Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 121 del 2 dicembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 121/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'esistenza di protocolli regionali per il corretto uso di DPI rivolti a studenti e docenti".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 8 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - Rispondo volentieri a questa vostra iniziativa, risponderò naturalmente alle domande, però, come spesso capita nelle interrogazioni, voi avete fatto delle premesse e quindi io, prima di darvi una risposta puntuale, approfittando del tempo, vorrei però fare un breve incipit che parte dal presupposto che io so che c'è questo gruppo di genitori che piano piano si sta allargando a macchia d'olio contestando anche con documenti di vario genere la legittimità dell'utilizzo della mascherina nelle scuole soprattutto per i bambini più piccoli, quindi quelli oltre i 6 anni, che sono quelli che devono mettere la mascherina e lo fanno sulla base di diversi pareri interloquendo anche con tutte le Autorità sanitarie valdostane e anche con il sottoscritto in quanto responsabile dell'istruzione.

Ora, al di là della logica piramidale con cui il promotore Daniele Pieiller si sta muovendo, che ovviamente è del tutto legittima, io vorrei dire che però su questo argomento noi possiamo rispondere e risponderò perché lei intelligentemente ha posto delle questioni valdostane, non si è spinto rispetto alla situazione nazionale, però ci tengo a dire che proprio di recente il Consiglio di Stato ha detto di no a chi aveva chiesto una sospensiva rispetto all'uso delle mascherine sui banchi di scuola. È una sentenza molto interessante nella quale il Consiglio di Stato comunque chiede alle Autorità sanitarie delle spiegazioni ulteriori sul perché di questa misura così drastica e quindi, da questo punto di vista, io risponderò aggiungendo qualche elemento che in qualche maniera non dico che tranquillizza ma noi in questo senso siamo depositari di una competenza veramente statale in questa materia epidemiologica e quindi l'uso delle mascherine per il momento per i bambini è obbligatorio.

Devo dire, da questo punto di vista, rispondendo alla prima delle domande, che non è stata effettuata una valutazione da parte della nostra Unità di supporto e coordinamento, perché le disposizioni fornite dal Ministero, sulla base delle precisazioni effettuate dal famoso Comitato tecnico-scientifico nazionale, sono risultate sufficientemente chiare. Da questo punto di vista, il 9 novembre 2020 sull'utilizzo delle mascherine è stata trasmessa una nota esplicativa del Capo di Dipartimento del sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell'istruzione ai dirigenti scolastici e ai direttori generali degli uffici scolastici regionali, nel nostro caso la Sovrintendente.

Ricorda questa nota come il Comitato tecnico-scientifico l'8 novembre 2020 ha chiarito proprio al Ministero la portata dell'articolo 1, comma 1, lettera s), del DPCM del 3 novembre 2020, che è quello cui lei fa riferimento nelle premesse e che viene interpretato diversamente da questo Comitato no mask, o comunque che vorrebbero limitare l'utilizzo delle maschere, perché dice: "l'attività didattica educativa per la scuola dell'infanzia, il primo ciclo d'istruzione e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per bambini di età inferiore a 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso delle mascherine ", questo è quanto dice il DPCM.

Dice il CTS, questo famoso comitato tecnico: "il medesimo DPCM non indica per il contesto scolastico eccezioni correlate al distanziamento" e dice più avanti questa nota del dottor Bruschi: "a partire dalla scuola primaria dunque la mascherina dovrà essere indossata sempre da chiunque sia presente a scuola durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze anche quando gli alunni - e questo è il punto da sottolineare - sono seduti al banco indipendentemente dalle condizioni di distanza, un metro fra le rime buccali, previste dai precedenti protocolli. Naturalmente è possibile abbassare la mascherina per bere e per i momenti della mensa e della merenda. Si tratta di una disposizione che il DPCM ha adottato sulla scorta delle indicazioni delle massime Autorità sanitarie preposte alla strategia per il contenimento della situazione epidemiologica volta a contemperare diritto alla salute, diritto all'istruzione alla luce dei dati dell'epidemia". Naturalmente poi c'è una parte che dice che possono essere adoperate anche in certi casi mascherine monouso, mascherine di comunità, lavabili, autoprodotte e cose di questo genere, che però devono avere certe caratteristiche.

Sul sito del Ministero della salute in merito alle mascherine si legge: "sono molte le fake news che girano in materia. La Società italiana di pediatria in un video divulgativo ha smentito una serie di notizie false che circolano sui social media precisando che i bambini sani che indossano la mascherina chirurgica per più ore al giorno non rischiano, come qualcuno dice, la carenza di ossigeno, né la morte per ipossia. La mascherina previene il diffondersi dell'infezione e va portata dai bambini per evitare la trasmissione del Coronavirus fra asintomatici. Inoltre non ci sono evidenze che documentino un legame fra uso della mascherina e un'alterazione della flora batterica o disbiosi intestinale", mi scuso per questo lessico così specifico ma evidentemente i pediatri parlano la loro lingua.

Per quel che concerne la seconda domanda, cioè se esistano dei protocolli, esistono nel piano scuola, in particolare nel protocollo di sicurezza approvato dalla Giunta regionale il 31 agosto scorso, sono definite in un'apposita sezione le disposizioni rivolte a studenti, personale docente e ATAR per un uso corretto dei dispositivi di protezione individuale. Non le leggo il capitoletto perché evidentemente è un protocollo in cui si dice come usarli. È stata inoltre fornita alle scuole specifica cartellonistica Covid-19 a supporto e integrazione dei momenti informativi-formativi previsti sull'emergenza sanitaria per le famiglie, gli studenti e il personale scolastico.

Concludo dunque osservando che non rientra nelle nostre competenze oggi un'eccezione che nel respingere... come le dicevo precedentemente, in questa sentenza recentissima del Consiglio di Stato che è stata pubblicata il 26 novembre scorso, il giudice della Sezione III in sede giurisdizionale - che è, tra l'altro, una persona nota negli ambienti, ex ministro Franco Frattini con cui ho avuto anche una fraterna amicizia in passato -, il presidente Frattini respinge questa richiesta di non adoperare al banco, però chiede alle Autorità sanitarie - quindi sarà interessante seguire lo sviluppo di questa situazione - di fornire ulteriori precisazioni.

Se lei mi consente, visto che ho un minutino, devo dire che ho visitato alcune scuole elementari e ho l'impressione che siano più i genitori che i bambini a lamentarsi delle mascherine, ho trovato nelle diverse classi una grandissima disciplina da parte dei bambini, peraltro anche il mio che ha 10 anni oramai si è abituato a questa piccola schiavitù, che però dicono appunto i pediatri che ha un valore di tipo sanitario.

Naturalmente la Regione Valle d'Aosta non è incaponita rispetto all'uso della mascherina, qualora le Autorità sanitarie dovessero dare delle disposizioni differenti... oggi non ce ne sono ufficialmente, c'è molto materiale su internet, ci sono molte prese di posizione ma la sostanza è che, dal punto di vista giuridico, oggi l'uso della mascherina anche nei banchi di scuola è obbligatorio.

Presidente - La parola al segretario Distort.

Distort (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la spiegazione. Innanzitutto inquadro semplicemente l'interpellanza, in questo momento del Consiglio si sta compiendo un rito che ha un po' dell'epocale, perché stranamente è un Consigliere della Lega che sta portando avanti una richiesta di precisazione, un'interrogazione, facendo riferimento a un'iniziativa condotta dalla persona che lei ha citato nella sua risposta a suo tempo candidato nelle liste di PCP che attualmente è al Governo con voi e viene sostenuto da me. Penso quindi che qualcuno poi debba anche alla Lega pagare un caffè quanto minimo.

In ogni caso detta quest'apertura anche un po' ironica ma che comunque rivela la trasversalità del tema, prendo atto della sua risposta, più che prendere atto io, immagino che ci siano diverse persone interessate, tra cui i genitori che lamentano queste situazioni, che sicuramente interpreteranno dalle sue parole la posizione che il Governo regionale nella sua persona ha intrapreso nei confronti del tema.

Allora semplicemente mi permetto di dire che è chiaro che non ha senso la battaglia contro i mulini a vento, nello stesso tempo sappiamo che ci sono due atteggiamenti fondamentali in una comunità per accettare delle disposizioni sanitarie o dei divieti, anche di tipo sanitario, che di per sé sembra che possa assumere un'autorevolezza sua propria per il semplice fatto che è sanitario, però sta di fatto che le disposizioni o si subiscono, o si condividono: si subiscono è il tipico atteggiamento della tirannia, si condividono presuppongono che ci sia un percorso di dialogo, di colloquio tra la comunità e chi svolge un ruolo di governo. Questo dialogo è assolutamente importante che avvenga secondo dei criteri che non devono essere: "ce lo chiede lo Stato", perché è lo stesso atteggiamento del "ce lo chiede l'Europa" che non nutre tanta simpatia anche nei non sovranisti, anche perché questo atteggiamento ha un precedente nella storia che è l'atteggiamento di Pilato e gli effetti sono quelli che sono: parlo di atteggiamento, chiaramente non mi riferisco alle persone.

È chiaro comunque che è importante che la classe politica debba prendere seriamente in considerazione le istanze provenienti dalla propria comunità che siano fondate o non fondate ma in ogni caso è estremamente importante dare delle informazioni e soprattutto far capire la propria vicinanza, la vicinanza perlomeno di dire: noi prendiamo tutta una serie di misure, mettiamo in atto tutte le misure possibili: possibili vuol dire fintanto che è possibile, fin dove c'è un confine di discrezionalità. Questo è estremamente importante e questo fa un Governo che merita il proprio ruolo e questo è il consiglio che io mi permetto, dai banchi dell'opposizione con la dovuta umiltà ma nello stesso tempo con determinazione di suggerire.

Con questo prendo atto della sua risposta, Assessore, e in ogni caso sarà mia cura e nostra cura continuare a monitorare il tema proprio nell'obiettivo di creare questo legame virtuoso tra la classe politica e la comunità di cui anche noi stessi facciamo parte.