Oggetto del Consiglio n. 441 del 24 marzo 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 441/XVI - Interpellanza: "Azioni per garantire lo svolgimento di Combats e altre manifestazioni zootecniche nel rispetto delle regole di sicurezza sanitaria".
Bertin (Presidente) - Punto n. 29. Consigliere Planaz, per l'illustrazione.
Planaz (LEGA VDA) - Sottolineo il fatto che, quando ho presentato questa interpellanza, la situazione epidemiologica sanitaria Covid era leggermente migliore; ho ritenuto comunque opportuno presentare questa interpellanza dopo aver appreso la notizia del rinvio dei Combats a maggio, non per criticare l'operato del Governo, ma per cercare di dare delle indicazioni costruttive e utili a fronteggiare al meglio questa crisi e a superare l'infelice momento che stiamo attraversando.
Come tutti sappiamo, un anno fa quando il virus è entrato nelle nostre vite esso ha sconvolto completamente le abitudini di tutti, impedendo la conduzione di una vita normale.
La frenesia che caratterizzava la routine di tutti noi ha subito un freno e molti hanno dovuto addirittura arrestarsi, alcuni invece hanno dovuto rimboccarsi le maniche, in primis l'apparato sanitario, che è stato quello messo più a dura prova, però anche altri, specialmente nel settore dell'allevamento dove, avendo gli animali, non si può interrompere tutte le attività.
È proprio per questo che ho particolarmente a cuore questa problematica e oggi voglio spezzare una lancia e dire la mia, sperando che le mie parole non cadano nel vuoto ma siano accolte come un valido spunto di riflessione.
Come dicevo, per gli allevatori non c'è stata sospensione dell'attività, perché gli animali vanno accuditi quotidianamente, gli animali richiedono cure costanti e continue che seguono una programmazione rigida dettata dall'andamento delle stagioni e la cui variazione può solo causare danni e malessere, agli animali e alle aziende agricole.
Arrivo al punto senza troppi fronzoli: apprendere la notizia del rinvio dei Combats des Reines mi ha arrecato una grande amarezza. Domenica 21, domenica scorsa, si sarebbe dovuta svolgere la prima di una serie di eliminatorie calendarizzate dall'associazione regionale Amis des Batailles des Reines, appuntamento che cade in coincidenza con il primo giorno di primavera, proprio su questa coincidenza vorrei soffermarmi, per sottolineare l'importanza di questa manifestazione. Tutti sanno che l'agricoltura e l'allevamento sono legati a cicli stagionali e in particolar modo qui in Valle d'Aosta a quelli climatici.
Nella nostra bellissima regione montana, in primavera, accompagnato al colore delle giornate che si allungano, il profumo dell'erba nuova dei prati risveglia le nostre regine che, dopo un inverno passato al riparo al calore delle loro stalle, rinvigorite dalla primavera, sentono il desiderio di uscire e di confrontarsi con le avversarie per creare un nuovo ordine gerarchico nella mandria prima di prepararsi a salire nei pascoli più alti di montagna, dove in estate, beate, produrranno un latte profumato che diventerà un famoso formaggio, abbastanza conosciuto.
In autunno, con la discesa a valle, manifestazioni quali la desarpa e le rassegne devono continuare il loro ciclo e non possono essere interrotte.
Il mio intento non è snocciolare immagini suggestive e bucoliche, ma evidenziare quanto le nostre pratiche agropastorali siano strettamente legate alle stagioni e quanto ampio sia il panorama che costituisce la realtà del mondo agricolo e dell'allevamento.
Ci sono appuntamenti importantissimi con i quali si scandisce tutta la vita dell'azienda agricola: l'Inarpa, la Desarpa, le rassegne e le mostre sono manifestazioni legate alle attività produttive al territorio, alla nostra tradizione e al turismo.
Non dimentichiamo che quanto detto sopra è valido anche per gli sport popolari, infatti un numerosissimo pubblico di appassionati e di curiosi segue il calendario lungo tutto l'arco dell'anno.
In questo momento così delicato, certo non è pensabile presenziare di prima persona agli appuntamenti, ma non è nemmeno sensato sospendere o rinviare tout court ogni iniziativa, visto e considerato che le associazioni di riferimento si sono prodigate a redigere protocolli nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, che prevedono lo svolgimento delle manifestazioni a porte chiuse per evitare assembramenti e sono quasi tutte svolte all'aperto.
Questo solo per sottolineare l'importanza di queste calendarizzazioni, che poi seguono un andamento stagionale, e di conseguenza l'importanza d'interrompere il meno possibile queste attività per un, speriamo, migliore futuro autunnale dove poter fare tutte le manifestazioni che facevamo prima, sperando di tornare un poco alla normalità.
Presidente - Per la risposta, il presidente Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Rispondo io a questa interpellanza soltanto perché ho seguito personalmente le riunioni legate, più in generale, allo svolgimento di ogni attività con la Questura eccetera, ovviamente sempre di concerto con l'Assessorato all'agricoltura.
Voglio rassicurare il collega Planaz che anche noi abbiamo, assolutamente, totalmente e pienamente a cuore queste iniziative e conosciamo l'importanza di tutta l'attività delle manifestazioni zootecniche in Valle d'Aosta, non soltanto per l'importanza affettiva, ma anche, soprattutto direi, per l'importanza economica che i Combats - come le rassegne e tutte le altre manifestazioni - rivestono nell'ambito dell'economia valdostana. Quindi, innanzitutto, voglio ringraziare i rappresentanti delle associazioni, le Bataille des Reines, le Bataille des Moudzons, le Bataille des Chèvres, con le quali abbiamo interloquito insieme al signor Questore, che ringrazio, e con tutto il Gabinetto del Questore, con il Consiglio permanente degli enti locali e con i Sindaci perché abbiamo fatto una riunione l'11 marzo con tutti i Sindaci dei Comuni interessati dalle manifestazioni del primo periodo di marzo-aprile.
L'oggetto di questa riunione era proprio cercare di capire - sia nell'ambito della situazione epidemiologica attuale sia nell'ambito del quadro normativo dei Dpcm attuali - cosa fosse ipotizzabile mettere in campo in questa prima parte di primavera.
Come giustamente ha detto il collega Planaz, gli organizzatori si sono impegnati per redigere dei protocolli analizzati nel dettaglio anche insieme all'unità di supporto.
Ahimè, come giustamente ha anticipato il collega, oggi rispetto all'undici marzo la situazione epidemiologica è sostanzialmente diversa, ma già l'undici marzo la situazione andava verso una direzione di peggioramento e quindi da un lato si è preso atto del fatto che l'undici marzo eravamo ancora in zona gialla ma già si preannunciava una zona arancione per la settimana successiva e quindi, sostanzialmente, si era preso atto del peggioramento della situazione e dall'altro, a livello normativo, il Dpcm, che aveva una settimana di vita all'epoca, sostanzialmente impediva l'organizzazione di manifestazioni di qualsiasi tipo anche in zona gialla.
Di fatto si è deciso in maniera assolutamente concorde che per marzo-aprile era alquanto improbabile organizzare qualsiasi tipo di evento e quindi si è già cercato di lanciare il cuore oltre l'ostacolo e di provare a ragionare da maggio in poi.
Si è deciso in maniera concorde di lavorare comunque ai protocolli in maniera affinata, quindi mettendo a posto alcune cose; si è deciso anche di validare questi protocolli, in particolare il protocollo delle Batailles verrà trasmesso attraverso l'Assessorato all'agricoltura al Comitato Regionale di Coordinamento che lo validerà e questo consentirà di essere pronti, nel momento in cui la situazione generale - sia a livello epidemico che a livello eventualmente di Dpcm - ci permetterà d'iniziare magari non come gli anni scorsi, magari con delle limitazioni, probabilmente con degli eventi chiusi al pubblico ma che comunque permettano in qualche modo di riprendere un po' di normalità.
Quindi abbiamo rinviato soltanto all'inizio di maggio una rianalisi della situazione per valutare, ovviamente ben sapendo che a maggio diventa difficile organizzare le Batailles, perché ci si avvicina all'Inarpa, tutti conosciamo bene la situazione, però facciamo i ragionamenti passo passo per essere pronti nel momento in cui si potrà ripartire.
Presidente - Per la replica, il consigliere Planaz.
Planaz (LEGA VDA) - Io ero a conoscenza di un rinvio ad aprile e guardando il calendario, penso che l'abbiate visto anche voi, perdiamo già quattro combattimenti, quattro eliminatorie che sarebbero, già in ritardo, magari recuperabili nel mese di aprile, ma se parliamo di maggio le eliminatorie primaverili di conseguenza saranno rinviate all'estate o meno, sarà poi il Comité a deciderlo, però secondo me è molto tardi.
Io vorrei cercare di far fare una piccola riflessione. Come prima ha affermato l'Assessore Caveri riguardo a quanto era successo l'anno scorso per le scuole, abbiamo visto quest'anno - prendo ad esempio le scuole - che gli screening non hanno rilevato una grande positività, però l'anno scorso avevamo chiuso tutte le scuole, come tante altre attività.
Dopo un anno dovremmo cercare di valutare diversamente diverse attività e l'importanza di cercare di tornare il più possibile verso la normalità, perché se io ho il protocollo scritto dal Comité de la Batailles des Reines, per l'organizzazione delle Bataille a porte chiuse, con una presenza per ogni bovina, io non penso - se l'avete letto - che ci sia il rischio di grossi contagi e che, impostata in questi termini, non sia più una manifestazione ma debba essere classificata, come tante altre, attività produttiva e magari nella trattativa - io non so come vi comportiate, se anche queste debbano andare dietro a dei Dpcm - ma più che una manifestazione la vedrei come un'attività produttiva.
Mi scusi se mi permetto di fare questa affermazione ma lo dico per far capire: se in un'eliminatoria sono presenti 150 capi, ci saranno al massimo 150 persone all'aperto; nel protocollo è scritto che si chiede il supporto dei forestali e degli operatori sanitari per far mantenere le distanze e per fare rispettare al massimo le regole, per essere trasparenti su tutto e c'è anche un documento dove vengono rilevate tutte le presenze.
Per fare un paragone, se si applicasse questo protocollo alla via centrale di Aosta non potremmo più passeggiare perché creeremmo un assembramento.
Allora - sperando in un tempo migliore, di avere di nuovo una situazione normale - bisognerebbe magari valutare, mi scusi se mi permetto di dirle questo, e analizzare più a fondo la questione in vista del prossimo autunno.
Adesso sui Combat c'è un mercato che non riguarda tutto l'allevamento valdostano però è importante anche se, non essendoci tutte le eliminatorie, anche chi è interessato a vendere o comprare gli animali è disincentivato, perché è inutile avere una regina pronta se poi non si fanno i Combats.