Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 507 del 21 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 507/XVI - Interrogazione: "Azioni a sostegno dei settori orticoli, frutticoli e vitivinicoli per fronteggiare i cambiamenti climatici".

Bertin (Presidente) - Punto n. 19 dell'ordine del giorno. Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Innanzitutto ringrazio i proponenti che mi hanno posto questa interrogazione perché ci permette di dare subito qualche notizia in merito alla gelata che si è verificata per più giorni perché subito le previsioni prevedevano una giornata o due, ma poi il freddo si è esteso su più giornate. Parliamo di cambiamenti climatici, forse è una tematica che spesso immaginavamo che non ci avrebbe probabilmente riguardato, magari pensando che sarebbe stato un problema delle generazioni future, invece, ahimè, con il passare degli anni vediamo che l'agricoltura ne è colpita e ne è colpita anche duramente. In più anche queste aziende, sempre meno comunque aziende familiari e sempre più aziende strutturate redditizie, in questi casi subiscono sicuramente danni più importanti dal punto di vista economico. Poi le precipitazioni sono distribuite in modo peggiore nel corso dell'anno, determinando quindi periodi di lunga siccità come quello che stiamo verificando in questo periodo per arrivare a precipitazioni intense con danni come nel mese di ottobre.

Sono quindi quattro domande alle quali rispondo molto volentieri, la prima è: "se l'Assessorato dell'Agricoltura e Risorse naturali abbia svolto indagini per conoscere l'entità dei danni da gelata e quali siano gli esiti". Il giorno successivo alla notte del 7 aprile, sin dal primo mattino gli uffici periferici e i tecnici si sono attivati sul territorio per un primo sopralluogo nelle zone particolarmente colpite. La situazione meteorologica ha caratterizzato le giornate dal 7 al 9 aprile in particolare, portando una situazione con temperature durante la notte e nelle prime ore del mattino che sono scese abbondantemente anche sotto lo zero praticamente in tutto il fondovalle. Tale situazione era stata segnalata in modo puntuale e preciso dal servizio di previsione meteorologica mettendo in allarme gli agricoltori, che spesso sono riusciti in qualche modo a cercare di intervenire con sistemi come l'antibrina per cercare di limitare quello che poteva essere un danno e quello che probabilmente un danno è stato. L'importante calo delle temperature è stato inoltre accompagnato da un vento forte anche nella prima mattinata di mercoledì 7, mentre l'8 il vento era assente, ma comunque le temperature erano nuovamente sotto tra il -3 e il -5. Diversi frutticoltori hanno messo in atto, come dicevo, misure di prevenzione per cercare di contenere il danno con bidoni e candele riscaldanti, irrigazione antibrina, con l'accensione anche di piccoli fuochi per i quali era stata appunto fatta espressamente una deroga rispetto al divieto di abbruciamento che era in corso dovuto al periodo siccitoso. Gli impianti di irrigazione con funzione antibrina possono aver giocato un ruolo importante per la limitazione dei danni, ma in questo momento non è ancora possibile valutare la situazione nello specifico, occorreranno alcuni giorni. Dai primi sopralluoghi comunque emerge che le zone particolarmente colpite sono quelle di Quart, Saint-Christophe, Gressan, Jovençan, che sono colpite più duramente, come altre, ma la cintura di Aosta sembrerebbe essere quella che ha avuto i danni peggiori: questo sempre da una prima analisi. Per quel che riguarda altre zone anche dove non è stato attivato l'impianto di irrigazione antibrina, occorrerà appunto, come dicevo, aspettare alcuni giorni. Non si rilevano invece danni o situazioni critiche per la coltivazione dei vigneti in quanto la fase fenologica non è stata coinvolta.

"Se siano state previste delle azioni per sostenere le perdite lamentate": la legge n. 17/2016 prevede già la possibilità di erogare aiuti a fondo perduto per compensare le imprese da queste perdite di produzione. Per quanto riguarda gli aiuti, sono già normalmente citati con riferimento alla deliberazione di Giunta n. 1668/2017. Sicuramente ci impegneremo, siamo sul territorio per attivare l'aiuto per l'ulteriore sopralluogo dopo avere una certezza dell'entità. La possibilità di decretare lo stato di emergenza... per poter accedere agli aiuti previsti, deve essere riconosciuto appunto formalmente il carattere di avversità atmosferica e deve essere certificata dall'Assessorato competente una perdita di almeno il 30 percento sulla produzione calcolata in base alla media del triennio precedente, quindi un 30 percento rispetto alla media degli anni precedenti di perdita. Per fare questo, anche qui dobbiamo attendere che gli effetti del gelo dei giorni scorsi manifestino tutti gli effetti che non sono immediatamente verificabili. Nei giorni successivi è stato avviato anche un dialogo con il Ministero visto che l'ondata di maltempo ha colpito quasi totalmente la nostra penisola e stiamo lavorando al fine di rendere possibile l'accesso al Fondo di solidarietà nazionale e alle misure di sostegno previste dalla legge n. 102/2004.

"Se siano già state attivate misure di sostegno di rilancio per i settori orticoli, frutticoli e vitivinicoli utili appunto a sostenere gli investimenti necessari per far fronte ai cambiamenti climatici e la sperimentazione di tecniche e strumenti per la gestione del rischio": per quanto riguarda gli aiuti a questi settori, va ricordato che nell'ambito già del PSR 2014-2020 sono stati attivati dei bandi specifici: 5 per quel che riguarda la misura degli investimenti destinati alle imprese e poi 4 per quel che riguarda i giovani agricoltori. Tra le spese ammissibili a contributo erano certamente previsti anche tutti gli interventi che le aziende mettevano in atto per far fronte appunto a questi cambiamenti climatici, oltre agli impianti antibrina, anche vasche di accumulo, eccetera. Vasche di accumulo che sono state anche oggetto di una delle quattro schede progettuali che abbiamo presentato come Assessorato per quanto riguarda il bando del Recovery Plan, schede che abbiamo presentato nel mese di novembre-dicembre dello scorso anno.

Sempre nell'ambito del sostegno al settore ortofrutticolo, è comunque importante segnalare il lavoro che gli uffici dell'Assessorato stanno portando avanti in collaborazione con l'Institut Agricole Régional e Cofruits nell'ambito della predisposizione della documentazione che consentirà ai produttori di chiedere l'IGP per quanto riguarda la mela.

L'ottenimento dell'indicazione geografica protetta rappresenta sicuramente un obiettivo importante, un obiettivo al quale stiamo lavorando anche insieme al nostro Senatore e anche questa è stata tematica oggetto degli scorsi incontri con il Ministro.

Il confronto poi con il Consorzio di produttori ortofrutticoli per la tutela dei prodotti locali che si è recentemente costituito è senz'altro importante non solo per valutare i primi danni e le prime azioni da fare, ma anche per mettere in atto delle strategie al fine di evitare danni simili in futuro e poi per una programmazione che possa permettere un'ulteriore valorizzazione di questi prodotti.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Planaz, ne ha facoltà.

Planaz (LEGA VDA) - Grazie Assessore, ma io avevo presentato questa interrogazione all'epoca, adesso non mi ricordo più, mi sembra il 10... anzi, forse era lunedì, la scadenza termine era stata rinviata, ma la preoccupazione di quel momento delle gelate del 7, 8 e 9 non era a causa delle avversità climatiche che c'erano in quei giorni, la situazione era molto preoccupante non solo nella nostra regione, non so se ha avuto modo di vedere... in tutta Italia ci sono state delle denunce di danni superiori al 70, 80 e forse anche ad arrivare al 100 percento causati da queste gelate.

Allora mi sono preoccupato vista la delicatezza di questi prodotti, di tutta una serie di prodotti che andranno ad avere la loro maturazione verso l'estate, perché aziende che magari sono già segnate da questa crisi pandemica magari e che si trovano ancora nel periodo con la possibilità di lavorare con agriturismi, con la filiera corta o quant'altro, di vendere i propri prodotti per ricavare degli utili magari non avranno la possibilità di venderli perché essi sono stati distrutti da queste gelate.

Mi fa piacere che si è attivato anche a livello ministeriale, lo so che forse valutare lo stato di calamità forse è esagerato, perché riprende solo una piccola parte di impianti, non tutti, la vite forse si è salvata a differenza del 2017, quando ha avuto molti danni, però, in vista di una nuova programmazione, secondo me, sarebbe utile valutare se ci sono dei metodi per andare a contrastare... perché tanto ormai vediamo che tutti gli anni abbiamo un inizio primaverile molto caldo, da un giorno all'altro c'è questo calo delle temperature che va a creare sempre dei danni e bisognerebbe valutare se ci sono le possibilità, perché, come lei ha accennato, sì, qualcuno ha anche acceso dei fuochi o quant'altro, però proprio in un periodo dove c'era il vincolo di divieto di abbruciamenti che era stato emanato da lei a causa della siccità.

Allora, tanto per capire tutte le difficoltà e valutare bene tutte le difficoltà che ci sono in questa regione e un po' dappertutto ma da noi ancora di più, occorre andare magari sulla nuova programmazione e occorre andare per questi prodotti ortofrutticoli, la vite e tutto nella direzione di provare a vedere se ci sono dei metodi tecnologici - oggi il mondo continua ad avanzare molto velocemente, la tecnologia tutti i giorni ci presenta qualcosa di nuovo - per dare delle risposte in casi come questo dove magari con dei piccoli interventi si riescono a prevenire molti danni.

Un'altra valutazione, visto che prima abbiamo parlato di disciplinare fontina, non è da dimenticare anche tutto il reparto foraggicoltura, perché, avendo il disciplinare legato al foraggio locale... ci fossero ancora gelate o siccità che si prolungano, potrebbero anche ricadere negativamente sulla produzione di foraggi sia in ambito di qualità, ma anche di quantità.

Presidente - Vista l'ora, sospendiamo i lavori del Consiglio per arieggiare i locali. Ci aggiorniamo tra circa un quarto d'ora.

La seduta è sospesa dalle ore 17:12 alle ore 17:40.