Oggetto del Consiglio n. 503 del 21 aprile 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 503/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Chiusura linea ferroviaria Aosta/Ivrea".
Bertin (Presidente) - Punto n. 15.02 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - È di pochi giorni fa - e di fatto in linea con la discussione che stiamo già affrontando: quella di riaprire i nostri confini e ritornare un attimo alla normalità - la notizia che RFI vuole sospendere il transito dei treni da Aosta a Torino per più di un mese a partire da metà giugno sino a metà luglio. Credo che in quest'ottica, proprio in questo periodo storico, la domanda che tutti i Valdostani si sono posti sia perché questo intervento non sia stato fatto nei sette mesi di chiusura che abbiamo avuto sino ad oggi. Questo ovviamente avrebbe comportato dei disagi minori in quanto sappiamo benissimo che arriviamo da sette mesi in cui abbiamo avuto lo smart working, la DAD e quindi l'utilizzo anche di questo mezzo di trasporto sarà sicuramente stato ridotto.
Ovviamente non vogliamo entrare nei dettagli degli interventi, c'è chi sostiene che potessero essere fatti di notte, c'è chi sostiene - e sicuramente hanno dal nostro punto di vista ragione - che potevano e dovevano essere stati fatti prima, oppure essere rimandati, ma non sicuramente proprio all'inizio della stagione estiva quando turisticamente speriamo la nostra regione possa essere di nuovo visitata dai turisti.
Visto che spesso abbiamo parlato in quest'aula dei problemi legati al treno, ma nulla ci è stato detto di questa necessità di sospendere per un mese intero, chiediamo all'Assessore e al Governo se e quando siano stati messi a conoscenza da parte di RFI dell'esigenza di interrompere questo servizio per un mese. Questo ci serve ovviamente per delle valutazioni politiche in quanto vogliamo capire se non è stato comunicato al Consiglio, oppure se anche l'Assessore è stato colto di sorpresa da questa notizia.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - La risposta alla domanda specifica richiede una breve premessa, altrimenti non si capisce in che contesto si pone la problematica dei lavori previsti per la prossima estate.
Nei prossimi cinque anni sono previste opere e investimenti di RFI sulla ferrovia valdostana per un ammontare di circa 140 milioni di euro, 47 sono già finanziati, 36 del 2019 più questi 11, e per gli altri c'è un impegno di RFI di reperirli tramite fondi statali ed europei con il sostegno politico anche della Valle d'Aosta.
È evidente che si tratta di opere molto importanti che permetteranno di avere una ferrovia più performante e che non inquina, ma tutto questo comporterà purtroppo anche delle interruzioni dei servizi e dei disagi che bisognerà cercare di contenere al massimo con la riduzione dei tempi di chiusura e con servizi sostitutivi.
Gli interventi della prossima estate sono stati annunciati da RFI agli uffici fin dal mese di settembre e sul tema ci sono stati vari incontri ad alcuni dei quali erano presenti anche i sindacati e le associazioni dei consumatori. Già a novembre è stato chiesto a RFI di cercare soluzioni alternative alla chiusura, richiesta poi reiterata in altri incontri. RFI ha poi proposto un'alternativa di due sospensioni di dieci giorni ciascuna intervallate da una settimana di esercizio con rallentamenti e seguita da altri sette giorni di rallentamenti su cui sono sorte perplessità da parte di tutti. Il 3 marzo, avendo FRI riproposto la chiusura prolungata, è stata condivisa con i sindacati e le associazioni dei consumatori la richiesta di effettuare i lavori solo di notte, sopprimendo eventualmente anche i primi treni del mattino pur di evitare l'interruzione totale del servizio. Il 9 marzo ho scritto a RFI per chiedere, anche in considerazione della pandemia in atto, di non bloccare la linea a costo di avere rallentamenti e limitazioni al primo e all'ultimo treno della giornata. Il 14 aprile c'è stata una nuova riunione con RFI, Trenitalia, sindacati e consumatori in cui RFI ha ribadito la necessità di sospendere la linea per ventotto giorni nel periodo immediatamente successivo alla chiusura delle scuole e prima della piena stagione estiva, farlo durante l'apertura delle scuole sarebbe stato, a mio avviso, folle. Purtroppo questo è quanto è emerso nell'ultimo incontro e di cui tutti i presenti hanno dovuto prendere atto. Il giorno dopo RFI ha diramato un comunicato ufficiale in cui rendeva pubblica la sua decisione.
Il rapporto con RFI su questo tema, come su tutto il resto, è sempre stato estremamente trasparente e lei, consigliere Carrel, primo firmatario della question time, dovrebbe essere forse più cauto nelle sue domande visto che la risposta ce l'aveva già nelle sue carte. Il 2 febbraio 2021 l'Assessorato dei trasporti le ha trasmesso, come sua richiesta da 116, i verbali delle riunioni tra Regione e RFI e in quello del 10 novembre 2020 viene esplicitamente evidenziata da RFI al punto 6 del verbale l'indisponibilità della tratta per i lavori di manutenzione nel periodo a cavallo tra giugno e luglio di quest'anno. Evidentemente o ha letto superficialmente, o le è sfuggita la rilevanza della questione.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - No, ho letto molto attentamente ed ero a conoscenza di questa necessità di sospendere il servizio. Quello che però contesto e contesto fermamente è il periodo in quanto, se mi consente, dissento in pieno sulla scelta dell'inizio della stagione estiva, come ha definito lei poco rilevante dal punto di vista turistico, perché, dal mio punto di vista, dall'11 giugno o, meglio, dal 14 giugno all'11 luglio i turisti in Valle d'Aosta ci sono e mi auguro ci saranno.
Ho quindi letto le carte, peccato che lei, quando noi abbiamo fatto le domande sul treno e sulle manutenzioni da effettuare, non ci abbia mai aggiornato e non ci abbia mai comunicato quanto emergeva dalle riunioni. Forse questa è una mancanza di rispetto nei confronti dell'Aula e dell'intera comunità valdostana perché bisognerebbe avere molta più cautela e molta più chiarezza quando si comunicano le cose.