Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 134 del 2 dicembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 134/XVI - Interpellanza: "Intendimenti per garantire il regolare svolgimento delle lezioni in caso di attività di indagine epidemiologica del personale docente".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 21 all'ordine del giorno, che sarà anche l'ultimo per questa giornata. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Perron, ne ha facoltà.

Perron (LEGA VDA) - Con la nostra interpellanza depositata il 23 ottobre siamo stati i primi a chiedere una strategia di tamponi per gli insegnanti non solo per poter garantire una maggior didattica in presenza ma, come direbbero gli Anglosassoni - derogo un po' qua dalla prassi giustamente francofona dell'Assise -: last but not least, cioè in ultimo di ordine ma non certo per importanza, per fornire un'ulteriore tutela a una categoria fortemente a rischio contagi come quella degli insegnanti. Abbiamo quindi preso atto con soddisfazione della decisione di procedere al loro screening nelle scorse settimane e senza la necessità di chiudere le scuole, azione sulla quale invece saremmo stati decisamente contrari proprio perché ciò avrebbe nuovamente limitato lo svolgimento della didattica.

Dalla conferenza stampa del 30 novembre abbiamo appreso i dati di adesione degli insegnanti: attorno al 65% del campione e il numero dei positivi vicino al 3,5 dei testati. Lascio a lei, Assessore, le considerazioni statistiche ed epidemiologiche in merito a tali risultati che sicuramente rivestono una notevole importanza e interesse.

Detto questo, sappiamo bene che le scuole soffrono di problematiche legate alla nomina dei supplenti, ormai molto difficili da reperire, lamentano mancanza di chiarezza sui protocolli sanitari e delle comunicazioni a esse associate, nonché di un Dipartimento di prevenzione oberato di lavoro. In questo contesto, riguardo ai fatti occorsi alla Scuola San Francesco che hanno conquistato direi non l'onore ma il disonore purtroppo delle cronache - e lo dico qui da insegnante, non è mai bello comunque vedere una categoria che diventa così esposta in questo periodo già incandescente per l'opinione pubblica, esposta poi così a gravi critiche anche che sono state fatte -, abbiamo ascoltato con attenzione la sua risposta al collega Carrel ma esprimiamo comunque perplessità riguardo all'esposto in Procura, a nostro avviso, quanto meno non opportuno e che non gioverà per nulla al clima già difficile in cui la scuola versa.

Abbiamo appreso poi tramite indiscrezioni a mezzo stampa i giorni scorsi di eventuali tamponi per gli alunni, riteniamo decisamente sensato utilizzare il periodo di vacanza per effettuare verifiche epidemiologiche sia su alunni che su personale scolastico e questo pensiamo potrà valere anche per le vacanze di febbraio e oltre, ovviamente sperando che non ce ne sia più bisogno e che l'emergenza vada scemando.

Chiediamo quindi come il Governo regionale intenda procedere per garantire il regolare svolgimento delle lezioni anche in relazione a un futuro prossimo e direi auspicabile passaggio della Valle in una zona arancione.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Caveri, ne ha facoltà.

Caveri (VdA Unie) - Naturalmente non concordo sull'esposto ma ça va sans dire. In latino verrebbe da dire, visto che a lei piacciono le citazioni: canis canem non est, cioè, essendo lei insegnante, giustamente ha una protezione particolare per la sua categoria. Io devo dirle che da parte mia non c'è l'accusa né nei confronti degli insegnanti, né nei confronti della Dirigente scolastica, però, visto che oggi ho vestito i vestiti di Poirot di Agatha Christie, resta evidente che bisogna capire come mai sia successo nella Scuola di San Francesco quel che è successo, cioè o da una parte, o dall'altra qualcosa è successo e ci hanno rimesso i poveri allievi e i genitori arrabbiati.

Devo dire che, tutto sommato, se la prima questione è come ha funzionato lo screening, credo che lo screening abbia funzionato abbastanza bene. Non ci sono stati problemi dal punto di vista organizzativo, il drive-in dedicato per una settimana intera, addirittura i due drive-in un certo momento hanno funzionato bene, rispetto alla partecipazione rispetto ai 2.200 che erano i testabili, abbiamo avuto il 65% di adesioni e il 3,4% sono risultati positivi, quindi 48 persone. Un risultato che anche nell'interpretazione del nostro assessore Barmasse non è particolarmente positivo, era molto meglio nei primi giorni quando si attestava attorno all'1%. È un dato basso, è un dato alto la partecipazione? Si può vedere il bicchiere mezzo pieno, mezzo vuoto, grossomodo assomiglia al test che era avvenuto nel mese di settembre. Sicuramente in vista di un possibile screening di cui abbiamo già discusso in Giunta per gli studenti, a meno che non si faccia una scelta che è ancora in discussione rispetto a uno screening più vasto della popolazione, bisognerebbe trovare modalità diverse dal drive-in perché, in effetti, il drive-in centralizzato su Aosta abbiamo visto che nei test ai quali vengono sottoposti gli studenti e non gli insegnanti, più distante è il Paese dal drive-in e meno partecipazione c'è, il che è anche abbastanza comprensibile, anche se sia sulla mancata partecipazione degli insegnanti che sulla mancata partecipazione su spinta evidentemente dei genitori da parte degli studenti pesa molto questo effetto quarantena. Moltissimi genitori cioè non mandano i figli per paura che poi questo si ripercuota su un obbligo da parte loro di stare a casa in quarantena e la stessa cosa vale per alcuni insegnanti.

Ora, da un certo punto di vista, bisognerà riflettere perché, nel momento in cui si fanno i test rapidi e i test rapidi oramai sono considerati come test probanti perché oramai la positività pare che sia garantita almeno al 96%, in prospettiva qualche riflessione dovremo farla. Quando faremo gli screening per gli studenti, bisognerà probabilmente organizzare qualche cosa di maggiormente territoriale per consentire con maggior facilità, forse anche paese per paese o plesso scolastico per plesso scolastico, una partecipazione maggiore.

Ciò detto, sicuramente ha un valore non solo epidemiologico ma un valore anche più generale. Auguriamoci poi, visto che lei mi chiede anche delle valutazioni di tipo un po' più generale, di poter garantire la regolarità dello svolgimento delle lezioni oltre la situazione attuale. Noi oggi continuiamo a mantenere per obblighi normativi nazionali le seconde e le terze medie in DAD e anche tutte le scuole superiori. C'è da sperare che il passaggio ormai imminente alla zona arancione e poi speriamo alla zona gialla... sono però questioni indeterminate fino a quando non vedremo il contenuto del DPCM di domani, speriamo di poter far rientrare in fretta i ragazzi delle medie, dopodiché ragioneremo e sarà molto più complicato sul rientro dei ragazzi nelle scuole superiori. Parlo essendo a fianco dell'assessore Minelli e sappiamo che in quel caso la questione più delicata è la questione dei pullman al 50%, perché bisognerà movimentare un sacco di mezzi: per esempio, le autolinee ci dicono di avere tantissimi pullman nei magazzini ma non hanno sufficienti autisti per poterli guidare nel momento in cui ridurremo da quell'80%, che era il contenuto dei bus nella prima fase, al 50% attuale. È un sistema complicato, ribadisco per l'ennesima volta che, per quel che mi riguarda - e credo che riguardi non solo tutta la Giunta ma anche tutti i Consiglieri presenti qui -, la scuola deve essere in presenza sia per questioni didattiche ma anche per questioni di socialità. Tuttavia non si può neanche negare - e ci sono ancora oggi autorevoli scienziati che intervengono sui giornali - che le scuole restano non tanto per le misure di sicurezza nella scuola ma anche per i trasporti e anche per la socialità che gli studenti ovviamente hanno... perché all'uscita, all'ingresso della scuola non ci può essere un atteggiamento militaresco nei confronti specialmente di quelli un po' più grandi, degli adolescenti che forse sono un po' meno ligi alle regole, però personalmente credo che con l'arrivo dei vaccini che oramai leggevo oggi che in Belgio iniziano una campagna massiccia nel mese di gennaio, quindi vuol dire che alcuni grandi Paesi sono ormai pronti al via con i vaccini... auguriamoci che si possa avere regolarità.

Si passerà poi di problema in problema perché i vaccini saranno obbligatori per il personale scolastico, i vaccini saranno obbligatori per i ragazzi e i bambini? Questo è un tema significativo, perché noi sappiamo che oggi i bambini sono sostanzialmente obbligati a fare 10 vaccini quando sono piccoli, con un meccanismo di mancato ingresso alle materne se non fanno questi dieci vaccini e invece una formula di multa se vanno alle primarie. Io credo che questo non sarà un tema che noi dovremo regolare o non potremo regolare come Regione ma si tratta di un argomento estremamente interessante, perché voi sapete che gli attuali sondaggi sulla popolazione danno dei risultati sugli scettici che non si vogliono vaccinare che a una generazione come la mia fanno venire i brividi, generazione che aveva il pullman antitubercolare che faceva le radiografie fuori dalle scuole. Io ho avuto mio papà che mi ha portato a Ginevra a prendere il vaccino contro la poliomielite su di uno zuccherino sul quale venivano messe delle gocce. Per la nostra generazione non fare i vaccini sarebbe stato, rispetto al fatto che ognuno di noi aveva un amico zoppo per la poliomielite, piuttosto che persone che avevano avuto delle brutte malattie, impensabile. Siamo in un mondo diverso ma se vogliamo tenere le scuole aperte, ci vorrà senso civico e forse delle norme di legge.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - Ovviamente la nostra non era una difesa in generale di categoria alla quale io ovviamente appartengo ma rimane la nostra idea per cui ci si sarebbe potuti accertare dei fatti e comminare eventuali procedimenti disciplinari anche, secondo noi, senza ricorrere alla Procura e questa rimane la nostra idea.

Ovviamente poi lei ha anticipato il tema che poi sarà a partire da gennaio con i ragazzi più grandi, i trasporti saranno cruciali, tema non facile, ho parlato personalmente con vari dirigenti che conosco, può succedere che anche mandando le classi alternate, ci siano classi che hanno studenti che vengono dalla stessa vallata e quindi si ritrovano tutti lì. Sarà sicuramente un problema da valutare con attenzione e cercare delle soluzioni.

Presidente - Con questo punto all'ordine del giorno si concludono i lavori di oggi e ci diamo appuntamento domani alle ore 09:00. Buona serata.

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La seduta termina alle ore 19:56.