Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 424 del 24 marzo 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 424/XVI - Interrogazione: "Modalità di selezione delle proposte per la Saison culturelle 2021".

Bertin (Presidente) - Punto n. 12 all'ordine del giorno. Per la risposta, l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (PCP) - L'open call "Être Saison en 2021" è stato una sorta di esperimentazione, diciamo così, legata al particolare momento storico e allo stop artistico imposto dal Covid, proprio di uno strumento finalizzato a raccogliere le proposte artistiche valdostane da selezionare per la Saison culturelle, quanto meno per quella parte di Saison che auspichiamo, Covid permettendo, di poter rappresentare oltre che in streaming anche dal vero.

Una specie di sondaggio, se vogliamo chiamarlo così, avente l'obiettivo di permettere a tutti gli interessati - alla fine sono stati oltre settanta i gruppi artistici che hanno presentato la loro candidatura - di presentare appunto i propri progetti nei tempi giusti e all'ufficio preposto, evitando così altre forme d'interfaccia con l'Amministrazione.

Questa modalità ha risposto alla necessità di costruire una sorta di Saison parallela - forse è meglio dire di recupero - in questa fase storica particolare in cui la tradizionale Saison culturelle non ha potuto essere programmata a causa delle incertezze dovute alla situazione pandemica, cercando di mettere a punto procedure definite nei tempi e nelle modalità, così da permettere a tutti gli artisti locali che aspirano al palco della Saison di avere contezza intanto di chi avrebbe effettuato la selezione delle proposte artistiche e poi dei tempi per la loro presentazione.

Naturalmente con l'Open call center non è stata indetta dagli uffici preposti una procedura concorsuale in senso stretto e non si sono previste graduatorie di merito o attribuzione di punteggi, anche perché, come lei sicuramente sa, le prestazioni richieste erano di natura artistica e per loro natura, quindi, uniche e infungibili e come tali inidonee a essere oggetto di procedure comparative, così recita la giurisprudenza di merito.

Preciso che gli spettacoli da proporre potevano appartenere a qualunque genere: teatro, danza, teatro danza, narrazione, musica vocale e strumentale, circo, arti visive performative eccetera, anche per ragazzi, compresi i monologhi e con la sola esclusione delle mere letture. Gli uffici preposti hanno pertanto accordato una piena libertà rispetto alla forma espressiva.

Quindi, per rispondere nello specifico, la raccolta, la selezione dei progetti e le valutazioni circa i cachet sono state condotte in piena autonomia dall'Ufficio iniziative culturali e spettacoli della Struttura attività culturali, struttura che, peraltro, da sempre si occupa dell'organizzazione della Saison secondo criteri dianzi esplicitati in base anche a valutazioni di congruità tipiche proprio di questo genere di prestazioni artistiche.

La programmazione di questa specifica call che ha selezionato una decina di ensemble è stata quindi gestita internamente e senza ricorrere a consulenze esterne, data anche l'esperienza negli anni maturata dai dipendenti della struttura.

Fermo restando che ogni proposta artistica ha evidenziato una sua peculiarità, una sua originalità, e si contraddistingueva con diversi staff artistici, gli uffici hanno lavorato in assoluta libertà e autonomia per costruire un cartellone plurale e trasversale adatto a un pubblico variegato, eterogeneo, con particolare attenzione alla visione streaming per le questioni che le dicevo prima, cioè legate all'eventualità che non sarà possibile fare una rappresentazione dal vero articolando un variegato assemblaggio dei diversi segmenti dello spettacolo dal vivo, quindi dal jazz alla musica classica dalla fusion metal rap alla musica d'autore, dal teatro al teatro danza, oltre che di novità e di talenti.

Presidente - Per la replica, il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - La nostra interrogazione è finalizzata a fare un po' di chiarezza, nell'ambito della open call "Être Saison en 2021", sul metodo utilizzato per selezionare i progetti in questa edizione.

Oltre a mettere in luce, come ha detto lei, i vari artisti valdostani con la loro performance, cosa alquanto importante, ogni progetto prevede un cachet, quello che lei non ha detto è che varia da progetto a progetto, è una spesa a carico dell'Amministrazione regionale. Per questa edizione il costo ammonta a 54.805 euro.

Detto questo pare che la scelta del progetto, come giustamente ha detto lei, venisse fatta, secondo questa modalità: "La selezione dei progetti avverrà a insindacabile giudizio della direzione della Saison Culturelle 2021 che, tramite personale interno alla struttura attività culturali, valuterà sia la qualità artistica delle proposte che la loro fattibilità, in base alla necessità di programmazione, alle risorse economiche e alla finalità della manifestazione".

Perché da parte nostra ci si chiedeva quali fossero i metodi adottati per ritenere valido un progetto, dato che si parla di soldi, rispetto a un altro.

Perché nel fare queste scelte bisogna avere competenze in campo musicale, teatrale, organizzativo. Chi giudica dovrebbe avere referenze e competenze di un certo livello tecnico e professionale.

Detto questo, crediamo, al fine di essere propositivi e collaborativi, che i progetti futuri debbano essere classificati con dei punteggi ottenuti dopo una serie di valutazioni tecniche, al fine di stipulare una graduatoria e successivamente selezionare i più idonei. Una cosa che lei non ha detto è questa: da quello che è emerso, in caso di risposta negativa il progetto non selezionato veniva semplicemente scartato e l'artista informato via mail senza saperne il perché e senza poter fare delle considerazioni in merito, in vista di miglioramento o di modifiche per l'anno successivo.

Ecco perché tutto questo non ci pare logico e vista la nostra intenzione nel fare chiarezza in merito, come gruppo continueremo a vigilare nella speranza che per tutti i progetti presentati dagli artisti ci sia lo stesso metodo di valutazione, anche perché chi è stato escluso aveva tutti i requisiti professionali e artistici.

Presidente - Per i restanti due minuti, la parola al consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - A chiusura di quanto dice il collega Ganis, innanzitutto le rendiamo atto che questa apertura agli artisti valdostani, regolamentata in una qualche forma, è stata certamente una cosa positiva.

È che, secondo noi, come è già successo per tanti anni in questo genere di manifestazioni, come succede in tante manifestazioni di questo tipo a livello pubblico, quando si parla di progetti inclusi e di progetti scartati si creano delle zone d'ombra.

Ad esempio - e la invito a controllare se le nostre informazioni sono corrette - si trovano degli artisti che suonano più volte all'interno della stessa manifestazione, ci sono settantadue progetti, quindi artisti che suonano più volte oppure succede che una casa di produzione abbia due artisti, cioè due progetti su due che sono stati presentati e che vengono presi.

Allora capisce che poi all'esterno e anche agli altri artisti - dei quali io ho fatto anche parte per tanto tempo... conosco queste questioni - diventa un po' difficile da giustificare che a qualcuno su due progetti gliene vengano presi due su settanta e certamente dà adito a perplessità o a qualche timore di poca chiarezza.

Allora sicuramente su questo tema noi ci ritorneremo, perché riteniamo positivo il primo passo che avete fatto, ma riteniamo che si possa fare di più, in particolar modo si potrebbe pensare a istituire delle giurie competenti; lei dice che a livello normativo queste cose non vengono fatte, non lo so, mi vengono in mente innumerevoli concorsi che hanno delle giurie: si potrebbero stabilire - anche magari con la partecipazione di qualcuno da fuori, di competente, del settore - dei criteri di rotazione anche per far sì che non sempre gli stessi suonino tutti gli anni, e mi creda che non parlo a caso: queste cose sono successe ampiamente, vi sono artisti che hanno usufruito innumerevoli volte dell'opportunità e questo crea delle disfunzioni.

Io sono sicuro che questo primo passo sia positivo, noi ci riserviamo ulteriori iniziative e un confronto sul tema per poter migliorare ancora di più e dare dei criteri di equità e di giustizia su questo campo artistico che è decisamente importante.