Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 522 del 22 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 522/XVI - Interpellanza: "Disposizioni applicabili in Valle d'Aosta per lo svolgimento delle attività sportive all'aperto".

Bertin (Presidente) - Punto n. 35 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Questa interpellanza mira a richiamare l'attenzione verso una disposizione introdotta nell'ordinanza che abbiamo richiamato nelle premesse, la n. 135 del 27 marzo 2021, riferibile alle disposizioni relative alla pratica dello sport in Valle d'Aosta.

Io ho sentito spesso il Presidente riempirsi la bocca con la descrizione del fatto che la Valle d'Aosta ha tutta una serie di particolarità relative alla sua conformazione geografica e mi sento di poter assolutamente condividere questa visione. Ecco perché mi ha colpito particolarmente che in questa ordinanza venisse, al punto 7, specificata una modalità di esecuzione dello sport in Valle d'Aosta che adesso vado a descrivervi.

Al punto 7 si diceva che era consentito svolgere l'attività motoria esclusivamente nel comune di residenza, domicilio o abitazione, in forma individuale, con congiunti, ovvero nel rispetto della distanza di almeno due metri e con accompagnatore per i minori o le persone non autosufficienti, o in presenza in genere di istruttori abilitati, in ogni caso al di fuori delle vie principali e dei centri abitati, preferibilmente nelle strade, nei percorsi secondari o su sentieri segnalati evitando ogni assembramento.

Nel leggere questa disposizione dell'ordinanza dobbiamo tener conto di quella che è, come abbiamo detto più volte e come ho riportato prima, la conformazione geografica della nostra regione, che vede in pochi chilometri un susseguirsi di numerosi comuni. E qui faccio una autodenuncia, Presidente. Io personalmente sono residente a Saint-Christophe e quando arrivo a casa mi cambio, vado a farmi una corsa e sconfino nella mia corsa - io mi reco da Saint-Christophe all'area verde di Pollein - e attraverso ben tre comuni correndo. A fronte di questo punto, il punto n. 7, sarei un temibile fuorilegge, perché faccio una corsetta attraversando prima il comune di Saint-Christophe, poi quello di Aosta e poi quello di Pollein, e quindi sono rimasto un po' basito da questa disposizione.

Vado quindi a rivedere le FAQ che vengono inserite sul sito della Presidenza del Consiglio ministri ed erano riferibili al decreto legge 13 marzo 2021 n. 30 e al dpcm 2 marzo 2021. E cosa viene detto in queste FAQ? Si evidenzia che è tuttavia possibile nello svolgimento di un'attività sportiva che comporti uno spostamento, ad esempio la corsa o la bicicletta, entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all'attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Se devo dire la verità mi sono sentito un po' meno criminale, perché io vado fino all'area verde di Pollein e poi ritorno correndo fino al comune di residenza che è Saint-Christophe, e quindi ho detto: caspita, magari non mi toccheranno delle pene così dure quando mi autodenuncerò nel Consiglio regionale. Però nasce un certo conflitto fra queste due disposizioni, fra la limitazione di dover svolgere l'attività sportiva esclusivamente nel proprio comune, disposta dalla regione e dalla sua ordinanza, e quella invece disposta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri che invece permette di potersi muovere.

Peraltro immagino che lei avrà visto, come è stato pubblicato anche su testate che tendenzialmente tifano per la chiusura, per il lockdown duro e chissà che cos'altro, che lo sport ha mostrato numerosi effetti positivi nel combattere gli effetti negativi del virus e appunto delle eventuali infezioni. Quindi, proprio per tutelare questa pratica sportiva e per tutelare il fatto che ci si possa spostare - sappiamo benissimo che la nostra regione vanta numerosi sportivi e qui in Consiglio abbiamo degli illustri testimoni, che sicuramente hanno necessità, non potendo uscire di casa per altre motivazioni, almeno di poter tendere al proprio benessere psicofisico - con questa interpellanza le chiedo quale di queste due disposizioni ritiene sia applicabile alla Valle d'Aosta, perché c'è un evidente conflitto e, nel caso sia quella contenuta dalle disposizioni della Presidenza del Consiglio ministri, se sia intenzione a questo punto correggere nelle prossime ordinanze la disposizione in oggetto.

Dalle ore 09:24 assume la Presidenza il vicepresidente Sammaritani.

Sammaritani (Presidente) - Per la replica il Presidente della Regione, prego.

Lavevaz (UV) - Ringrazio il collega Manfrin per questa iniziativa e non è un ringraziamento di rito, perché effettivamente è un'interpellanza ben centrata, per il semplice fatto che questo argomento in effetti è stato oggetto di tante richieste di chiarimento. Ahimè, nonostante tutti gli sforzi di fare delle ordinanze e comunque di fare per quanto possibile chiarezza, questo non è oggettivamente semplice da farsi, in una situazione dove veramente le norme, le ordinanze, i dpcm, i decreti legge si susseguono in maniera anche molto rapida e spesso anche con delle differenziazioni più o meno evidenti.

Lei giustamente ha letto il testo della nostra ordinanza, io invece le leggo soltanto molto brevemente il testo di riferimento del dpcm del 2 marzo 2021: "È consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con l'obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie. È altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale". Questo, come dicevo, è il testo del dpcm del 2 marzo relativamente all'attività motoria, ovviamente per quanto riguarda le zone rosse.

È credo abbastanza chiaro che l'ordinanza regionale, che lei ha citato nella parte relativa a questo aspetto, è ampliativa, o meglio, per non incorrere in illegittimità, sarebbe più opportuno dire interpretativa, nel senso che noi abbiamo tolto la limitazione che l'attività motoria dovesse essere svolta in prossimità della propria abitazione. Questo per un motivo molto semplice, perché in Valle d'Aosta, come giustamente diceva anche lei, questa limitazione rischiava paradossalmente di essere origine quasi di assembramenti, più che essere uno strumento per evitarli, perché fatta salva la realtà più cittadina di Aosta, negli altri paesi sostanzialmente l'obbligo di stare intorno a casa per l'attività, essendo comunque le case quasi sempre vicine ma comunque nel mezzo di spazi aperti, sentieri, eccetera, è un paradosso, perché se io devo fare attività fisica stando intorno a casa, i miei vicini devono stare intorno a casa, stiamo tutti più vicini, e questo oggettivamente potrebbe creare assembramenti. Quindi abbiamo detto: in Valle d'Aosta questo tipo di limitazioni non ha senso e permettiamo che l'attività sportiva sia fatta su tutto il territorio del comune. Poi abbiamo aggiunto solamente alcune specificazioni che sono state ritenute importanti riguardo ai congiunti, agli accompagnatori dei ragazzi minori, eccetera, o anche delle persone non autosufficienti. È stato poi anche ritenuto che, dove è possibile, questa attività motoria sia fatta fuori dai centri abitati - questo in coerenza con quanto detto prima - e possibilmente su viabilità secondaria o sui sentieri, visto che ne abbiamo la possibilità.

Visto che questa iniziativa tratta di spostamenti, vorrei anche rassicurare tutti che il Covid non ha avuto conseguenze così devastanti su di me, tali da farmi immaginare di istituire un pass per lo spostamento in Valle d'Aosta; questo non è mai stato nelle mie intenzioni e non ho mai detto una cosa del genere. Ieri durante le comunicazioni, è vero, in modo veloce e en passant, ho appena accennato gli argomenti, quindi non ho approfondito la questione con dovizia di particolari, ma credevo di essere stato più o meno chiaro...

Presidente - Chiedo scusa Presidente, c'è una mozione d'ordine del consigliere Manfrin, perché il tema probabilmente è un pochino fuori dall'oggetto dell'interpellanza.

Lavevaz (UV) - Stiamo parlando di spostamenti e questi spostamenti sono. Era solo un chiarimento. Comunque, chiudo e torno all'argomento.

Presidente - Se permette però diamo prima lo spazio alla mozione d'ordine. Prego consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Ovviamente mi scuso, chiaramente è difficile interrompere chi sta parlando. Ai termini del Regolamento faccio richiamo ovviamente a quello che è l'argomento in oggetto, che non è lo spostamento di per sé, ma è l'attività sportiva e quindi evidentemente nulla ha a che fare con quanto stava comunicando il Presidente.

Il Presidente ha tutti gli organi che intende utilizzare a disposizione, si è fatto approvare una bella legge sugli uffici stampa, fa tutti i comunicati stampa che può fare. Questo Consiglio deve discutere le iniziative che sono all'ordine del giorno e non evidentemente divagare, perché vuole approfittare di una platea per disporre e raccontare quello che vuole ai valdostani.

Presidente - In realtà si parlava comunque di spostamenti e mi sembrava che non fosse così fuori tema l'intervento del Presidente. Comunque ha spiegato quello che intendeva. Vada pure avanti Presidente.

Lavevaz (UV) - Torno sul tema, non volevo divagare, ma semplicemente specificare che non sono certo io che ho voluto inserire il green pass, ma volevo semplicemente semplificare la vita ai valdostani, come abbiamo detto ieri. Comunque, torno sul tema.

L'intento della nostra ordinanza, come peraltro quello delle cosiddette FAQ, che purtroppo in questo stillicidio di norme sono diventate giurisprudenza in qualche modo, era quello di spiegare, al di là di ogni possibile dubbio, che sia l'attività motoria che quella sportiva in zona rossa devono sostanzialmente svolgersi all'interno del proprio comune. L'ordinanza regionale dice che questo non deve essere fatto per forza intorno a casa, ma che può essere svolta - questo in particolare per l'attività motoria - all'interno del proprio comune. Questo per chiarire, per esempio, che in zona rossa non si può prendere la propria automobile e andare in un altro comune per fare una passeggiata o una corsetta.

Nulla è stato detto invece sul superamento dei confini comunali, che sono stati specificati dal collega Manfrin, durante l'attività sportiva. Da un lato perché sembrava abbastanza ovvio, ma così giustamente non è effettivamente al di là dell'interpellanza perché, come dicevo nell'introduzione, ho avuto anch'io diverse richieste di chiarimenti in questo senso, quindi ben venga questa possibilità. Ma dall'altro perché questo aspetto era comunque già regolato dalle FAQ, questo peraltro già in una fase del dpcm precedente, chiarendo che correndo, o mi sembra che dicesse proprio valicando un monte nel corso dell'attività sportiva, è possibile entrare in un altro comune, purché lo spostamento sia funzionale sempre all'attività sportiva. In sostanza purché l'attività sportiva comporti una sorta di percorso ad anello per il quale, come diceva il collega Manfrin, lui parte giustamente da Saint-Christophe, fa la corsa, va fino a Pollein e torna indietro a piedi. Quindi questa è un'attività che è assolutamente ammessa.

Però, al di là di ogni altra considerazione che potrebbe essere fatta su queste disposizioni, e in alcuni casi lo dico anche sulla loro assurdità di intrecci complessi, credo che sia importante che da questa assemblea escano messaggi in qualche modo chiari e univoci. La Valle d'Aosta è ancora oggi in zona rossa, speriamo, come dicevamo, di esserlo ancora per breve tempo, abbiamo però ancora i dati di ieri: 891 persone positive, 55 persone ricoverate, 12 persone in terapia intensiva, eccetera. Quindi io credo che, fortunatamente per chi ha la salute, la voglia e la possibilità di fare attività sportiva debba essere assolutamente libero di farlo, di sentirsi libero, ma rispettando le regole, accettando le limitazioni che sono disposte per salvaguardare la salute loro e dei loro familiari. Ma per quanto riguarda l'aspetto giustamente sollevato nell'interpellanza spero di avere fatto chiarezza, quindi che nell'ambito di una corsa a piedi piuttosto che l'attività in bicicletta, è possibile uscire dal proprio comune, purché questo sia appunto legato all'attività che si svolge.

Presidente - Per la replica la parola al consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie presidente Lavevaz. Le faccio umilmente notare che l'interpellanza si intitola "Disposizioni applicabili in Valle d'Aosta per lo svolgimento delle attività sportive all'aperto" e quindi non degli spostamenti. Evidentemente l'oggetto di questa interpellanza è lo svolgimento delle attività sportive all'aperto e a questo mi atterrò ovviamente nella mia risposta.

Comincio con quello che lei ha detto alla fine. Questa interpellanza, e c'è una domanda molto precisa nel testo, non è che chiedeva qual è la sua interpretazione o che cosa lei consiglia di fare ai valdostani. Questa interpellanza chiedeva un impegno nell'eventualmente correggere nelle prossime ordinanze la disposizione in oggetto, se appunto si riteneva applicabile la disposizione che permetteva gli spostamenti anche al di fuori del proprio comune. Quindi, al netto del fatto che lei dia delle sue interpretazioni all'interpellanza o ritenga quale che sia quella più applicabile, lei dovrebbe invece non appellarsi al fatto, come ha fatto all'inizio, dicendo "eh, ma escono tanti decreti, tanti dpcm, non è facile orientarsi in tutto questo bailamme". Perché, Presidente, questa è una risposta che mi aspetterei da qualcuno che non fa amministrazione e soprattutto non è al vertice dell'amministrazione della Regione. È una risposta che mi aspetterei da qualcuno che si affaccia per la prima volta al mondo della burocrazia, piuttosto che delle leggi, e dice: "oh, ma caspita, ma quanti fogli scritti". Invece no, io mi aspetterei da lei, Presidente, che lei non arrivasse qui a leggerci il testo del decreto, che non parla di limitazioni dello spostamento dal comune di residenza, dicendoci: "eh, ma c'era scritto semplicemente che bisogna stare vicino alle abitazioni". Io direi che, visto che abbiamo una conformazione del territorio che appunto è molto particolare, come lei spesso ha sostenuto e come noi abbiamo evidenziato più volte, approfittando proprio del fatto che non vengono inseriti degli specifici divieti di spostamento da comune a comune, lei approfittasse di questa mancanza di uno specifico divieto proprio per dire: "benissimo, allora ci si può muovere da comune a comune". Perché quello che chiedono i valdostani oggi qui a questo Consiglio, Presidente, è se vogliamo applicabile a tantissimi altri argomenti, ma mi attengo all'oggetto dell'interpellanza, è che questo Governo e chi governa in questo momento apra il più possibile, ovviamente in sicurezza e nel rispetto di quelle che sono le disposizioni. Se lei fa l'opposto e invece approfitta di quelle che sono le disposizioni nazionali per chiudere più di quello che viene disposto, è evidente che ci sia un problema.

Lei ci ha detto: "ah, beh, ma c'è scritto che bisogna fare sport nelle vicinanze dell'abitazione, siccome però noi in Valle d'Aosta abbiamo un sacco di idee di case che sono vicine, allora noi diciamo che bisogna stare lontani dai centri abitati". Ma che motivazioni sono, Presidente? Siamo ancora più restrittivi rispetto alle norme nazionali? Ma io mi chiedo davvero se questo è lo spirito con cui lei affronta le decisioni in questa Regione. "Siccome noi abbiamo le case tutte vicine, allora andiamo fuori dei centri abitati". Io lo trovo incredibile. Lei ha detto che avete fatto una versione interpretativa di quello che era il dpcm e di quello che era il decreto; non è interpretativa, è riduttiva perché nel decreto non c'era nessun divieto di poter uscire dai comuni, nessuno facendo sport, e voi invece lo avete introdotto. Quindi non è interpretativa: avete ridotto gli spazi di movimento dei cittadini e queste stesse disposizioni le avete fatte su tante altre cose ma, come ripeto, mi attengo a quello che è l'oggetto dell'interpellanza.

Le chiedo, Presidente, al di là delle parole che lei potrà fare adesso, comunicati e quant'altro e chiarire il suo pensiero, invece di esporre il suo pensiero in questo Consiglio, lo scriva la prossima volta nell'ordinanza, perché non c'erano mille disposizioni, c'era qualche decina di punti, molto semplici peraltro che ricalcavano la normativa nazionale, e poteva tranquillamente inserirlo ricalcando la normativa nazionale. Anzi, magari faccia un esercizio di autonomia per una volta e apra di più di quello che viene concessa a livello nazionale, approfittando proprio della particolare conformazione geografica del nostro territorio. Tutti i valdostani gliene saranno grati.