Oggetto del Consiglio n. 501 del 21 aprile 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 501/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Svolgimento delle "Batailles des reines" nel rispetto delle regole anti Covid-19".
Bertin (Presidente) - Possiamo pertanto passare al punto n. 15, torniamo alle interrogazioni a risposta immediata. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.
Rollandin (PA) - Alcuni mesi fa da parte del collega Planaz era stata presentata una questione analoga, cioè si era chiesto come mai non si poteva immaginare di avere le "Batailles des reines" come tutti gli anni. Era stata data una spiegazione legata alle possibili difficoltà legate al Coronavirus e a tutte le regole che dovevano essere mantenute. Ora, questa questione l'ho voluta riprendere perché francamente da parte del mondo dell'agricoltura e anche di tanti altri c'è stato uno stupore giustificato dal fatto che, rispetto alle "Batailles des reines", ci sia questa preoccupazione di avere degli effetti negativi da parte di quelli che portano le reines a battere, non c'è pubblico, ci sono quelli che le portano a battere come succede in altri sport.
Volevo solo a titolo di esempio dire che nel giornale di oggi si parlava dell'esigenza di avere addirittura, con un riconoscimento a livello nazionale, alcuni sport popolari regionali: lo tzan, rebatta, addirittura la morra. C'è una richiesta a livello nazionale aperta. Sono notizie fresche, se non vado errato, che ci sarà la possibilità di giocare a tzan e quindi di fare le giuste attività previste nella nostra regione. Ora, andare oltre certe misure per quanto riguarda una situazione come la nostra mi sembra esagerato...
Presidente - Consigliere concluda, sono due minuti.
Rollandin (PA) - ... quindi ci sembra importante risottolineare l'urgenza di avere questa possibilità per quanto riguarda la "Batailles des reines".
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - Ringrazio i proponenti di questa iniziativa che permettono in qualche modo di far chiarezza anche su questo aspetto; come giustamente ha ricordato il collega Rollandin, è un aspetto che abbiamo già affrontato due Consigli fa in cui abbiamo preso atto del fatto che sostanzialmente, fin quando i dati epidemiologici collocano la Valle d'Aosta nel cosiddetto "scenario da zona rossa", è abbastanza improponibile ipotizzare un'organizzazione non solo delle battaglie ma anche degli altri combats e di altre manifestazioni zootecniche. Di questa situazione peraltro non sono stati stupiti gli organizzatori perché abbiamo organizzato un incontro peraltro nel quale erano presenti non solo i rappresentanti della "Batailles des reines" ma anche dei moudzons e des chèvres, insieme ai rappresentanti del Celva, della Questura. Questo l'11 marzo nel quale abbiamo preso atto di questa situazione e della necessità, come abbiamo già detto peraltro in due Consigli fa, di addivenire a una soluzione con la presentazione di un protocollo che debba essere validato dal comitato preposto che possa permettere poi di proseguire con gli eventi.
L'importanza anche economica di queste manifestazioni non solo per gli allevatori ma per tutti i Valdostani e per tutta la filiera la conosciamo tutti, impone sicuramente di guardare oltre la situazione epidemiologica di oggi e quindi per questo si è predisposto e si è lavorato a questo protocollo. Così come deciso appunto nella riunione dell'11, poi si è proceduto in questo senso. Questo protocollo è già stato analizzato in una riunione del comitato credo una decina di giorni fa, sono state proposte delle modifiche, questo protocollo verrà riportato nella seduta di domani per la validazione definitiva. Questo protocollo approvato quindi disciplinerà la presenza di pubblico, il numero di allevatori, di accompagnatori, le modalità di identificazione dei partecipanti, i controlli degli accessi, eccetera, per fare alcuni esempi; gli organizzatori, come anche i Comuni, avranno un quadro chiaro di riferimento per programmare e realizzare queste manifestazioni non appena la situazione sanitaria lo permetterà e, come abbiamo anche concordato con gli organizzatori stessi, nello specifico quando finalmente ritorneremo a essere zona gialla.
Per quanto riguarda gli sport tradizionali, la questione è diversa perché essi sono già inseriti all'interno degli elenchi del CONI come sport riconosciuti a livello nazionale, quindi lì è tutta un'altra questione, un'altra partita con altre regole.
Presidente - Per la replica ricordo un minuto, ne ha facoltà il consigliere Rollandin.
Rollandin (PA) - Mi stupisce questo tipo di reazione o almeno questa spiegazione data, nel senso che non c'è stato il tempo per... se si aspetta ancora un po', naturalmente viene evidente che non possiamo più farlo durante la primavera e, se continua così, nemmeno d'autunno. Ora, bastava poco nel presentare in modo adeguato la situazione della "Batailles des reines", che chiaramente non va a infierire o, peggio, a creare dei problemi per chi porta alla "Batailles des reines"... Questo credo che, se presentato bene, non può che essere accolto.