Oggetto del Consiglio n. 458 del 25 marzo 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 458/XVI - Interpellanza: "Motivazioni inerenti la scelta del tracciato ai fini della realizzazione del collegamento tra i comprensori di Breuil-Cervinia e Monterosa".
Bertin (Presidente) - Punto n. 44 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Con questa interpellanza torniamo a parlare dell'area di Cime Bianche, in particolare si vuole approfondire due tematiche che sono di fatto collegate: la prima riguarda le valutazioni e gli approfondimenti che sono stati fatti per identificare il tracciato Frachey, Varda, Plan Sometta, Colle superiore delle Cime Bianche, Cime Bianche Laghi, che è di fatto il tracciato presentato all'interno del bando che citiamo in premessa promosso dalla Monterosa S.p.A., che è il tracciato di collegamento tra i comprensori appunto di Monterosa e di Breuil-Cervinia.
Si vuole capire - l'obiettivo è questo - quali siano state le valutazioni e gli approfondimenti appunto che sono stati fatti su questo tracciato, tenuto anche conto di tutta una serie di approfondimenti e valutazioni che nel passato sono state fatte anche attraverso delle procedure di natura comparativa che hanno messo ovviamente in concorrenza le varie soluzioni.
La seconda domanda riguarda una parte di questo tracciato, ovvero vorremmo comprendere quali valutazioni invece siano state condotte e da chi ai fini della realizzazione della nuova seggiovia della Gran Sometta e al contempo della previsione di realizzare sullo stesso tracciato una parte del collegamento tra i due comprensori, ovvero il tracciato indicato precedentemente ha una parte che interessa un collegamento che di fatto è in corso, se non erro, di rifacimento da parte della Cervino per la sostituzione di un attuale skilift, che, se non erro, aveva una scadenza tecnica del 2026. Abbiamo quindi un bando che valuta il collegamento su questo tracciato che interessa una parte relativa a un passaggio che è soggetto oggi a un nuovo impianto.
Dall'altro lato, capendo l'importanza che questo collegamento potrebbe avere non soltanto per la nostra Valle ma in realtà per tutta l'area, e quindi coinvolgere anche direttamente i partner elvetici che sono al di là ovviamente di Plateau Rosa, si vuole capire quale sia lo stato delle interlocuzioni con il partner elvetico ai fini delle strategie comuni per lo sviluppo dell'intera area, anche in considerazione degli ingenti investimenti che appunto il lato svizzero sta conducendo negli ultimi anni. Questa sembra una domanda banale, ma in realtà non lo è, non soltanto per questioni di buon vicinato, che non guastano mai, ma anche perché - e direttamente avevamo ripreso in mano il dossier dei rapporti con gli Svizzeri all'epoca del Governo Spelgatti, poi la cosa è continuata nel Governo successivo - c'era stata un'interruzione dei rapporti con chi stava al di là del confine per quello che riguardava le strategie comuni, perché sappiamo che al di là del confine più o meno fisico presente, ovviamente da una parte e dall'altra si può beneficiare del flusso turistico che si può generare e soprattutto direi della vendita comune di un comprensorio, che diventerebbe davvero molto concorrenziale e importante per tutta la nostra Regione ma anche per il sud della Svizzera, in un'area che negli ultimi anni sappiamo ha pesantemente investito nel rifacimento, nella sostituzione e nella realizzazione di nuovi impianti. Si vorrebbe quindi anche capire qual è lo stato delle interlocuzioni perché nel passato, e cito il progetto Alplinks, c'erano delle interlocuzioni significative, anche perché - lo ripeto - le strategie possono essere integrative le une con le altre e soprattutto io direi comuni se si vuole competere con comprensori anche di fama non soltanto europea ma se vogliamo, anche mondiale.
Ci sono quindi sostanzialmente tre obiettivi: il primo capire come mai si sia scelto di andare su questo tracciato, il perché parte di questo tracciato è comunque interessata da un rifacimento di un impianto che già c'è e il terzo capire se i rapporti con chi sta al di là della frontiera ci sono, se n'è discusso, oppure se si vogliono proseguire in funzione potenzialmente futura di realizzazione del collegamento.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-SA) - Intanto parliamo fra rappresentanti di gruppi che avranno il piacere di sviluppare questo progetto, quindi è positivo continuare a confrontarsi e sostenerne l'importanza strategica, questo ci teniamo come maggioranza a sottolinearlo. Siamo nella fase in cui si studia, bisogna dare corso alle decisioni che nel DEFR sono state assunte e quindi è importante continuare ad avere attenzione sull'evoluzione di questa fase di studi.
Prima della messa in gara da parte della società dei servizi di progettazione... di studio, perché non siamo ancora parlando di progettazione, c'è stata una lunga concertazione tra più soggetti che ha portato a fare delle valutazioni che ora andranno verificate sul piano dello studio, perché, come immagino ovviamente lei sappia, questa linea non è la linea progettuale ma è un'ipotesi che andrà supportata da degli studi e poi andrà verificata e messa a confronto con altre valutazioni strategiche di tracciato, perché questo è quello che prevede poi la valutazione di impatto ambientale, quindi rimane assolutamente aperta la valutazione definitiva sull'ipotesi da portare in campo.
Quello che io posso dire e che è corretto segnalare è che questa scelta nasce da un'ipotesi che tiene in considerazione tre fattori: gli aspetti della sicurezza, una delle ipotesi precedente non teneva conto completamente degli ambiti inedificabili valanghivi e franosi e anche della tipologia di terreno che è alla base di una parte di tracciato: il permafrost, che crea una serie di problemi di costruzione ma, ripeto, oggi non siamo in quella situazione; ci sono degli aspetti economici e poi ci sono degli aspetti legati alla valorizzazione completa dell'investimento per cercare di fare un ragionamento che vada al di là dell'ipotesi dell'utilizzo invernale. Tutto questo però dovrà essere supportato da questa fase di studio che ci dovrà mettere in condizioni di capire se sarà possibile realizzare quanto si ipotizza di poter fare, qual è l'ipotesi migliore e come questa impatta sul territorio.
Ci sono dei documenti, in particolare la delibera n. 513/2019, ma ce ne sono anche altri che da parte nostra è corretto dare di modo che si possano fare le valutazioni e anche capire che cos'è che sta alla base di questa prima ipotesi, perché ad oggi quello che si deve fare - e così concludo la prima domanda - è mettere in condizione di verificare se questa ipotesi è sostenibile, come questa impatta in generale sul territorio e che tipo di risposta può dare. Anche l'aspetto economico ovviamente ha la sua importanza, perché una scelta piuttosto che l'altra vuol dire investimenti ancora molto più importanti.
Seconda domanda: "quali valutazioni siano state condotte (e da quale soggetto) ai fini della realizzazione della seggiovia di Gran Sometta e al contempo della previsione di realizzare sullo stesso tracciato una parte del collegamento tra i due comprensori". Il progetto della seggiovia Gran Sometta è parte dei piani strategici dell'azienda Cervino S.p.A. da diversi anni. I frequentatori della stazione sanno che quello è un collo di bottiglia, in particolare in certi momenti della giornata sul collegamento che c'è tra Zermatt, Cervinia e Valtournenche. La linea che c'è attualmente è una sciovia con portata oraria non sufficiente in determinate giornate della stagione e quindi la progettazione che la Cervino S.p.A. ha dato l'ha fatta con proprie risorse e ha presentato all'interno del piano strategico del 2020 l'ipotesi di investimento, che ovviamente in questo momento, come per tutte le società, è oggetto di analisi e forse anche di sospensione, perché non siamo nel periodo in cui si potrà eventualmente andare fino in fondo rispetto a tutta una serie di progetti di investimento.
Rispetto a quanto è stato presentato a settembre, quindi vedremo cosa decide la società, credo che si arriverà a una sospensione in questa fase e questo potrebbe anche essere utile per forse avere più elementi di informazione rispetto anche all'avanzamento dello studio in modo da poter avere tutte le informazioni necessarie per prendere queste decisioni con tutti gli elementi necessari per portarle avanti. Una delle ipotesi, sempre a livello strategico, era quella poi di recuperare in un'altra zona questa seggiovia.
Terza domanda: "quale sia lo stato delle interlocuzioni con il partner elvetico ai fini di strategie comuni per lo sviluppo dell'intera area anche in considerazione degli ingenti investimenti che questi sta conducendo negli ultimi anni sulla sua parte di comprensorio". Noi abbiamo assolutamente valorizzato la ripresa dei contatti che c'è stata tra le due stazioni. Devo dire che c'è anche una buona relazione sotto il profilo personale con i dirigenti della stazione dall'altra parte del confine, che vedono forse più di noi che in questo momento siamo presi da tanti altri problemi - loro hanno potuto farsi anche quest'anno la loro stagione invernale - nel completamento di una serie di investimenti insieme una grande potenzialità futura per il comprensorio. Lo dicono in ogni occasione in cui abbiamo la possibilità di parlare di futuro, loro parlano anche molto di investimenti, noi qualche difficoltà in più ce l'abbiamo, stanno facendo investimenti importanti, come ha giustamente sottolineato lei, in particolare in alto sul ghiacciaio e quindi ci sono grandi interessi comuni a portare avanti delle progettazioni che valorizzino l'attenzione verso la stazione, attenzioni che sono di tipo organizzativo, promozionale, commerciale e anche sportivo. Con loro quindi stiamo cercando di sostenere questa programmazione del futuro sapendo che però in questo momento noi abbiamo bisogno di capire con quali risorse andremo a sostenere la nostra programmazione, loro hanno messo in campo investimenti e anche risorse per portare avanti le iniziative e su questo dovremo farci trovare pronti, perché c'è la possibilità di aumentare ancora la qualità della stazione e soprattutto l'attenzione di mercati nuovi, che soprattutto dalla parte svizzera oggi già utilizzano e promuovono anche per la nostra località. Anche in questo periodo quindi siamo in contatto e sono ovviamente molto interessati dal progetto legato all'intervallivo, è un progetto che sostengono in ogni occasione e quindi l'avanzare con gli studi ci permetterà di capire se anche noi potremo dare una risposta in questa direzione o se eventualmente faremo altre scelte. Ci sono quindi i contatti, ci sono dei programmi, dei progetti, c'è un interesse tra le due stazioni sciistiche e l'abbiamo più volte rilevato anche da parte dei due Comuni, delle due Amministrazioni comunali, a far sì che ci siano per il futuro buone occasioni di crescita del territorio.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi, ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) - Grazie Assessore delle risposte puntuali. La sua captatio benevolentiae iniziale è sicuramente apprezzata ma, come le ricordo sempre, ci sono varie condizionalità, a buon intenditor...
Ho capito e soprattutto sulla prima domanda che era quella diciamo un pochettino più complessa e, se vogliamo, di interesse e sono anche contento di aver sentito che comunque le soluzioni possono essere rimesse in discussione o, meglio, che si possa valutare quella che può essere la soluzione ottimale considerato che la base di partenza, almeno io dico così, di un confronto più complesso e più definito delle varie alternative, e cito sempre il progetto Alplinks, prevedeva tutta una serie di valutazioni che tenessero conto anche della parte ambientale e sicuramente quella economica oggi ha una difficoltà in più perché andrà rivista, sapendo che conosciamo il passato ma quello che ci aspetta e la situazione che dovremo consolidare non permetterà forse di avere in tempi certi, come poteva essere ante pandemia, gli investimenti, ma, come giustamente ha detto lei, non è soltanto una questione di risorse ma anche di riprogrammazione dell'impatto futuro.
Quello che mi premeva era appunto approfondire il fatto che lo studio potesse consentire una valutazione più completa tenuto anche conto delle soluzioni tecniche, perché, al di là delle questioni più di natura morfologica o geologica del terreno che sicuramente verrà sondato, la parte che preoccupava era di natura tecnica in quanto sappiamo che una delle parti importanti riguardo alla realizzazione degli impianti è anche la velocità con la quale si possono ovviamente percorrere e quante persone vengono portate.
Gli amici svizzeri fanno ampio uso di tecnologie anche molto avanzate, il confronto tra gli impianti 3S e gli impianti telecabina ovviamente sappiamo che è uno degli elementi che i tecnici tengono in considerazione, io mi auguro che, ai fini dello studio, siano valutati più tracciati e soprattutto quelli che possono consentire un maggiore raggiungimento degli obiettivi economici turistici, tecnici e soprattutto di fruibilità nell'ottica della concorrenza con chi fa sci, purtroppo per noi, con risorse maggiori e potenzialità maggiori in termini di investimenti.