Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 431 del 24 marzo 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 431/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'impiego dei percettori di reddito di cittadinanza nei progetti utili alla collettività".

Bertin (Presidente) - Punto n. 19 all'ordine del giorno. Per la risposta, l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-SA) - "Quanti siano a oggi i percettori di reddito di cittadinanza in Valle d'Aosta" è una domanda alla quale ho già risposto ed è difficile... io le do un dato aggregato con l'impegno di provare a farci dare dall'INPS un dato corretto perché il dato aggregato parla di 2.882 domande di reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza delle quali accolte 1.656, il 22% di queste decadute e il 14% terminate.

Quindi se io le dovessi dire quanti sono in questo momento i percettori di reddito di cittadinanza non riuscirei, le devo dare il dato aggregato. Il mio impegno è di fornirglielo appena ne verrò in disponibilità.

L'importo medio del reddito di cittadinanza - questo è un dato che non ha richiesto ma visto che ci è stato fornito lo do in disponibilità - al 31-12-2020 è di 446,90 euro, mentre quello della pensione di cittadinanza è di 189,25 euro.

La seconda domanda credo sia quella che più interessa; la sua iniziativa ha stimolato - e quindi evitiamo di dare una risposta dove si cerca di raccontare di più di quello che si sa - un'attenzione verso l'avvio dei PUC e soprattutto della situazione in essere. Insieme al collega Roberto Barmasse, e per correttezza lo faremo dopo l'iniziativa, ci siamo presi l'impegno... i PUC sono in gestione ai servizi sociali e di rimando ai centri dell'impiego, ci siamo presi l'impegno di fissare delle riunioni nei prossimi giorni nelle strutture per capire lo stato dell'avanzamento dei progetti.

I servizi delle politiche sociali hanno strutturato nel novembre scorso un bando che attraverso la delibera 1172/2020 prevede un progetto a supporto delle iniziative che gli enti locali avvieranno per l'avvio dei PUC, la delibera prevede per il tramite del progetto "Riattivazione" un modello operativo di presa in carico e di gestione anche dei progetti utili alla collettività.

All'interno di questa progettualità che viene finanziata attraverso il fondo nazionale di povertà per una quota parte, si vuole strutturare un'organizzazione che permetta di supportare appunto i Comuni nell'avvio di questi progetti; allo stato attuale nessun Comune ha avviato progetti.

Quindi, come le dicevo, - è inutile che cerchiamo di raccontare cose diverse - la situazione è questa: a breve avremo una prima valutazione da parte del servizio di coprogettazione delle difficoltà che ci sono state per l'avvio dei PUC che nella prima parte sono stati legati al problema assicurativo e poi a tutto quello che la situazione dell'emergenza sanitaria e del piano più operativo hanno determinato; ci prendiamo l'impegno nei prossimi giorni di fare il punto della situazione per vedere come si potranno sviluppare dei progetti.

I progetti di utilità sociale che possono essere rivolti hanno un problema, nel senso che i possessori di reddito di cittadinanza hanno un periodo ben determinato di utilizzo del beneficio, all'interno del quale possono o meno sviluppare poi attività di ritorno al lavoro, quindi le difficoltà sono quelle di strutturare dei servizi che possano poi fare a meno anche di eventuali sostituzioni o di eventuali assenze dal servizio.

Quindi è sicuramente un'organizzazione abbastanza complessa però bisogna accelerare per avviarli anche perché possono essere un buono strumento per dare alcune delle risposte che in questo momento è necessario poter dare anche agli enti locali.

Presidente - Per la replica, il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Questa iniziativa - è stato detto in maniera piuttosto sommaria, ma è bene approfondire anche per far capire all'esterno di cosa parliamo - mirava, oltre a conoscere il numero dei percettori di reddito di cittadinanza in Valle d'Aosta, a capire quante Amministrazioni avessero avviato i PUC.

I PUC sono i progetti utili alla collettività per i quali i percettori di reddito di cittadinanza sono obbligati a partecipare per almeno otto ore settimanali, aumentabili fino a sedici. Tutti i percettori di reddito di cittadinanza sono obbligati a partecipare almeno otto ore alla settimana - aumentabile fino a sedici - a questi progetti di utilità collettiva.

Con questi progetti si possono fare una molteplicità di azioni, una molteplicità di lavori, una molteplicità di funzioni ed evidentemente si possono rendere sì dei servizi chiaramente utili alla collettività, partendo dal presupposto che dei soldi vengono percepiti dai nuclei e dai percettori singoli che, appunto, richiedono il reddito di cittadinanza.

Come ben sappiamo, il reddito di cittadinanza e il sistema dei PUC sono attivi fin dal 2019, quindi sicuramente la pandemia ci ha messo la coda ma dal 2019 a oggi si sarebbe dovuti partire in Valle d'Aosta e le Amministrazioni avrebbero dovuto organizzare sul proprio territorio dei progetti utili alle collettività che andassero chiaramente a impiegare questo personale che altrimenti non ha altra occupazione oppure è alla ricerca di un'occupazione, ma vedo difficile - visti i dati comunicati anche a livello nazionale - che si riesca a trovar loro un'occupazione con i navigator che mi pare in Valle d'Aosta siano peraltro sei e non so quanti posti di lavoro abbiano trovato, ma credo molto pochi.

Quindi c'era la possibilità di coinvolgere... e la ringrazio, Assessore, per averci fornito questi dati: per almeno una parte, lei ci ha detto che una parte sono ancora in esercizio, una parte sono cessati, insomma 1.656 persone hanno percepito, chi più chi meno chi per più mesi chi per meno mesi, il reddito di cittadinanza.

Ho provato a fare, mentre lei parlava, Assessore, una semplice moltiplicazione, cioè se tutti questi percettori di reddito di cittadinanza avessero anche soltanto per una settimana fatto le otto ore di lavoro che avrebbero dovuto fare, avremmo tirato fuori qualcosa come più di 13 mila ore di lavoro che sarebbero state destinate alla collettività.

Pensare che a oggi stiamo erogando - e si continui a erogare - un reddito e le Amministrazioni che devono farlo non organizzino i progetti utili alla collettività, lo ritengo quantomeno assurdo, perché abbiamo a disposizione tutta una serie di manutenzioni, di piccoli lavori, ma quante volte sentiamo dire "Bisognerebbe fare questo intervento, bisognerebbe fare un intervento su quest'area verde, bisognerebbe fare manutenzione su questo edificio" e non si trova mai, e c'è la gara d'appalto, non ci sono i soldi, non si può fare la spesa!

Caspita! Abbiamo delle persone che potrebbero farlo, anzi, sono obbligate a farlo, e non vengono impiegate da due anni? Credo che sia assolutamente una criticità, io le chiedo, Assessore, come giustamente lei ha preso impegno, di farsi parte attiva nel cercare di coinvolgere queste persone, perché credo che siano dati imbarazzanti.

Io non so quante Regioni effettivamente si trovino nella stessa condizione ma non penso che ci sia un'altra Regione italiana che abbia zero progetti utili alla collettività attivati sul proprio territorio e credo che questa sia una manchevolezza e un evidente sintomo di disorganizzazione e anche di mancata conoscenza di quello che le norme che vengono disposte a livello nazionale prevedono come utilità per tutti i cittadini.

Qui non parliamo chiaramente di un progetto che sia utile a questo o a quello, questi sono progetti di utilità già pagati, già stipendiati a livello nazionale che non vengono sfruttati.

È una grave carenza, è una grave mancanza, sono felice che ne abbia preso atto, però ovviamente prima si pone rimedio a questa mancanza e meglio è.