Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 462 del 25 marzo 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 462/XVI - Interpellanza: "Dimensionamento delle strutture sanitarie presenti in Bassa Valle in relazione al numero di pazienti in trattamento emodialitico".

Bertin (Presidente) - Punto n. 49 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola la consigliera Foudraz per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - La presente interpellanza viene portata in aula per capire se le due strutture che sono site in Bassa Valle siano dimensionate in maniera corretta rispetto al numero dei pazienti che usufruiscono di tale servizio di dialisi: due strutture identiche site a poca distanza una dall'altra e che servono in maniera proporzionale un numero limitato di pazienti con esborsi enormi per l'Amministrazione regionale. Sull'intero territorio regionale allo stato attuale insistono 3 centri dialisi dei quali 1 presso la struttura dell'Ospedale Parini di Aosta, 1 nel comune di Saint-Vincent e infine 1 nel comune di Donnas. Considerato inoltre che i 3 centri dialisi dispongono rispettivamente di 16 postazioni emodialitiche per quanto riguarda la struttura di Aosta, 8 postazioni emodialitiche per Saint-Vincent e 7 per la struttura di Donnas e operano su 6 giorni settimanali per un massimo di 2 turni giornalieri.

Constatato che presso i centri di Aosta, Donnas e Saint-Vincent, compatibilmente con la disponibilità di posti dialisi liberi, è possibile effettuare il trattamento emodialitico anche a pazienti di altre Regioni che si trovano in Valle d'Aosta per periodi di vacanza, evidenziato che la Media Bassa Valle è servita in termini numerici come la città di Aosta e tutta l'Alta Valle, si interpella l'Assessore competente per conoscere quale sia il numero dei pazienti dializzati distinti per residenti in Valle e turisti che fruisce delle cure sanitarie rispettivamente in ciascuno dei due centri presenti in Bassa Valle con riferimento a tutte le annualità a partire dal 2012 sino a fine 2020 e se le strutture presenti in Bassa Valle siano dimensionate per l'utenza che ne fruisce e in caso contrario come si intenda porre rimedio.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Le tabelle sono tabelle un po' dettagliate, cercherò di riassumerle un po' nei numeri, dopodiché posso farvele avere, altrimenti le devo riprendere tutte e per i Consiglieri può diventare un po' noioso.

Abbiamo sentito ovviamente l'azienda e il Direttore della nefrologia e ovviamente abbiamo chiesto il volume di attività svolto presso i centri di dialisi territoriali di Saint-Vincent e Donnas comprensivo dell'attività dialitica per pazienti vacanzieri e attività ambulatoriale specialistica come lei ha richiesto, posso dirle in linea di massima, per dare dei dati un po' generali, che il centro dialisi di Saint-Vincent ha avuto dal 2012 al 2020 circa una media di tremila trattamenti dialitici all'anno. Facendo riferimento agli ultimi anni, poi, come dicevo, le posso dare la tabella di tutti gli anni dal 2012, abbiamo avuto una media circa di 3.000, nel 2016 erano 3.233, nel 2017 3.028, nel 2018 2.649, nel 2019 2.419, nel 2020 2.680. I pazienti cronici sono stati trattati in una media di circa 20 pazienti, anche qui, per fare degli esempi, nel 2012-2013 erano circa 20 i pazienti cronici, nel 2019-2017... e nel 2019-2020 19 pazienti. Per quanto riguarda i vacanzieri negli ultimi anni, siamo passati da circa 19 pazienti nel 2012 a una media di 45 pazienti all'anno a partire dal 2017, nel 2018 42, nel 2019 51 e poi nel 2020 15 perché c'è stato il problema Covid. Anche i trattamenti dialitici sono stati in media per i residenti sui 2.500-2.800 negli ultimi anni e per i vacanzieri nel 2017 erano 179, 191 nel 2018, 291 nel 2019 e 95 nel 2020. In questi centri sono state eseguite anche delle visite ambulatoriali con una media di 1.600-1.700 visite all'anno.

Per quanto riguarda il centro dialisi di Donnas, i trattamenti dialitici sono stati una media di 1.800 trattamenti all'anno, nel 2017 1.964, nel 2018 1.769, nel 2019 1.752, nel 2020 1.584 per una media di circa 13-14 pazienti cronici, pochi pazienti vacanzieri probabilmente anche per la dislocazione del centro dialisi, nel 2017 non ce ne sono stati, 1 nel 2018, 6 nel 2019 e 3 nel 2020. I trattamenti dialitici una media di 1.900-1800 circa trattamenti all'anno per quanto riguarda i residenti e pochi trattamenti per i vacanzieri perché abbiamo avuto 0 pazienti nel 2017, 1 nel 2018, 11 nel 2019 e 9 nel 2020 e una media di circa 550 visite ambulatoriali/anno. I dati illustrati evidenziano che i due centri dialisi sono adeguatamente dimensionati per l'utenza che al momento ne fruisce vista la sostanziale stabilità del... dei pazienti nefropatici emodializzati osservato nel lungo lasso di tempo analizzato. I dati relativi ovviamente all'anno 2020 devono inoltre tener conto della contingenza emergenziale.

Il centro dialisi di Saint-Vincent in particolare ha consentito l'erogazione dei trattamenti dialitici all'utenza che non trovava temporaneamente posto ad Aosta stante la necessità di aprire una sala dialisi Covid necessaria per la dialisi dei pazienti che via via risultavano positivi all'infezione.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - Come dicevo nelle premesse dell'illustrazione, la presente interpellanza è stata appunto portata in aula proprio per capire se ai fini economici la rilevanza che hanno due strutture identiche site a poca distanza una dall'altra, quindi parlo di quella di Saint-Vincent e di quella di Donnas e che comunque servono un numero limitato di pazienti con esborsi enormi per quanto riguarda i bilanci dell'Amministrazione regionale... facevo riferimento durante l'illustrazione che appunto esistono 3 centri dialisi in tutta la Valle: 1 presso l'Ospedale di Aosta e gli altri 2 a Saint-Vincent e Donnas.

Evidenziato che la Media Bassa Valle è servita in termini numerici come la città di Aosta e tutta l'Alta Valle, teniamo presente che il numero degli abitanti della città di Aosta, dei comuni limitrofi e delle vallate laterali che si affacciano al capoluogo regionale, oltre l'Alta Valle, è pari a circa 86.711 abitanti, mentre il numero degli abitanti della Media e Bassa Valle è pari a 38.790, questi dati sono stati rilevati sul sito dov'è pubblicato il piano vaccinale Covid-2019 e sono aggiornati al 1° gennaio 2020.

Sentiti i dati da lei comunicati, Assessore, in merito al numero dei pazienti dializzati che accedono alle due strutture della Bassa Valle, si ritiene che la presenza di due strutture identiche site a poca distanza una dall'altra e che servono in maniera proporzionale un numero limitato di pazienti con esborsi enormi a carico dell'Amministrazione regionale siano probabilmente eccessive, anche perché i costi che sono a carico dell'Amministrazione regionale per la locazione della struttura di Saint-Vincent, che è sita all'interno del complesso delle Terme, quindi privato, ammontano a circa 760.000 euro annui, IVA inclusa, solo di locazione dei locali e queste sono somme notevoli. Tutto questo avviene a partire dal 2012 per servire comunque una popolazione nel suo complesso di circa 38.790 abitanti, ovviamente questo è il dato complessivo della popolazione, non delle persone che purtroppo soffrono di queste problematiche.

Ribadisco: paiono dei costi elevati soprattutto se sono proiettati solo per l'affitto dei locali, sicuramente coloro che necessitano di questo tipo di cure nefrologiche non hanno la necessità di un tour alle Terme ai fini di svago, bensì hanno la necessità di appositi macchinari, appositi locali per poter effettuare le cure e a tal proposito mi viene in mente che nello stesso comune di Saint-Vincent insiste un immobile di proprietà regionale che è sito un po' più a monte rispetto al fabbricato delle Terme. È attualmente un immobile in cattive condizioni e ha un unico piano fuori terra di una superficie lorda di circa 1.150 metri quadri e un'area di pertinenza, compreso il sedime del fabbricato, di circa 58.450 metri quadri. Io credo che in 9 anni con una spesa pari a quasi 7 milioni di euro probabilmente si sarebbe forse riusciti a realizzare una struttura adeguata anche alle necessità che sono subentrate ultimamente a seguito delle varie ondate pandemiche. Questo quindi è un consiglio che magari vi do con il cuore: che le spese dell'Amministrazione regionale siano decisamente più oculate.