? Perché, ripeto, i vantaggi sono molteplici: facciamo lavorare le persone, facciamo qualche cosa di utile per i nostri boschi e per il nostro turismo in relazione ai sentieri e quant'altro, mettiamo le persone a lavorare invece di dare l'obolo, le persone lavorano, nei periodi in cui non lavorano c'è comunque l'indennità di disoccupazione, nel momento in cui sono nelle liste dei disoccupati, comunque, ci sono delle corsie preferenziali per la riassunzione, quindi è tutto un meccanismo positivo.

Pensateci, rifletteteci, questa è una delle proposte che noi facciamo, in vista del rilancio dell'economia e di spendere bene dei soldi per creare lavoro e non solo per dare i contentini, che poi non sono dei contentini perché non accontentano nessuno, perché mortificano l'uomo, non portano da nessuna parte perché, comunque, non risolvono il problema. Allora dobbiamo trovare dei meccanismi che producano reddito e dei moltiplicatori di risorse, per cui investiamo in qualche cosa che possa poi però avere degli altri riscontri che siano un volano. Questa dovrebbe essere la visione e queste dovrebbero essere le misure su cui dovreste lavorare. Pensateci.