Oggetto del Consiglio n. 433 del 24 marzo 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 433/XVI - Interrogazione: "Individuazione di priorità vaccinali per gli ospiti e gli operatori sanitari delle strutture psichiatriche e operanti con il SERD".
Bertin (Presidente) - Punto n. 21. L'assessore Barmasse per la risposta.
Barmasse (UV) - Si conferma che gli ospiti e gli operatori sanitari delle strutture psichiatriche e le strutture che operano con il SERD sono stati inseriti nelle priorità, alla pari degli operatori sanitari e socio-sanitari e degli ospiti e operatori delle strutture residenziali.
Il Dipartimento di salute mentale, nella figura della coordinatrice infermieristica, nei primi giorni di febbraio ha comunicato a Info Tamponi l'elenco degli operatori di tutte le strutture convenzionate con il Dipartimento di salute mentale disponibili a effettuare il vaccino.
A oggi sono stati tutti vaccinati.
Per quanto riguarda gli utenti, verso fine febbraio la stessa coordinatrice, con la responsabile della Lumière, si è informata presso Info Tamponi per capire come procedere per le vaccinazioni degli utenti suddetti.
Con la ripresa dell'attività vaccinale sarà data priorità alta a tale segnalazione.
Per quanto riguarda la vaccinazione di utenti autistici che afferiscono ai servizi Set e Myosotis, la coordinatrice si è accordata con le RPD di area territoriale e sono stati tutti calendarizzati e in fase di vaccinazioni. Trattasi di utenti che necessitano di vaccinazione a domicilio e di sedute dedicate, vista la complessità della patologia.
Per quanto riguarda la domanda "se si sono prese in considerazione al momento le vaccinazioni aziendali per le quali Confindustria ha dato il suo assenso", posso dire che la possibilità di somministrare l'antidoto, o meglio il vaccino, all'interno di fabbriche e uffici non sarà una procedura alternativa, ma solo un canale parallelo con cui costruire quella capillarità necessaria a una campagna.
Tale modalità al momento non è stata ancora presa in considerazione, perché si scontra con la scarsità di vaccini e con i problemi di gestione del vaccino stesso; potrà essere presa in considerazione quando le forniture saranno più cospicue e soprattutto tenuto conto della tipologia dei vaccini gestibili dal punto di vista della catena del freddo.
Alla domanda: "se all'interno dei CEA è sempre operativo il servizio infermieristico e con quali orari": la risposta è che il servizio infermieristico presso i CEA non è a oggi ancora operativo in quanto, a seguito della recrudescenza della pandemia, gli infermieri dell'Azienda USL che avevano risposto ad apposito avviso, afferenti, per lo più, all'area territoriale, sono stati impegnati in altri servizi prioritari nell'ambito dei servizi territoriali stessi.
Inoltre, a oggi non vengono ancora forniti i pasti - momento in cui è richiesto l'intervento degli infermieri - in quanto la maggior parte degli attuali utenti deve assumere farmaci o subito prima dei pasti o subito dopo.
Il 25 marzo è programmata una riunione con la direzione dell'Azienda USL per riprogrammare gli interventi e per valutare la necessità di fare un ulteriore avviso; è stata anche espletata una gara per reperire infermieri non in ambito USL, non è andata a buon fine.
Quello dei pasti dei CEA è una problematica che mi sta particolarmente a cuore, perché pare sia abbastanza difficile risolverla; la riunione del 26 marzo vi sarà un'altra riunione che ho chiesto io proprio per cercare di arrivare a una soluzione, perché alcune altre soluzioni prospettate - tipo utilizzare magari l'infermiere di alcune micro comunità per somministrare i farmaci visto che le OSS non lo possono fare - non sono praticabili, quindi adesso cercheremo di trovare una soluzione alternativa, anche perché ho preso l'impegno personale con le famiglie dei disabili di riuscire ad arrivare a questo tipo di soluzione.
Presidente - Per la replica, il consigliere Baccega ne ha facoltà.
Baccega (PA) - Grazie, Assessore, per la risposta. Mi faccia fare alcune considerazioni: nell'interrogazione io ho voluto richiamare il piano vaccino predisposto dalla USL proprio per fare un plauso a quanto è stato predisposto, che in qualche modo ci sta vedendo ancora tra le Regioni più performanti nel piano vaccinale che noi stiamo approntando.
Ci sono state delle oggettive difficoltà, vicende esterne: Astrazeneca che ha interrotto le forniture, si sono bloccati per quattro giorni i vaccini perché bisognava avere dal punto di vista sanitario un ulteriore ok, però il fatto di essere comunque pronti a ogni evenienza è sicuramente un tema che ci fa guardare con una certa serenità al futuro.
C'è un dato che è di oggi, 12.620 vaccinati, che ci fa ben sperare per il futuro.
Venendo alla sua risposta, ribadisco che è positivo il dato che il 71% dei 902 ospiti delle micro comunità sia già stato vaccinato al secondo ciclo vaccinale, quindi è un dato positivo, il 71% è importante e anche le 113 persone non deambulanti che sono state vaccinate presso il loro domicilio, ma abbiamo avuto delle sollecitazioni dai genitori degli ospiti appartenenti a quelle categorie disagiate: lei mi dice che sono già stati tutti vaccinati, a lunedì io avevo dei riscontri diversi.
Faccia una verifica, per favore, perché al momento, e parlo di lunedì, il Dipartimento di salute mentale e tutte le strutture sul territorio che richiamano questa volontà di essere vaccinati non avevano avuto nessun tipo di riscontro.
Siamo anche stati sollecitati dalle assistenti sociali, affinché ci sia anche per loro una certa attenzione, loro sono il primo approccio alle persone in difficoltà rispetto a tutta una serie di problematiche, che sono soprattutto di carattere sociale, e quindi credo che anche loro, come gli utenti psichiatrici, meritino un'attenzione.
Ora credo che, alla luce di quanto abbiamo espresso, le strutture psichiatriche devono avere, secondo noi, una certa priorità proprio perché, ovviamente, sono ospiti delle strutture molto deboli, molto in difficoltà che hanno l'esigenza di essere valutati. Va anche detto che le cooperative che gestiscono le strutture si sono messe a disposizione anche dicendo: ve li portiamo noi al centro vaccinale affinché ci sia anche un'attenzione da parte loro.
Credo che più vacciniamo meglio è. Preoccupa un po' oggi, per concludere, l'accentramento della strategia vaccini in ambito nazionale ed è una questione per la quale - laddove funziona, come da noi in Valle d'Aosta - sarebbe opportuno evitare che ci siano interferenze di carattere nazionale.
Invito chi si confronterà domani o dopodomani alla conferenza delle Regioni a sostenere questa tesi, perché il nostro percorso è sicuramente virtuoso.
Rimane da parte nostra, ovviamente, la perplessità sull'utilizzo del Palaindoor, perché c'erano tutta una serie di altre strutture che potevano fare ad hoc.