Oggetto del Consiglio n. 432 del 24 marzo 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 432/XVI - Interrogazione: "Mancato riconoscimento da parte dell'INPS della certificazione dei medici di medicina generale, nei casi di isolamento preventivo, ai fini del diritto all'indennità per malattia".
Bertin (Presidente) - Punto n. 20 all'ordine del giorno. Per la risposta, l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Con riferimento all'oggetto della questione, cioè "se sia a conoscenza di tale situazione nata dall'iniziativa dell'INPS di non riconoscere le certificazioni dei medici di medicina generale, validità ai fini di cui alle disposizioni della presente", rendo noto che a fronte di numerose richieste di chiarimento, pervenute alla direzione di distretto da parte di utenti e medici di medicina generale, l'argomento è stato ampiamente trattato con la direzione dell'INPS, attraverso riunioni informali con il responsabile della medicina legale dell'Istituto e con il direttore del distretto dell'Azienda USL.
In data 23 febbraio 2021, in occasione della riunione mensile della commissione lavoratori dipendenti dell'INPS, presieduta dal direttore dell'Istituto, il direttore del distretto dell'Azienda USL ha posto in discussione l'argomento.
L'Istituto ha evidenziato e risposto su quanto indicato nell'articolo 26 del D.L. n. 18 del 17 marzo 2020 e più precisamente "Qualora il lavoratore si trovi in malattia accertata da Covid-19, il certificato è redatto dal medico curante nelle consuete modalità telematiche, senza necessità di alcun provvedimento da parte dell'operatore di sanità pubblica, articolo 26 comma 6. Tale fattispecie rientra nella consueta gestione della malattia, pertanto ai lavoratori aventi diritto alla tutela previdenziale della malattia viene riconosciuta l'indennità economica previdenziale a carico dell'Istituto. Qualora il lavoratore si trovi invece in quarantena, sorveglianza, isolamento precauzionale per presunto contatto, senza menzione di malattia, ai fini del riconoscimento dell'indennità economica occorre produrre la documentazione amministrativa, cioè l'ordinanza del Sindaco per la quarantena.
Inoltre risulta che diverse questioni riguardanti la gestione INPS regionale sono emerse anche in sede di comitato regionale di coordinamento in materia di sicurezza e salute sul luogo del lavoro".
L'Azienda USL ha inoltre riferito che il direttore del distretto dell'azienda medesima ha chiesto formalmente al responsabile della medicina legale dell'INPS una riunione in via telematica con i medici di medicina generale ai fini di ulteriori chiarimenti sull'argomento.
Presidente - Per la replica, il consigliere Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Mi pare quindi di comprendere che evidentemente la criticità c'era, è stata segnalata da tanti lavoratori, è stata credo superata per quanto riguarda la fase successiva, cioè il 2021, infatti è un tema che dopo la nostra iniziativa è stato trattato poi anche dagli organi di stampa, ma permane e mi pare che permanga ancora per quanto riguarda il passato.
Non c'è molto altro da dire, spero che venga risolta nel migliore dei modi, perché è evidente che se un dipendente, un lavoratore, viene messo in malattia dal medico di medicina generale o comunque viene messo precauzionalmente in uno stato di malattia perché è in quarantena, perché può avere avuto dei contatti o comunque manifesta dei sintomi compatibili con il Covid, è chiaro che non deve essere certo il lavoratore a subire eventuali rivalse da parte dell'INPS che non gli riconosce lo stato di malattia per quel periodo, anche perché ci sono sintomi di malattia molto simili a quelli del Covid ma non sono Covid, quindi non ci si ammala solo di Covid, purtroppo o per fortuna, non lo so come interpretare.
Ringrazio chiaramente per l'interessamento che i suoi uffici e l'Azienda USL hanno dimostrato per risolvere la questione e spero che venga risolta al meglio nell'interesse dei lavoratori, che sicuramente sono dei cittadini che nessuna colpa hanno quando la pubblica Amministrazione in tutte le sue manifestazioni dà segno di non essere ben coordinata e di non riuscire a volte a far fronte a delle situazioni che magari con solo un pizzico di buona volontà si potrebbero risolvere in poco tempo.