Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 502 del 21 aprile 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 502/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Proposte inviate alla Conferenza delle Regioni sul tema delle riaperture".

Bertin (Presidente) - Punto n. 15.01 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Come già tra le righe questa mattina lo stesso presidente Lavevaz aveva preannunciato, questa interrogazione a risposta immediata ci permette di fare un approfondimento relativamente a quello che è stato fatto o comunque che è avvenuto in seno alla Conferenza delle Regioni. L'iniziativa prende spunto dalle dichiarazioni che sono state fatte in particolare successivamente poi all'annuncio da parte del Presidente del Consiglio sul ritorno delle zone rosse e, in particolare, il fatto che appunto si apprende che le Regioni hanno inviato al Premier il 15 aprile un piano per le riaperture, ovviamente un lavoro che è stato condotto in seno alla Conferenza delle Regioni. Aveva fatto poi e fa ancora particolarmente discutere tutta una serie di prerogative sul discorso delle modalità di riaperture, sui distanziamenti, anche sulla possibilità di slittamento delle ore di coprifuoco, comunque tutta una serie di aspetti che sicuramente il Presidente ci potrà dettagliare meglio.

L'obiettivo quindi è quello di capire quali sono le proposte che l'Amministrazione regionale ha trasmesso o comunque formulato insieme alla Conferenza delle Regioni sul tema delle riaperture tenuto in particolar modo conto della nostra specificità territoriale e lo dico soprattutto in termini della querelle relativa allo svolgimento all'aperto di tutta l'attività di somministrazione, che, come ben tutti noi sappiamo, è particolarmente problematica tenuto conto dell'andamento climatico tipico del nostro territorio.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Confesso che non mi è troppo chiaro quale sia il vero intento di questa interrogazione essendo ovviamente noi parte della Conferenza delle Regioni e quindi parte attiva nella discussione all'interno della stessa, dunque non mi è chiaro cosa si intenda "per trasmettere le richieste della Valle d'Aosta".

Comunque, detto questo, la Conferenza delle Regioni, come abbiamo già discusso brevemente stamattina, già nella riunione del 15 aprile ha approvato un documento che è quello a cui fa riferimento il collega Aggravi, che, tenendo conto della situazione epidemiologica in evoluzione, conteneva le prime proposte per la riapertura delle attività di ristorazione, di palestre, delle strutture termali, di cinema, eccetera. Il documento è stato già inviato al Presidente del Consiglio dei ministri, nei giorni successivi, ai Ministri competenti con la richiesta di portarlo all'attenzione del Comitato tecnico-scientifico per le validazioni e quindi poi di ritornare eventualmente nella discussione sul tavolo della Conferenza delle Regioni.

Intanto per ognuna delle tre macroaree il documento precisava in maniera abbastanza chiara che, se venivano rispettate le indicazioni, anche in un ambito di scenari epidemiologici definiti ad alto rischio, quindi anche in zona rossa, purché con strategie commisurative di testing, di screening, eccetera, si poteva consentire anche di poter attuare delle misure di aperture ulteriori.

In secondo luogo queste stesse misure che prevedono, come detto, degli scenari diversi e delle tipologie diverse, in particolare per quanto riguarda l'attività di ristorazione che è stata citata dal collega Aggravi, che è il settore ovviamente più oggetto di attenzione giustamente in questo documento, il testo che abbiamo concordato all'interno della Conferenza dice: "laddove è possibile, occorre privilegiare l'utilizzo degli spazi esterni", quindi plateatici piuttosto che terrazze, dehors, eccetera, questo sempre nel rispetto di stanziamento di almeno un metro. Ancora il documento prevede che sia obbligatorio mantenere le porte aperte e le finestre a meno che le condizioni meteorologiche non lo consentano, quindi abbiamo cercato di mettere in piedi un documento che fosse sostenibile, ma che desse la possibilità di essere applicato dove le condizioni lo permettano. Questo tiene conto in maniera chiara delle condizioni meteorologiche della Valle d'Aosta ma non solo. Ora, la questione è la valutazione del Comitato tecnico-scientifico e poi la decisione politica che ne segue da parte del Governo. Come dicevo stamattina, da questo punto di vista, la discussione è ritornata ieri in particolare all'interno della Conferenza delle Regioni, dove le Regioni hanno ribadito le richieste e l'attenzione in particolare su questo punto di rivedere la questione delle aperture all'aperto della ristorazione.

A seguito poi dell'invio della prima bozza del decreto-legge di ieri sera, ho scritto al presidente Draghi e alla ministra Gelmini per chiedere l'aggiunta di un piccolo punto legato allo sci estivo, che non era stato inserito nella prima bozza, e ho ancora ulteriormente ribadito la richiesta di revisione di questo punto, come già ampiamente detto ieri.

Io quindi credo che le Regioni abbiano fatto veramente ogni sforzo possibile e stiano facendo ogni sforzo possibile per cercare di motivare questo impegno, però, sul piano politico, vista anche l'ampia maggioranza che sostiene il Governo Draghi... penso che anche i tanti partiti e movimenti presenti anche in quest'Assemblea possano e debbano in qualche modo contribuire a sostenere le esigenze e le particolarità del nostro territorio sui tavoli politici.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Aggravi, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Vede, Presidente, sul discorso della trasmissione io nell'esposizione ho cercato di specificare qual era l'obiettivo, cioè capire, visto che spesso si parla di specificità del nostro territorio, se lei aveva fatto presente in seno della Conferenza delle Regioni le problematiche legate al nostro territorio tenuto conto della problematica climatica. Poi sicuramente ogni partito che sostiene il Governo Draghi dovrà fare la sua parte, però questo non è che esclude il fatto che chi è a capo dell'istituzione ovviamente non abbia un peso maggiore.

Mi riservo quindi sicuramente di essere molto più preciso nelle prossime richieste, però questo non fa venire meno l'oggetto del contendere, nel senso che appunto si voleva precisamente capire - e penso che la sua risposta sia stata abbastanza esaustiva - se questo tema era stato portato all'attenzione della Conferenza delle Regioni, sicuramente dovrà essere fatto e la invito a essere molto più forte nella proposizione dello stesso, come farà penso ognuno di noi.