Oggetto del Consiglio n. 122 del 2 dicembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 122/XVI - Interrogazione: "Scelta dell'immobile in cui installare l'ospedale da campo fornito dall'Esercito".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 9 all'ordine del giorno. La parola al presidente Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Per quanto riguarda la domanda posta dall'interrogazione: "quando è stata acquisita la disponibilità dell'ospedale militare con il relativo personale medico infermieristico", è stato ritenuto indispensabile individuare una struttura coperta in cui installare l'ospedale vista la stagione, come sottolineato anche dall'interrogazione della consigliera Spelgatti. La Protezione civile regionale si è direttamente orientata verso il patrimonio immobiliare regionale e, in particolare, verso gli immobili affidati in gestione alla società partecipata Vallée d'Aoste Structure per ragioni di velocità nella trattativa e soprattutto di economicità, visto che, in ragione degli accordi intercorsi con la società, l'utilizzazione del capannone avviene a titolo gratuito. Il fabbricato in argomento presenta idonee caratteristiche tecniche e strutturali, quali l'ampia metratura e l'assenza di pilastri mediani, che hanno consentito uno sviluppo planimetrico ottimale. Inoltre esso si compone di due zone ben distinte che è stato possibile dedicare effettivamente al percorso "sporco": ospedale da campo e al percorso "pulito": servizio logistica e amministrazione. Il capannone inoltre è prospiciente al magazzino della Protezione civile dal quale sono stati prontamente prelevati materiali resesi necessari in corso dell'opera, tende, grelle in plastica per l'appoggio delle tende, quadri e cavi elettrici e presso il quale sarà possibile, all'occorrenza, stoccare provvisoriamente materiali e attrezzature anche quando l'ospedale sarà a regime. Lo stesso magazzino inoltre dispone di ulteriori ambienti a uso ufficio con ingresso separato e senza oneri aggiuntivi potranno integrare quelli esistenti del capannone dell'ospedale qualora se ne presentasse la necessità. L'attività dell'ospedale da campo non presuppone in nessun modo la riduzione o la cessazione delle attività produttive insediate in loco.
Circa la supposta rumorosità del sito, la Protezione civile osserva che, nonostante le attività produttive prossime all'Ospedale abbiano sempre avuto corso regolare, in alcun modo è stata rilevata una qualche rumorosità molesta all'interno del capannone e tanto meno all'interno delle tende ospedaliere, che, essendo costituite da un doppio strato di materiale plastico, sono per loro natura insonorizzate.
Una volta verificata con l'Esercito l'idoneità del capannone, tenuto conto di quanto sopra, è venuta naturalmente meno la necessità di valutare altre strutture e quindi si è proceduto di conseguenza.
Presidente - La parola alla collega Spelgatti, ne ha facoltà.
Spelgatti (LEGA VDA) - Prendo atto della vostra risposta, premesso che si ringrazia moltissimo l'Esercito per l'aiuto e tutto quello che ci viene messo a disposizione, il dubbio nasceva dalla scelta del sito, perché sappiamo benissimo che intorno ci sono delle attività che sono profondamente rumorose a cui non si può chiedere chiaramente di non lavorare, soprattutto in una situazione di questo tipo, però ci si domanda se tutto questo con dei pazienti messi lì vicino non comporti un disagio enorme per i pazienti già che comunque sono collocati all'interno di tende e non all'interno di locali differenti.
È chiaro che la domanda nasceva anche nel pensare a tutte le altre soluzioni che si sarebbero potute scegliere, vengono in mente delle situazioni tipo eliporto, piuttosto che locali che ci sono a Saint-Pierre, Arnad, Pont-Saint-Martin, facendo una cernita rapida, però chiaramente chi sta da questa parte non ha gli elementi per poter dire perché sono stati esclusi.
Voi mi dite che questa è la situazione ottimale, non c'è rumorosità, non glielo so dire, comunque sia non è una zona ottimale calcolando l'area Cogne e tutto quanto, comunque io continuo ad avere da questa parte, senza avere gli elementi che si hanno ovviamente stando nell'ufficio dove lei siede e quindi con tutti i tecnici che possono fare dei confronti, non mi pare che sia la situazione ottimale, penso che si sarebbero potute fare delle altre scelte più adatte per mettere dei pazienti e dei malati però, ripeto, prendo atto della sua risposta proprio perché chiaramente solo voi avete il quadro completo e mi auguro che sia stata la soluzione migliore. Ho sempre dei dubbi comunque.