Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 430 del 24 marzo 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 430/XVI - Interrogazione: "Stato di applicazione dell'accordo quadro stipulato dalla Regione Valle d'Aosta per la collaborazione con privati nei settori della ricerca, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico".

Bertin (Presidente) - Punto n. 18 all'ordine del giorno. L'assessore Bertschy, per la risposta.

Bertschy (AV-SA) - Rispetto all'interrogazione, fornirò la risposta di modo che se alcuni dati in maniera analitica evitiamo di darli, avrete modo di averli direttamente a vostra disposizione.

L'accordo risale al 2016 e gli interroganti chiedono "quali siano stati i risultati raggiunti grazie al citato accordo in termini produttivi, occupazionali, di sviluppo in contesto economico valdostano e della ricerca".

Rispetto ai risultati, il citato accordo nasce da una collaborazione con la Regione Piemonte e con alcuni dei poli d'innovazione piemontesi tra cui Biopmed e le imprese valdostane.

Grazie a questo accordo, le nostre imprese hanno potuto partecipare ad alcuni bandi emanati dalla Regione Piemonte: il bando Poli, il bando Prisme e il bando Pass, bandi che hanno messo in gioco 525 mila euro per l'innovazione e 633 mila euro con il bando Prisme, che ha permesso ad altre due imprese di veder finanziati progetti di ricerca; il bando Pass ha permesso di finanziare sempre progetti di ricerca tra imprese valdostane per un contributo pari a 368.678 euro.

Il polo ha partecipato con Politecnico di Torino, coll'Università di Torino e con le imprese aizoOn Consulting e Trastech all'avviso per la creazione dello sviluppo nel territorio regionale di un centro di ricerca dedicato alla medicina personalizzata preventiva e predittiva denominato "CMP3 VDA", un progetto che si è classificato secondo, la Fondazione Fillietroz, che fa parte del raggruppamento, ha presentato il progetto vincitore e aderisce al polo di innovazione Biopmed.

Infine il polo ha partecipato all'appalto per la gestione degli incubatori d'imprese di Aosta e Pont-Saint-Martin. Le ultime collaborazioni in ordine di tempo con il polo riguardano la promozione, tramite news e comunicazioni mirate alle imprese del polo, del bando salute con cui la Regione Valle d'Aosta sostiene la realizzazione di progetti di ricerca riguardanti gli ambiti tematici legati alla salute, a cui sono state ammesse a partecipare anche le imprese piemontesi, purché all'interno dei progetti di collaborazione con imprese valdostane e la possibile adesione ai cluster nazionali Alisei.

In alcuni eventi di presentazione ai diversi bandi il polo Biopmed è stato invitato a presentare le attività che svolge a favore delle imprese; gli aderenti al polo possono inoltre beneficiare di alcuni servizi: il servizio informativo bandi del settore scienza della vita e salute, incontri, ricerca e industria per l'emersione di progetti e matchmaking scienza e industria, audit, servizi di orientamento e gestione, servizi di supporto e servizi di supporto al project management e tutta un'altra serie di servizi che fanno parte delle disponibilità offerte da questo polo che ha dato a disposizione delle nostre imprese un supporto che ha un valore strategico e lo ha ancora di più adesso che nella Regione Piemonte si stanno sviluppando alcuni progetti interessanti, uno di questi ci vedrà coinvolti insieme a Confindustria per conoscere gli sviluppi di iniziative nel territorio piemontese, in particolare nelle zone del Canavese.

Al polo d'innovazione inoltre aderiscono altri soggetti che partecipano insieme a noi ad altri progetti di ricerca, le ricadute occupazionali non vengono citate, andrebbero verificate direttamente con le imprese, ma la valutazione è che si è aperto uno scenario di possibilità d'intervento e di organizzazione di nuovi progetti e nuovi servizi per le nostre imprese che ha creato delle sicure e nuove opportunità.

La seconda domanda chiede "quale sia oggi lo stato di applicazione dell'accordo o di sue progettualità conseguenti ancora in essere e in caso negativo quale alternativa sia stata perseguita dalla Regione".

In merito allo stato di applicazione dell'accordo, si ricorda che l'accordo di collaborazione con l'associazione Cluster Innovativo Biopmed e con Bioindustry Park Silvano Fumero è stato stipulato dalla Regione l'11 febbraio 2016, nell'ambito di un più ampio accordo appunto con la Regione Piemonte in materia di ricerca e innovazione e trasferimento tecnologico.

La collaborazione tra la Regione e il polo d'innovazione è nata al fine di: favorire l'adesione delle imprese e dei centri di ricerca valdostani del polo di innovazione, favorire la partecipazione delle imprese dei centri ricerca valdostani a progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e con i soggetti aderenti al polo d'innovazione a progetti nazionali della Comunità Europea, favorire lo scambio di conoscenze e innovazioni tecnologiche tra imprese e centri di ricerca valdostani e soggetti partecipanti al polo d'innovazione, fornire alle imprese e ai centri di ricerca valdostani qualificati servizi di tutoraggio, di informazione, di formazione, di assistenza scientifico-tecnologica e, infine, sviluppare sinergie nell'ambito della formazione e dell'alta formazione, sviluppare sinergie nell'ambito delle reti nazionali e internazionali.

L'accordo con il polo è tuttora in vigore in quanto - come per l'accordo quadro con la Regione Piemonte - aveva una durata triennale ed è stato rinnovato per ulteriori tre anni. Il nuovo accordo è stato stipulato il 4 ottobre 2019 in esecuzione della deliberazione di Giunta regionale n. 753 e durerà fino all'ottobre del 2022.

L'accordo prevede che per il coordinamento operativo e la realizzazione delle attività si riunisca periodicamente un comitato di coordinamento composto dai funzionari regionali e dai responsabili del polo.

L'ultima domanda: "quali siano stati i costi sostenuti dalla Regione Piemonte nell'applicazione dell'accordo e quali siano, se presenti, quelli sostenuti a fronte delle alternative eventualmente a oggi perseguite": in merito ai costi la Regione nell'applicazione di questo accordo non ha sostenuto dei costi in quanto non comporta oneri finanziari e quindi non ci sono costi da sostenere.

In generale, l'intenzione è di sviluppare un'azione politica che ci dia la possibilità di continuare a implementare questa collaborazione con le imprese e le associazioni delle imprese della Regione Piemonte in quanto ovviamente si creano e si possono creare delle possibilità per le nostre imprese, in particolare nella zona della bassa Valle e del Canavese.

È anche utile ragionare in questi termini in quanto in campo di azioni formative non sempre abbiamo la possibilità di avere il numero e la platea sufficiente di destinatari per garantire servizi di formazione adeguati, da qui la volontà di sviluppare l'accordo ovviamente con un'attenzione a gestire gli interessi delle strategie e delle politiche di ricerca e d'industrializzazione delle imprese valdostane con l'attenzione al nostro territorio e agli obiettivi che dobbiamo raggiungere.

Come ho detto, fornirò la risposta di modo che alcune cose che ho letto velocemente possano essere a maggiore disponibilità da parte degli interroganti.

Presidente - Consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, anche per le informazioni di dettaglio che serviranno sicuramente a comprendere meglio quello che è stato e soprattutto le ricadute in termini anche numerici di questo accordo.

L'idea di questa interrogazione appunto era di non soltanto avere informazioni su questo tipo di accordo ma soprattutto, considerato che, ad esempio, spesso si è parlato di zona franca della ricerca o comunque di sviluppo della bassa Valle e della parte industriale e produttiva e appunto di ricerca, e, considerando il fatto che l'accordo è fortemente legato ad attività di ricerca e sviluppo e soprattutto di trasmissione delle conoscenze tra realtà imprenditoriali con un obiettivo, se vogliamo, per le nostre imprese di non soltanto avere possibilità di business o di ricerca ma anche d'imparare e di svilupparsi dal rapporto con una realtà più grande.

Lei, giustamente, in chiusura confermava la problematica che c'è da sempre riguardo al livello di risorse umane, di istruzione e di competenze, che spesso in una realtà con piccoli numeri come la nostra è un po' in sofferenza o comunque in mancanza.

Sono accordi di questo genere che possono permettere non soltanto la partecipazione a bandi nel senso di "più siamo e più probabilità abbiamo, ovviamente di beneficiare di queste possibilità", ma soprattutto di creare occasioni e momenti in cui le nostre imprese, o meglio, il nostro territorio possa essere considerato anche attrattivo da delle realtà che non ci conoscono o che possano sviluppare una quota parte di queste attività presso le nostre aree e ovviamente la vocazione principale è quella legata alla parte della bassa Valle.

Un ulteriore aspetto, importante, visto che abbiamo avuto la conferma con la risposta all'ultima domanda, è che sono accordi che all'ente pubblico hanno un costo sostanzialmente pari a zero, come lei confermava, o che comunque permettono di far beneficiare dell'interazione e dell'integrazione di realtà private di aree che si potrebbero sviluppare almeno per una volta senza dover ricorrere alla finanza pubblica e, probabilmente, nel futuro - l'abbiamo detto anche stamattina parlando in senso lato delle future misure Covid, ma guardiamo anche un po' più avanti - la necessità di fare delle scelte soprattutto sull'impiego e l'investimento delle risorse io penso che porterà e dovrà portare a uno sviluppo maggiore di questi accordi, sia nel numero ma sia anche nella qualità degli stessi e di quello che può essere il supporto, questo sì, che l'ente regionale può dare nel mettere in collegamento e in filiera delle imprese che magari fanno produzioni o ricerca diversa ma che poi, messe insieme, possono concorrere a un risultato maggiore.