Oggetto del Consiglio n. 440 del 24 marzo 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 440/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla previsione di tamponi gratuiti per la partecipazione ai concorsi pubblici".
Bertin (Presidente) - Punto n. 28. Per l'illustrazione, il consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Torniamo anche in questo caso sul tema "organizzazione della pubblica Amministrazione" e sappiamo bene - ne abbiamo parlato nei Consigli precedenti - che l'Amministrazione ha bisogno di forze nuove, non solo quella regionale, ma anche e soprattutto forse gli enti locali e altri enti partecipati e della galassia della Regione, potremmo definirla così.
Partiamo da un fatto, da quanto accaduto all'Università della Valle d'Aosta, in cui è stato effettuato un concorso in presenza a partire da lunedì; il Dpcm è stato approvato la settimana prima della partenza di questo concorso, gli uffici immagino abbiano lavorato duramente per far partire questo concorso che immagino sia strettamente necessario per il funzionamento dell'Uni VdA.
Il Dpcm prevede che i tamponi devono essere fatti 48 ore prima della prova e quindi assolutamente il sabato, in quanto la prima prova era il lunedì.
Da quanto risulta da degli articoli di giornale, ma anche da delle segnalazioni che ci sono arrivate, è stato impossibile per l'Università della Valle d'Aosta contrattare con la USL la possibilità di fare dei tamponi direttamente al drive-in, in questo caso dunque l'Università, per garantire comunque un prezzo calmierato dei tamponi, ha stipulato un accordo con l'IRV, il quale ha aperto il sabato per fare i tamponi e alla fine hanno concordato per un prezzo di 40 euro a tampone, il che significa che se si ha la fortuna di arrivare all'ultima prova, e quindi si fanno quattro prove, il costo complessivo per partecipare alla prova è di 160 euro più ovviamente i 10 euro di accesso per le pratiche amministrative al concorso.
Questo è già un prezzo calmierato, noi sappiamo che in seguito anche nella delibera che ha poi approvato l'accordo tra la Regione e la USL e le farmacie per realizzare i tamponi abbiamo di fatto superato il problema delle 48 ore, in quanto le farmacie possono somministrare i tamponi sette giorni su sette e il prezzo rimane di 35 euro, 5 euro in meno rispetto all'IRV.
Quindi con questa interpellanza noi vorremmo chiedere se fosse intenzione dell'Amministrazione regionale concordare con la USL e con tutti gli enti che hanno intenzione di fare dei concorsi nel prossimo periodo una possibilità di effettuare, magari in determinate fasce orarie, dei tamponi gratuiti, esattamente come facciamo per diversi screening di massa che stiamo puntualmente svolgendo e credo che - come ha detto giustamente anche l'Assessore Caveri - possono essere assolutamente utili. Quindi vorremmo capire se è intenzione dell'Amministrazione dialogare con la USL e prevedere questa gratuità.
In questo caso, ovviamente queste persone che hanno partecipato al concorso dell'Università della Valle d'Aosta si vedrebbero di fatto beffate e quindi, se ci sarà una risposta affermativa, vorremmo chiedere come possiamo comportarci con queste persone che hanno dovuto supportare questo costo eccessivo per un concorso e soprattutto vorremmo sapere se il dipartimento personale, assieme agli enti locali che hanno manifestato il fabbisogno di personale, ha delineato le regole entro le quali muoversi per definire quando una prova può essere effettuata in via telematica e quando invece può essere effettuata in presenza.
Sappiamo bene che abbiamo già avuto diverse prove svolte in via telematica, se non erro la prima svolta dalla Società di Servizi S.p.A. e poi anche da delle Unités, quindi bisogna capire a quale concorso partecipo in via telematica e a quale concorso partecipo invece in presenza e dunque ho sicuramente degli oneri superiori e suppletivi di cui devo assolutamente tenere conto, anche perché consideriamo che spesso non ci si iscrive solamente a un concorso, ci si iscrive spesso e volentieri a tanti concorsi per appunto avere più possibilità, spesso e volentieri sono persone giovani o comunque disoccupate e il costo di 160-180 euro per sostenere un concorso senza avere neanche la garanzia di essere assunti sicuramente è una barriera all'ingresso che crediamo essere veramente eccessiva.
Presidente - Per la risposta, il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Grazie al collega Carrel per aver posto l'attenzione su questa questione à la une, nel senso che è un argomento che abbiamo trattato nelle ultime settimane in diverse occasioni.
In primo luogo, va solo ricordato qual è il quadro di riferimento nel quale ci muoviamo per i concorsi pubblici: è in il protocollo di svolgimento di concorsi pubblici del dipartimento della funzione pubblica, che è stato approvato in ultimo nel febbraio di quest'anno; è stato un protocollo elaborato in maniera articolata ed è stato in ultimo poi validato dal Comitato Tecnico Scientifico. Prevede peraltro che per il concorso in presenza sia prevista una presenza massima di 30 persone e che ciascuna, come giustamente richiamato nel testo dell'interpellanza, si presenti al concorso con un referto relativo a un test antigenico o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti.
Per il caso citato nell'interpellanza - quello relativo al concorso all'Università della Valle d'Aosta - in realtà i contatti tra l'Università e la Valle d'Aosta e la USL ci sono stati. Ho cercato di ricostruire, grazie anche all'interpellanza, quello che è successo e di fatto l'Università aveva chiesto all'azienda la possibilità di effettuare dei test sostanzialmente nella giornata di sabato 27 febbraio in vista dell'espletamento della prova che era organizzata già nei giorni seguenti, cioè il primo marzo, quindi nel giro di due giorni, purtroppo l'azienda, come è stato sottolineato, ha risposto negativamente perché era nell'impossibilità in quel momento di far fronte alle richieste e quindi di concludere l'iter dei tamponi per tutte le persone iscritte al concorso, a causa ovviamente degli impegni già presi, anche relativamente al drive-in, alle prenotazioni eccetera.
Quindi l'azienda si è comunque resa disponibile a valutare successivamente l'applicazione di tariffe agevolate per altre iniziative di questo tipo.
Quindi poi, come è stato detto, l'ateneo si è rivolto all'IRV e ha chiuso la procedura nei due giorni che rimanevano.
Si chiede poi "se sia intenzione dell'Amministrazione prevedere dei tamponi gratuiti per i concorsi e, in caso di risposta affermativa, se si prevede un rimborso".
Questo è un argomento che è stato trattato di recente anche all'interno della conferenza delle Regioni, dove è stato posto un quesito al dipartimento della funzione pubblica evidenziando quello che il collega Carrel ha manifestato, cioè la questione legata ai costi da sostenere eccetera.
Per il momento l'unica risposta che abbiamo avuto è che il tampone rimane obbligatorio ma nel protocollo rimane sostanzialmente l'obbligo, a carico dell'Amministrazione proponente il concorso, di fornitura dei DPI, quindi le mascherine ai candidati e non il rimborso o comunque l'effettuazione del tampone.
Quindi, per dare una risposta all'interpellanza: si rendono necessari ancora ulteriori approfondimenti prima di assumere una determinazione definitiva.
Sull'ultima domanda, cioè "come vengono scelti i concorsi da svolgere in presenza o in via telematica", bisogna dire che non esiste una disciplina quadro sullo svolgimento delle prove concorsuali in modalità telematica, quindi in particolare per quanto riguarda le prove scritte non in presenza della commissione.
Al momento l'Amministrazione regionale continua ad applicare il regolamento, il famoso e già citato più volte regolamento n. 1/2013, ferma restando, ovviamente, la possibilità di espletamento diverso da parte della commissione esaminatrice in videoconferenza per quanto riguarda le prove orali.
Presidente - Per la replica, il consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Grazie, Presidente, per la risposta, anche se mi lascia un po' interdetto il fatto che dobbiamo chiedere alla conferenza Stato-Regioni se possiamo far fare i tamponi gratis a 30 persone che fanno un concorso in presenza in Valle d'Aosta.
Credo che si possa agire in modo differente, essendo Regione possiamo fare una delibera di una convenzione con la USL, semplice semplice, la si porta in Giunta e ci si fa carico come Regione di queste spese. Io non credo che dobbiamo demandare ogni responsabilità sempre alla conferenza Stato-Regioni.
Capisco l'interlocuzione con la conferenza Stato-Regioni ma, visti i numeri, comunque potremmo benissimo fare dei tamponi gratuiti anche perché penso che in tanti qui dentro, e anche fuori, hanno avuto la possibilità di fare dei tamponi gratuitamente proprio per fare un controllo e questo controllo potrebbe essere preso in carico dalla nostra Regione e quindi dalla Giunta, senza nessun tipo di problema, soprattutto visti i numeri.
Quando si indice un concorso, dal nostro punto di vista, vi è la necessità di definire, quantomeno quando si emana il bando, se questo sarà fatto in presenza o in via telematica, in quanto io che vado a iscrivermi a un concorso inizio a studiare, inizio un percorso e se poi mi trovo a dover affrontare una determinata spesa e magari non voglio o non posso partecipare per la spesa o per questa barriera all'entrata è un conto, se invece so che si terrà in via telematica tutto cambia e quindi posso prepararmi in modo alquanto differente.
Mi lascia quindi un po' allibito il fatto che dobbiamo aspettare la conferenza Stato-Regioni. Credo che con un minimo di coraggio possiamo fare una delibera e fare una convenzione con la USL, anche perché ci risulta che all'Università ovviamente i tempi erano veramente stretti - e per questo credo che vada fatto un plauso anche al personale dell'Università che è riuscito a organizzare il tutto in un arco di tempo così ravvicinato - però questo è uno scenario che si ripeterà, possiamo approvare una convenzione con la USL e dire che i tamponi per tutti i concorsi degli enti locali - definiamo chi può partecipare a questa convenzione - saranno gratuiti.